agosto 31, 2003 agosto 31, 2003

Stasera da capo solo in casa. O mi trovo qualche nuovo sito porno da spulciare (il che è difficile  ), oppure vago per la città nella mia Clioblucarabinieri.



Chiaro.



My all - Mariah carey



Tutto in una notte...



Antefatto: ieri sera stavo passando vicino a Divani & Divani e vedo di sfuggita una persona, un ragazzo che conosco pochissimo... ma non so perché, me lo trovo sempre tra i piedi. E' lo stesso di qualche messaggio fa, a cui ho dato un passaggio in auto. Vabbè, sta cosa evidentemente mi colpisce, perché il sogno parte di lì.



Racconto: mi trovo sul marciapiede della pizzeria (di fronte a D&D), però la pizzeria non c'è, al suo posto c'è una rientranza del palazzo, con un marciapiede e un cancelletto verde, che noterò poi. Parlo del più e del meno con questo tizio. Alzo lo sguardo e vedo comparire S. in lontananza (la coscienza cattiva) con un mezzo sorriso... bah. Mentre aspetto che attraversa in mezzo al traffico, il tizio se ne va, S. mi raggiunge, mi bacia sulla fronte come al solito e io gli questuo il solito appuntamento, che lui mi rifiuta perché mi dice che il 28 agosto torna la sua ragazza da Boston (il che è vero). A quel punto mi giro verso il cancelletto verde e provo ad abbassare una specie di retina, dall'alto verso il basso, che però non si fissa sotto, quindi sale sempre sù. E invece di incazzarmi con la retina mi viene un pensiero tipo "essì, ma tanto sicuramente la sua ragazza in Scozia (!!!) ha trovato uno meglio di lui... e gli ha messo le corna", mi giro e gli sorrido! (diabolico, direi! N.d.R.)
Poi trovo un pezzetto di metallo, sempre verde, e riesco, con un congegno che non ho compreso bene, a fissare la retina. Mi viene in mente che potevo sfruttare la forma di quel pezzetto e costruirne uno io, però lo costruisco DI CARTA (!!!). Ne costruisco due, uno rosa e uno rosso, ma non somigliano per nulla all'originale però io sono sicuro che funzioneranno lo stesso... e lì il sogno finisce.



E' grave, dottore?



Chiaro.



Tanta tormenta - Mawaca

Per la serie "Pure io, pure io!!!", trasmettiamo la 4190414031^ puntata dal titolo "La caduta". (Cristianoilvile ©)



Antefatto:
Nel lontano 1996 uscii per un paio di volte in piazza con V. (vedi post "Amarcord") e lì conobbi un po' di amici suoi. Tre di loro mi colpirono, per motivi diversi: una logorroica dalla voce lenta e monotona, una bruttissima e un tizio veramente molto alto, biondo, occhi azzurri (no, di viso faceva pena) praticamente fosforescente... che nemmeno con la mia miopia potevo far finta di evitare.
La logorroica mi faceva scappare, e mi trovavo davanti o questo orrore di donna oppure questo marcantonio. V. mi disse di appartenere, insieme a tutte le sue amiche, al Club delle Semprevergini. Tutte tranne l'Orrore! Il che mi fece pensare a doti o abilità nascoste della tizia, M. ... o semplicemente al fatto che, se non l'avesse data via, nessuno gliel'avrebbe chiesta!



Racconto:
Diversi anni dopo, credo nel settembre 1999, ero a prendere il caffè con C. (vedi post "Amarcord") nel bar vicino al negozio di M. e quella "vicinanza" mi fece raccontare del "Club delle Semprevergini" al mio amico. Appena cito quella frase, vedo comparire lei, in tutto il suo splendore, perfino ingrassata! "Ehi, C., guarda... quella è la tizia che NON fa parte del Club delle...". Non faccio in tempo a finire la frase, che l'Orrore SPARISCE dietro una Panda rossa. Cade come una pera cotta per colpa di un mattone sconnesso, davanti al suo negozio! Mi trattengo il più possibile, cominciano a venirmi i dolori alle guance e alla pancia... appena gira l'angolo schiatto a ridere come un ossesso!!! Non ce la faccio, non ce la faccio proprio, mi manca il respiro!!! Abbiamo riso per un paio d'ore...



Messaggio per Rents: se a te t'hanno raggiunto con "pu77ane over 60", a me possono trovarmi con "club delle semprevergini". Non so a chi va meglio!



Chiaro.



Lemontree - Fools' garden

Stasera clausura. I miei amici sono a 80km da qui a far casino con degli amici (credibilmente più scoppiati di loro) conosciuti in vacanza.



Tutto ciò potrebbe essere l'anticamera della fine, anche se non se ne sente minimamente l'"aria". Non perchè io lo voglia o loro lo vogliano, ma per forza. Ci vediamo per pochissimo tempo alla settimana, nemmeno un'ora al giorno, se facciamo una media per eccesso. Potrebbe cambiare tutto tra due settimane, quando da disoccupato comincerò il Conservatorio... ma magari loro partono per sempre per le piatte e sconfinate lande emiliane (mi sembra di parlare della California o dell'Australia... cazzo dico???) e mi lasciano solo soletto.



Chi vivrà, vedrà.



Chiaro.



Salamalekum - Mawaca (questa è veramente meravigliosa!)

agosto 28, 2003 agosto 28, 2003

Da oggi cominceranno ad arrivarmi SMS per lo meno ambigui: l'"uomo dalle mille sorprese" ha conosciuto a Mikonos una gran figa spagnola di Barcellona. Lui non se la cava affatto in inglese (ma anche lei non è proprio una cima), perciò abbiamo fatto un contrattino: lui mi manda i messaggi in italiano, io glieli traduco in inglese e poi li inoltra alla bella figueira...
Solo che sul mio cellulare ora appare un nome maschile, con un messaggio che dice: "Sei un amore, non vedo l'ora di rivederti. Un bacio."



Mi viene la tentazione di cambiare il nome in rubrica e di conservarne i messaggi... lo chiamerò Sabrina



Chiaro.



Mueve la colita!

Ieri sera ho incontrato in chat un amico con cui non conversavo da tempo. E' lontano, non ci siamo mai visti di persona e non abbiamo nulla in comune... apparentemente.
In realtà ci accomuna un certo rigore mentale, una adorazione smisurata per ciò che è nascosto negli anfratti e che aspetta solo di essere scoperto da uno sguardo più curioso degli altri.
Ha qualche problema, non ho idea se potrà risolverli in tempi brevi, o se li risolverà mai. L'ho ascoltato con piacere, era la prima volta che mi parlava così ampiamente dei fatti suoi. Io sono molto espansivo, lui è una "cozza", che si apre solo per qualche secondo per buttar via le scorie. Ma quando si apre, lascia intravedere una forza e una personalità assolutamente eccezionali.
Spero che i suoi problemi possano sistemarsi, e che lui non debba indurirsi ancora di più per poter reagire.



Gode della mia stima incondizionata, gli voglio bene; lui non vuole che lo dica, gli sembra una cosa inutile. E allora lo dico qui, tanto non mi legge.



Chiaro.



Toxicity - System of a down

Ieri ho avuto credo il mio primo incontro con una Malattia. Metto la M per rispetto, perché credo sia una cosa troppo grande per noi umani del 2000.



Lunedì sono andato a lasciare un telegramma al carcere. BENEDETTO fattorino, sempre in ferie ('stardo!)! Un'impiegata mi porge i saluti per una mia collega sua amica, chiedendomi anche se il lavoro è stressante. Le rispondo che è pesante, ma che mi diverto assai, e credo anche l'amica.
Ieri alle 8 incontro davanti al cancello L., la collega, e le porgo i saluti. E' una cosa carina, penso, cominciare la giornata con questi saluti. A L. viene una faccia un po' triste.



L. "E' da tanto che non la vedo, devo chiamarla"
C. "E allora fallo, sembrava dispiaciuta di non sentirti da tempo"
L. "Infatti, abbiamo un sacco di cose in comune io e lei"
C. "Bello, è bello avere amiche che ti pensano"
L. "Beh..." esitazione "ma dove l'hai vista? Era in piedi o seduta?"
C. "Era allo spaccio, in piedi... perché?"
L. "Sai, lei è disabile. Ha la sclerosi multipla, e io ho la stessa malattia"



Io non l'avrei mai pensato, ovviamente. L. è una donna splendida, minuta, con dei luminosissimi occhi grigioverde. Ogni tanto la prendevo in giro, perché aveva la "faccia da lunedì", e le raccontavo dei miei problemi di salute... e lei sorrideva. Invece mi ha raccontato delle punture "allucinanti" che fa a giorni alterni, e il cortisone che la gonfia tutta quando l'infiammazione avanza... e... mi sono sentito piccolo piccolo, veramente.



L'ho incontrata ieri sera per strada... una festa. Lì ho scoperto che conosco marito e figlia di vista.
Non credo di averle sorriso più intensamente per compassione, non sono il tipo... anche perché ho un pessimo rapporto con la malattia in genere, non riesco a stare a contatto nemmeno con chi è a letto con la febbre.
Mi piace pensare che abbiamo un "segreto", e quel sorriso ci rende più complici.



Chiaro.



In this life - Madonna

La lettera è andata. Ora è in viaggio, e domattina sarà per lo meno nella cassetta della casa del tizio (la casa? la casa dell'epoca? e se non abita più lì? ecc ecc ecc... seghe mentali...).



Il mio l'ho fatto. Se non mi risponde, mi piacerebbe poter pensare senza traumi che semplicemente NON vuole farlo. Vedremo.



Chiaro.



Bedtime stories - Madonna

agosto 27, 2003 agosto 27, 2003

Il 18 agosto scrissi:
A.: La meteora più preziosa della mia vita. Urbinate, ci siamo conosciuti sempre allo stesso corso a Roma. I 4 giorni a casa sua sono stati forse i più intensi "spiritualmente" della mia vita. Ci siamo persi di vista... ma, che dite, posso richiamarlo dopo 8 anni? Lo faccio?



L'ho fatto. La lettera è qui, sulla mia scrivania, chiusa... da spedire domattina con posta prioritaria, così dopodomani è già fra le sue mani... forse. Chissà se mi risponderà, che fine avrà fatto? Boh.
Nove anni senza vedersi, otto senza nessun contatto sono tanti, ma io confido nella mia piccola grande stella. Ritrovare A. da qualche parte, mi renderebbe assolutamente e incredibilmente felice!



Chiaro e la speranza.



Survivor - Madonna

agosto 26, 2003 agosto 26, 2003

Frase pronunciata quasi "a secco". Chi l'ha detta è un perfetto sconosciuto al quale ho dato un passaggio in macchina... anche da lui ho imparato qualcosa:



"Io davanti alla salute non metto niente!"



Che coraggio, ragazzi!



Chiaro.



Mundian to bach ke - Punjabi MC

agosto 24, 2003 agosto 24, 2003

SOGNO



 





Stanche luci avvolgono il mio viso ma non mi svegliano se non dopo attese infini­tamente brevi impregnate di immagini vane.



Un uomo mi perseguita; è lì, di fianco a me, davanti a me, e io davanti a lui, forse per sempre.



Nel sogno, nella veglia, nel sogno, nella veglia e le vergogne dell'ombra svanisco­no nel dolore ancestrale.



Spirito del vuoto, tu che danzi alla luce della luna e che l'avvolgi in eclissi sfug­genti, tu che sacrifichi te stesso in polveri di tutto e di niente, vattene!



Tu che agiti pensieri di vita e di morte, tu che provochi piaceri acuti nel loro non-essere, tu che partorisci in grotte desolate creature sterili, VATTENE!



Tu che hai padri fecondi, tu che getti nel fango gli amici, tu che sconvolgi le verità, muori!



Tu che assoldi creatori impazziti, tu che maledici le unioni fraterne, tu che metti il buio al centro del sole, tu che uomini bastardi e donne puttane...



E io declamo tremante di fronte al mio occhio blu e bevo caffè con sale e profumo di cuoio, versando lacrime come fiumi nel deserto.



Verrà il giorno della vendetta contro di te, o grande spirito del vuoto, mio orco dalle grandi fauci, cavallo con gli occhi iniettati di sangue e di rabbia.



Ci rivedremo, una notte!




 





19 aprile 1996

Stamattina sono tornati i miei amici dalla vacanza. Dopo tre anni in cui ho vissuto con loro questa splendida esperienza (oddio, l'anno scorso è stato abbastanza traGGico), stavolta mi è mancato sul serio. Mi hanno raccontato sommariamente delle conoscenze che hanno fatto in questa vacanza etilica e allucinogena, delle cazzate, delle urla in piena notte e dei tanghi in balia dei fumi dell'alcool. Ho gioito per loro, sono contento che si siano divertiti... sono allegri, abbronzati, lontani dalle beghe quotidiane. Martedì si ricomincia, ma solo martedì.



Mentre tornavo a casa, dopo una mezz'ora dei loro racconti, mi è venuto in mente un particolare: li stavo perdendo. Il 13 gennaio scorso abbiamo litigato furiosamente, quattro da una parte, io dall'altra. E' finita amaramente, con la richiesta via e-mail della restituzione delle cose che ci eravamo prestati! Uno solo mi faceva da "ponte", il solito "riparo dalla tempesta", ma ho continuato a parlare con lui con i fantasmi degli altri quattro sempre presenti. Con gli altri solo un saluto per la strada, nemmeno una parola oltre al semplice "ciao". Per un lunghissimo mese, quaranta giorni, forse.



E in questo mese ho sofferto le pene dell'inferno: l'organismo si è ribellato alla mia scelta, i dolori mi trapassavano da parte a parte senza tregua. Ho cominciato ad intensificare l'assunzione dei preparati erboristici che prendevo da mesi, ma nulla... Avevo deciso che sarebbe finita con loro, e avrei continuato fino alla fine dei dolori. Dovevo vincere io!



Poi è intervenuto lui, il Deus ex machina della situazione, la mia coscienza buona. Non seguo mai i consigli degli altri, preferisco sbagliare da solo e darmi la colpa, c'è più gusto così. Mi ha visto in quello stato e mi ha consigliato di pensare se ne valesse veramente la pena. Ho resistito alla sua pressione per un paio di settimane, poi ho ceduto. E' stato difficile rompere il ghiaccio con loro, ma ho avuto la sensazione che nulla fosse cambiato... come "congelato" a quel rovinoso 13 gennaio.



Se non fosse stato per lui, non avrei potuto godere ancora dei miei amici, della mia "famiglia", delle loro gioie e della loro compagnia, di tutto quello che rappresentano per me.
Una volta. Una sola volta. Un solo consiglio. Non ho sbagliato.



Chiaro.



L'eccezione - Carmen Consoli

Sabato, giornata tranquilla. Ho finito alle 13, ho pranzato, finalmente niente antistaminico. Un'oretta di sonno e poi doccia.
Matrimonio. Arrivo in ritardo come mio solito, ma poi ho capito che era cosa buona e giusta: mi sono incazzato perché non solo abbiamo fatto due prove, e ho dovuto insegnare le parti ai due ragazzi nuovi, ma l'organista, in preda ad un attacco più forte del solito di precisite, ha invitato anche una ragazza sconosciuta che non aveva provato con noi.
Proviamo: primo canto, prima strofa e già la ritmica è completamente diversa. La lincio con uno sguardo, vedo il terrore nei suoi occhi! Negli altri canti abbassa sempre più la sua voce, nella speranza che io non la senta. Falso: oltre me, i pipistrelli.
Meno male che è andato tutto più o meno bene (escludendo le battute "simpatiche e gioviali" dell'odiosissimo sacerdote, che siccome aveva fretta non ci ha nemmeno fatto cantare il canto di ingresso!): il canto che ho fatto da solista (per me una "bestia nera") ha suscitato grande apprezzamento tra gli invitati. E stamattina, quando l'organista mi ha mandato il messaggio per dirmelo, mi sono svegliato benissimo



La sposa esce dalla chiesa mentre imperversava un uragano, e io mi dirigo in un bar dall'altra parte della città, per il primo meeting del newsgroup della mia città. Eravamo in quattro: una specie di John Lennon, un "figone da porno" (come direbbe un mio amico scemo ), un omone serio e io. Troppo divertente!



Ah, non è finita qui. Per la serie "diamoci dentro", alle 23 vado a prendere il caffettino della buonanotte e... chi vedo? Una bionda, una rossa e una mora di mia conoscenza. Le sbaciucchio e comincio a "prendere punti" nel bar. La bionda, in particolare, bona come poche, aveva una maglia smanicata rossa con le paillettes. Non mi sono trattenuto: "Ma stasera ti mettono fuori della discoteca al posto del semaforo?". Non male come finale di serata.



E oggi aspetto una castana per un dolcissimo caffè... se si decide a darmi un orario!



Chiaro.



Aurora sogna - Subsonica.

agosto 22, 2003 agosto 22, 2003

Oggi è giornata:



sak81 - conosci i rottura? Gruppo musicale?



regulus21 - no, cosa rompono?



E POI CI SONO I BAMBINI DEL BALCONE DI FRONTE CHE URLANO E HANNO FATTO RIBELLARE IL CONDOMINIO E FICCHEREI LORO DAVVERO UN BEL TURACCIOLO NEL CANARUZZO E PURE AI GENITORI, QUEI GRAN CAFONI, STRAPPEREI LO SCALPO, LO BRUCEREI E FAREI INGHIOTTIRE LE CENERI. E SE NON URLANO ALMENO IL DOPPIO DEI FIGLI, STESSA SORTE AVVERRA' AL LORO PUBE.



E POI C'E' LA VECCHIA SORDA DEL PIANO DI SOTTO CHE HA IL VOLUME AL MASSIMO DEL TELEVISORE... MA NON ASCOLTA MTV... GUARDA LA SANTA MESSA, IL ROSARIO!!! OGNI POMERIGGIO!!! LE DARANNO I VOTI AD HONOREM, PER L'OPERA EVANGELIZZATRICE... MA A ME NON ME NE FOTTE UN'EMERITA STRAFUNCIA DI MINCHIA! IO VOGLIO DORMIRE IL POMERIGGIO!!!



Chiaro.



Silenzio! Ora sì... MAGARI!

Una cosa allucinante!



Chattavo. Suonano alla porta, apro e vedo un Testimone di Geova, alto e magro, allampanato, irrimediabilmente marchiato dal suo modo di vestire (vanno anche a dormire vestiti così?). Lampo: "ma in genere sono in due". Apro di più la porta e vedo il secondo: piccolo, rossiccio... familiare! Un collega postino! Uno dei più "rompiscatole", simpatico e gentile come pochi!!!
E' stato più forte di me, mi sono piegato sulle ginocchia e sono scoppiato a ridergli in faccia!



Lui: "Che simpatico incontro!"
Io: "E che ci fai tu qui?"
Lui: "Perché, non sapevi che sono TdG?"
Io: "No, affatto!"
Lui: "Che facevi?"
Io: "Chattavo"
Lui: "Ma tutti quanti chattate? Tu chatti, Luiso chatta... passate il tempo così?"
Io (abbastanza rotto di scatole: pure su come passo il pomeriggio dovete venire a sindacare???): "Veramente sono stato svegliato bruscamente da una telefonata. Sono sotto effetto di antistaminici e non posso nemmeno andare troppo in giro, perché mi abbiocco anche in piedi, quindi sto bello comodo davanti al PC".
Lui: "Stiamo facendo il nostro solito giro. Non c'è speranza di parlare con te?"
Io: "Non credo, dopo dieci anni di catechismo in parrocchia non è il caso."
Lui: "Ma mica parliamo solo di religione noi!"
Io: "Possiamo parlare d'altro in qualunque altra occasione. Vestito così mi fai senso!"
Lui: "Ma io vado quasi sempre vestito così. Finito di lavorare, mi lavo e mi metto piuttosto elegante"
Io: "Vabbè, però altrove è meglio"



E li ho liquidati. Domani in ufficio si continua!



Chiaro e le guerre sante.



Nothing fails - Madonna

Sono in balia di una crisi di istamina. Prurito sugli avambracci, polpacci, caviglie e collo. Ho preso una compressa e ora ho sonno, tanto sonno.



Quindi niente appuntamento lesbo, stasera. In compenso, oggi pomeriggio ho goduto della telefonata di un amico. Una bella chiacchierata di un'ora su cose fondamentali e non. Tanto paga lui!



Scivola via questa serata. Forse un'altra sigaretta, forse un po' di musica... ma non voglio andare a dormire ora!



Chiaro.



Carrie - Europe

agosto 21, 2003 agosto 21, 2003

Sigh, nove euro nove per due birre due e un mio monologo... mi facevo mezza cassa di Peroni davanti allo specchio!!!



Sarò senza poesia, ma adoro quell'uomo .



Chiaro.



Petra - Faraualla



 

agosto 20, 2003 agosto 20, 2003

Oggi record dei record: ore 11.35 ritorno in ufficio! Ma domani quasi sicuramente mi aspettano tre cartoni di bollette della luce. Ovvio che andrà portata in tre giorni: "su-dal-ponte", "zona-rompi-palle" e "giù-dal-ponte". Per lo meno.



Stasera seratina vagamente etilica con un amicone, quello "in difficoltà". Mi sono incartato, poiché sarò costretto a pagare io... ma fossero quelli i problemi!



Domani invece serata lesbo, ad un concerto di un gruppo locale con la mia amica del cu...ore, probabilmente.



Sempre che non mi chiami quella gran... primularossa di Scuro, per domani sera.



Lunedì SERATONA con la bionda. Non vi dirò mai chi è



Devo trovare qualcosa da fare per il W-E. Nessuno che mi invita?



Chiaro.



Oceano - Lisa

agosto 18, 2003 agosto 18, 2003

A cosa servono i blog? Girando e curiosando, ho trovato una bellissima locuzione francese: "esprit d'escalier". In italiano, più prosaicamente, si può tradurre con "il senno di poi". In Francia utilizzano questa locuzione per indicare ciò che avresti voluto/dovuto dire in un'occasione precisa, ma che non ti è venuto in mente in quel preciso momento.



Per chi mastica l'inglese, ecco uno splendido esempio di "esprit d'escalier": http://www.jamesedmunds.com/shoulda/Darla.htm



Traduzione spiccia:
Fatto: Il mio dentista mi aveva infilato un mezzo metro (!) di arnesi in bocca e, sapendo che io ero una ex ballerina, mi chiese "Come mai tutte le ballerine hanno le tette piccole?".
Risposta reale: Non potevo dir nulla.
Esprit d'escalier: "Per lo stesso motivo per il quale tutti i dentisti hanno trapani piccoli.".



Chiaro.



Cixiri - Le Balentes

Amarcord

Proverò ad elencare le persone che hanno contato di più per me nel corso degli anni.

M.L.: La mia carissima amica delle elementari, abitava al palazzo accanto al mio. Giocavamo insieme (anche con la cugina bona), almeno fino alla terza media... poi si è trasferita a Milano. Una vita da nomade e sfortunata, la sua; si è felicemente sposata l'anno scorso, mi ha invitato al matrimonio ma non ho avuto la possibilità di andarci. Ci sentiamo regolarmente via e-mail.
D.: Compagna di banco delle scuole medie; in una classe di animali, il fiore più delicato. L'ho ri-incontrata ai tempi dell'università, faceva Scienze Biologiche... coi capelli biondi ossigenati faceva terrore. Non mi riconosce per strada.
F.: Detta Pappy, l'altra compagna delle medie. Il primo "amore"... ora è sposata con uno sfondato di soldi; ha perfino lasciato l'impiego da banconista in una farmacia.
S.: Il mito fatto donna. L'unica vera amica, una sorella. Suo padre non voleva nemmeno che mi avvicinassi alla figlia, ma noi uscivamo regolarmente insieme, veniva a casa mia (io ero Maria al telefono, fingevo benissimo). Poi sono andato al suo matrimonio, a quello di sua sorella, l'ho vista felice con un bambino (terribile che nemmeno un terremoto, ma uno TSUNAMI!), l'ho vista piangere con la famiglia per la morte del padre... Non la sento dal trigesimo, a novembre.
G.: detta "figa di legno", era l'altra compagna delle superiori. Prima avversari, poi amici, poi mooooolto complici. E' stata fidanzata per 9 anni con un coglione che le impediva di incontrare tutti i suoi amici. Abbiamo ripreso a frequentarci quando si è lasciata, ma la fiamma si è spenta. In effetti, ora che credo stia con un altro, mi saluta a stento.
P.: Il mito fatto uomo. Il primo essere maschile del quale io abbia avuto stima... e non ha tuttora molti "rivali". Cestista, gioca ancora oggi in B2, compagno di classe, cervello sopraffino, forse la persona più puramente intelligente che conosca. Laureato con 110 e lode, sposato con una bonona, padre di una incantevole bimba. Dopo essere stati lontanissimi per anni, abita nel palazzo accanto al mio... per mia grande gioia.
A. e V.: Amiche... e poi nemiche perché innamorate dello stesso collega all'Uni. Molto carine, due menti da tenere separate o sarei morto travolto. Una vive a TO, dove si è trasferita dopo la laurea (e ci sentiamo via mail), dell'altra ho perso le tracce... purtroppo... anche se so perfettamente dove abita.
B.: Organista in parrocchia, idillio durato pochissimo, perché il gruppo si sciolse dopo nemmeno un anno... Ma se avessi potuto scegliere, sarei nato "lui".
G.: Ah, note dolenti. Amico di B., e poi terribilmente separato da lui, è stato il primo a scoprire le mie doti vocali, mi ha insegnato a cantare. Devo a lui tutta la mia fortuna e la mia passione. Entrò in convento, avemmo una intensissima relazione epistolare... ma poi si "spogliò". Ora vive con la moglie in un paese vicino. Ci salutiamo a malapena.
M.: L'incubo della mia vita. Da grande amica si è trasformata in onnipotente dittatrice... e ovviamente non le ho concesso di comandare anche su di me. Continua ad imperversare e a dettar legge in parrocchia. Facesse pure...
M.: La prima persona che ho conosciuto quando ho cambiato casa, 21 anni fa. Abbiamo giocato insieme al tacco e girato in bici. Persa di vista per anni, l'ho riincontrata 8 anni dopo in parrocchia, ed è diventata la mia complice di scorribande. Ora canta nel coretto per i matrimoni e quando la vedo è sempre una festa!
L.: Il mio primo amore. SPLENDIDA. Poi si fidanzò con il mio padrino di cresima. Poi si lasciarono. Poi si mise con altri 7-8 ragazzi prima di andare a vivere ad Urbino. Il mio padrino ora è frate francescano.
A.M.: La mia più grande amica, nonché animatrice del mio primo gruppo giovani in parrocchia. E' morta nel 1995 per un tumore, nemmeno trentenne. Il mio primo impatto forte con la morte. Ora ho un angelo custode (e non scherzo).
N.: Il suo fidanzato. Viveva di riflesso, ai miei occhi, fino a che A.M. era viva, poi ha acquistato una luce tutta sua. Ha sposato una donna-in-carriera (!)e ha un bambino come quelli delle pubblicità!
G.: Il mio secondo amore, molto più grande del primo. Non ne parlo volentieri, e non ho intenzione di farlo qui. Credo si sia sposata...
G.: Era il mio fratellone, vicino vicino. Ora vive a Como, fa la guardia carceraria. Non usciamo insieme da un paio d'anni, inaffidabile.
G.: Ragazzo dalla storia difficile, ora è un giovane uomo in crisi. E' una delle persone a cui tengo di più al mondo; siamo in contatto telepatico.
R1.: Era un ragazzino, faceva parte del coretto dei piccoli. Si è laureato a dicembre col massimo dei voti. Voce incantevole, mi considera suo fratello... e a me sta benissimo.
R2.: Cugino ed omonimo di R1, abbiamo litigato e non ci siamo salutati per un anno. Poi per un caso fortuito ci siamo riincontrati... e l'amicizia è risorta dalle ceneri, come la fenice. E' la mia coscienza buona e l'unica persona al mondo a conoscere i miei "meccanismi" cerebrali.
S.: La coscienza cattiva. "Amore a prima vista", ci siamo conosciuti con una leccata (sic!). Il classico tipo che è meglio evitare... se non lo conosci.
F.: Vive a Palermo, ci siamo incontrati ad un corso a Roma e siamo stati per 8 giorni compagni di stanza. Ci siamo rivisti l'anno dopo... "amore a prima svista". Sono andato a trovarlo a capodanno del 2000, il mio unico contatto con l'amata Trinacria. Non ho il coraggio di definirlo "fratello virtuale": per me e per lui è come se fossimo cresciuti insieme sul serio.
A.: La meteora più preziosa della mia vita. Urbinate, ci siamo conosciuti sempre allo stesso corso a Roma. I 4 giorni a casa sua sono stati forse i più intensi "spiritualmente" della mia vita. Ci siamo persi di vista... ma, che dite, posso richiamarlo dopo 8 anni? Lo faccio?
G.: Uno dei due amici di chat dei quali posso parlare, poiché l'ho conosciuto di persona e col quale ho un rapporto "elitario". Un pazzo sconvolto, metallarissimo... ma con un paio di poco credibili occhi azzurri! La mia coscienza neutrale: come mi analizza lui...
G.: L'altro internettiano. Prima che cominciassimo a lavorare eravamo l'uno il "caro diario" dell'altro. Ora ci sentiamo molto meno spesso ma vado a trovare regolarmente la sua squisitissima famiglia, e se sono fortunato incontro anche lui.
C.: Un ragazzino adorabile, ma testardo. Faceva la seconda media e lo ingaggiai come organista del mio coretto solo femminile in parrocchia. Ora è un "grande" 19enne, uno dei miei abituali confidenti... un santo martire, diciamo.

I., V., G., R., I2., M., V.: Sono costretto a parlarne insieme. Erano dei rompicojoni terribili da ragazzini, ora sono la mia comitiva.
I. è un amico-amico, uno di quelli che non puoi far a meno di ascoltare perché dice cose intelligenti senza farti sentire stupido. Il mio riparo dalla tempesta.
V. è la persona più affidabile della Terra, nonché il più "affascinante" essere maschile che abbia conosciuto.
G. l'uomo sintesi delle tre scimmiette "non vedo, non sento, non parlo". Le sue battute fulminanti, però, rallegrano le serate.
R. sembrava un essere speciale, e la delusione è arrivata puntuale.
I2. è cugino e omonimo di I., problematico e pallonista, ma apprezzo la sua compagnia.
M. l'inutile. Ho litigato in modo feroce con lui nell'ultima vacanza e da allora i rapporti sono deteriorati irreversibilmente.
V. è lontano in tutto...

G.: e' Scuro, la mia parte oscura, il pessimismo fatto persona. Una stella nera... che, pur essendo nera, conserva la magia di una stella.
A.: l'uomo dalle mille sorprese, o lo ami o lo odî, non ci sono vie di mezzo. Per le donne è più facile amarlo, per gli uomini odiarlo. Io vorrei solo conoscerlo. Grazie a lui ho imparato una delle più grandi "lezioni" della mia vita.


Apri il tuo cuore, Chiaro.


In this life - Madonna
agosto 16, 2003 agosto 16, 2003

Tigri digrignanti
su banconote sbiadite
davanti alla mia porta
fermano la fuga.
Aria, sole, brezza marina
che bagna la faccia
di sale e di odio...
lentamente mi assopisco
mi crogiolo nei granelli di sabbia
come ricordi che non vanno via.
Ma non fuggo
gratto via le angosce
saltello su cocci e chiodi
e ferito lascio che
le fiere curino le mie piaghe.
E le amo.



Chiaro.



Gone gone gone - Madonna

Il riparo dalla tempesta ha funzionato. Per essere precisi, non c'è stata nemmeno la tempesta. Tutto è filato liscio in una duegiorni etilica (in cui perfino io ho scolato 3 litri di birra... piscio ogni mezz'ora!) e gastronomica.
Sono andato a dormire a casa e al mattino ho trovato gente che vomitava a destra e a manca... e a volte anche di fronte!  Alcool, tanto, troppo.



Ho capito che sarebbe stata forse l'ultima occasione di passare insieme una giornata, e non so se essere felice o triste, ma non era il caso di perdere questo treno.



Grazie Inigo, il semplice fatto che tu esista mi rende felice e fiero di conoscerti. Felice fino alle lacrime!



Chiaro.



Sobabini - Alan Skidmore & Amampondo

ETILICA:



E' inutile continuare a versare rum: uno stronzo non diventerà mai un babà.



Non esistono donne belle o donne brutte. Dipende da quanta vodka bevi.



Qual è la differenza tra una birra e una pisciata? Circa mezz'ora.



E la differenza tra una bottiglia di vino e un carabiniere? Nessuna: entrambi sono vuoti dal collo in su.



Chiarononvainferie.



Libera me (Requiem) - Verdi

agosto 14, 2003 agosto 14, 2003
Have a wish!



Preghierina



Chiaro e i suoi 98400 grammi :))

Fiamma214 disse: Hummmmm prima o poi posterai qualche ricetta vegetariana? :PP


Chiaro dice: SONO CARNIVORO! Essere vegetariani è come fare la doccia con l'impermeabile (semicit.)!


1) Chi mi sa trovare la citazione?

2) In fondo il tiramisù è vegetariano, e togli la pancetta alla frittatona, lo diventerà anch'essa. Ovvio che per i vegani è tutto più difficile.

3) A me mucche, cavalli, maiali, capretti, conigli, pecore in buona salute e pesci commestibili mi stanno VERAMENTE antipatici. Se qualcuno volesse offrirmene, sarò lieto di farli sparire... mmm... e poi vi posto la ricetta! 


Chiaro.


Through her eyes - Dream Theater

agosto 13, 2003 agosto 13, 2003

Questa battuta merita un link, veramente!


http://lou1977.splinder.it/1060012573#483111


Ma comunque, tutto il blog non è niente male.


Chiaro.


Pull me under - Dream Theater

Ho deciso di passare il ferragosto coi miei amici. Ho contrattato un paio di schiaffoni in pieno viso da parte del "riparo dalla tempesta" se dovessi immusonirmi, senza preavviso.


Ma sono un ottimo attore, ci riuscirò senza che nessuno si accorga di nulla. Nessuno sa ridere meglio di me, mentre sono triste.


Chiaro.


Freedom '90 - George Michael

Uno dei più bei file umoristici che mi siano capitati in e-mail.


Consigli su cosa fare in ascensore:




Muovere le mani scacciando mosche invisibili intorno alla tua testa.



Spalancare la borsa o il portafogli e urlare all' interno "Avete abbastanza aria là dentro?"



Stare fermo ed in silenzio in un angolo rivolto verso il muro e non scendere mai.



Fissare chi entra in continuazione, facendo poi scivolare un rivolino di bava dalla bocca.



Quando arrivi al tuo piano urla e cerca di forzare a mano le porte e fingersi imbarazzati quando si aprono da sole.



Salutare tutti quelli che salgono in ascensore con una stretta di mano e dire "Buongiorno, sono il Comandante"



Grugnisci e guarda male un passeggero e dopo un pò annuncia: "ho i calzini nuovi"



Schiacciare il tasto di un piano e dire "Signor Sulu velocita WARP"



Sfida un passeggero che puoi inserirti 3 dita nel naso.



Mostra agli altri passeggeri una ferita e chiedi se sembra infetta.



Entra con un frigo portatile su cui è scritto "Testa Umana".



Fissa un passeggero per un pò e poi urla "Sei uno di loro!" e spostati verso l'angolo più lontano, impaurito.



Chiedi a tutti quelli che entrano se puoi premere il bottone per loro perchè un tossico li ha premuti tutti.



Porta una marionetta e parla agli altri passeggeri attraverso il pupazzo.



Disegna un quadrato sul pavimento e annuncia agli altri passeggeri che è il tuo posto riservato.



Urla con voce indemoniata "Devo trovare un altro corpo!"



Se qualcuno ti tocca spingilo e urla "Fallo!" alzando le mani.



Premi i bottoni e fai finta di aver ricevuto una scossa, quindi sorridi e continua l'elettroshock.



Chiama un call center qualunque dal tuo cellulare e chiedi a che piano sei.



Tieni le porte aperte e di che stai aspettando un amico, dopo un pò asciale chiudere e di a voce alta: "Ciao Paolo, come è andata a lavoro oggi?"



Portati una macchina fotografica e fai foto a tutti quelli che salgono sull'ascensore.



Porta una scrivania nell'ascensore e appena entra qualcuno chiedi se ha preso appuntamento.



Metti una scatola in un angolo e appena qualcuno entra chiedi se hanno sentito ticchettare.



Fai finta di essere un assistente di volo e spiega le procedure di evacuazione ai passeggeri.



Stai vicino a qualcuno e annusalo di tanto in tanto.



Di alle persone che puoi vedere la loro Aura.



Digrigna i denti mentre batti la testa sull'ascensore e ripeti: "Silenzio, dovete stare in silenzio..."



Ascolta i muri dell'ascensore con uno Stetoscopio.



Fai rumori di esplosione con la bocca quando qualcuno preme un bottone.



Urla "DING" a ogni piano.



Osserva il tuo pollice e esclama: "Si sta gonfiando..."



Porta dei falsi occhiali a raggi-X e fissa gli altri passeggeri sghignazzando.



Mentre le porte si aprono esclama: "Presto nascondilo!" e poi fischietta innocentemente.



Quando almeno 8 persone sono salite a bordo sussurra dal fondo: "Ah mi viene da vomitare..." oppure "Moriremo tuttiiiii!"



"Incantonare" uno e dirgli "Fratello, conosci il mondo di Geova?"

Ho un grosso problema da risolvere e sono in profonda "grisi". Riguarda i miei amici e la mia sanità mentale (più la seconda però... perché dubito che a loro, in generale, possa interessare il mio umore), e devo risolverlo entro domani, obbligatoriamente.



Credo che chiederò aiuto al mio "riparo dalla tempesta", come ho già fatto stasera... ottenendo un non detto "so' cazzi tua". Insisterò, gli ho già mandato un sms. Spero di riuscire a beccarlo domani pomeriggio presto.



Nessuno può risolvere tutto ciò, credo nemmeno io, ma non è detto che non debba provarci. Le ferite devono guarire, ma chi le ha causate deve togliere la lama.



Chiaro.



L'eccezione - Carmen Consoli

Aspetto un'alternativa per Ferragosto. Da due anni ho maledetto questo giorno, annessi e connessi. Le stelle mi appaiono chiare e cadono giù per le mie bestemmie. I miei miti si offuscano, come figli deformi da lanciare giù per la rupe Tarpea. E i miei occhi sembrano più attenti a percepire variazioni di onde elettromagnetiche tra persone senza gravità.



Odio questa giornata, odio l'atmosfera vacanziera a tutti i costi. Amo solo le mie stelle, la mia Madre Luna, la brezza notturna, il fuoco e le urla ghiacciate, le risate incontenibili tra fratelli.



Uccidete il ferragosto e portatemi qui il suo cervello.



Chiaro.



Frozen - Madonna

agosto 11, 2003 agosto 11, 2003

Pomeriggio è tardi il sole è già tramontato osservo dal balcone il palazzo di fronte un uomo che esce con la mano sulla guancia e guarda a mezz'aria poi in basso avrà mal di denti cammina nervosamente avanti e dietro sul lungo balcone per dieci quindici volte no non ha mal di denti è pensieroso per qualcosa si ferma poi rientra dopo poco escono una bambina e una signora che sembrano tranquille i pensieri sono solo dell'uomo dai allora avrà mal di denti due piani più giù ecco una signora che si accende una sigaretta ne esce un'altra con un seno enorme parlano amabilmente staranno guardando me che sono in boxer gesticolano giù la sigaretta al terzo piano della quarta scala c'è una donna che piega la roba appena ritirata dallo stendino è annoiata non vuol fare le faccende domestiche ma le vacanze le ha già fatte lo so ho letto una cartolina che ha mandato ai consuoceri con l'indirizzo sbagliato ma non ricordo da dove veniva è la madre di un mio amico colui che chiamo la mia coscienza buona amo profondamente chi abita lì l'unica persona che ho reso capace di leggere nella mia mente e interpretare i miei pensieri e poi una finestra chiusa non voglio vederlo odio chi abita lì di un odio smisurato incontenibile furibondo che travalica la voglia di spezzargli le ginocchia o sfigurarlo con l'acido vorrei che fosse costretto a mendicare attenzione a chiedere affetto a supplicare ai suoi neuroni di connettersi almeno a due a due vorrei che fosse più incapace di quanto lo è stato e di quanto lo è ora di essere uomo vorrei veder sanguinare il suo cuore senza che egli muoia al piano di sotto ecco una signora che ramazza il balcone e poi per strada una bella signora con uno splendido husky al guinzaglio i miei pensieri sono peggiori di quello che vedo ma a volte la realtà si impegna per superarmi.



Chiaro.



silenzio...

E a proposito di stelle, come si parlava da qualche altra parte: quel luminosissimo corpo celeste che si vede rosseggiare in cielo non è una stella ma Marte. Non lo si vedeva così luminoso dal 1924: ogni ottant'anni circa si avvicina alla Terra e mostra la sua faccia illuminata dal Sole, apparendo così enorme e splendidamente ROSSO.



Chiaro.



Rosso - Niccolò Fabi

agosto 10, 2003 agosto 10, 2003

Frittatona



(piatto unico per le vacanze, ricetta "svuotafrigo" di mia invenzione)



Ingredienti per 6 persone:



8 uova
200g di pancetta a dadini
6 fette di pan carrè
150g di burro
una cipolla di medie dimensioni
200g di mozzarella
pepe, sale, prezzemolo e latte q.b.
formaggio a piacere, per chi gradisce



Attrezzatura (hint for dummies):



Forchette, coltelli, piatti, ciotole, teglia di medie dimensioni, forno!



Svolgimento:



Affettate la cipolla molto sottile e fate a cubetti piccoli la mozzarella.
Tagliate a strisce il pan carrè e spruzzatelo con il latte (non si deve "ammosciare").
Sbattete le uova con sale, pepe (che doserete soprattutto in base al sapore della pancetta) e prezzemolo.
Aggiungete la cipolla, la mozzarella e la pancetta (chi gradisce, aggiunga ora il formaggio).
Tagliate a fette il burro e cospargete la teglia. Se avanza, lo aggiungete alle uova.
Disponete nella teglia il pan carrè e versateci sopra il composto.



Il forno deve essere tiepido all'inizio. Ora non ricordo la temperatura e il tempo di cottura, ma non più di 180°, fino a che l'uovo non diventa dorato. Comunque, meglio ben cotta che cruda; non c'è niente di peggio che l'uovo cotto a metà! E non spaventatevi se la frittata dovesse crescere di dimensioni fin quasi a traboccare... se la teglia è abbastanza alta, state tranquilli.



Servite con fette di pane giallo tipo Altamura, oppure con insalata mista amara (lattuga con radicchio, rucola... e anche ravanelli).



Buon appetito!



Chiaro.



El dueño del swing!

Frazioncina a diverse decine di chilometri da qui, tra le colline e i pini odorosi. Compagnia decente, se non ottima... se non fosse per alcune persone che non conoscevo affatto. Viaggio per stradine impervie e oscure a 120kmh, una follia: mi stavo facendo sotto!



Sconvolgimento (peraltro preannunciatomi qualche giorno fa, per risparmiarmi figure di merda, ma io non potevo crederci):
- conosco una persona diversi anni fa ad un corso per obiettori di coscienza, della mia stessa città... un valente chitarrista, tra l'altro;
- lo ritrovo fidanzato con una ragazza che canta con me, qualche anno dopo;
- insegna chitarra nella mia scuola di canto, tre anni fa; è stato l'ultima volta che l'ho visto;
- si lascia con quella ragazza, credo un paio di anni fa;
- lo ritrovo stasera nella maxi comitiva irriconoscibile, con capelli lunghi e lisci, sopracciglia sfoltite, parecchi chili in meno, seni abbozzati, pantaloni strettissimi, unghie lunghe e curate, voce molto più sottile del solito: cura ormonale in corso, cambiamento di sesso prossimo venturo!
Femminile, ma ancora uomo. Maschile, ma non ancora sbocciato a nuova vita. Con un nome intraducibile al femminile...
Ah, e stasera con noi c'erano anche la sua ex col suo nuovo fidanzato!



Una volta lì, in tredici, ordiniamo due chili di capretto e sei chili di salsiccia, con affettati, formaggi, pane, olive e birra a fiumi. Undici euri a testa, un'inezia... soprattutto rispetto ai prezzi di questa spocchiosissima città "dalla vocazione turistica" della strafuncia, dove con lo stesso prezzo fai a malapena pizza e birra!
Alla fine vado in bagno, lasciando il borsello sulla sedia. Hanno la brillante idea di alzarsi tutti e andar via, senza prendere la borsa. Ritorno e non la trovo al mio posto, e allora chiedo fuori ai miei amici. Niente. L'ho perso! Frughiamo perfino nei bidoni dell'immondizia... perché non hanno fatto altro che sparecchiare, lì...
L'ex ha la prontezza di chiamare il mio cellulare, facendolo squillare a lungo, poiché ha una suoneria molto particolare. Il borsello viene trovato nel cespuglio vicino alla macelleria. La teoria è che l'abbia portato via il figlio della proprietaria.



A pensar male si fa sempre bene.



Chiaro.



Jubilate deo!

agosto 09, 2003 agosto 09, 2003

HYPERBALLAD - BJORK (From the album "Post")



We live on a mountain
Right at the top
There's a beautiful view
From the top of the mountain
Every morning I walk towards the edge
And throw little things off
Like:
Car parts, bottles and cutlery
Or whatever I find lying around



It's become a habit
A way
To start the day



I go through all this
Before you wake me up
So I can feel happier
To be safe up here with you



It's early morning
No one is awake
I'm back at my cliff
Still throwing things off
I listen to the sounds they make
On their way down
I follow with my eyes 'til they crash
Imagine what my body would sound like
Slamming against those rocks



And when it lands
Will my eyes
Be closed or open?



I go through all this
Before you wake me up
So I can feel happier
To be safe up here with you



Credo che non ci sia quasi nulla di più poetico di questo.



Chiaro.

Serola scrive: chi è che odia le maniglie dell'amore!?!?! sono beddissime! io le amo!



Mmmm, se solo io a mare non sembrassi una delle scialuppe di salvataggio del Titanic, potrei pure darti ragione.



Chiaro.



Strade - Subsonica (qualcuno di voi ha il mio CD? L'ho perso e non riesco più a trovarlo, porcapupazza!)

Tenerezza: un tavolo spoglio e fresco; una gatta enorme, sdraiata e addormentata, acciambellata attorno al telecomando della TV. L'unico punto di riferimento, l'unica cosa che ci appartiene su quel tavolo spoglio, sull'altare del suo affetto per noi. Quasi mi commuovo.



Ma poi penso: sarà anche lei agorafobica come me? Estratto gliceroalcolico di cazzinfiore mentulato pure per Estra?



Chiaro.



Take a picture - Filter

Il CD (altamente energetico e vitalizzante) di cui parlavo prima:



01 In the end - Linkin Park
02 Katmandu - Meridiano Zero
03 Work - Masters at work
04 Who said - Planet Funk
05 Take a picture - Filter
06 Holy land - Angra
07 Crossing - Angra
08 Nothing to say - Angra
09 Bother - Stone Sour
10 Hyperballad - Bjork
11 Training montage - Rocky IV soundtrack
12 Pull me under - Dream Theater
13 Sobabini - Alan Skidmore and Amampondo
14 Brokenupadingdong - The Beta Band
15 Mundian to bach ke - Punjabi MC
16 The sculptor - Raja Mushtaq



Chiaro.

Ah, e come al solito lo stregone ha fatto centro: la canzone del buongiorno di stamattina, dopo che l'ho inserita in un CD home-made, non suona. Mi ha rovinato il CD: ora c'è un buco di 3'34" al posto dell'undicesima traccia.
Ma fanculo!



Chiaro.



Silenzio...

Cristiano il vile dice: Da buon italiano medio ho giocato anche io le mie 4 colonnine al superenalotto ,anche io come ogni italiano medio ho già fatto la lista delle prime  cose da comprarmi



Io invece dico: Da emerito deficiente non ho giocato nemmeno una colonnina, e dico subito quello che NON farei con sessantamilionidieuro ossia centoventimiliardidivecchielire:



- Non farei il giro intorno al mondo.
- Non comprerei una casa gigantesca in cui abitare.
- Non prenderei il più grande macchinone in circolazione.
- Non investirei in BOT.
- Non comprerei regali ad amiciparenticonoscenti.
- Non cambierei immediatamente casa.
- Non farei beneficenza a destra e a manca.
- Non mi farei liposucchiare queste odiate maniglie dell'amore.
- Non darei una mega festa alla settimana.
- Non affitterei un intero albergo per la vacanza di sogno con TUTTI MA PROPRIO TUTTI i miei amici.



Ma soprattutto non mi monterei affatto a testa, anche se qualche soddisfazione potrei avere la tentazione di togliermela!



Chiaro.



American life - Madonna

E siccome la speranza è l'ultima a morire, mi sono svegliato anche stamattina.
Bonsciù a tu l mon!



Chiaro.



Training montage - Rocky IV soundtrack

agosto 08, 2003 agosto 08, 2003

Sempre peggio. Sempre peggio. Allegro con fuoco. Vivace. Prestissimo con slancio.



Quando il mondo decide che te la deve far pagare per qualcosa, i suoi emissari ti si stringono alle caviglie e ti immobilizzano, puntano i loro artigli nei lobi delle orecchie e si appendono dondolando.



Rumore, caos, persone ignobili e sordide, rabbia furibonda che esplode appena si toglie il coperchio, Chiaro-Vaso-di-Pandora che contiene i mali del mondo. Hanno infilato di tutto, riempito fino a dilatare ogni spazio, e nessuno si preoccupa di svuotare, di drenare, di raccogliere a palate o secchiate tutto il fiele fermentato.



Le mani tremano di rabbia. Scrivere è difficile. E anche se il lavoro debilita l'uomo, forse è meglio rimanere in quella fresca oasi tra tigri e leoni, gatte e ippopotami, picchi e avvoltoi...



Voglio urlare!



Chiaro.



Tarzan boy - Baltimora

agosto 07, 2003 agosto 07, 2003

Oggi è andata molto meglio, meno male! Domani finirò di sistemare la posta di ieri e tutto tornerà come prima, e il sole tornerà a splendere e gli uccellini a cant... Sto esagerando.



Chiaro.



Noi - Massimo Lopez e Mina

agosto 06, 2003 agosto 06, 2003

Intervento da bordo campo: l'inviato mi ha appena riferito che l'anonimoP. ha appena ricevuto il CD.
W LA PRIORITARIA (eh, altrimenti sai che pioggia di pannocchioni giganti???  )



Chiaro.



The sculptor - Raja Mushtaq

Due P.S.:
1) oggi è la trasfigurazione del Signore... mmm... potevi rimanere tra noi ancora un po'?
2) l'assicurata era nelle mani di una collega dall'altra parte della città, con l'indirizzo scritto in modo completamente errato! Altro che sistema di tracciabilità, chiami il mittente... un par di coglioni! Se sbagli l'indirizzo la colpa è tua!



Chiaro.



Work - Masters at work

Fatemi sapere che Santo è oggi, così raccolgo le firme per toglierlo dal calendario! UNA GIORNATACCIA!



Arrivo in ufficio in ritardo, secondo una consuetudine che sta prendendo piede mio malgrado. Sistemo tutto, con un po' di difficoltà, e ci chiamano per le raccomandate. Ne ho una che non so proprio dove buttare. Ne ho una ENORME che mi occupa quasi tutta la borsa! Ho anche un telegramma che non è della mia zona... forse.
Mi ricordo all'ultimo momento che devo fare il viaggetto, cioè spedire tramite furgone la posta già sulla zona (avete in mente quelle cassette rosse dove NON si imbucano le lettere? Ecco, quelle contengono sacchi di posta per i portalettere, preparati da noi stessi). E scappo via alle 10.20, orario record! Faccio benzina, mi reco in zona... faccio due chiacchiere con un amico di chat al quale ho consegnato la posta... e al marciapiede in via Danimarca 8 "salta" il cassettino anteriore della posta: un'esplosione di lettere, un fuoco d'artificio di carta colorata... e tutte per terra! DIECI portoni DIECI! Mi rifugio nel cortile, sotto le fresche frasche (ricordo a tutti coloro che si fossero messi in ascolto ora che qui c'erano circa 40°, con vento umido a regime di brezza) e aggiusto almeno le lettere per quel cortile.
Tre raccomandate in via Olanda. Ingenuamente penso tra me e me "Faccio solo queste e domani consegno le lettere". Mi hanno assalito, quasi mi volevano frugare nella borsa perché aspettavano le pensioni! Al che, all'insistenza di un vecchio gagliardamente rompicoglioni, ho risposto: "Lei non mi crede? Allora la cerchiamo insieme, ma poi finisce lei il mio giro, visto che sono in ritardo pazzesco!".
Via, sopra il ponte, sotto il ponte. Viaggetto: entro nel vinaio e il sacco NON C'E'! Il tizio dice di aver visto il furgone mettere il sacco nella cassetta. E IO NON HO LA CHIAVE, ce l'ha il titolare di zona, che è in ferie! Dopo aver maledetto il cosmo dall'Empireo alla Giudecca, mi dedico al telegramma misterioso e alle raccomandate. Telegramma niente perché, oltre a non essere della mia zona, l'indirizzo risulta essere... l'ufficio postale della zona nord!
Giù, sempre più giù... "penultima" strada: una signora aspetta una assicurata e crede di impressionarmi dicendo che ha chiamato in Posta lamentandosi per il ritardo immane. Io le dico con tranquillità e professionalità (infinitamente e comprensibilmente rotto di palle, poiché alle 14 sto lì ad attaccar bottone invece di stare in ufficio al fresco): "Chiami il mittente, chieda il codice dell'assicurata e lo indichi alla nostra agenzia. Il sistema di tracciabilità le permetterà di sapere dove si trova in quel momento il documento." (lo scrivo perché potrebbe servire a chiunque). La semino.
Torno in ufficio, sono costretto ad aspettare uno dei viaggettisti che mi dia la chiave. Arriva, parto, carico il sacco... mi ricordo che ho ancora il telegramma in sospeso (ma ora ho più tempo). Cerco tra i portoni della mia zona e trovo un parente del destinatario, che mi dice dove abita 'sta tizia. A domani, Angela Maria...
Rimetto tutto a giro in ufficio e la giornata di domani si prospetta ROVENTE, in tutti i sensi!



Ah... ho telefonato: domattina mi arriva la chiave del collega titolare e ho avuto delle dritte per sistemare quella raccomandata. Voi non sapete niente, eh?



Chiaro.



Who said - Planet Funk

Tutto in una notte...



Giorno. Sogno a colori. Sono alla posta centrale della mia città, dove realmente lavoro. Un collega mi chiede dove si trovi una strada, e io rispondo "Lì, dopo il ponte" "Ah, sì, ho capito" "Eh, dietro casa di mia zia" (ANCORA!!! Quella strada NON esiste in realtà e NON abita lì mia zia... ma che stracazzi di collegamenti fa la mia testolina???). Ci consegnano dei telegrammi e io e il mio collega partiamo. Dallo stradone che porta a destinazione vedo tra i palazzi diversi ciuffi di enormi palloncini colorati a forma di cuore. Ci perdiamo e cominciamo a girare per le viuzze della zona. Ci ritroviamo in una specie di cortile privato, che vedo da MOLTO in alto, in terra gialla, tipo ranch del far-west; intorno, una tettoia, una serie di barili, uno steccato in legno, una pompa a manovella per il pozzo, forse degli animali. Il collega però è più bravo di me con il motoposta, perciò lui attraversa facilmente il cortile e io no. Mi fermo davanti al cascinale, osservo dall'esterno... sembra tutto molto in disordine. Entro e mi accoglie una famiglia composta da: padre calvo, madre insipida, figlio bonazzo e maledetto tipo Beckam, col capello lunghetto, seduto davanti al PC, e un figlio piccolo (che non vedo). Il padre attacca bottone chiedendo "cosa fai nella vita?" (anche se ho il giubbottino da postino) e io rispondo "sono cantante lirico". Il figlio bono alza lo sguardo dal PC, si gira lentamente di tre quarti e col sopracciglio alzato in segno di evidente disprezzo, dice "Lo so benissimo, lo so benissimo". Esco dalla stanza: mi sento soffocare, in quella casa comincio a sentirmi a disagio, da lontano sento il figlio che canta "Ridi pagliaccio, col tuo amore infranto...". Esco, mi sento inseguito, anche se forse non è così... sento per la seconda volta il brano "Ridi pagliaccio...". Penso tra me e me "Formalmente ineccepibile, ma canta come Valeria Marini!".



Cambio.



Pomeriggio. Ed ecco Valeria Marini, sotto un porticato, in posa per un servizio fotografico. Ha degli infradito rossi, i talloni tutti screpolati e una faccia veramente straziata dalla stanchezza. Una tizia le dice "Scema, mettiti così", poi "Scema, ora così", "Scema, no, ho detto in questo modo" e intanto la poveretta borbotta sottovoce "Sìsì, scema... scema io!?". La tizia dice "Scema, togli le scarpe". Valeria dice "Ma sono scomodissime, fanno male... (finalmente!)". Le portano due vasche in pietra grigia scalpellata e grezza, grandi più o meno 80 x 40cm, profonde 20cm, e spesse 6-7cm che dovrebbe usare come scarpe!!! Metto i miei piedi dentro ma non riesco ovviamente a muovere nemmeno un passo. Le rifiuto e mi chiedo come possa fare a camminare con quelle cose assurde!!!



Cambio.



Notte, marciapiede opposto al porticato. Davanti a me una piazza circolare con le palme e una quantità enorme di auto scorre intorno alla rotonda con le palme. I fari delle macchine sembra che lascino la scia come nelle cartoline. Sento in lontananza la canzone "Lasciarsi un giorno a Roma" di Niccolò Fabi (una delle mie canzoni preferite in assoluto), e mi compaiono accanto due ragazzi, che detesto entrambi. Con uno non parlo più da anni, con l'altro c'è un tacito accordo di non-belligeranza. Provo disagio, rabbia, ma anche nostalgia. Cerco di salire in piedi su un cubo (un pacchetto che contiene non so cosa, di colore rosa) e su un flacone di schiuma da barba, bianco e celeste, un piede per parte. "Dai, su, vediamo se si può salire!". Metto il piede sul flacone e mi reggo solo su di esso, ma comincia a piegarsi dentro se stesso, e a perdere schiuma celeste da un punto. Lo lancio in strada con un calcio. Finisce sotto la prima macchina, rotola e va sotto la seconda, comincia a spruzzare... fino a che arriva la terza macchina (una Seicento nera) che lo fa esplodere, si riempie tutta la parte posteriore dell'auto di schiuma, l'asfalto è nero e celestino, ormai... e si sente una frenata rumorosissima, con rumori di rottami. Il giorno dopo ascolto il TG da un'altra stanza, dal quale mi aspetto la notizia dell'incidente della sera prima. Intanto mi preparo il racconto: con una piantina della zona sotto mano, faccio finta di descrivere al militare che mi interrogherà, mentendo sulla dinamica: "Guardi, io ho attraversato di qui, sulle strisce, mi è caduto il flacone e l'hanno preso sotto le macchine... Non può cadermi un flacone dalle mani???".



La sveglia... meno male, altrimenti finivo in carcere!



Chiaro.



Lasciarsi un giorno a Roma - Niccolò Fabi

agosto 05, 2003 agosto 05, 2003

Ah, manca il pezzo forte della festa: il regalo!
Un cofanetto (vuoto a rendere) contenente una confezione sottovuoto di noccioline americane (delle quali le festeggiate sono ghiottissime), una manciata di valve di vongole (!!!) e ciuffetti abbondanti di mar... ehm... BASILICO! Sì, era proprio basilico (anche se sembrava muschio sintetico per il presepe ).



Chiaro.



Sirtaki!

Festa molto più "alla mano" di quanto mi aspettassi, quella di ieri sera.



1) Datemi un mazzo di carte napoletane e vi faccio vedere quanto sono stregone...
2) Un bacio, tenero e generoso, sulle labbra, inaspettato, improvviso... Quella donna è uno schianto!
3) Un ragazzo e la sua fidanzata, veronesi, piacevolissime nuove conoscenze. Io e lui avevamo perfino lo stesso borsello Eastpak nuovo di zecca!



Cenerentola ha dovuto lasciare la festa subito dopo la mezzanotte perché Morfeo era ansioso di abbracciarla. Ciononostante, mi sono addormentato alle 2, dopo aver masterizzato un CD da spedire al mio anonimo P.referito... Infatti, supPoste Italiane dalle 9.05 di stamane hanno in consegna la busta gommata con il prezioso contenuto.



Chiaro.



Drowned world (Substitute for love) - Madonna

Volo via alla festa... see ya ^_^



Chiaro.



American life - Madonna

http://members.aol.com/ericblomqu/brownine.htm



Cercavo da tempo quel link. Sebbene non sia in grado di tradurre alla perfezione quei sonetti, ne percepisco l'estrema intensità poetica.



Sonetto XIV (da una traduzione scovata in giro nel tempo)



Se devi amarmi, per null'altro sia
se non che per amore.
Mai non dire: "L'amo per il suo sorriso,
per lo sguardo, la gentilezza del parlare,
il modo di pensare così conforme al mio,
che mi rese sereno il giorno".
Queste son tutte cose che possono mutare, Amato,
in sé o per te, e un amore così sorto potrebbe poi morire.
E non amarmi per pietà di lacrime
che bagnino il mio volto: può scordare il pianto
chi ebbe a lungo il tuo conforto, e ne morrebbe amore.
Amami solo per amore: s'ama così per sempre,
per l'eternità.



Sonnets from the portuguese (1850) - Elizabeth Barrett Browning



Chiaro.



The heart asks pleasure first - Michael Nyman

There is delight in singing,
tho' none hear beside the singer;
and there is delight in praising,
tho' the praiser sit alone
and see the prais'd far off him,
far above.



Robert Browning - Walter Savage Landor (1775-1864)



Uno queriendo ser dos - Noa

agosto 04, 2003 agosto 04, 2003


  • Un animale: gatto




  • Un numero: 7




  • Un colore: blu elettrico




  • Uno sport: poker




  • Una materia scolastica: geometria, solida possibilmente




  • Un mestiere: cantante




  • Un luogo: El Son - Madrid




  • Un periodo storico: Antico Egitto




  • Un genere musicale: world music




  • Un film: L'avvocato del diavolo




  • Un regista: Zemeckis




  • Un attore: Keanu Reeves




  • Un personaggio dei cartoni animati: Lamu




  • Un oggetto: telefono




  • Un giorno della settimana: martedì




  • Un mese: luglio




  • Un indumento: boxer




  • Una pietra: quarzo




  • Un libro: La Storia - Elsa Morante




  • Un cibo: lasagne




  • Una bevanda: chinotto




  • Uno strumento musicale: arpa




  • Un frutto: banana




  • Un gelato: nocciola senza granella




  • Una festa: capodanno




  • Una nazione: Spagna




  • Una lingua: italiano




  • Un fiore: girasole




  • Un arredo: piante




  • Un gioiello: collana corta e sottilissima




  • Un personaggio delle fiabe: Anastasia e Genoveffa




  • Uno dei sette nani: brontolo




  • Un odore: l'aria dopo i fuochi d'artificio




  • Un rumore: le fusa della gattona




  • Una tecnologia: sms




  • Un soprammobile: maialini




  • Un fattore meteo: brezza marina

    Spudoratamente copiato da www.piccolopanzer.splinder.it

    Chiaro.

    Angel - Noa
  • Stasera seconda festa... non ci posso credere! Bella, improvvisata e in una villa da mille e una notte!
    Alcoolica e fumogena. Peccato che io sia quasi completamente astemio (tranne S. Birra, sempre sia lodata) e non abbia mai fumato una canna in vita mia... ma va bene così.



    Chiaro.



    Wrap it up with love - Noa

    Ahhhhh, YAWN (sbadiglione leonino con annesso stiracchiamento)!



    Non credo di aver mai apprezzato la sagra estiva del Santo patrono come quest'anno! Eh, è la prima volta nella mia vita che lavoro d'estate nella mia città...



    E ora... di corsa, perché si torna a ridere con quelli di ieri... sarà un matrimonio esilarante, che gli sposi lo vogliano o no!



    Chiaro.



    Perpetuum mobile - Penguin Cafè Orchestra

    Sono appena tornato dalla festa di Marc. In aperta campagna, due prefabbricati in alluminio e legno, un piazzale in cemento, un generatore, due fari, un portatile, un amplificatore e due casse... e tre euro a testa. Ecco fatta la festa!
    Era da troppo tempo che non ridevo così, veramente ad un certo punto non ce l'ho fatta più, mi si stavano contorcendo gli addominali... e ho fatto ricorso alla mia arma segreta, che solo chi mi conosce sa quanto è efficace.



    In realtà erano due feste separate, perché c'erano due gruppi di amici del festeggiato: noi, cioè il coro che canta ai matrimoni, e i suoi amici di comitiva. Ovvio che io conoscevo quasi tutti gli altri, ed è altrettando ovvio che mi sono messo lì davanti e ho animato i balli di gruppo, TUTTI!
    Ho sudato come un maiale e sono stato costretto a tornare a casa prima, perché altrimenti mi sarei preso una bella polmonite, visto il venticello umido che sta spirando con intenzioni malvagie.



    Finalmente una bella botta di vita. Grazie Marc!



    Chiaro.



    Tanti auguri - Raffaella Carrà

    agosto 03, 2003 agosto 03, 2003

    Tutto in una notte:



    La mia casa crolla. La mia scala, per la precisione, si trasforma in un cumulo di macerie in cui rovisto alla ricerca di oggetti che mi appartengono. E' giorno, ma poi sembra essere crollata solo la mia stanza, fino al primo piano... ancora detriti, tanti. Mia madre si inerpica fino alla parete rimasta intatta, mi porge il mio armadio (che nella realtà è gigantesco, ma nel sogno è trasformato in una sottiletta marrone) e io, in piedi su una collinetta di calcinacci e mattoni sfatti, lo prendo. E' leggerissimo. Dal giardino quindi mi sposto in casa. Sono nel soggiorno, spaventato: la mia casa è quasi ricostruita. Sento la gatta che mi chiama dal bagno, ma io la raggiungo dal balcone... dove appare una porta finestra dalla quale si entra nel bagno. Mi muovo con cautela, nel timore che il mio peso faccia crollare il balcone. La vedo che annusa in giro, in effetti è tutto rimesso a nuovo, ma io la imprigiono per gioco tra il vetro della porta e la lavatrice.



    Mi ritrovo in provincia di Lecce, in un punto imprecisato. Sono in compagnia di Mari e Marc e della mia fida macchinina. Cerco un posto per dormire e mi piazzo in un alberghetto quasi decente. Al mattino, non so come nè perché, devo spostarmi e non so se inseguo o sono rincorso dai due, o forse dobbiamo raggiungere un luogo separatamente. Io in auto e loro a piedi. Dall'albergo imbocco un sottopassaggio a folle velocità, un tunnel sotterraneo fatto di mattoni rossi, soffitti gocciolanti, tra spiragli di luce e piante cascanti... e riemergo, ma loro non ci sono. Allora torno indietro, li vedo arrivare su una strada ENORME, assolata, con due cavalcavia che la attraversano, l'albergo sullo sfondo, una selva di segnali stradali e tanti binari ferroviari (ecco il motivo del sottopassaggio). Li prendo in macchina, ma con l'intenzione di seminarli da qualche parte. Arriviamo su una collinetta a picco sul mare, fa caldissimo e il sole è alto nel cielo. E' l'ingresso di un residence, con un cancello e i citofoni, ma di appartamenti non c'è ombra nel raggio di chilometri. Non c'è ombra, e basta. Scendono dall'auto e rimangono all'ingresso, io faccio manovra tra aiuole e cactus... imbocco il cancello velocissimamente, li scosto e vado via veloce, tra le loro bestemmie.



    Il risveglio è affidato a due sfere rompicoglioni.



    Chiaro.



    Take a picture - Filter

    P. ha detto:
    Abbinato al tuo nome terrestre che significa: "guerriero illustre", viene fuori: "Leone guerriero luminoso". Riflettici dato che niente e' al caso.



    Io dico:
    Se lo associ a "leone"... ma se lo associassi a regulus, che vuol dire "piccolo re", vien fuori qualcosa di più spettacolare. Altro che "niente è a caso"!!! :)))



    E aggiungo:
    A proposito di guerriero luminoso, consiglio a tutti "Il manuale del guerriero della luce" di Paulo Coelho. Un vero balsamo per l'anima, come solo lui può fare.



    Chiaro.



    Back to primordial chaos - Nekros


    "Ritirate le ultimeeeeeeeee!!!!



    Potete fare i viaggggettiiiiiiii!!!!!!"



    Io e le torture cinesi. Mimma, farai una brutta fine!



    Chiaro.



    Rootnasa - MrTermina

    Parlando del mio nick...



    Regulus (Regolo o Alpha Leonis) è la stella più luminosa della costellazione del Leone, il mio segno, ed è la 21^ stella per luminosità del firmamento. Ecco perché regulus21. E' una stella doppia, composta da una azzurra di prima grandezza e una molto più piccola, a sua volta doppia, e fa parte (assieme ad Aldebaran, Antares e Fomalhaut) delle Stelle Reali, che nell'antichità governavano le stagioni e regolavano semine e raccolti.



    Regulus è il cuore del Leone















     



     



     



     



     



     




    La scelta del nick non è stata casuale e risale a molto tempo prima del mio ingresso nel web, credo nel 1995. Io ed un mio amico, infatti, scegliemmo per motivi mooooolto complessi due nick legati alle stelle: lui Alphèratz53 (della costellazione di Pegaso-Andromeda) e io regulus21.



    Chiaro.



    Freedom - Wham!

    agosto 02, 2003 agosto 02, 2003

    da http://www.atuttascuola.it/tesine/files/diavolo6.htm



    Milton: Quel giorno sulla metropolitana, cosa ti dissi? Forse devi cominciare a perdere, ma tu non sei stato d’accordo!”



    Kevin: Perdere? Io non perdo, io vinco. Io sono un avvocato e questo è il mio lavoro: vincere!



    Milton: La vanità è decisamente il mio peccato preferito: la vanità è l’oppiaceo più universale



    Kevin: Che cosa vuoi da me?



    Milton: Voglio che tu sia te stesso. Lasciatelo dire: il senso di colpa è come un sacco pieno di mattoni, non devi fare altro che scaricarlo! Perché ti accolli tutti quei mattoni? Dio non è così! Ti voglio dare una piccola informazione confidenziale a proposito di Dio. A lui piace guardare: è un guardone giocherellone! Lui dà all’uomo gli istinti, concede questo straordinario dono, poi che fa? Ti assicuro che lo fa per il suo puro divertimento, può farsi il suo cosmico spot pubblicitario. Fissa tre regole in contraddizione: guarda, ma non toccare! Tocca, ma non gustare! Gusta, ma non inghiottire! E mentre tu saltelli da un piede all’altro, lui che fa? Se ne sta lì a sbellicarsi dalle matte risate, perché è un moralista, è un gran sadico… e un padrone assenteista, ecco cosa è! E uno dovrebbe adorarlo? No, mai!! Meglio regnare all’Inferno, che servire in Paradiso: non è così? Perché no? Io sto qui col naso ficcato sulla terra e ci sto fin dall’inizio dei tempi. Ho coltivato ogni sensazione che l’uomo è stato creato per provare. A me interessava quello che l’uomo desiderava e non l’ho mai giudicato. E sai perché? Perché io non l’ho mai rifiutato, nonostante le sue maledette imperfezioni. Io sono un fanatico dell’uomo, sono un umanista! Sono probabilmente l’ultimo degli umanisti. E chi, sano di mente, potrà mai negare che il XX secolo è stato interamente mio? Tutto quanto, Kevin, tutto mio!! Sono all’apice, questo è il mio tempo: è il nostro tempo!!



    Kevin: Ci deve essere qualcosa sotto: perché tu hai bisogno di me? Tu cosa offri?



    Milton: Tutto quanto, qualsiasi cosa: ti va la beatitudine istantanea, quella che preferisci? Puoi averla a comando. Ma, già, tu vuoi di più, meriti di più: il sorriso di una giuria, una fredda aula di tribunale che si dichiara vinta e che s’inchina riverente davanti a te.



    Kevin: Questo posso averlo da solo



    Milton: Non in questo modo: io ti tolgo i mattoni dalla borsa, io ti do il piacere. La libertà, figliolo, significa non dover mai chiedere scusa!



    Kevin: Perché, allora, la legge? Perché gli avvocati?



    Milton: Perché la legge ci dà accesso a tutto quanto. E’ il supremo biglietto omaggio, è il nuovo sacerdozio. Stiamo arrivando, con le armi in mano, assoluzione dopo assoluzione, finchè il puzzo di tutto questo arrivi così in alto in cielo, da farli soffocare tutti quanti lassù!!



    Kevin: Nella Bibbia tu perdi.



    Milton: La Bibbia è una fonte sospetta. E poi ce lo scriviamo noi il nostro tempo



    Christa: Kevin guarda me: chi sono io?



    Milton: Diaboli virtus in lumbis est, la virtù del diavolo è nei suoi lombi. E’ ora che ti fai avanti, che ti prendi quello che è tuo!!



    Kevin: Hai ragione: libero arbitrio, vero?



    BANG!

    Oggi sono andato al funerale della madre di un collega, un CTD (sigla che nasconde un amaro "Contratto a Tempo Determinato") di 23 anni. Era malata da parecchio tempo, sembrava essersi ripresa, ma poi l'ultimo assalto della malattia le è stato fatale... così mi hanno raccontato.



    Un ragazzo dagli occhi tristi, molto tristi. L'ho sentito dire sempre e solo una parola, lo snervante triplice "Bonsciù!" al mattino... poi basta. Me l'hanno descritto come acido, severo e riservato. Credo che tutto ciò abbia origine per buona parte dal carattere estremamente difficile di suo padre, rigorosissimo professore di matematica, e le crescenti responsabilità che gli sono piombate addosso...
    Ma io sono il solito stregone: il giorno precedente al lutto lo "osservai", aveva una faccia particolarmente triste e gli dissi: "Ma come sei scuro oggi, che hai?" e lui "Logico, sono abbronzato". Non mi convinse, ma abbozzai un sorriso.



    Me l'ha restituito quando sono andato a salutare la famiglia in chiesa, oggi pomeriggio.



    Chiaro.



    Agnus dei (dal Requiem) - Verdi

    Ho provato a invertire l'ordine dei messaggi sul blog... ma niente, credo che nessuno dei miei cinque lettori (semi-cit.) abbia capito la faccenda. Mi rassegno e ri-inverto l'ordine, anche se lo odio quanto un calcio nelle palle!



    Chiaro.



    Ataypura - Yma Sumac