Proverò ad elencare le persone che hanno contato di più per me nel corso degli anni.

M.L.: La mia carissima amica delle elementari, abitava al palazzo accanto al mio. Giocavamo insieme (anche con la cugina bona), almeno fino alla terza media... poi si è trasferita a Milano. Una vita da nomade e sfortunata, la sua; si è felicemente sposata l'anno scorso, mi ha invitato al matrimonio ma non ho avuto la possibilità di andarci. Ci sentiamo regolarmente via e-mail.
D.: Compagna di banco delle scuole medie; in una classe di animali, il fiore più delicato. L'ho ri-incontrata ai tempi dell'università, faceva Scienze Biologiche... coi capelli biondi ossigenati faceva terrore. Non mi riconosce per strada.
F.: Detta Pappy, l'altra compagna delle medie. Il primo "amore"... ora è sposata con uno sfondato di soldi; ha perfino lasciato l'impiego da banconista in una farmacia.
S.: Il mito fatto donna. L'unica vera amica, una sorella. Suo padre non voleva nemmeno che mi avvicinassi alla figlia, ma noi uscivamo regolarmente insieme, veniva a casa mia (io ero Maria al telefono, fingevo benissimo). Poi sono andato al suo matrimonio, a quello di sua sorella, l'ho vista felice con un bambino (terribile che nemmeno un terremoto, ma uno TSUNAMI!), l'ho vista piangere con la famiglia per la morte del padre... Non la sento dal trigesimo, a novembre.
G.: detta "figa di legno", era l'altra compagna delle superiori. Prima avversari, poi amici, poi mooooolto complici. E' stata fidanzata per 9 anni con un coglione che le impediva di incontrare tutti i suoi amici. Abbiamo ripreso a frequentarci quando si è lasciata, ma la fiamma si è spenta. In effetti, ora che credo stia con un altro, mi saluta a stento.
P.: Il mito fatto uomo. Il primo essere maschile del quale io abbia avuto stima... e non ha tuttora molti "rivali". Cestista, gioca ancora oggi in B2, compagno di classe, cervello sopraffino, forse la persona più puramente intelligente che conosca. Laureato con 110 e lode, sposato con una bonona, padre di una incantevole bimba. Dopo essere stati lontanissimi per anni, abita nel palazzo accanto al mio... per mia grande gioia.
A. e V.: Amiche... e poi nemiche perché innamorate dello stesso collega all'Uni. Molto carine, due menti da tenere separate o sarei morto travolto. Una vive a TO, dove si è trasferita dopo la laurea (e ci sentiamo via mail), dell'altra ho perso le tracce... purtroppo... anche se so perfettamente dove abita.
B.: Organista in parrocchia, idillio durato pochissimo, perché il gruppo si sciolse dopo nemmeno un anno... Ma se avessi potuto scegliere, sarei nato "lui".
G.: Ah, note dolenti. Amico di B., e poi terribilmente separato da lui, è stato il primo a scoprire le mie doti vocali, mi ha insegnato a cantare. Devo a lui tutta la mia fortuna e la mia passione. Entrò in convento, avemmo una intensissima relazione epistolare... ma poi si "spogliò". Ora vive con la moglie in un paese vicino. Ci salutiamo a malapena.
M.: L'incubo della mia vita. Da grande amica si è trasformata in onnipotente dittatrice... e ovviamente non le ho concesso di comandare anche su di me. Continua ad imperversare e a dettar legge in parrocchia. Facesse pure...
M.: La prima persona che ho conosciuto quando ho cambiato casa, 21 anni fa. Abbiamo giocato insieme al tacco e girato in bici. Persa di vista per anni, l'ho riincontrata 8 anni dopo in parrocchia, ed è diventata la mia complice di scorribande. Ora canta nel coretto per i matrimoni e quando la vedo è sempre una festa!
L.: Il mio primo amore. SPLENDIDA. Poi si fidanzò con il mio padrino di cresima. Poi si lasciarono. Poi si mise con altri 7-8 ragazzi prima di andare a vivere ad Urbino. Il mio padrino ora è frate francescano.
A.M.: La mia più grande amica, nonché animatrice del mio primo gruppo giovani in parrocchia. E' morta nel 1995 per un tumore, nemmeno trentenne. Il mio primo impatto forte con la morte. Ora ho un angelo custode (e non scherzo).
N.: Il suo fidanzato. Viveva di riflesso, ai miei occhi, fino a che A.M. era viva, poi ha acquistato una luce tutta sua. Ha sposato una donna-in-carriera (!)e ha un bambino come quelli delle pubblicità!
G.: Il mio secondo amore, molto più grande del primo. Non ne parlo volentieri, e non ho intenzione di farlo qui. Credo si sia sposata...
G.: Era il mio fratellone, vicino vicino. Ora vive a Como, fa la guardia carceraria. Non usciamo insieme da un paio d'anni, inaffidabile.
G.: Ragazzo dalla storia difficile, ora è un giovane uomo in crisi. E' una delle persone a cui tengo di più al mondo; siamo in contatto telepatico.
R1.: Era un ragazzino, faceva parte del coretto dei piccoli. Si è laureato a dicembre col massimo dei voti. Voce incantevole, mi considera suo fratello... e a me sta benissimo.
R2.: Cugino ed omonimo di R1, abbiamo litigato e non ci siamo salutati per un anno. Poi per un caso fortuito ci siamo riincontrati... e l'amicizia è risorta dalle ceneri, come la fenice. E' la mia coscienza buona e l'unica persona al mondo a conoscere i miei "meccanismi" cerebrali.
S.: La coscienza cattiva. "Amore a prima vista", ci siamo conosciuti con una leccata (sic!). Il classico tipo che è meglio evitare... se non lo conosci.
F.: Vive a Palermo, ci siamo incontrati ad un corso a Roma e siamo stati per 8 giorni compagni di stanza. Ci siamo rivisti l'anno dopo... "amore a prima svista". Sono andato a trovarlo a capodanno del 2000, il mio unico contatto con l'amata Trinacria. Non ho il coraggio di definirlo "fratello virtuale": per me e per lui è come se fossimo cresciuti insieme sul serio.
A.: La meteora più preziosa della mia vita. Urbinate, ci siamo conosciuti sempre allo stesso corso a Roma. I 4 giorni a casa sua sono stati forse i più intensi "spiritualmente" della mia vita. Ci siamo persi di vista... ma, che dite, posso richiamarlo dopo 8 anni? Lo faccio?
G.: Uno dei due amici di chat dei quali posso parlare, poiché l'ho conosciuto di persona e col quale ho un rapporto "elitario". Un pazzo sconvolto, metallarissimo... ma con un paio di poco credibili occhi azzurri! La mia coscienza neutrale: come mi analizza lui...
G.: L'altro internettiano. Prima che cominciassimo a lavorare eravamo l'uno il "caro diario" dell'altro. Ora ci sentiamo molto meno spesso ma vado a trovare regolarmente la sua squisitissima famiglia, e se sono fortunato incontro anche lui.
C.: Un ragazzino adorabile, ma testardo. Faceva la seconda media e lo ingaggiai come organista del mio coretto solo femminile in parrocchia. Ora è un "grande" 19enne, uno dei miei abituali confidenti... un santo martire, diciamo.

I., V., G., R., I2., M., V.: Sono costretto a parlarne insieme. Erano dei rompicojoni terribili da ragazzini, ora sono la mia comitiva.
I. è un amico-amico, uno di quelli che non puoi far a meno di ascoltare perché dice cose intelligenti senza farti sentire stupido. Il mio riparo dalla tempesta.
V. è la persona più affidabile della Terra, nonché il più "affascinante" essere maschile che abbia conosciuto.
G. l'uomo sintesi delle tre scimmiette "non vedo, non sento, non parlo". Le sue battute fulminanti, però, rallegrano le serate.
R. sembrava un essere speciale, e la delusione è arrivata puntuale.
I2. è cugino e omonimo di I., problematico e pallonista, ma apprezzo la sua compagnia.
M. l'inutile. Ho litigato in modo feroce con lui nell'ultima vacanza e da allora i rapporti sono deteriorati irreversibilmente.
V. è lontano in tutto...

G.: e' Scuro, la mia parte oscura, il pessimismo fatto persona. Una stella nera... che, pur essendo nera, conserva la magia di una stella.
A.: l'uomo dalle mille sorprese, o lo ami o lo odî, non ci sono vie di mezzo. Per le donne è più facile amarlo, per gli uomini odiarlo. Io vorrei solo conoscerlo. Grazie a lui ho imparato una delle più grandi "lezioni" della mia vita.


Apri il tuo cuore, Chiaro.


In this life - Madonna