Ieri ho avuto credo il mio primo incontro con una Malattia. Metto la M per rispetto, perché credo sia una cosa troppo grande per noi umani del 2000.



Lunedì sono andato a lasciare un telegramma al carcere. BENEDETTO fattorino, sempre in ferie ('stardo!)! Un'impiegata mi porge i saluti per una mia collega sua amica, chiedendomi anche se il lavoro è stressante. Le rispondo che è pesante, ma che mi diverto assai, e credo anche l'amica.
Ieri alle 8 incontro davanti al cancello L., la collega, e le porgo i saluti. E' una cosa carina, penso, cominciare la giornata con questi saluti. A L. viene una faccia un po' triste.



L. "E' da tanto che non la vedo, devo chiamarla"
C. "E allora fallo, sembrava dispiaciuta di non sentirti da tempo"
L. "Infatti, abbiamo un sacco di cose in comune io e lei"
C. "Bello, è bello avere amiche che ti pensano"
L. "Beh..." esitazione "ma dove l'hai vista? Era in piedi o seduta?"
C. "Era allo spaccio, in piedi... perché?"
L. "Sai, lei è disabile. Ha la sclerosi multipla, e io ho la stessa malattia"



Io non l'avrei mai pensato, ovviamente. L. è una donna splendida, minuta, con dei luminosissimi occhi grigioverde. Ogni tanto la prendevo in giro, perché aveva la "faccia da lunedì", e le raccontavo dei miei problemi di salute... e lei sorrideva. Invece mi ha raccontato delle punture "allucinanti" che fa a giorni alterni, e il cortisone che la gonfia tutta quando l'infiammazione avanza... e... mi sono sentito piccolo piccolo, veramente.



L'ho incontrata ieri sera per strada... una festa. Lì ho scoperto che conosco marito e figlia di vista.
Non credo di averle sorriso più intensamente per compassione, non sono il tipo... anche perché ho un pessimo rapporto con la malattia in genere, non riesco a stare a contatto nemmeno con chi è a letto con la febbre.
Mi piace pensare che abbiamo un "segreto", e quel sorriso ci rende più complici.



Chiaro.



In this life - Madonna