Oggi sono andato al funerale della madre di un collega, un CTD (sigla che nasconde un amaro "Contratto a Tempo Determinato") di 23 anni. Era malata da parecchio tempo, sembrava essersi ripresa, ma poi l'ultimo assalto della malattia le è stato fatale... così mi hanno raccontato.



Un ragazzo dagli occhi tristi, molto tristi. L'ho sentito dire sempre e solo una parola, lo snervante triplice "Bonsciù!" al mattino... poi basta. Me l'hanno descritto come acido, severo e riservato. Credo che tutto ciò abbia origine per buona parte dal carattere estremamente difficile di suo padre, rigorosissimo professore di matematica, e le crescenti responsabilità che gli sono piombate addosso...
Ma io sono il solito stregone: il giorno precedente al lutto lo "osservai", aveva una faccia particolarmente triste e gli dissi: "Ma come sei scuro oggi, che hai?" e lui "Logico, sono abbronzato". Non mi convinse, ma abbozzai un sorriso.



Me l'ha restituito quando sono andato a salutare la famiglia in chiesa, oggi pomeriggio.



Chiaro.



Agnus dei (dal Requiem) - Verdi