gennaio 29, 2004 gennaio 29, 2004

Lavorate come se non...

Lavorate come se non aveste bisogno di danaro.


Amate come se non foste mai stati feriti.


Danzate come se nessuno stesse a guardare.


Cantate come se nessuno stesse a sentire.


Vivete come se in terra ci fosse il paradiso.

Continuerò a lavorar...

Continuerò a lavorare ad libitum... ciò mi dà nuovamente un po' di tranquillità, giusto un po'.
gennaio 28, 2004 gennaio 28, 2004

E' bastato veramente...

E' bastato veramente poco per risollevarmi: una chiacchierata con un amico in chat, il "principe". Grazie a lui il mio odio innato per i toscani si è affievolito.

Potrei sembrare razzista... ma sono loro che son toscani! :)))

Stupido! Stavo per p...

Stupido! Stavo per piangere. Ero solo.


Non mi sono accorto di uno squillo sul telefono...


Stupido!
gennaio 26, 2004 gennaio 26, 2004

Desaparecidos (by Ka...

Desaparecidos (by Kaos):



- "Il pendolo di Foucault", regalatomi da mio padre appena uscito, letto in 3 giorni in vacanza, prestato a Ros. nel 1995, SCOMPARSO.



- "L'uomo che sussurrava ai cavalli", regalatomi a Natale 1995 da R1, letto in 6 ore, prestato a G. nel 1997, SCOMPARSO.



- Videocassetta, unica copia al mondo del recital "Un amico da non perdere", girata il 30.12.1996, prestata a qualcuno del coro un anno dopo, SCOMPARSA.



- Videocassetta, unica copia al mondo dello spettacolo "La bella e la bestia", girato a febbraio 1999, prestata alle Grandi Sorelle, SCOMPARSA.



- Quattro cassettine VHS-C del camposcuola di luglio 1995, prestate a M. il Natale successivo, SCOMPARSE.



- Negativi della mia festa di 18 anni, sviluppati e prestati per ristampe in prov. di BA, SCOMPARSI.

Il 26 è arrivato... ...

Il 26 è arrivato... e tutto tace.
E' uno stillicidio!
gennaio 23, 2004 gennaio 23, 2004

Ieri sera è avvenuta...

Ieri sera è avvenuta una cosa eccezionale: sono andato a cena con il mio riparo dalla tempesta. Ci siamo fiondati in un'osteria e abbiamo fatto i maiali mangiando l'impossibile (in grassetto quello che ho mangiato io):
antipasti - fagioli, insalata di fagioli-radicchio-tonno, focaccia, spuma di patate, peperoni, patate lesse, melanzane, polpettine di cinghiale al sugo, salsiccia con cime di rape
secondi - trippa al sugo, zampina di vitello, bistecca di scottona
bevande - 700ml di vino rosso della casa, due Peroni piccole
dolci - torta ananas e kiwi, biscottini alla crema, amaro, moscato
Il tutto a 15€ a testa!

Al di là della straordinarietà della cosa, a me sembrava fosse un modo carino per dirci "arrivederci" prima che lui partisse. No, ha respinto questa mia intenzione "celebrativa" dicendo che in realtà non si staccherà mai da me. Sono rimasto ancora più confuso... HELP!

Ho risolto il proble...

Ho risolto il problema dei linfonodi ingrossati con tre compresse di un antinfiammatorio tanto potente che dovrebbero metterlo fuorilegge. La prima delle tre compresse mi ha distrutto lo stomaco, ho avuto acidità per una notte intera! Oggi non ce l'ho fatta più e ho mandato la mamma dalla dottoressa per farmi dare qualcosa per proteggere lo stomaco. Aggiusti una cosa e se ne guasta un'altra... è proprio vero che a trent'anni bisogna fare il tagliando!

Tutto in una notte<...

Tutto in una notte…





Primo.


Non ricordo quello che c’è prima; mi trovo nella piazza della villa comunale (sempre la stessa piazza, sempre lo stesso incrocio… mah!), in auto, guido io e accanto a me non capisco chi c’è, so solo che è una donna. Il cielo è nuvolosissimo, c’è vento forte, sul porto gli alberi delle barche a vela si agitano come giunchi, sta per piovere, forse nevicare ma dobbiamo andare all’altro capo del porto per cantare per la festa del Santo patrono. Manca un’ora all’appuntamento e cerco quindi di chiamare L. per sapere almeno quali canti fare, in modo da andare a prendere gli spartiti a casa. Non riesco a contattarla, la persona che ho in auto mi consiglia di andare a casa e prendere i raccoglitori, o magari i canti che “si sa, sono sempre quelli”. Faccio quindi inversione di marcia e vado per il lungomare; dove nella realtà c’è una piazzetta con delle palme, nel sogno c’è una spiaggetta coperta di neve, tappa intermedia della processione del Santo via mare (!), con una frotta di maschietti 10-15enni in slip da bagno neri che l’avrebbero seguito a nuoto (!!!).





Secondo.


Riassunto della parte che ricordo poco: la mia gatta non sta bene, la porto dal veterinario, le mette una crema sulla vulva e la porto via.


La gattona è al guinzaglio (una funicella bianca legata al collo), devo “trascinarla” per due piani di scala e poi fuori al cortile. Mi armo di santa pazienza e tre scalini giù e poi due su… e così via, con le persone che salgono e scendono, gli altri “pazienti” gatti al guinzaglio o sciolti, arrivo al piano terra. Trovo un veterinario e una padrona di una “paziente” gatta, con lo stesso problema della mia (credo) che parlano della terapia: “Deve prendere il divaricatore e metterle la crema dentro” “Ma è sicuro? E se lo lascerà fare? Guardi che è terribile, la mia gatta” “Ci vorrà pazienza”… e già immagino quello che dovrò sopportare. La gatta, sempre più terrorizzata, esce dal portone e trova l’altro veterinario che dalla rampa del cortile, attraverso le siepi, la vede e dice “Ah, vedi che è riuscita ad arrivare giù tranquilla, la belva bellissima?” (cioè, quasi mi veniva l’affanno VERAMENTE, per quanto è stato faticoso portarla giù!!!). Usciamo nel cortile e ci circondano tre gatti balinesi (sono come i siamesi, ma più chiari, col pelo più lungo e con i tipici “stivaletti”) arrapatissimi, che vogliono aggredire la gatta. Ho paura soprattutto per i suoi occhi, perché i gatti feriscono soprattutto quelli. Riesco ad allontanarli urlando (chissà se ho urlato sul serio…) e pestando i piedi, e porto via la gatta.





Terzo.


Questo è complicatissimo, e anche di questo non ricordo l’inizio. Sono su un palcoscenico con il parquet bordeaux e le quinte blu scuro, in posizione defilata, forse appena dietro le quinte; entrano una serie di “attori”, credo di riconoscere Pippo Baudo, Maria Teresa Ruta e Flavio Montrucchio. Flavio è vestito e truccato da donna, con una gonna enorme di taffetà verdissimo e uno scaldacuore rosa shocking (!), il rossetto evidentissimo, una parrucca castana da signora sciocca, collier e orecchini enormi di bigiotteria di bassa qualità. Interpreta la figlia di Pippo Baudo, infatti lui è in piedi di fronte a me e Flavio è seduto su una sediolina e gli si stringe quasi piangendo alla gamba. Scambiano un paio di battute, che non ricordo, e vengono verso di me, immediatamente dietro la quinta. Mentre camminava, scimmiottando e sculettando, Flavio stava perdendo la gonna. Infatti vedo che dietro è tutta sbottonata in vita; mi offro di aiutarlo, ma mi dice di non toccare dietro… io stupito lo guardo… e in realtà ha la faccia di mia madre! Però il resto del corpo è di Flavio… compreso quello che c’è nelle mutande, del quale si intravedeva appena il rigonfiamento sotto quella gonna enorme, ormai a giro-pelo. “Ma com’è?” chiedo… e nel frattempo tocco e stimo (nota per malacarne: sta storia di pinnuluni ed emicrania m’avrà fatto male! :))) ), senza arrivare ad una idea precisa, tanto che dico “Non male” senza convinzione.


Salto.


Sempre con mia madre, però autentica, mi trovo in un posto sconosciuto, che somiglia alla villetta che aveva mia zia… ma con una rampa di garage sotto. Sono con una bicicletta bluastra, ma non so proprio cosa sto facendo, né perché. Sto scendendo la rampa e scambio qualche parola con la mamma, forse riguardo alla bici, al modo di aggiustarla, di utilizzare altre bici per trovare i pezzi di ricambio… poi mi sveglia!
gennaio 22, 2004 gennaio 22, 2004

Provate a pensare ad...

Provate a pensare ad una lite e quella persona che fino a poco tempo prima avete stimato ed era un irrinunciabile punto di riferimento diventa improvvisamente estranea. Cambia volto, rinuncia al suo nome; non ha identità per voi, non la conoscete più. Ha subìto un condizionamento piuttosto forte, ha seguito un suggerimento fallace che l'ha portata a comportarsi in un modo così squallido che non potevate fare a meno di fanculizzarla... per sempre.

E' arrivato il momento opportuno. Dedicate queste parole a quella persona, come ho fatto io, senza alcun commento.
gennaio 21, 2004 gennaio 21, 2004

E adesso... MAMBO!<b...

E adesso... MAMBO!



Il Centro dove lavoro non è affatto accogliente, fa freddo, i bagni non funzionano, logisticamente è scomodissimo, non ci sono arredi a sufficienza per renderlo funzionale, per fare una fotocopia devi andare a 300m di distanza e c'è sempre il problema delle chiavi (sono sempre molte meno delle persone e casualmente le possiede sempre quello/a che arriva più tardi o va via prima!); il coordinatore è sempre fuori perché è anche corresponsabile di un sacco di altre cose e mi ha lasciato allo sbaraglio nel centro, provocando in me un vero e proprio disagio; sono finito nel gruppo di scuola media, otto ragazzi/e veramente terribili, sono arrivati a minacciare me e la mia auto con il taglierino; delle mie due colleghe in classe, una è veramente supponente e piuttosto antipatica, è molto professionale ma ciò le fa assumere un'aria insopportabile, come se stesse a 20 cm dal pavimento; da ottobre il Comune non paga un centesimo e chissà quando riceverò quanto dovuto; non sono riuscito a mettere in pratica nessuna delle mie idee riguardo a laboratori musicali o di animazione; in équipe si parla sempre delle stesse cose, l'utopia governa sulle menti e influenza le scelte: si sogna molto e in grande ma si fa pochissimo e male.

Ho la parte sinistra...

Ho la parte sinistra del collo bloccata, proprio sotto ai molari. Forse è una nevralgia, o un colpo d'aria (stamattina ho avuto la brillante idea di andare in giro senza sciarpa, ma faceva così caldo!), o i linfonodi che stanno impazzendo... Ho preso del paracetamolo; se domattina non sto meglio, vado dalla dottoressa.
gennaio 20, 2004 gennaio 20, 2004

Qui ho descritto uno...

Qui ho descritto uno dei miei primi incontri con l'"uomo dalle mille sorprese". Era una delle prime volte in cui parlavamo, e cominciò a stupirmi. Da allora non ha più smesso di farlo, nel bene e nel male.
Rimangono lì i suoi occhi azzurri-violacei, intensissimi, sempre tristi. Vorrei capirne il perché, è una cosa che mi fa penare.
gennaio 18, 2004 gennaio 18, 2004

Luned&igrave; 26 gennaio.<b...

Lunedì 26 gennaio.


Dovrebbero partire lunedì 26 gennaio.

Ad Admore, Oklahoma ...

Ad Admore, Oklahoma (USA), una recluta fu messa sotto inchiesta perchè diceva di chiamarsi Tonsillite Jackson e si credeva che scherzasse. Dimostrò di chiamarsi veramente così e si scoprì che i suoi tre fratelli avevano come nomi Otite, Appendicite e Laringite.





(Tratto da qui)
gennaio 17, 2004 gennaio 17, 2004

Ho chiesto all'inseg...

Ho chiesto all'insegnante "in seconda" di musicoterapia di abbozzare per me un progettino di laboratorio di ascolto musicale e gestualità per i ragazzi del centro giovanile. Questo nell'ipotesi piuttosto remota che mi concedano di intraprendere il percorso musicale dopo il "contrattus interruptus"...
gennaio 16, 2004 gennaio 16, 2004

Tutto in una notte<...

Tutto in una notte…



Manca l’acqua, tutta la città è in stato di assedio. Autobotti, calura, gente sudata (anche belle gnocche tipo la Cucinotta con il decolleté madido… non male come sogno!), barbieri incazzati e compagnia cantando. Non si trova da nessuna parte e ad un certo punto, camminando per le vie del centro, sento che nella farmacia si vende dell’acqua calda. Il cartello all’ingresso dice “Acqua calda. Non troppo.”, per lo meno ambiguo: non troppo calda o non troppa? Mi intrufolo nella folla ed entro. La farmacia è uno stanzone enorme, altissimo, scurissimo, scrostato, col pavimento di basole come se fosse una strada, erbetta tra le fessure inclusa; ci sono gli scaffali sulla sinistra, illuminati e puliti, ma con un “gusto” primi Novecento. Per il resto non si direbbe proprio che quella è una farmacia. Infatti, al centro della stanza, nei pressi della porta c’è un tavolino dove un tizio vende l’acqua calda. Intuisco che serve per l’uso immediato di levatrici e barbieri. Una donna, dalla bellezza molto sciupata, porge una lattina da tre litri e un bottiglione da due, di quelli per la candeggina, e il tizio (ex autista di autobotti) gliele riempie. Costa 5 centesimi, ma quando la donna sta per pagare, le alza il prezzo per un motivo che non capisco (il totale è di 6 o 7 centesimi). L’acqua la prendo io. Mi inoltro nello stanzone poiché sento delle voci di donna e vedo che l’unico modo per raggiungere l’ammezzato di fronte è una specie di scala a chiocciola nera in metallo veramente pericolosa posta sul lato destro della farmacia. Cerco di salire, ma soffro di vertigini e ogni passo è faticoso; mi resta impigliato il maglione nella rete metallica ma riesco nervosamente a liberarmi; faccio tre o quattro scalini in uno (boh, non so come… ma i gradini sembravano “diritti”). A metà strada la scala si fa strettissima, faccio molta fatica a salire, soprattutto le lattine mi danno fastidio. Arrivo in cima e con uno sforzo immane mi isso a sedere sul tetto (non era un ammezzato? Mah!) con le due lattine e capisco a cosa serve l’acqua lassù. Sono stanzoni, mansarde panoramiche (tutte le pareti sono in vetro) che accolgono ragazzi e ragazze tipo ostello della gioventù. Tutti sono nudi o quasi, si stanno preparando per uscire; a N. manca lo spazzolino… e in quel momento mi maledico perché non ce l’ho nemmeno io e sicuramente non scenderei a comprarlo, dopo la fatica fatta per salire! Due ragazze sono accampate sul tetto, in sacco a pelo (il tetto è in rame, credo, verdastro e con piccoli displuvi successivi, quasi ondulato, comunque orizzontale).





Cambio.


Sono in una struttura da caposcuola, mi viene in mente quella del campo 1994, abbastanza trascurata ma molto funzionale. Ci sono i ragazzi del centro giovanile, G. e M. (non sono quelli della rissa di martedì sera), ed E., l’altro educatore maschio (G. non viene al centro da metà dicembre, e la cosa mi dispiace). Stanno armeggiando al PC connessi ad internet… cercano i numeri di telefono dei calciatori. Trovano il cellulare di Gattuso con Google e scoprono che cambiando l’ultima cifra dell’indirizzo si arriva ai numeri di tutti i calciatori di serie A. Ma un rumore fastidiosissimo, un “trrrrrrrrr” cupo, potente ed insistente, mi distrae. Ne cerco la causa, e i ragazzi mi indicano una macchina per scrivere, dicendo che si sono incagliati i tasti. Vedo la macchina, una lettera 20 nera, ma non è lei la causa del rumore. Di fronte, su una scrivania c’è una macchina elettronica, ma con gli stessi tasti della manuale! I percussori sono sollevati ed incastrati, sembra che lo siano da giorni perché non è facile sbloccarli. Invece mi accorgo che più li abbasso e più si alzano, come attratti da un campo magnetico verso il rullo. Infatti comincio a giocarci: muovendo la mano su di loro, si muovono in direzione della mano… e i ragazzi, che nel frattempo si erano avvicinati, ridono di gusto!

suag - .....<br> re...

suag - .....


regulus21 - sono 5


regulus21 - e allora?


suag - così


suag - non mi andava di scrivere ciao


regulus21 - nemmeno a me


regulus21 - quindi addio

Ho bisogno di tranqu...

Ho bisogno di tranquillità, di qualcuno che mi ascolti. Non è facile, sono pochissimi quelli in grado di farlo... e ancora meno quelli che ne hanno voglia, a quanto pare.
gennaio 15, 2004 gennaio 15, 2004

Oggi giornata devast...

Oggi giornata devastante: dieci ore di lavoro! Dalle 9 alle 13 supervisione relazionale e dalle 15.30 alle 21.30 prima sostegno e poi centro giovanile. Ieri, mentre io non ero di turno, due ragazzi (il satanista M. e un ragazzo G. con problemi mentali) si sono presi a botte nel centro. M. l'ha rincorso fino a casa con un cacciavite, l'altro si è difeso con un coltello a serramanico, senza però colpirsi. L'assedio è durato fino alla mezzanotte, poi le acque si sono calmate.


In realtà oggi M. si è presentato al centro con un paio di cesoie da giardiniere dicendo di voler "fare la barba" a G.
Siamo stati in quattro a cercare di fargli cambiare idea, alla fine si sono stretti la mano e sono andati a giocare al biliardino.
Cose assurde!

E lei, Carlissima Educatrice Rottenmeyer ved. De Sade, dov'era? :)))
gennaio 14, 2004 gennaio 14, 2004
Pour ne pas vivre seul



Pour ne pas vivre seul on vit avec un chien

On vit avec des roses ou avec une croix



Pour ne pas vivre seul on s'fait du cinéma

On aime un souvenir une ombre, n'importe quoi



Pour ne pas vivre seul on vit pour le printemps

Et quand le printemps meurt pour le prochain printemps



Pour ne pas vivre seul je t'aime et je t'attends

Pour avoir l'illusion de ne pas vivre seule

De ne pas vivre seule





Pour ne pas vivre seules des filles aiment des filles

Et l'on voit des garçons épouser des garçons



Pour ne pas vivre seuls d'autres font des enfants

Des enfants qui sont seuls comme tous les enfants



Pour ne pas vivre seul on fait des cathédrals

Où tous ceux qui sont seuls s'accrochent à une étoile



Pour ne pas vivre seule je t'aime et je t'attends

Pour avoir l'illusion de ne pas vivre seule





Pour ne pas vivre seul, on se fait des amis

Et on les réunit quand vient les soirs d'ennui



On vit pour son argent, ses rêves, ses palaces

Mais on n'a jamais fait un cercueil à deux places



Pour ne pas vivre seule, moi je vis avec toi

Je suis seule avec toi, tu es seul avec moi.



Pour ne pas vivre seul on vit comme ceux qui veulent

Se donner l'illusion de ne pas vivre seul.



(Scusatemi se ci sono errori, ma l'ho preso da un sito tedesco e nonostante le mie correzioni potrebbe esserci ancora qualcosa che non va)

Ecco invece l'elenco...

Ecco invece l'elenco delle canzoni straniere "brividose":



Brazilian touch - Paola & Chiara


Seven days - C. David


Pour ne pas vivre seul - F. Richard


Afterdark - Tito & Tarantula


Who wants to live forever - Queen


Ave Maria paien - Noa


Shaday - O. Haza


Hijo de la luna - Mecano


Valparaiso - Sting


Ladainhas - Mawaca
gennaio 13, 2004 gennaio 13, 2004

Un piccolo elenco di...

Un piccolo elenco di canzoni italiane, ristretto a quelle che tuttora mi fanno venire i brividi. Le canzoni non sono in ordine di preferenza:



Lasciarsi un giorno a Roma - N. Fabi


Stelle di stelle - Baglioni & Martini


Così è la vita - M. Nava


Strade - Subsonica


L'ultimo bacio - C. Consoli


Gli angeli (acustica) - Madreblu


Con una rosa - V. Capossela


Tutto quello che un uomo - S. Cammariere


Il passo silenzioso della neve - V. Giovagnini


Ti sento - A. Ruggiero

Si stanno avvicinand...

Si stanno avvicinando due scadenze che mi sconvolgeranno l'esistenza.

Domani verrà fissato il colloquio di lavoro per due dei tre compari della comitiva. L'elemento che è andato in avanscoperta sta già trovando casa anche per loro. Non si può immaginare come sto soffrendo al solo pensiero di lasciarli!

Il termine per il mio contratto di lavoro, invece, è stato fissato al 31 gennaio. Il Comune dove lavoro (zeppo di carogne nell'anima) non ha riconosciuto la mia figura professionale sia per mancanza di titolo di studio (l'esperienza non sanno nemmeno cos'è, allora!), sia per motivi puramente elettorali (non risiedo in quel Comune, quindi non potrei nemmeno votare quelle canaglie "per gratitudine", secondo la loro folle idea).

Come farò? Sarò veramente DA SOLO, forse per la prima volta nella mia vita!
gennaio 12, 2004 gennaio 12, 2004

«Viviamo in un perio...

«Viviamo in un periodo di trasformazioni gigantesche: magari potrei finire a dirigere un museo della scienza e della tecnica a Singapore.» (Madonna)
gennaio 11, 2004 gennaio 11, 2004

Ai primordi cercai d...

Ai primordi cercai di scrivere il motivo per il quale avevo cominciato a bloggare.
A distanza di mesi non solo non riesco ancora a capirne il perché, ma il progetto di blog che avevo in mente all'epoca si è miseramente arenato.
gennaio 10, 2004 gennaio 10, 2004

Non mi hanno ancora ...

Non mi hanno ancora detto se continuerò a lavorare oppure sono licenziato. L'attesa mi distrugge.

Nel frattempo sono andato a farmi una bella mangiata di carne coi miei amici, giusto per consolarmi...
gennaio 09, 2004 gennaio 09, 2004

Gigi la piccola olot...

Gigi la piccola oloturia

Secondo me è il massimo del minimalismo, ma giuro che mi sono scompisciato dalle risate!

Quest'anno &egrave; cominci...

Quest'anno è cominciato proprio a cazzo! Mi è appena arrivata una e-mail da una mia amica lontana (la più lontana, dopo essere stata la più vicina) nella quale mi dice che sua madre è morta qualche giorno fa.
Sono tristissimo perché conoscevo benissimo quella signora, praticamente vivevo a casa loro ai tempi delle scuole elementari.
Ho risposto con affetto a ML., asciugherei volentieri una sua lacrima.
gennaio 08, 2004 gennaio 08, 2004

L'ECCEZIONE - Carmen...

L'ECCEZIONE - Carmen Consoli





Soffro nel vederti infrangere i principi sui quali era salda un’esemplare dignità.


Condizione inammissibile, la discutibile urgenza per cui è indispensabile uniformarsi alla media.





Si dice che ad ogni rinuncia corrisponda una contropartita considerevole, ma l’eccezione alla regola insidia la norma.


Se è vero che ad ogni rinuncia corrisponde una contropartita considerevole, privarsi dell’anima comporterebbe una lauta ricompensa.





Soffro nel vederti compiere bizzarre movenze indotte da un burattinaio scaltro.


Credi sia una scelta ammirevole fuggire lo sguardo severo e vigile della propria coscienza?





Si dice che ad ogni rinuncia corrisponda una contropartita considerevole, ma l’eccezione alla regola insidia la norma.


Se è vero che ad ogni rinuncia corrisponde una contropartita considerevole, privarsi dell’anima comporterebbe una lauta ricompensa.
gennaio 07, 2004 gennaio 07, 2004

Avevo un appuntament...

Avevo un appuntamento con Scuro alle 22 per un caffè, era da tanto tempo che lo "corteggiavo"...
Alle 21 mi arriva un suo SMS: "Non me ne volere, ma non possiamo vederci. Devo uscire con altri amici (è turno di chiusura del locale dove lavorano)".
Gli rispondo: "Sinceramente me n'ero scordato. Dev'essere la disabitudine!"

Amen.

Ho ricevuto una tele...

Ho ricevuto una telefonata. Al 90% vuol dire che perderò il lavoro.
gennaio 06, 2004 gennaio 06, 2004

Stasera sono andato ...

Stasera sono andato alla cena sociale della cooperativa per la quale lavoro. Si è tenuta in un circolo sportivo, che contemporaneamente è anche un ristorante pizzeria.


Accanto a questa villa c'è un terreno ora abbandonato nel quale ho praticamente trascorso l'infanzia. L'aveva in affitto la famiglia di mia madre e lì passavano l'estate; almeno fino al 1981, quando è morta mia nonna.


Rivedere quel posto di notte, senza il vigneto, gli alberi di fichi, i mandorli, lo splendido tavolo in pietra all'esterno sotto il pergolato... tutto sradicato o soffocato da erbacce... mi ha messo una tristezza immane, che sto pagando tuttora con una lieve aritmia.


Solo lui sopravvive: il grande gelso rosso. Ne ho toccato a lungo i rami spogli al buio, per vedere se ci fossero germogli. Sì, c'erano. Il grande gelso rosso è vivo. E io, e i miei ricordi, con lui.

Non mi era mai succe...

Non mi era mai successo nella mia città di trovare la macchina coperta dal ghiaccio (a dire il vero, nemmeno altrove). Ebbene sì, stasera ho lavato il parabrezza e il lunotto posteriore con il liquido tergicristalli, perché le spazzole non ce la facevano proprio!
Ieri sono andato a cantare col "coro grande"; era la prima volta che cantavo in un teatro, è stata una emozione grande. Anche lì faceva un freddo boia, sentivo il gelo che induriva i muscoli della faccia e li tirava tutti!
E com'è andato il concerto? Mi sono sentito una cacchina quando ho sentito gli ottoni suonare nell'Hallelujah di Haendel: la tuba calante e il trombone crescente! E pure ascoltare la prima viola era lancinante!

Fatto positivo: ho fatto la foto con Jenny B., la solista del concerto. Un pezzo di gnocca color cappuccino! Altro che la RotteNmeyer!

Questo blog aderisce...

Questo blog aderisce alla campagna "Davide contro Golia"



Armani



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gennaio 03, 2004 gennaio 03, 2004

Signorina Rottenmeyer

LEI: l'avevo sempre sostenuto che i nostri problemi sul lavoro affondassero le radici in un fallocentrismo castrato, tu stesso hai appenna confessato di averlo piccolo (infatto la psicologa cerca ragazzoni col cazzo grosso, parole tue, e te ne sentifrustrato).


IO: Sì, ho speso tutti i miei stipendi da postino in pasticche mirabolanti e pacchetti in fermoposta che promettevano "enlarge your penis". Senza sapere che in quel caso serviva a lei una pilloletta "restring your fess", o almeno un bel punto-a-giorno strategico. Per quanto dignitosa possa essere una utilitaria, una portaerei come garage è veramente esagerata!


LEI: bene proporrei un lungo training per evitare che le tue insicurezze mascherate dalla sindrome di pollyanna che fanno in modo che tu dica che tutto va bene anche quando va male, vengano da te impunemente riversate sull'utenza, come sempre dovresti dare retta a me sui metodi educativi


IO: Chi è Pollyanna? E comunque, giuro di non aver mai conosciuto uno più pessimista di me. Oddio, ci sarebbe Scuro, in realtà... ma diciamo che siamo pari, altrimenti si offende! :)))


LEI: e la prossima volta non sottrarti al lunedì di confronto tra educatori, non è nè serio nè , come dite voi, Virile, quello che hai fatto.


IO: Ehm... dobbiamo tirarlo fuori e misurarcelo? Intendi dire questo per "serio e virile confronto tra educatori"?


LEI: p.s.: smettila di canticchiare sul lavoro mi dà i nervi.
tua signorina Rott'in meyer


IO: MIA UN CORNO! E la prossima volta, Carlissima (sic!) Signorina Rottermeyer (non sai nemmeno scrivere il tuo cognome, favalessa! :))) ), lavati le orecchie al mattino... non canticchiavo affatto, URLAVO!
Your slave.

Sono capitato per ca...

Sono capitato per caso (sì, è così, per caso) nel centro commerciale più vicino, mi ci hanno portato e ho approfittato per prendere un prodotto in offerta che mia madre aveva richiesto. "Quel detersivo era finito dalle prime ore del mattino" mi ha detto una cassiera, nonostante il prezzo sfiorasse i 20€!. Ho visto folle di gente che si accalcava alle casse con ogni ben di dio nel carrello, pagare con soldoni...
L'economia gira? Sembra di sì. Quindi vuol dire che tutti hanno soldi? Credo di no.
E chi è la gente che si abbrutisce davanti agli scaffali di merce in offerta e riempie i carrelli con prodotti scontati? Quella che ha soldi o quella che non ne ha? E' un paradosso al quale non so trovare soluzione.
gennaio 01, 2004 gennaio 01, 2004

Il nuovo anno &egrave; comi...

Il nuovo anno è cominciato. Me ne frego!


Al punto in cui sto, mi piange il cuore dire addio al 2003, forse il più bell'anno della mia vita (sì, a pari merito con il 1991, altro anno di svolta epocale).

Una volta a Capodanno mi vestii da "uomo-sandwich" e, con quattro pennarelli legati alle "bretelline", chiesi a ciascuno dei partecipanti al veglione di scrivere un parere sull'anno precedente. Non ce ne fu uno buono: tutti tristi, incazzati, delusi da tante promesse (ma chi gliele ha mai fatte, poi? Dev'essere che a Capodanno si 'mbriacano così tanto che sentono le vocine!), frustrati da tante occasioni perse... E così anche l'anno successivo!
Mi ero convinto quindi, nella mia benedetta ingenuità post-adolescenziale, che gli anni fossero tutti da buttar via, che ricordare solo (o quasi) le cose brutte fosse un meccanismo fisiologico per rimuovere il vecchio e plaudire all'avvento del nuovo.



Ovviamente ecco l'eccezione, come per ogni umana regola:


- ho fatto quattro lavori (definizioni ufficiali: operatore scolastico pomeridiano, portalettere, operatore in un centro di attenzione all'infanzia e all'adolescenza, corista lirico), tutti meravigliosi e gratificanti; vanto crediti per oltre 5000€, ma non mi lamento, se ne occuperanno gli avvocati; ho guadagnato più che in ogni altro anno con uno solo di questi lavori; ho lavorato dieci mesi, ma non mi sento affatto stanco, nonostante non abbia fatto la tradizionale settimana di vacanza.


- i miei amici sono ancora accanto a me, tutti; ho litigato con i miei figli-fratelli il 13 gennaio, per un mese non ci siamo nemmeno guardati, poi ho messo da parte il fottutissimo orgoglio ed ecco un altro Capodanno vissuto intensamente e felicemente insieme; e poi ci sono tre nuovi amici, uno lontano e due vicini vicini, pieni di energia e di saggezza... e una riscoperta recentissima, una amica veramente sincera.


- donne... come al solito malaccio; ma come ho già scritto a giugno, con l'avvocato ho voluto rompere io ogni rapporto ed ogni (per me) imbarazzante conseguenza, e ieri ho saputo che la psicologa cerca ragazzoni con l'uccello grande. OK, diventerò falconiere :))))


- ho cominciato con estremo piacere un percorso molto arduo per diventare voceterapeuta, non so dove mi portarà in realtà, ma da domani si comincia a studiare sul serio!


- ...e poi il primo concerto come direttore di coro; il primo vero spettacolo con arie liriche; l'incontro coi miei amici siciliani; il primo anno in cui non ho letto nemmeno un libro (se si eccettua la metà di quel chiancone di Schopenhauer)!

Auguro a tutti anche solo un decimo della felicità da me provata in questo splendido anno.