Stasera sono andato alla cena sociale della cooperativa per la quale lavoro. Si è tenuta in un circolo sportivo, che contemporaneamente è anche un ristorante pizzeria.


Accanto a questa villa c'è un terreno ora abbandonato nel quale ho praticamente trascorso l'infanzia. L'aveva in affitto la famiglia di mia madre e lì passavano l'estate; almeno fino al 1981, quando è morta mia nonna.


Rivedere quel posto di notte, senza il vigneto, gli alberi di fichi, i mandorli, lo splendido tavolo in pietra all'esterno sotto il pergolato... tutto sradicato o soffocato da erbacce... mi ha messo una tristezza immane, che sto pagando tuttora con una lieve aritmia.


Solo lui sopravvive: il grande gelso rosso. Ne ho toccato a lungo i rami spogli al buio, per vedere se ci fossero germogli. Sì, c'erano. Il grande gelso rosso è vivo. E io, e i miei ricordi, con lui.