Post politico. I non interessati possono skippare tranquillamente.

da http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.asp?IDNotizia=130891&IDCategoria=11

Puglia: Il

primo posto letto utile le è stato trovato dopo 7 ore e a 200 km da

casa.

La donna, in attesa di ricovero da Polignano, è deceduta poco

dopo l'arrivo all'ospedale di Foggia.

Il figlio: è colpa del riordino

ospedaliero. Fitto: mi dispiace ma non è vero


BARI

- Per sette ore una donna di 79 anni ha atteso di essere ricoverata

dopo un incidente domestico e quando alla fine le è stato trovato un

posto in un ospedale di Foggia, a circa duecento chilometri di distanza

da casa sua, a Polignano a Mare (Bari), è morta pochi minuti dopo il

ricovero. La vicenda è stata denunciata alla magistratura dal figlio

della donna, Vito Moltalbò, che ha anche indirizzato una lettera aperta

al presidente della Regione Puglia, Raffele Fitto: «Mia madre - afferma

- è stata vittima del sistema e della sua riforma sulla sanità».


La donna era scivolata nei giorni scorsi nella sua casa di

Polignano a Mare battendo la testa contro lo spigolo di un mobile, e

aveva riportato una emorragia cerebrale. Suo marito ha chiamato

l’autombulanza ma, per mancanza di posti letto, la donna è stata

ricoverata solo sette ore dopo l’incidente, a Foggia, dopo un

girovagare negli ospedali.


L’incidente - racconta l’uomo - è avvenuto di mattina. Il marito

chiama l’ambulanza alle 10. I soccorsi giungono alle 11. Si decide di

fare una tac, ma l’apparecchiatura nel vicino ospedale di Monopoli è

fuori uso. La donna resta per tre ore nel pronto soccorso di quel

nosocomio «perchè - racconta ancora suo figlio - non c’era posto da

nessun’altra parte». «Infine - prosegue - alle 16,10, dopo sette ore

dall’ incidente, siamo arrivati a Foggia: alle 16,15 mia madre è

morta».


L’uomo chiede che sull’episodio sia fatta giustizia e nella

lettera aperta a Fitto si domanda: «E’ la riforma ospedaliera che ha

portato alla negligenza gli addetti alla sanità?».

10/2/2005

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La risposta del Presidente della Regione Puglia, Fitto: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.asp?IDCategoria=273&IDNotizia=130930

Fitto: il Piano ospedaliero non ha niente a che vedere con il decesso della signora

BARI

- «Gentile sig. Montalbò, sono sinceramente dispiaciuto per quanto

accaduto a sua madre ma Le posso assicurare che il Piano ospedaliero

non ha niente a che vedere con il decesso della signora». Lo scrive il

presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto, a Vito Montalbò, il

quale ha denunciato che la mamma è morta «vittima del sistema e della

sua riforma sulla sanità». «Capisco - afferma Fitto - che il

provvedimento di riordino si sia prestato spesso, per irresponsabile

faziosità, e per polemica di parte a rappresentare qualunque imprevisto

o dato negativo come fatto da attribuire al Piano ospedaliero. Dalle

notizie che oggi stesso ho personalmente assunto e che di seguito le

riporto emerge che, probabilmente, il tempestivo intervento del 118 ha

potuto solo ritardare l’evento infausto.


Intanto poichè in realtà si discute di posti letto di

neurochirurgia le assicuro che il Piano ospedaliero non ha ridotto i

posti letto di tale disciplina. In alcune strutture sono stati

addirittura aumentati. Si è passati da 243 a 284 posti letto, che sono

congrui per una regione di 4 milioni di abitanti e ben distribuiti sul

territorio».


«Da accertamenti effettuati - precisa Fitto - è emerso che la

chiamata alla centrale operativa del 118 (regolarmente registrata) è

pervenuta alle ore 10.32; l’ambulanza è partita alle 10.34, dopo la

chiusura della comunicazione, ed ha raggiunto l’abitazione alle ore

10.42, quindi dopo otto minuti. Dopo le prime valutazioni mediche la

signora è stata condotta al pronto soccorso del vicino ospedale di

Conversano dove è giunta alle ore 11.19. Alle 11.31 aveva già iniziato

la Tac, completata alle 11.42, assistita da medico radiologico, tecnico

e rianimatore. Il referto rappresentava una condizione assolutamente

critica (mi limito a questa valutazione per elementari criteri di

riservatezza)». «Mentre si provvedeva a contattare gli altri ospedali

acquisendo la disponibilità degli Ospedali Riuniti di Foggia - continua

- venivano effettuate consulenze rianimatorie, Ecg, visita cardiologica

ed esami ematochimici. Alle 14.20, constatata l’indisponibilità di

posti letto a Bari, veniva disposto il trasporto presso degli Ospedali

Riuniti con assistenza a bordo del rianimatore dove arrivava alle 16.10

e veniva constatato il decesso nel frattempo intervenuto».


«Dopo averLe rappresentato l’impegno degli operatori a fronte di

un quadro clinico del tutto critico già dal referto della Tac -

aggiunge Fitto - capisco che si può porre sempre il dubbio se si poteva

fare ancora "altro" per salvare la vita di sua madre, però quell’

"altro" è legato all’imponderabile e non alla rete ospedaliera. «Pur

comprendendo che le sue parole sono state dettate dal dolore per quanto

accaduto - conclude - non le sfuggirà che una più accorta analisi dei

tempi e soprattutto della documentazione le avrebbero dovuto

consigliare maggiore cautela anche per rispetto del lavoro di tante

persone che ogni giorno svolgono il loro gravoso compito con

correttezza, onestà, professionalità e in perfetta sintonia con il

giuramento cui lei ha fatto riferimento.

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Ora, da buon pugliese purosangue qual sono, ho bisogno di capire. Questo tizio qui, il Governatore, come si chiama lui (mi fa schifo pure chiamarlo per nome e cognome), ha riordinato la sanità della Regione Puglia. Lo ha fatto chiudendo di fatto quattro ospedali solo nei dintorni di casa mia. Lo ha fatto aumentando in modo pauroso i ticket sulle prestazioni specialistiche. Lo ha fatto trascurando di aggiornare le apparecchiature per la diagnostica. Lo ha fatto riducendo il numero delle ASL in modo che un paziente (non un cittadino qualunque, ma uno che in quel momento ha bisogno di cure) debba spostarsi di decine di chilometri prima di trovare l'ospedale che abbia il reparto che a lui interessi.
E continua ancora a mentire. Continua a dire che tutto va bene, anzi, che migliora a vista d'occhio. Il caso della povera signora è indicativo, lui dà ragione a suo figlio (come se fosse normale che uno debba fare 200km per ricoverarsi e che debba aspettare sette ore), ma non è colpa sua. Un bambino di mia conoscenza, con una sospetta meningite (per fortuna poi si è ridimensionato il caso), ha fatto proprio l'altro ieri il giro della Puglia per trovare un reparto infettivi che avesse dei posti liberi. Nella mia città inoltre non si può più nascere: è stato eliminato il reparto di ginecologia ed ostetricia.
Continua a mentire perché le cose vanno sempre peggio. Solo i conti della Regione vanno meglio, e quello è merito suo, ma le conseguenze le paghiamo noi! Le cose potrebbero andare peggio per altre cause, ma il guaio è che in gran parte è colpa sua, e lui mente. Sta sfasciando tutto il possibile, sta inquinando la Puglia con discariche, inceneritori, rifiuti tossici e speciali, e lui dice che sono innocui, mentendo.
Ha riempito la Puglia di gigantografie con il suo aberrante faccione e slogan tipo "La salute prima di tutto", "Il lavoro prima di tutto", "La Puglia prima di tutto". E' il delfino di Berluscaz, basa tutto sulla comunicazione, sulla sua faccia pulita, sul modo intelligente di comunicare, sulla spregiudicatezza dei candidati nella sua lista, che gli porteranno voti e si spartiranno la torta... per far peggiorare inesorabilmente, per cinque anni ancora, questa regione. Quest'uomo è pericoloso!
Ma... Dall'altra parte ci sarà Vendola. Che non riuscirà mai a vincere. E se ci riuscirà, sarà peggio, perché non riuscirà a governare. Esattamente come sta succedendo in Italia.

Qualcuno mi sa dire se da qualche parte in Italia si può vivere decentemente? In tal caso, mi può mandare via e-mail un modulo per il cambio di residenza e i contatti del Consolato?