Ci risiamo!

Una volta conquistato il Potere credevamo di star tranquilli. La sinistra promessa (apparentemente un ossimoro: era la destra che prometteva) del Cipria portatore sano di tacchi - "Credevate di esservi liberati di me?" - ha avuto seguito.
Eccolo quindi sbraitare da quel di Napoli che l'odio arriva solo da sinistra, che c'è gente i cui tratti somatici mutano al solo pensiero della Sua persona... e nel frattempo una dolce fanciulla gli si avvicina apostrofandolo "A' mmerda!". Avrebbe dovuto risponderle "Ti ricordo che hai un amico che ti vuole bene!", così come ha fatto all'odiatissimo Calzolaio spagnolo, al quale ha assicurato che dopo il conteggio dei voti, lui risulterà sicuramente il più suffragato in assoluto.

Nel frattempo ha anche dichiarato che la destra scenderà in piazza se l'odiata sinistra continuerà ad assecondare la sua sete di potere come un insaziabile Moloch. Al che già mi immagino le liti su quale piazza scegliere: piazza San Giovanni a Roma è troppo sinistroide... e allora si fa a piazza Navona. Poi arriva il problema di come arrivarci: in metropolitana è troppo poco chic e i tacchi 100 delle madame si infilerebbero negli scalini; allora tutti in pullman! Ok, benissimo. Invece di "Azzurro", "Io vagabondo", "Albachiara" e "Bella ciao", le hit più cantate saranno "Faccetta nera", "Uomo bastardo", "La pappa col pomodoro" e "Italia" di Reitano. Non c'è la corsa per sedersi dietro, tanto non ci sono canne da rullare; in compenso si consegnerà d'ufficio il tavolino centrale a chi sa fare meglio le piste. Niente pranzo a sacco, perché i bambini mangiano lì, al Mc Donald's, e i grandi hanno il filippino che utilizzerà l'enorme catering comune. Dio mio, com'è cheap l'autogrill!!! (e pensare che il proprietario è uno di loro... ma vabbè!).
Infine, con tutte le deroghe del caso ai blocchi del traffico, arrivano in piazza Navona e lì dovrebbero cominciare a manifestare: le signore aprono la sacca Louis Vuitton, tirano fuori il sampietrino avvolto in una fusciacca di seta azzurra a mo' di fionda e minacciano di lanciarlo contro tutti coloro che non hanno il pin di Forza Italia sul revers. Senonché la CGIL rifiuta di organizzare loro logisticamente la spedizione a Roma, e così si muovono tutti in massa sui loro SUV, ingorgando il raccordo anulare e lasciando libero, per un giorno, il centro di Roma.

Quasi quasi spero che arrivi presto quel giorno. Voglio esserci.

Per Roma pulita!