ottobre 31, 2008 ottobre 31, 2008
E in tema di scuola...



...come non citare questa barzellettina gustosa?



Un professore universitario in crisi mistica decide di cambiar vita e va a vivere in campagna. Va da un contadino chiedendo di essere assunto. "Va bene" dice il contadino "la metto alla prova e vediamo che sa fare. Là c'è una cassetta di mele. Divida le marce dalle buone. Poi ci sono due tonnellate di stallatico da mettere sul campo. Infine mi deve dire quante balle di fieno abbiamo nel fienile."



Dopo qualche ora torna dal professore e lo vede, incasinatissimo, con una mela in mano.  Lo stallatico invece è sparso per bene e le balle di fieno sono ordinate e contate. "Ma come? Non sa fare una cosa così semplice?" "Guardi, a far scelte buone non son tanto bravo, ma a spargere merda e a contar balle..."
ottobre 30, 2008 ottobre 30, 2008
Brunetta, ti cerca Biancaneve



Questo è uno degli slogan, tra i più carini, scritti sugli striscioni o su cartelli più o meno improvvisati durante le manifestazioni di protesta contro il Decreto Legge 133/2008 emanato dal governo.



Repubblica.it, con le sue mille immagini, ha raccolto uno spaccato di questa Italia che protesta e che non ce la fa più di tagli, promesse mancate, maggiori tasse, precariato in aumento, rigurgiti fascisti...



Mi va di raccogliere e trascrivere qualcuno di questi slogan, i più carini e divertenti, perché virtualmente voglio unirmi al coro di dissenso.





Un gruppo di persone in camice bianco espone due striscioni: "La Gelmini nuoce gravemente alla ricerca" e "Facoltà di Precariato, ex Biotech".



Un ragazzo ha un foglietto in mano: "Adopt an italian student".



Un cartellone che riproduce un santino con la faccia della Gelmini, tutto infiorato, e con la didascalia: "Beata Ignoranza".



Con la stessa grafica di un pacchetto di Marlboro e la faccia della ministra: "Nuoce gravemente all'istruzione".



"80.000 prof per strada. E le prostitute dove le mettete?"



"Gelmini sarta subito!", alludendo ai tagli.



"Cogito ergo sugnu ccà" (Penso, dunque sono qui... in Latino-Palermitano)



Su uno striscione con i colori della scatola dell'Enterogermina: "EnteroGELMINI. Attenzione: non somMINISTRAre agli studenti italiani"



Su un pentagramma con tanto di chiave di violino: "Il conservatorio canta un NO di petto"



Il poetico: "Le nostre maestre sono già uniche"



"Gelmini adottami: l'università me la paghi tu"



Su una maglietta indossata da un bimbo: "+ bambini - Gelmini". (E a chi protesta sull'uso dei bambini in una manifestazione, ricordo che i primi a portarli in piazza furono proprio quei baccalà promotori del Family Day)



"Gelmini mani di forbice"



"Bagnata da tre mari, prosciugata da Tremonti" (ma vi ricordo questo mio post, a proposito)







E infinite orecchie d'asino, cartelli di "Vendesi" o "Affittasi" per la scuola italiana...
ottobre 29, 2008 ottobre 29, 2008
Jeanne Moreau - Le tourbillon de la vie









Una canzone meravigliosa e dolcissima!





Elle avait des bagues à chaque doigt

Des tas de bracelets autour des poignets

Et puis elle chantait avec une voix

Qui sitôt m’enjôla



Elle avait des yeux, des yeux d’opale

Qui me fascinaient, qui me fascinaient

Y avait l’ovale de son visage pâle

De femme fatale qui me fut fatal

De femme fatale qui me fut fatal



On s’est connus, on s’est reconnus

On s’est perdus de vue, on s’est reperdus de vue

On s’est retrouvés, on s’est réchauffés

Puis on s’est séparés



Chacun pour soi est reparti

Dans le tourbillon de la vie

Je l’ai revue un soir, aïe aïe aïe

Ça fait déjà un fameux bail

Ça fait déjà un fameux bail



Au son des banjos je l’ai reconnu

Ce curieux sourire qui m’avait tant plu

Sa voix si fatale, son beau visage pâle

M’émurent plus que jamais



Je me suis soûlé en l’écoutant

L’alcool fait oublier le temps

Je me suis réveillé en sentant

Des baisers sur mon front brûlant

Des baisers sur mon front brûlant



On s’est connus, on s’est reconnus

On s’est perdus de vue, on s’est reperdus de vue

On s’est retrouvés, on s’est séparés

Puis on s’est réchauffés



Chacun pour soi est reparti

Dans le tourbillon de la vie

Je l’ai revue un soir, ah là là

Elle est retombée dans mes bras

Elle est retombée dans mes bras



Quand on s’est connus, quand on s’est reconnus

Pourquoi se perdre de vue, se reperdre de vue?

Quand on s’est retrouvés, quand on s’est réchauffés

Pourquoi se séparer?



Alors tous deux on est repartis

Dans le tourbillon de la vie

On a continué à tourner

Tous les deux enlacés

Tous les deux enlacés

Tous les deux enlacés
ottobre 28, 2008 ottobre 28, 2008
Cul-tura



Visto che la cultura non paga (0 commenti nel post precedente, forse il più culturale che abbia mai scritto, e un calo vertiginoso delle visite al blog che nemmeno il Mibtel...), proviamo ad avvalerci di un post cul-turale.







(nella foto, la Cul-tura con la Cul maiuscola, in una lectio magistralis di Eva Henger)
ottobre 25, 2008 ottobre 25, 2008
Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale (Adsn), a Roma l’11 febbraio 1950.



Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la costituzione, non la vuole violare in sostanza.

Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.



Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali.

C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata.

Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci).

Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle.

Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito.

Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori, si dice, di quelle di stato.

E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private.

A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private.

Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere.

Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina.

L’operazione si fa in tre modi, ve l’ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni.

Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private.

Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette.

Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.



(Pubblicato sulla rivista “Scuola democratica”, 20 marzo 1950).
ottobre 19, 2008 ottobre 19, 2008
Rifondazione Corista



Sta per ricostituirsi il mega-iper-super-coro dei bei tempi.



Finora ci sono 6 persone.



Sarei il solito preparatore-senza-menzione, il carpentiere in un mondo di architetti.



Oggi il prete dopo il matrimonio praticamente ci ha imposto di partecipare.



Sono indeciso sulla risposta da dare...



[   ] Nemmeno con una paga da dirigente dell'ASL!

[   ] Dimenticami!

[   ] Visto che ci vorrebbe un miracolo, io me ne vado, voi attendete la Grazia.

[   ] Sto per cambiare casa. Vado su Marte.

[   ] Ringrazio il Dottore, ma rifiuto l'offerta e vado avanti.

[   ] MPC!
ottobre 14, 2008 ottobre 14, 2008
Trasformazione



Un giovane uomo pieno di energie e sogni si trasforma magicamente in un relitto umano, in una cloaca maxima, in un coacervo di dolori, dubbi e disperazione.
ottobre 11, 2008 ottobre 11, 2008
Noterelle biografiche comodamente perdibili



- Ho un'influenza che mi sta uccidendo: era da tempo che non mi sentivo così distrutto. Ieri sera sono andato ugualmente in piscina perché, no, la soddisfazione di un giorno in meno di "cic ciac" non gliela dò! :)

Oppongo una blanda resistenza a due tonsille come palline da ping pong intossicandomi con l'antibiotico, ma per la tosse mi pare proprio che non ci sia rimedio, uffi.



- Il 20 ottobre è la deadline per IL sogno. Tutto di corsa, come sempre...



- L'esame finale del corso di musicoterapia è stato fissato invece il 30 novembre. E io non ho ancora fatto un cazzo.



- Ma i veri problemi cominceranno lunedì o martedì, fidatevi!
ottobre 10, 2008 ottobre 10, 2008
Ogni sogno ha il suo peso specifico



Un sogno mi sta facendo volare con la mente, verso un futuro di sacrifici e lotte ma sicuramente proficuo.

Un altro mi affonda nella melma, nel vinavil, mi invischia, mi soffoca.



Il vero incubo sarebbe perderli entrambi.
ottobre 06, 2008 ottobre 06, 2008
Regulus21, sei stato nominato!



Ebbasta! Da una parte si parla quasi SOLO di ex fidanzate (una sola per fortuna) e di calcio. Dall'altra quasi SOLO di giurisperanza e di moto. Oggi s'è aggiunto il calcio.



Ma qualche sano pettegolezzo, una volta ogni tanto, non ci starebbe anche bene, porcaputtana?
ottobre 05, 2008 ottobre 05, 2008
Tecktonik aka Chorea minor



Il solito genio, attento fustigatore e paraculatore di mode e costumi (anche il suo, quello con l'attaccapanni), suggerisce che per essere fiQi bisogna imparare tra l'altro a ballare in stile tecktonik... cioè questa roba qui:









Quando l'ho visto, ho pensato a crisi spastiche, sindrome di Rett, Corea di Huntington, Ballo di San Vito.



No, non ho pensato ad un ballo.
Domande oziose di domenica pomeriggio



Perché la Ventura s'è fatta i capelli color Brambilla?

Perché nonostante il sole splendido fa un freddo boia e non viene per nulla voglia di uscire a far due passi?

Perché non ho voglia di studiare, visto che avrei l'esame tra un mese circa?

Perché, nonostante la sfrenata sessione di sioppin di ieri sera*, sono solo UN POCHINO contento?







*4 camicie e 2 maglioni = 80€. Una delle camicie è ROSSA! Il primo capo ROSSO della mia vita.
Certezze





ottobre 03, 2008 ottobre 03, 2008
Assunzione in vista.



Barbiturici.
ottobre 02, 2008 ottobre 02, 2008
Distillato di cianuro



Ad una persona che mi ferisce, non gliene frega una mazza del mio perdono.

Se cambio amici, vuol dire che sono cambiato.

Le circostanze hanno grande importanza su tutti, gli eventi esterni sono sempre decisivi nella nostra vita.

Tutti gli eroi sono morti.

Grande pazienza denota spesso poca intelligenza.

Ci sono molte persone che mi amano, ma non sono quelle che vorrei. Strano, vero?

Il migliore amico possibile non esiste. Ci sono diverse approssimazioni al risultato.

Il futuro è basato sul passato, perché il presente non esiste.

Ci vuole un minuto per offendere qualcuno, ma mi capita talvolta di considerarlo come il minuto meglio speso della mia vita fino ad allora.

Nei panni degli altri mi ci metto spesso, ma io sono XXL.



Lascerò che gli altri ridano alla mia morte. Potrebbe essere la loro ultima risata.
ottobre 01, 2008 ottobre 01, 2008
I sogni muoiono all'alba



Ma basta una sola notte per farne uno nuovo.