marzo 31, 2012 marzo 31, 2012

Azoto

L'azoto è l'elemento più comune nell'atmosfera, eppure la sua mancanza momentanea ha provocato danni inestimabili in una struttura laziale che conservava embrioni e ovociti congelati.
Immagino le coppie e i singoli a cui appartenevano e mi sembra di sentire i loro singhiozzi, perché hanno perso probabilmente l'unica possibilità di (ri)diventare genitori.

Con tutto il rispetto per quel dolore, ho trovato necessario trascrivere qui questa dichiarazione che si commenta da sola per la sua inutilità:

Movimento per la vita: "Ciò su cui vorrei richiamare l'attenzione - ha spiegato il consigliere regionale del Lazio, Olimpia Tarzia, tra i fondatori del Movimento per la vita - è che si tratta di 94 vite umane: non si affronti questa questione con superficialità. Una cosa sono gli ovociti, che sono cellule ma se siamo davanti a embrioni, allora sono vite umane. Insomma, 94 bambini che non nasceranno".

Nessuna menzione ai "proprietari" e al loro dolore. Nessun accenno al fatto che questa situazione deriva comunque dalla loro cieca e folle intransigenza che è diventata legge italiana. Solo una precisazione che infierisce e, nella sostanza, mina ancora il diritto: non vorranno mica accusare i responsabili della ditta di omicidio?
marzo 27, 2012 marzo 27, 2012

De gaibus

Un commento a quest'articolo che racconta di due madri e quattro figli mi ha colpito parecchio.

Tutte le volte che dite che i gay sono malati, viziosi o pervertiti.
Tutte le volte che dite che non abbiamo il diritto a sposarci, ad amare, a crescere i nostri figli.
Tutte le volte che avete sentenziato che prima vengono cose più importanti, mai fatte.
Tutte le volte che scomodate la natura, il “come sempre è stato”, la Costituzione (senza neanche averla letta, magari).
Tutte le volte che di fronte alla realtà vi opponete con la Bibbia, il Levitico e Sodoma e Gomorra.
Tutte le volte che avete fatto finta di niente, di fronte a un insulto, o avete anche ridacchiato, per qualche battutina.
Tutte queste volte avete armato, senza saperlo, le loro mani. Quelle di chi poi, magari, un giorno, i gay li ammazza davvero.

E’ verissimo. Che poi… il “come sempre è stato” è solo da circa 2000 anni, mentre negli eoni prima si faceva molto diversamente. Allora qualche domandina in più me la faccio, eccome se me la faccio!
E, con molta umiltà, riesco pure a darmi alcune risposte.
marzo 19, 2012 marzo 19, 2012

Paradossi

"Siete senza ombra di dubbio la peggior classe che io abbia mai avuto! Questo vuol dire che potete solo migliorare!"
Mi ricorda molto: "Siete i migliori amici che io abbia mai avuto!". E infatti non potevano far altro che peggiorare.
marzo 13, 2012 marzo 13, 2012

Roma, lato B

Finalmente arriva la recensione del libro di Claudio Delicato, di Ciclofrenia, un blog del quale sono assiduo lettore e commentatore.

Il marrano mi ha costretto con l'inganno a comprarlo, mesi fa, promettendomi che mi avrebbe presentato l'amica trans che si porta a letto ogni volta che la domenica delle palme capita il primo aprile. E invece quest'anno è sua, e per questo l'ammazzerò, prima o poi.
Insomma, per passare il tempo in bagno l'ho letto. Ora è tutto ondulato e ingiallito, a forza di tenerlo sul termosifone vicino alla finestra, ma sono soddisfatto.

Sono soddisfatto perché è un ottimo libro, scritto nello stesso stile del suo blog. Anzi, vi dico: provateci, a passare di lì. Se vi piace lo stile, DOVETE leggere anche "Roma, lato B", perché è come se vi portasse in giro per Roma, in un viaggio agrodolce nel degrado delle periferie e nei cervelli che, da normali, all'improvviso cominciano a squagliarsi.

Siccome sono arrivato alla fine del primo capitolo senza aver vomitato dal disgusto (visto che mi ero già gradualmente avvelenato al suo stile, come Mitridate), ho riso come un pazzo, da solo. Era la mia ultima risata. Poi non si ride più. Rimane l'angolino destro della bocca sempre alzato, un po' per sorridere, un po' perché il libro comincia a puzzare (e non perché era in bagno): emana gli odori della vita, dai fluidi organici alle discariche, dal ferruginoso sangue all'odore di pioggia.

La storia è un po' Irreversible, un po' Ritorno al futuro: spezzettata, ricomposta, decomposta e poi incollata al muro, per ricordarci (qualora lo dimenticassimo) che siamo nulla su questa Terra, ben poca roba in confronto allo scorrere della vita intorno a noi.

E questa recensione l'ho scritta un po' come se l'avesse scritta lui, scopiazzando il suo stile, perché a volte è anche il mio, quando non voglio prendermi sul serio. O quando voglio essere veramente io.

Cinque stelle, Mr. Tambourine. Le mie personalissime cinque stelle.


Bugia: il libro l'ho letto in campagna, sotto un ulivo, in due ore.
marzo 06, 2012 marzo 06, 2012

Nel dubbio, ti amo

E comunque io mi innamoro almeno venti volte al giorno, fisso. Pedino le mie “vittime” con lo sguardo, invidio il terreno sul quale camminano e amo le loro ombre sul muro. Mi piace osservare il modo in cui i loro abiti si muovono al vento e lasciare che la stessa aria abbracci magari anche me; ammiro le loro forme attraverso i vestiti e immagino odori e consistenze.