marzo 31, 2014 marzo 31, 2014

Quotidianamente

Ma io non posso essere triste quasi ogni sera, sperduto in questa comunque splendida sequenza di massi appoggiati sul fondo del Mediterraneo.
Cioè, non voglio morire calabrese: non è il mio posto, non è la mia vita. E sebbene la vita sia solo un'illusione, per definizione, qui diventa in più desolazione.

Quasi quasi cambio il nome del blog.
marzo 28, 2014 marzo 28, 2014

Il dubbio ed il bisogno

Chi consola il consolatore?
marzo 17, 2014 marzo 17, 2014

Reiterrare

La domanda di oggi è: perché gli errori che facciamo sembrano sempre così maledettamente simili a quelli che abbiamo fatto in passato?
Perché le persone di cui ci innamoriamo hanno sempre troppe cose in comune con quelle che ci hanno fatto stare male fino allo spasimo?
E perché ora sto ancora male per il mio vecchio amore, quando c'è quello nuovo che mi stringe il cuore e lo stomaco?
marzo 10, 2014 marzo 10, 2014

E' solo un libro?


La risposta è che lo brucerei subito dopo aver capito di cosa si tratta.

Quando ho letto questo paradosso, mi sono venuti i brividi perché mi è già successo qualcosa di analogo.
Tempo fa cominciai a scrivere un racconto, che pian piano diventò esteso, tipo di una trentina di pagine. Raccontavo di un personaggio molto attento ai particolari, piuttosto scorbutico con la gente e coi suoi amici, il quale meditava di lasciare il suo paesello, stanco e insofferente.
Poi persi l'ispirazione per un periodo, ma mi accorsi che le cose che avevo scritto in quel libro stavano pian piano avverandosi tutte. Ho così sepolto definitivamente l'idea di continuare il racconto, terrorizzato da quella specie di palla di cristallo.

Ecco, ribadisco, brucerei quel libro immediatamente. Non ho altro che mi mantiene in vita: solo la speranza che domani sia meglio di oggi, in bilico tra la mera osservazione della realtà ed uno sfrenato pessimismo. Non leggerei mai la pagina di domani.