agosto 04, 2003 agosto 04, 2003

Ahhhhh, YAWN (sbadiglione leonino con annesso stiracchiamento)!



Non credo di aver mai apprezzato la sagra estiva del Santo patrono come quest'anno! Eh, è la prima volta nella mia vita che lavoro d'estate nella mia città...



E ora... di corsa, perché si torna a ridere con quelli di ieri... sarà un matrimonio esilarante, che gli sposi lo vogliano o no!



Chiaro.



Perpetuum mobile - Penguin Cafè Orchestra

Sono appena tornato dalla festa di Marc. In aperta campagna, due prefabbricati in alluminio e legno, un piazzale in cemento, un generatore, due fari, un portatile, un amplificatore e due casse... e tre euro a testa. Ecco fatta la festa!
Era da troppo tempo che non ridevo così, veramente ad un certo punto non ce l'ho fatta più, mi si stavano contorcendo gli addominali... e ho fatto ricorso alla mia arma segreta, che solo chi mi conosce sa quanto è efficace.



In realtà erano due feste separate, perché c'erano due gruppi di amici del festeggiato: noi, cioè il coro che canta ai matrimoni, e i suoi amici di comitiva. Ovvio che io conoscevo quasi tutti gli altri, ed è altrettando ovvio che mi sono messo lì davanti e ho animato i balli di gruppo, TUTTI!
Ho sudato come un maiale e sono stato costretto a tornare a casa prima, perché altrimenti mi sarei preso una bella polmonite, visto il venticello umido che sta spirando con intenzioni malvagie.



Finalmente una bella botta di vita. Grazie Marc!



Chiaro.



Tanti auguri - Raffaella Carrà

agosto 03, 2003 agosto 03, 2003

Tutto in una notte:



La mia casa crolla. La mia scala, per la precisione, si trasforma in un cumulo di macerie in cui rovisto alla ricerca di oggetti che mi appartengono. E' giorno, ma poi sembra essere crollata solo la mia stanza, fino al primo piano... ancora detriti, tanti. Mia madre si inerpica fino alla parete rimasta intatta, mi porge il mio armadio (che nella realtà è gigantesco, ma nel sogno è trasformato in una sottiletta marrone) e io, in piedi su una collinetta di calcinacci e mattoni sfatti, lo prendo. E' leggerissimo. Dal giardino quindi mi sposto in casa. Sono nel soggiorno, spaventato: la mia casa è quasi ricostruita. Sento la gatta che mi chiama dal bagno, ma io la raggiungo dal balcone... dove appare una porta finestra dalla quale si entra nel bagno. Mi muovo con cautela, nel timore che il mio peso faccia crollare il balcone. La vedo che annusa in giro, in effetti è tutto rimesso a nuovo, ma io la imprigiono per gioco tra il vetro della porta e la lavatrice.



Mi ritrovo in provincia di Lecce, in un punto imprecisato. Sono in compagnia di Mari e Marc e della mia fida macchinina. Cerco un posto per dormire e mi piazzo in un alberghetto quasi decente. Al mattino, non so come nè perché, devo spostarmi e non so se inseguo o sono rincorso dai due, o forse dobbiamo raggiungere un luogo separatamente. Io in auto e loro a piedi. Dall'albergo imbocco un sottopassaggio a folle velocità, un tunnel sotterraneo fatto di mattoni rossi, soffitti gocciolanti, tra spiragli di luce e piante cascanti... e riemergo, ma loro non ci sono. Allora torno indietro, li vedo arrivare su una strada ENORME, assolata, con due cavalcavia che la attraversano, l'albergo sullo sfondo, una selva di segnali stradali e tanti binari ferroviari (ecco il motivo del sottopassaggio). Li prendo in macchina, ma con l'intenzione di seminarli da qualche parte. Arriviamo su una collinetta a picco sul mare, fa caldissimo e il sole è alto nel cielo. E' l'ingresso di un residence, con un cancello e i citofoni, ma di appartamenti non c'è ombra nel raggio di chilometri. Non c'è ombra, e basta. Scendono dall'auto e rimangono all'ingresso, io faccio manovra tra aiuole e cactus... imbocco il cancello velocissimamente, li scosto e vado via veloce, tra le loro bestemmie.



Il risveglio è affidato a due sfere rompicoglioni.



Chiaro.



Take a picture - Filter

P. ha detto:
Abbinato al tuo nome terrestre che significa: "guerriero illustre", viene fuori: "Leone guerriero luminoso". Riflettici dato che niente e' al caso.



Io dico:
Se lo associ a "leone"... ma se lo associassi a regulus, che vuol dire "piccolo re", vien fuori qualcosa di più spettacolare. Altro che "niente è a caso"!!! :)))



E aggiungo:
A proposito di guerriero luminoso, consiglio a tutti "Il manuale del guerriero della luce" di Paulo Coelho. Un vero balsamo per l'anima, come solo lui può fare.



Chiaro.



Back to primordial chaos - Nekros


"Ritirate le ultimeeeeeeeee!!!!



Potete fare i viaggggettiiiiiiii!!!!!!"



Io e le torture cinesi. Mimma, farai una brutta fine!



Chiaro.



Rootnasa - MrTermina

Parlando del mio nick...



Regulus (Regolo o Alpha Leonis) è la stella più luminosa della costellazione del Leone, il mio segno, ed è la 21^ stella per luminosità del firmamento. Ecco perché regulus21. E' una stella doppia, composta da una azzurra di prima grandezza e una molto più piccola, a sua volta doppia, e fa parte (assieme ad Aldebaran, Antares e Fomalhaut) delle Stelle Reali, che nell'antichità governavano le stagioni e regolavano semine e raccolti.



Regulus è il cuore del Leone















 



 



 



 



 



 




La scelta del nick non è stata casuale e risale a molto tempo prima del mio ingresso nel web, credo nel 1995. Io ed un mio amico, infatti, scegliemmo per motivi mooooolto complessi due nick legati alle stelle: lui Alphèratz53 (della costellazione di Pegaso-Andromeda) e io regulus21.



Chiaro.



Freedom - Wham!

agosto 02, 2003 agosto 02, 2003

da http://www.atuttascuola.it/tesine/files/diavolo6.htm



Milton: Quel giorno sulla metropolitana, cosa ti dissi? Forse devi cominciare a perdere, ma tu non sei stato d’accordo!”



Kevin: Perdere? Io non perdo, io vinco. Io sono un avvocato e questo è il mio lavoro: vincere!



Milton: La vanità è decisamente il mio peccato preferito: la vanità è l’oppiaceo più universale



Kevin: Che cosa vuoi da me?



Milton: Voglio che tu sia te stesso. Lasciatelo dire: il senso di colpa è come un sacco pieno di mattoni, non devi fare altro che scaricarlo! Perché ti accolli tutti quei mattoni? Dio non è così! Ti voglio dare una piccola informazione confidenziale a proposito di Dio. A lui piace guardare: è un guardone giocherellone! Lui dà all’uomo gli istinti, concede questo straordinario dono, poi che fa? Ti assicuro che lo fa per il suo puro divertimento, può farsi il suo cosmico spot pubblicitario. Fissa tre regole in contraddizione: guarda, ma non toccare! Tocca, ma non gustare! Gusta, ma non inghiottire! E mentre tu saltelli da un piede all’altro, lui che fa? Se ne sta lì a sbellicarsi dalle matte risate, perché è un moralista, è un gran sadico… e un padrone assenteista, ecco cosa è! E uno dovrebbe adorarlo? No, mai!! Meglio regnare all’Inferno, che servire in Paradiso: non è così? Perché no? Io sto qui col naso ficcato sulla terra e ci sto fin dall’inizio dei tempi. Ho coltivato ogni sensazione che l’uomo è stato creato per provare. A me interessava quello che l’uomo desiderava e non l’ho mai giudicato. E sai perché? Perché io non l’ho mai rifiutato, nonostante le sue maledette imperfezioni. Io sono un fanatico dell’uomo, sono un umanista! Sono probabilmente l’ultimo degli umanisti. E chi, sano di mente, potrà mai negare che il XX secolo è stato interamente mio? Tutto quanto, Kevin, tutto mio!! Sono all’apice, questo è il mio tempo: è il nostro tempo!!



Kevin: Ci deve essere qualcosa sotto: perché tu hai bisogno di me? Tu cosa offri?



Milton: Tutto quanto, qualsiasi cosa: ti va la beatitudine istantanea, quella che preferisci? Puoi averla a comando. Ma, già, tu vuoi di più, meriti di più: il sorriso di una giuria, una fredda aula di tribunale che si dichiara vinta e che s’inchina riverente davanti a te.



Kevin: Questo posso averlo da solo



Milton: Non in questo modo: io ti tolgo i mattoni dalla borsa, io ti do il piacere. La libertà, figliolo, significa non dover mai chiedere scusa!



Kevin: Perché, allora, la legge? Perché gli avvocati?



Milton: Perché la legge ci dà accesso a tutto quanto. E’ il supremo biglietto omaggio, è il nuovo sacerdozio. Stiamo arrivando, con le armi in mano, assoluzione dopo assoluzione, finchè il puzzo di tutto questo arrivi così in alto in cielo, da farli soffocare tutti quanti lassù!!



Kevin: Nella Bibbia tu perdi.



Milton: La Bibbia è una fonte sospetta. E poi ce lo scriviamo noi il nostro tempo



Christa: Kevin guarda me: chi sono io?



Milton: Diaboli virtus in lumbis est, la virtù del diavolo è nei suoi lombi. E’ ora che ti fai avanti, che ti prendi quello che è tuo!!



Kevin: Hai ragione: libero arbitrio, vero?



BANG!

Oggi sono andato al funerale della madre di un collega, un CTD (sigla che nasconde un amaro "Contratto a Tempo Determinato") di 23 anni. Era malata da parecchio tempo, sembrava essersi ripresa, ma poi l'ultimo assalto della malattia le è stato fatale... così mi hanno raccontato.



Un ragazzo dagli occhi tristi, molto tristi. L'ho sentito dire sempre e solo una parola, lo snervante triplice "Bonsciù!" al mattino... poi basta. Me l'hanno descritto come acido, severo e riservato. Credo che tutto ciò abbia origine per buona parte dal carattere estremamente difficile di suo padre, rigorosissimo professore di matematica, e le crescenti responsabilità che gli sono piombate addosso...
Ma io sono il solito stregone: il giorno precedente al lutto lo "osservai", aveva una faccia particolarmente triste e gli dissi: "Ma come sei scuro oggi, che hai?" e lui "Logico, sono abbronzato". Non mi convinse, ma abbozzai un sorriso.



Me l'ha restituito quando sono andato a salutare la famiglia in chiesa, oggi pomeriggio.



Chiaro.



Agnus dei (dal Requiem) - Verdi

Ho provato a invertire l'ordine dei messaggi sul blog... ma niente, credo che nessuno dei miei cinque lettori (semi-cit.) abbia capito la faccenda. Mi rassegno e ri-inverto l'ordine, anche se lo odio quanto un calcio nelle palle!



Chiaro.



Ataypura - Yma Sumac