gennaio 08, 2004 gennaio 08, 2004

L'ECCEZIONE - Carmen...

L'ECCEZIONE - Carmen Consoli





Soffro nel vederti infrangere i principi sui quali era salda un’esemplare dignità.


Condizione inammissibile, la discutibile urgenza per cui è indispensabile uniformarsi alla media.





Si dice che ad ogni rinuncia corrisponda una contropartita considerevole, ma l’eccezione alla regola insidia la norma.


Se è vero che ad ogni rinuncia corrisponde una contropartita considerevole, privarsi dell’anima comporterebbe una lauta ricompensa.





Soffro nel vederti compiere bizzarre movenze indotte da un burattinaio scaltro.


Credi sia una scelta ammirevole fuggire lo sguardo severo e vigile della propria coscienza?





Si dice che ad ogni rinuncia corrisponda una contropartita considerevole, ma l’eccezione alla regola insidia la norma.


Se è vero che ad ogni rinuncia corrisponde una contropartita considerevole, privarsi dell’anima comporterebbe una lauta ricompensa.
gennaio 07, 2004 gennaio 07, 2004

Avevo un appuntament...

Avevo un appuntamento con Scuro alle 22 per un caffè, era da tanto tempo che lo "corteggiavo"...
Alle 21 mi arriva un suo SMS: "Non me ne volere, ma non possiamo vederci. Devo uscire con altri amici (è turno di chiusura del locale dove lavorano)".
Gli rispondo: "Sinceramente me n'ero scordato. Dev'essere la disabitudine!"

Amen.

Ho ricevuto una tele...

Ho ricevuto una telefonata. Al 90% vuol dire che perderò il lavoro.
gennaio 06, 2004 gennaio 06, 2004

Stasera sono andato ...

Stasera sono andato alla cena sociale della cooperativa per la quale lavoro. Si è tenuta in un circolo sportivo, che contemporaneamente è anche un ristorante pizzeria.


Accanto a questa villa c'è un terreno ora abbandonato nel quale ho praticamente trascorso l'infanzia. L'aveva in affitto la famiglia di mia madre e lì passavano l'estate; almeno fino al 1981, quando è morta mia nonna.


Rivedere quel posto di notte, senza il vigneto, gli alberi di fichi, i mandorli, lo splendido tavolo in pietra all'esterno sotto il pergolato... tutto sradicato o soffocato da erbacce... mi ha messo una tristezza immane, che sto pagando tuttora con una lieve aritmia.


Solo lui sopravvive: il grande gelso rosso. Ne ho toccato a lungo i rami spogli al buio, per vedere se ci fossero germogli. Sì, c'erano. Il grande gelso rosso è vivo. E io, e i miei ricordi, con lui.

Non mi era mai succe...

Non mi era mai successo nella mia città di trovare la macchina coperta dal ghiaccio (a dire il vero, nemmeno altrove). Ebbene sì, stasera ho lavato il parabrezza e il lunotto posteriore con il liquido tergicristalli, perché le spazzole non ce la facevano proprio!
Ieri sono andato a cantare col "coro grande"; era la prima volta che cantavo in un teatro, è stata una emozione grande. Anche lì faceva un freddo boia, sentivo il gelo che induriva i muscoli della faccia e li tirava tutti!
E com'è andato il concerto? Mi sono sentito una cacchina quando ho sentito gli ottoni suonare nell'Hallelujah di Haendel: la tuba calante e il trombone crescente! E pure ascoltare la prima viola era lancinante!

Fatto positivo: ho fatto la foto con Jenny B., la solista del concerto. Un pezzo di gnocca color cappuccino! Altro che la RotteNmeyer!

Questo blog aderisce...

Questo blog aderisce alla campagna "Davide contro Golia"



Armani



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gennaio 03, 2004 gennaio 03, 2004

Signorina Rottenmeyer

LEI: l'avevo sempre sostenuto che i nostri problemi sul lavoro affondassero le radici in un fallocentrismo castrato, tu stesso hai appenna confessato di averlo piccolo (infatto la psicologa cerca ragazzoni col cazzo grosso, parole tue, e te ne sentifrustrato).


IO: Sì, ho speso tutti i miei stipendi da postino in pasticche mirabolanti e pacchetti in fermoposta che promettevano "enlarge your penis". Senza sapere che in quel caso serviva a lei una pilloletta "restring your fess", o almeno un bel punto-a-giorno strategico. Per quanto dignitosa possa essere una utilitaria, una portaerei come garage è veramente esagerata!


LEI: bene proporrei un lungo training per evitare che le tue insicurezze mascherate dalla sindrome di pollyanna che fanno in modo che tu dica che tutto va bene anche quando va male, vengano da te impunemente riversate sull'utenza, come sempre dovresti dare retta a me sui metodi educativi


IO: Chi è Pollyanna? E comunque, giuro di non aver mai conosciuto uno più pessimista di me. Oddio, ci sarebbe Scuro, in realtà... ma diciamo che siamo pari, altrimenti si offende! :)))


LEI: e la prossima volta non sottrarti al lunedì di confronto tra educatori, non è nè serio nè , come dite voi, Virile, quello che hai fatto.


IO: Ehm... dobbiamo tirarlo fuori e misurarcelo? Intendi dire questo per "serio e virile confronto tra educatori"?


LEI: p.s.: smettila di canticchiare sul lavoro mi dà i nervi.
tua signorina Rott'in meyer


IO: MIA UN CORNO! E la prossima volta, Carlissima (sic!) Signorina Rottermeyer (non sai nemmeno scrivere il tuo cognome, favalessa! :))) ), lavati le orecchie al mattino... non canticchiavo affatto, URLAVO!
Your slave.

Sono capitato per ca...

Sono capitato per caso (sì, è così, per caso) nel centro commerciale più vicino, mi ci hanno portato e ho approfittato per prendere un prodotto in offerta che mia madre aveva richiesto. "Quel detersivo era finito dalle prime ore del mattino" mi ha detto una cassiera, nonostante il prezzo sfiorasse i 20€!. Ho visto folle di gente che si accalcava alle casse con ogni ben di dio nel carrello, pagare con soldoni...
L'economia gira? Sembra di sì. Quindi vuol dire che tutti hanno soldi? Credo di no.
E chi è la gente che si abbrutisce davanti agli scaffali di merce in offerta e riempie i carrelli con prodotti scontati? Quella che ha soldi o quella che non ne ha? E' un paradosso al quale non so trovare soluzione.
gennaio 01, 2004 gennaio 01, 2004

Il nuovo anno è comi...

Il nuovo anno è cominciato. Me ne frego!


Al punto in cui sto, mi piange il cuore dire addio al 2003, forse il più bell'anno della mia vita (sì, a pari merito con il 1991, altro anno di svolta epocale).

Una volta a Capodanno mi vestii da "uomo-sandwich" e, con quattro pennarelli legati alle "bretelline", chiesi a ciascuno dei partecipanti al veglione di scrivere un parere sull'anno precedente. Non ce ne fu uno buono: tutti tristi, incazzati, delusi da tante promesse (ma chi gliele ha mai fatte, poi? Dev'essere che a Capodanno si 'mbriacano così tanto che sentono le vocine!), frustrati da tante occasioni perse... E così anche l'anno successivo!
Mi ero convinto quindi, nella mia benedetta ingenuità post-adolescenziale, che gli anni fossero tutti da buttar via, che ricordare solo (o quasi) le cose brutte fosse un meccanismo fisiologico per rimuovere il vecchio e plaudire all'avvento del nuovo.



Ovviamente ecco l'eccezione, come per ogni umana regola:


- ho fatto quattro lavori (definizioni ufficiali: operatore scolastico pomeridiano, portalettere, operatore in un centro di attenzione all'infanzia e all'adolescenza, corista lirico), tutti meravigliosi e gratificanti; vanto crediti per oltre 5000€, ma non mi lamento, se ne occuperanno gli avvocati; ho guadagnato più che in ogni altro anno con uno solo di questi lavori; ho lavorato dieci mesi, ma non mi sento affatto stanco, nonostante non abbia fatto la tradizionale settimana di vacanza.


- i miei amici sono ancora accanto a me, tutti; ho litigato con i miei figli-fratelli il 13 gennaio, per un mese non ci siamo nemmeno guardati, poi ho messo da parte il fottutissimo orgoglio ed ecco un altro Capodanno vissuto intensamente e felicemente insieme; e poi ci sono tre nuovi amici, uno lontano e due vicini vicini, pieni di energia e di saggezza... e una riscoperta recentissima, una amica veramente sincera.


- donne... come al solito malaccio; ma come ho già scritto a giugno, con l'avvocato ho voluto rompere io ogni rapporto ed ogni (per me) imbarazzante conseguenza, e ieri ho saputo che la psicologa cerca ragazzoni con l'uccello grande. OK, diventerò falconiere :))))


- ho cominciato con estremo piacere un percorso molto arduo per diventare voceterapeuta, non so dove mi portarà in realtà, ma da domani si comincia a studiare sul serio!


- ...e poi il primo concerto come direttore di coro; il primo vero spettacolo con arie liriche; l'incontro coi miei amici siciliani; il primo anno in cui non ho letto nemmeno un libro (se si eccettua la metà di quel chiancone di Schopenhauer)!

Auguro a tutti anche solo un decimo della felicità da me provata in questo splendido anno.