aprile 29, 2008 aprile 29, 2008
Roma kaputt mundi



Bella storia: un giorno ti svegli in una favela di Rio, un altro in Argentina, e poi in Germania... Domani?
aprile 28, 2008 aprile 28, 2008
Memento



Mai bere alcoolici la domenica sera mentre sto coi miei amici. Mai più!



(A chi scopre il motivo, offro un mojito mezzo succhiato :) )
aprile 20, 2008 aprile 20, 2008
A kitten's prayer



Let the sun shine where I lay,

keep me young so I may play,

And most of all, bless the people I adore,

And guard me from the dog next-door.


(Lisa Malone)
Segnali che la fine del mondo è vicina (aka Ma perché capitano tutte a me?)



Sabato sera piuttosto anonimo, quindi mi reco anzitempo - da solo - al bar per il solito caffettino notturno. Imbocco con l'auto una stradina laterale e sento un uomo che esce dalla sua macchina esclamando "Ha la figa in bollore!", esco dall'auto e vedo che una donna, col favore della penombra, è accoccolata a pisciare dietro la portiera semiaperta. Peccato per lei che il tutto si sia svolto proprio nella mia direzione!



Entro nel bar, ordino il mio solito espressino e sopraggiunge un tipo sulla cinquantina che chiede forse una birra. Il barista elenca una mezza dozzina di specialità, ma lui chiede una grappa. Prende una 903 e, mentre sorbisco l'espressino con voluttà, il tipo dopo il primo sorso di grappa mi spara un rutto nell'orecchio con nonchalance.



Ovviamente prima di entrare in macchina ho controllato se qualcuno magari non mi avesse cacato sul cofano!
aprile 19, 2008 aprile 19, 2008
...the truth is I never left you!



Per strada, poco fa, dopo un salutare caffettino pomeridiano, decido di sfruttare l'ultimo mese di chiamate gratis telefonando ad un'ex collega.

Parlo io che parli tu, la chiamata va avanti per 51 piacevolissimi minuti. Nel frattempo mi affianca una tipa diversamente bella, una rompicoglioni da guinness dei primati, intelligente come una lavatrice guasta, vecchia conoscenza dai tempi della parrocchia, la quale mi bussa al braccio e mi fa: "Sono passata mezz'ora fa e stavi parlando. Mo stai ancora qua? Attento alle radiazioni!". Il tutto mentre parlavo con la collega!



Ovviamente non l'ho degnata di un saluto, che mi sembrava perfino troppo per una alla quale ormai nemmeno le "radiazioni" possono peggiorare di più il cervello.
aprile 15, 2008 aprile 15, 2008
Don't cry for me, Argentina



Questo blog chiude.



Prima che l'Italia si trasformi realmente in Argentina, vado ad imparare lo spagnolo in Costa Blanca senza passare dal via.

Prima che si cominci a ri-invocare Baffone e Baffino, indosserò un boxerino non troppo aderente per fare abluzioni notturne nel Mar Menor in sacrificio della dea Iside.

Prima che venga liberalizzato l'uso della mia casa e venga condonato l'uso improprio fatto finora del mio buco del culo, per essere quindi donato a Confindustria, vado a fare sulla bianca spiaggia spagnola il trenino dell'amore mbriaco di mojito.

Prima che questo blog diventi come il famigerato "Diario di Anna Franco" (cit.), rifugiata tarantina in fuga dalla Guardia PaTana, e che io venga costretto ad arruolarmi nel Movimento Partigiano per la Liberazione del Mezzogiorno, vado a godermi il wi-fi aggratis per le strade di Valencia.

Prima che sia necessario passare la dogana tra Piacenza e Lodi, prendo il primo treno per Genova e chi cazzo se ne fotte più.



Ricordatemi come komunista, se volete; come ateo, se credete (appropo', manco le lettere alla Madonna di Lurd hanno funzionato... a chi cazzo dobbiamo scrivere più per avere ascolto? Non è che serve avere l'indirizzo del Principale?); come cantante, se mi amate.



E tutte le cazzate (perché le abbiamo tutti chiamati cazzate) che ho scritto in quasi cinque anni vi rimangano come un palese, marchiano, gigantesco, enorme, immane, pachidermico: "E non dite che non ve l'avevo detto, io!"
aprile 14, 2008 aprile 14, 2008
MasteLcard



Prendere l'autobus per andare al seggio di Via Amundsen a Modena: 1.50€



Fermarsi al baretto all'angolo per prendere un caffè: 1.00€



16:06 A seggio con suoneria inno Cdl, rissa tra elettori

Aveva lasciato il suo telefono cellulare fuori dalla cabina elettorale al momento del voto, ma inaspettatamente ha iniziato a suonare con un motivo inneggiante a Forza Italia. E' successo ieri pomeriggio (ma lo si è appreso oggi) a un votante che si era recato al seggio di via Amundsen, a Modena. La suoneria non è stata gradita da un altro elettore, che si è sfilato la cintura e ha colpito il proprietario del telefono al volto. Quest'ultimo ha poi sporto denuncia ai carabinieri.


Frustare un forzista come ai tempi di Nononn': non ha prezzo!*




Con MasteLcard tutto è possibile.








*Questo è un blog contro la violenza. Quella è solo una battuta e non apologia del gesto, che condanno comunque.
Non votare è come tagliarsi il cazzo per far dispetto alla moglie.
aprile 12, 2008 aprile 12, 2008
Io ho sempre un pagliaccio fuori al balcone, perché le tende da sole si annoiano.