agosto 13, 2010 agosto 13, 2010
Stasera ci riprovo



C'è un qualcosa che stavolta mi fa resistere alla voglia di buttare il tavolo all'aria. Desidero ancora giocare. Ma sarà gioco o sarà guerra? E' voglia di pace o di macelleria messicana?



Difficile dirlo. Non sarà facile, e da questo dipenderanno molte delle mie scelte nell'immediato futuro.



Quello che so è che non voglio perdere. Non voglio perdermi, non voglio perderli.
E' tardi?

E' troppo tardi per mandare questa vita affanculo, per lasciare mamma, gatta, amici veri/occasionali/finti, luoghi cari, per prendere il volo e non tornare più?
E' troppo tardi per fuggire dai problemi, per affrancarmi dalla depressione, per respirare aria nuova?
E' sempre troppo tardi per liberarmi e ricostruirmi?

Cioè, io non voglio più vedere nessuno: voglio che si formi l'erbaccia intorno a me, un roveto impenetrabile che scoraggi avventori abitudinari e casuali.

Potrà mai accadermi qualcosa di piacevole che cambi questa situazione o dovrò sempre lottare perché la gente scartavetri la ruggine dei miei problemi per trovare almeno qualcosa ai limiti della decenza?
agosto 12, 2010 agosto 12, 2010
Ma no! Che cazzo!

Chi vi ha detto che dovete preoccuparvi per me? Chi mai?
Quando pensate a me, rassicuratevi. Pensate innanzitutto che io sarò vivo per almeno altri 15 minuti, e che in quel quarto d'ora non avverrà la fine del mondo.

E poi fottetevi.
agosto 11, 2010 agosto 11, 2010
Ora...

La mia tenera amica Aracne tesse per me la solida rete del Male. Come farò a non cadere nella sua ragnatela?
Rosso AKA Quando il vuoto esploderà



Un mashup tra Niccolò Fabi e i Subsonica per parlare dei miei funerali.



Se venissero tutti vestiti di rosso, o per lo meno molto colorati, sarebbe bellissimo.

Se invece della banda in coda, ci fosse una batteria di samba in testa al corteo, sarebbe meglio.

Se la gran parte dei miei parenti, quelli con cui non parlo da anni, si stesse a casa, sarebbe il massimo.

E se la sincera disperazione assalisse al massimo quelle sei persone autorizzate a farlo - cioè se gli altri se ne fregassero ampiamente come hanno sempre fatto - quasi quasi rimanderei tutto.









Ah, dimenticavo: non sono affatto in fase depressiva. Sono lucidissimo e felice. E' in momenti come questo che questi pensieri escono fluidi e sereni.
agosto 10, 2010 agosto 10, 2010
Grazie fratello, ancora una volta.



Perché sono stupido e presuntuoso. Perché sono confuso e arrabbiato.

E tu mi ascolti, mi perdoni, mi consoli e diradi le nebbie.



Mi hai ridato trent'anni di vita.
agosto 08, 2010 agosto 08, 2010
Felicità a momenti...

...embè? Sì, sono felice! Felicissimo! Saltellante e scodinzolante dalla felicità. Il momento più felice della mia vita da dieci anni a questa parte.

Non ti ringrazierò mai abbastanza di esistere, di essere con me da quindici anni, di resistere ai miei urti e di concedermi i tuoi pensieri.

E questo mi rende splendidamente felice. Grazie, mio insostituibile amico!
agosto 07, 2010 agosto 07, 2010
L'attesa è estenuante e basta!

Non c'è gioia nell'attesa, cazzo! Leopardidimmerda, vuoi capirlo o no? Il sabato del villaggio è una cagata pazzesca!
agosto 02, 2010 agosto 02, 2010
I

Abbiamo entrambi bisogno uno dell'altro. Sempre.
Questa vita strana ha reso sia me che te incompleti, e meno male che ci siamo incontrati.