aprile 29, 2012 aprile 29, 2012

Un abbraccio

Il primo.
Per capire che ho sbagliato tutto. O forse non ho sbagliato niente.

Luoghi in cui sono stato*

Quello più a nord:
52°12'44"N, 0°7'30"E

Quello più ad ovest:
38°41'30"N, 9°12'57"W

Quello più a sud:
37°30'06"N, 15°05'15"E

Quello più ad est:
40°08'43"N, 18°29'35"E

Basta fare un copia e incolla e... buon gugolmeps a tutti!

*coordinate precise, salvo diverse rotte aero-stradali :D
aprile 24, 2012 aprile 24, 2012

Rename


Allora, ricapitoliamo a favore dei miei 4 lettori: io sono fondamentalmente una brutta persona, ladro/corrotto/corruttore - già condannato magari anche in secondo grado ma protetto da una serie di reti che mi consentono di dormire su molli giacigli e sotto tepide coltri - faccio di tutto per dimostrare agli altri che non so scegliere i miei amici, invece di essere operoso e generoso utilizzo beni pubblici per i miei porci comodi, ho sistemato amici e famigli attribuendo loro cariche alle quali non avrebbero potuto ambire nemmeno dopo tre vite.
Fra qualche tempo cambierò il mio nome. Non mi chiamerò più Regulus ma Giacomo. Così sarò automaticamente il migliore, il più buono, onesto e degno di stima, il virtuoso e il santo, la Lampada per i vostri passi e il Cavaliere di Gran Moka da 12.
aprile 07, 2012 aprile 07, 2012

La notte

"E quando arriva la notte e resto solo con me, la testa parte e va in giro in cerca dei suoi perché..."

Ecco, quando arriva la notte mi lascio prendere dallo sconforto. A cosa è servita questa giornata? Mi sento piccolo, fragile e inutile. Ma soprattutto solo.
Il gran fracasso che c'è fuori, una volta spento, lascia che i pensieri si impadroniscano di tutto. Ci sono persone che mi tormentano, alcune mi attirano come ragnatele ma altre le respingo con forza. Ci sono situazioni intricate e questioni da risolvere. Tutte però si danno appuntamento al buio, nella mia stanza, per governare il mio umore.
Giù, il mio umore è giù, a terra. Ancora più giù, scavando fosse profonde.

E quando vedo certi particolari o certi atteggiamenti, brucio dentro. Spesso è rabbia pura, altre volte mi sento un cane che abbaia mentre è legato ad un palo da una catena pesante.

Speranze? Ho smesso di sperare.
Azione? Sono bloccato fino a metà giugno.
Lotta? AHAHAHAHAHA, e contro chi? Contro me stesso? Lassa perde!
Un’altra volta viene sera, 
un’altra volta il tempo ha corso più di me.
Il cuore si domanda nel silenzio:
"Che resta d’ogni giorno? Che resta della vita?"
Spero solo di non farmi troppo male. Anzi, credo che di notte ricomincerò a dormire.
aprile 02, 2012 aprile 02, 2012

Il piccolo moscerino

Un piccolo moscerino vola tra le fresie, baciato dal sole tiepido di primavera. Volteggia tra i garofani screziati e si culla nel vento. Il riflesso di un vetro lo attira, è una finestra; si incuriosisce, si avvicina, si inserisce nel minuscolo spazio tra le imposte che stanno per chiudersi e... toh, è dentro una stanza!
Una stanza spaziosa e luminosa ma rumorosa e piena di pulviscolo; i raggi del sole ora sono ancora più caldi, quindi il piccolo moscerino si avvicina al vetro nel tentativo di godere di quel tepore. Ma sul vetro non può poggiarsi perché vibra troppo e non ne ha ancora capito il motivo. C'è un umano che va accuratamente evitato, non sia mai dovesse accorgersi di lui... sarebbe la fine.
Ma il gioco potrebbe essere divertente se il piccolo moscerino passasse proprio sotto il naso dell'umano. (Quegli esseri enormi sembrano gentili, visto che hanno perfino dedicato una canzone all'antenato moscerino che si posò sul naso di Peppone!)
E allora... il piccolo moscerino si prepara per il raid, sfrega le zampette, individua la rotta ottimale e si alza in volo verso il naso dell'umano...

Tutto questo per dire che ho scartavetrato gli infissi in legno del salone e, mentre riverniciavo le parti più danneggiate, un moscerino ha sorvolato il barattolo del flatting che avevo in mano. A metà strada è svenuto istantaneamente ed è caduto all'interno! :D
marzo 31, 2012 marzo 31, 2012

Azoto

L'azoto è l'elemento più comune nell'atmosfera, eppure la sua mancanza momentanea ha provocato danni inestimabili in una struttura laziale che conservava embrioni e ovociti congelati.
Immagino le coppie e i singoli a cui appartenevano e mi sembra di sentire i loro singhiozzi, perché hanno perso probabilmente l'unica possibilità di (ri)diventare genitori.

Con tutto il rispetto per quel dolore, ho trovato necessario trascrivere qui questa dichiarazione che si commenta da sola per la sua inutilità:

Movimento per la vita: "Ciò su cui vorrei richiamare l'attenzione - ha spiegato il consigliere regionale del Lazio, Olimpia Tarzia, tra i fondatori del Movimento per la vita - è che si tratta di 94 vite umane: non si affronti questa questione con superficialità. Una cosa sono gli ovociti, che sono cellule ma se siamo davanti a embrioni, allora sono vite umane. Insomma, 94 bambini che non nasceranno".

Nessuna menzione ai "proprietari" e al loro dolore. Nessun accenno al fatto che questa situazione deriva comunque dalla loro cieca e folle intransigenza che è diventata legge italiana. Solo una precisazione che infierisce e, nella sostanza, mina ancora il diritto: non vorranno mica accusare i responsabili della ditta di omicidio?
marzo 27, 2012 marzo 27, 2012

De gaibus

Un commento a quest'articolo che racconta di due madri e quattro figli mi ha colpito parecchio.

Tutte le volte che dite che i gay sono malati, viziosi o pervertiti.
Tutte le volte che dite che non abbiamo il diritto a sposarci, ad amare, a crescere i nostri figli.
Tutte le volte che avete sentenziato che prima vengono cose più importanti, mai fatte.
Tutte le volte che scomodate la natura, il “come sempre è stato”, la Costituzione (senza neanche averla letta, magari).
Tutte le volte che di fronte alla realtà vi opponete con la Bibbia, il Levitico e Sodoma e Gomorra.
Tutte le volte che avete fatto finta di niente, di fronte a un insulto, o avete anche ridacchiato, per qualche battutina.
Tutte queste volte avete armato, senza saperlo, le loro mani. Quelle di chi poi, magari, un giorno, i gay li ammazza davvero.

E’ verissimo. Che poi… il “come sempre è stato” è solo da circa 2000 anni, mentre negli eoni prima si faceva molto diversamente. Allora qualche domandina in più me la faccio, eccome se me la faccio!
E, con molta umiltà, riesco pure a darmi alcune risposte.
marzo 19, 2012 marzo 19, 2012

Paradossi

"Siete senza ombra di dubbio la peggior classe che io abbia mai avuto! Questo vuol dire che potete solo migliorare!"
Mi ricorda molto: "Siete i migliori amici che io abbia mai avuto!". E infatti non potevano far altro che peggiorare.
marzo 13, 2012 marzo 13, 2012

Roma, lato B

Finalmente arriva la recensione del libro di Claudio Delicato, di Ciclofrenia, un blog del quale sono assiduo lettore e commentatore.

Il marrano mi ha costretto con l'inganno a comprarlo, mesi fa, promettendomi che mi avrebbe presentato l'amica trans che si porta a letto ogni volta che la domenica delle palme capita il primo aprile. E invece quest'anno è sua, e per questo l'ammazzerò, prima o poi.
Insomma, per passare il tempo in bagno l'ho letto. Ora è tutto ondulato e ingiallito, a forza di tenerlo sul termosifone vicino alla finestra, ma sono soddisfatto.

Sono soddisfatto perché è un ottimo libro, scritto nello stesso stile del suo blog. Anzi, vi dico: provateci, a passare di lì. Se vi piace lo stile, DOVETE leggere anche "Roma, lato B", perché è come se vi portasse in giro per Roma, in un viaggio agrodolce nel degrado delle periferie e nei cervelli che, da normali, all'improvviso cominciano a squagliarsi.

Siccome sono arrivato alla fine del primo capitolo senza aver vomitato dal disgusto (visto che mi ero già gradualmente avvelenato al suo stile, come Mitridate), ho riso come un pazzo, da solo. Era la mia ultima risata. Poi non si ride più. Rimane l'angolino destro della bocca sempre alzato, un po' per sorridere, un po' perché il libro comincia a puzzare (e non perché era in bagno): emana gli odori della vita, dai fluidi organici alle discariche, dal ferruginoso sangue all'odore di pioggia.

La storia è un po' Irreversible, un po' Ritorno al futuro: spezzettata, ricomposta, decomposta e poi incollata al muro, per ricordarci (qualora lo dimenticassimo) che siamo nulla su questa Terra, ben poca roba in confronto allo scorrere della vita intorno a noi.

E questa recensione l'ho scritta un po' come se l'avesse scritta lui, scopiazzando il suo stile, perché a volte è anche il mio, quando non voglio prendermi sul serio. O quando voglio essere veramente io.

Cinque stelle, Mr. Tambourine. Le mie personalissime cinque stelle.


Bugia: il libro l'ho letto in campagna, sotto un ulivo, in due ore.