agosto 31, 2013 agosto 31, 2013

Allo zoo (2)

Nel posto in cui vivo, sul mare, ci sono numerosi locali che organizzano serate con animazione ad ingresso gratuito.
Il più grande di questi, puntualmente ogni weekend si affolla di gente. Un'ammucchiata di casi umani da far impallidire il registro presenze di un CIM!
Ieri sera, complice il fatto che avevo uno scazzo da paura per cui sapevo che mi sarebbe andato bene perfino un libro di Moccia, mi sono addentrato in solitaria all'esplorazione di questo microcosmo da National Geographic.
La prima cosa che ho notato è che, stranamente, la proporzione donne-uomini è lievemente a favore di questi ultimi, cosa che dalle mie parti è assolutamente inconsueta, tant'è vero che fino ad un certo orario è consentito l'ingresso solo alle coppie o a comitive nelle quali le donne siano in sovrannumero.
Gli uomini "in più" generalmente si fermano a bordo pista col cocktail in mano ad osservare, bene che gli vada, come diventeranno da grandi. Essì, perché di giovanissimi ce n'erano ben pochi: la discoteca si riduce ad una specie di balera per ultratrentacinquenni in fregola che smaniano dalla voglia di farsi notare senza bisogno di andare nella trasmissione filogeriatrica di Maria de Filippi.
Una quarantenne vestita come una bambola spagnola, con tanto di rafflesia in testa (spero non così puzzolente), si dimenava sculettando a ritmo di remix degli anni '80.
Altre due donne, una addobbata "da acchiappo" con camicetta rossa e pantalone bianco e l'altra tipica bruttina stagionata, improvvisavano passi coordinati su brani qualunque. Casualmente andavano a tempo. Casualmente.
Poi c'era il classico "robottino": l'ultrasessantenne che conosce TUTTI i passi di TUTTI i balli di gruppo, si piazza in un angolo della pista e li mette insieme senza un ordine preciso, se non quello del dio che glielo ordina (Dioniso, I suppose); a causa del suo tarantolare, in pista attorno a sé c'era il vuoto. Gli apprezzamenti venivano esclusivamente da chi entrava, l'osservava divertito... poi si spaventava (sempre a causa del pensiero "Ma io diventerò così da grande?") ed usciva in preda ad un attacco acuto di LES.
E infine l'esibizionista. Ce n'è sempre uno, ovunque, ma questo era spettacolare. Uomo, caucasico, sui 45 anni, calvo, normolineo, cavallo alto e spalle basse, maglioncino legato in vita e t-shirt dentro i pantaloni, sicuramente con un passato di danzatore o ballerino, per lo meno a livello semi-agonistico, ha infilato una serie di piroette, passi base di qualunque ballo conosciuto orientale e occidentale, boreale ed australe, roba libera stile Michael Jackson (da bianco e da nero), gimkane tra i presenti e funambolici equilibrismi sul ritmo! Ovviamente anche (e soprattutto) intorno a lui c'era il vuoto: metri interi di area vitale libera mentre dall'altra parte della pista la gente si accalcava come ad un concerto di Emma Marrone.
E' durato tutto il tempo di una birra ed una sigaretta, poi sono scappato. Pensando che io sono GIA' grande.


(Della stessa serie, vedi Allo zoo (1) )
agosto 19, 2013 agosto 19, 2013

Esistenza

Il mio vero e più grande problema è che la soluzione sei tu.
agosto 12, 2013 agosto 12, 2013

Processo di adozione terminato

E dopo due mesi e mezzo, finalmente Carmen ha "fatto il pane" per la prima volta sulla mia pancia.
Quindi sono diventato ufficialmente sua madre! :D

Tosca, che è più socievole e curiosa, aveva già cominciato il mese scorso.
luglio 31, 2013 luglio 31, 2013

Zona Cesarini

Questo luglio.
Questo luglio mi ha cambiato la vita.
I miei primi quarant'anni.
Il mio primo contratto a vita.
La mia prima festa riuscita sul serio.
La prima volta dopo anni che scendo sotto i cento chili.
E lo scrivo solo l'ultimo giorno, quando mancano solo 140 minuti al termine.

Luglio 2013. E' vita. Evviva.
luglio 06, 2013 luglio 06, 2013

Problemi di calcolo

C'è un calcolo complicato che tutti noi sappiamo fare: si chiama equazione differenziale.
Volete un esempio? Se io sto per attraversare la strada, non ho bisogno di calcolarmi tutte le funzioni del moto delle auto che passano... prendo un bel respiro (a volte lo trattengo, certo) e mi infilo tra due macchine perché riesco a prevedere come si muoveranno nello spazio.
Ecco, i calabresi difettano in questo meccanismo. Nel giro di due giorni stavo per scontrarmi con una tipa in scooter che mi ha evitato all'ultimo secondo mentre mi veniva di fronte, poi ho rischiato più volte di essere travolto da auto che mettevano il muso troppo fuori dalla traversa mentre ero sulla strada principale, e infine sulla folle rotonda prima del centro commerciale un tizio è uscito dalla superstrada a razzo e stava per travolgermi la fiancata.
A me il dubbio che si tratti di mancato rispetto del codice della strada, di scarsa civiltà e di assenza di rispetto per gli altri, diciamo che m'è venuto... ma perché non indagare clinicamente se ci sono tare genetiche che impediscano loro di eseguire delle equazioni differenziali?

"Dona il tuo cervello alla scienza. E' come nuovo: mai usato!"
giugno 29, 2013 giugno 29, 2013

Il mondo con gli occhi di Tosca e Carmen

Ceppo tiragraffi e zerbino in fibra di cocco: gioco.
Lacci delle scarpe: gioco.
Occhiali lasciati sul comodino: gioco.
Piedi nudi sotto le lenzuola: gioco.
Fili elettrici lasciati penzoloni: gioco.
Buste e cartoni: gioco.
Anelli di totano: gioco.
Ciotola dell'acqua: gioco.

Divano: tiragraffi.
Infradito: tiragraffi.
Sedie impagliate: tiragraffi.
Trave del gazebo: tiragraffi.

Erba cipollina: cibo, per Carmen.
Manzo: non cibo, per Tosca.

"Miao!": "cibo!", per Tosca.
"Miu!": "cibo!", per Carmen.
"Ggrbhrbghgbm!": "Tosca, vieni qui che ho trovato un altro modo per far incazzare lo stupido umano!", per Carmen.
"MAO!": "Strapazzami di coccole fino a farmi male!", per Tosca.
giugno 24, 2013 giugno 24, 2013

SETTEEEEEEEEEEEEEEEEE!

giugno 17, 2013 giugno 17, 2013

Frozen, la capostipite

Dire che Madonna ha creato ed anticipato tendenze è quantomeno banale. Va anche dimostrato che ha inaugurato sonorità decisamente inconsuete, come ad esempio con Frozen. Scritta nel 1998 ed inserita nell'album "Ray of light", secondo me il migliore e mai superato, purtroppo, ha aperto la stura ad una serie di imitazioni anche eccellenti.

Frozen, di Madonna, inclusa nell'album "Ray of light" (1998)


Desert Rose, di Sting, inclusa nell'album "Brand new day" (1999)


Un inverno da baciare, di Marina Rei, presentata a Sanremo 1999.


My heart calling, di Noa, nella colonna sonora del film "The messenger - Giovanna d'Arco" (1999)


Riuscite a trovare le somiglianze tra le sonorità, vero?
giugno 09, 2013 giugno 09, 2013

Benvenute Carmen e Tosca

Il 7 giugno sono entrate nella mia vita queste due diavolette. Carmen è la nera, Tosca è la grigia a pois.
Stamattina le ho trovate dentro la cristalliera, con la tipica faccia del "Minchia guaddi, stupido umano?".
E ora dormono placide tra il divano e il copridivano, sul bracciolo.
Due folli. Semplicemente folli!