agosto 13, 2014 agosto 13, 2014

La vita è un'illusione - Gran finale

Oggi, 13 agosto 2014, onorando i 179562 visitatori del mio blog dal 2 giugno 2003, nel pieno possesso delle mie facoltà fisiche e mentali, dichiaro chiusa l'avventura di "La vita è un'illusione", già "chiaro-scuro".
Dopo 2705 post ho avuto l'illuminazione: ho capito perché la vita è (solo) un'illusione.
Il blog era in vita per esplorare me e il mondo, affinché la ricerca fosse metodica ed efficace, e finalmente sono arrivato ad una conclusione. Ho capito che c'è una cosa che mi manca, una cosa per raggiungere la quale tutti gli sforzi finora compiuti non sono serviti a nulla.

Nell'attesa che la vita reale mi conceda la possibilità di ottenere finalmente ciò che desidero, ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino e che hanno contribuito a vario titolo all'esplorazione.
Il blog rimarrà attivo in ogni caso e, se a qualcuno pungesse vaghezza di contattarmi perché in qualche modo interessato ai contenuti o a me, l'indirizzo qui a destra è valido.

Addio.
agosto 07, 2014 agosto 07, 2014

In qualche modo, 41

Ad un passo dalla risposta per tutte le domande, io mi chiedo innanzitutto perché tutti gli inetti frustrati rompicoglioni capitano davanti ai miei occhi. Perché? Che male ho fatto?
Sono arrivato al punto di non augurar loro nemmeno la famosa morte lenta, dolorosa e desiderata. Stavolta punto al risultato.

MORITE, BASTARDI!
luglio 20, 2014 luglio 20, 2014

Dissolvenze

Moltissime persone che ritenevo importanti nella mia vita pian piano sono scomparse. Una ad una, o a piccoli gruppetti, si sono dissolte, per colpa loro o mia non importa.
Finché, ad un certo punto, sono andato via io.
luglio 13, 2014 luglio 13, 2014

Lungomare

Ci sono un carabiniere, un poliziotto e un vigile urbano... No, non è una barzelletta: è proprio così, camminano affiancati sul lungomare!
Poi vedi tre ragazzine magre come quadri di Modigliani vestite con dei coriandoli...
E l'unica famosa discoteca dove non si balla ha l'ingresso a liste...
Ragazze coi vestiti talmente lunghi che devono reggerseli con una mano per non inciampare...
Il sosia di Raz Degan ai tempi d'oro...
Mai fidarsi di un calabrese quando ti dice "poco piccante" o "poco alcoolico". O non c'è, o è da risarcimento danni...
Solo il 10% scarso della gente parla in italiano: il resto usa sfumature di catanzarese.

Ma posso farla, io, 'sta vita?
giugno 14, 2014 giugno 14, 2014

Bau?

Dopo più di quindici anni trascorsi a fare il cane del signor Tentenna, ancora non ho capito un cazzo di quanto è misera la (mia) vita.
Auguri, eh!
giugno 11, 2014 giugno 11, 2014

Attenti (a) voi tre

Ci sono cose che non capisco. Tre uomini che potrebbero spaccare il mondo.

Uno è in profonda depressione. Un diamante puro, con gli occhi tristi e la faccia da ragazzino, costretto a vivere da fondo di bottiglia.
L'altro è una forza della natura, lo sport duro è il suo pane quotidiano, la sua figura sovrasta ed abbonda. Lo senti parlare e tartaglia, s'inceppa, sembra in perenne conflitto con la realtà.
Infine colui che potrebbe fare tutto e riuscirci, che ha provato tutto e ha scelto di vivere con dignità. Entri all'improvviso dentro un puzzle scombinato, nel quale ci sono tutti i colori ma alla fine sembra grigio.

Ragazzi miei, cosa vi hanno fatto? Chi è stato? Il mondo potrebbe essere vostro ma non lo sapete.

Aquile che si credono polli. È ora di volare!

Il 7 giugno

Carmen e Tosca hanno compiuto un anno di vita in casa mia. Hanno affrontato tre viaggi di 450km per trascorrere le ferie con me, sono state sterilizzate, vaccinate, coccolate ed amate giorno per giorno.
Sono una mamma felicissima ed orgogliosa!
giugno 02, 2014 giugno 02, 2014

Auguri!

Oggi questo blog compie undici anni.

Un tenace presidio contro l'oblio.

GRAZIE!
maggio 12, 2014 maggio 12, 2014

Incontri che capitano

Capita, a volte (ma solo a volte), che gli incontri fatti durante il giorno siano così illuminanti da rendere più leggere quelle ore.
Capita, ad esempio, che un ragazzino che tenevo in classe alla scuola comunale - ormai venticinquenne - mi riconosca e mi saluti con affetto.
Capita che un tipo tanto bello da sembrare stupido mi chieda aiuto e poi mi si affezioni come farebbe con un vecchio amico.
Capita che incontri dei colleghi animatori e che, per prima cosa, mi sbattano in braccio il loro figlio primogenito finché loro non si sistemano in pizzeria.
Capita che, dopo numerosi tentativi infruttuosi, io riesca a contattare un conoscente dopo diversi mesi e che lui e la sua famiglia mi accolgano come uno di casa.
Capita che una mia corista mi abbracci forte e mi sbaciucchi dicendomi: "Quanto mi mancano quei bei tempi!".
Capita che molti miei clienti della mia vecchia zona mi ricordino con simpatia e mi salutino con slancio.

Istanti che val la pena vivere, che cancellano per qualche attimo l'illusione di questa vita inutile.
Il guaio è che durano troppo poco. E il guaio più grande è la costante tentazione di smettere di cercarli.