febbraio 07, 2020 febbraio 07, 2020

70° Festival della canzone italiana - Quarta serata (Perché una nottata è sempre una nottata!)

Oggi promette bene: secondo me facciamo le due abbondanti.

Si percepisce l'ansia che ho di sapere chi è il vincitore della categoria Giovani? Si sente?

Il premio della critica "Mia Martini", meritatissimo, va agli Eugenio in Via Di Gioia. EVVIVA!

Ah, ma l'avevo detto, mi sa, che avrebbe vinto Gassmann. Il pronostico più facile della Storia.

Trovo che questo Festival abbia un GROSSO errore di fondo: siamo alla quarta serata e ascoltiamo le canzoni solo per la seconda volta. La classifica così appare "falsata", in qualche modo. Io sto pensando ad Achille Lauro, ad esempio, che fa una strepitosa performance "gender-fluid" ma non ricordo minimamente la sua canzone, ascoltata all'inizio della prima serata. E sono passate 72 ore, delle quali quattordici di trasmissione!

A proposito dell'esibizione di Achille Lauro, il segreto è nei particolari: io ne ho beccati due.
1) Fate attenzione al momento in cui lascia cadere la cappa, il momento in cui subito dopo canta "Me ne frego" e osservate il suo sguardo da bimbo con le mani nella Nutella.
2) Alla fine della canzone, guardate i suoi movimenti, guardate le mani sul "pacco" e le gambe strette. La timidezza. Finita la performance, calata la maschera, si ritrova fuori dall'Eden e si scopre nudo.

La gag della Clerici ha fatto tanto "maestrina" che corregge l'allievo. Insopportabile.
Dua Lipa perdibilissima. Chissà cosa sarebbe successo se lei e Alketa fossero entrate in contatto...

Il brano di Rancore è un pezzone. Mi scorre addosso come un brivido!

Amadeus va a baciare i genitori e quella stronza della Clerici: "Goditeli, Ama, finché ci sono!". Velenosissima!

Anastasio! ANASTASIOOOOO!!!

Presentare una valletta alle 23.15 è nello stile di questo festival INTERMINABILE.

La gag di Fiorello sul #prostatismo è ansiogena. "Ci arriverete tutti". Ci arriveremo tutti.

Ghali è il baratro. Ne sentivamo il bisogno.

Achille Lauro non ha fatto il botto come la prima sera, ma domani credo che ne vedremo delle belle! Sapevatelo! Ma non smetto di adorare le sue performance.

E ora Pelù con la sigla di Jeeg, ma meno rock.

La Nannini ha deciso di cantare tutta la sua discografia e nel frattempo ho fumato una sigaretta e ho steso i panni. Tiè!

Ora la fantastica Tosca, con un brano che risulta sempre più piacevole, se possibile, ad ogni ascolto. Divinità!

E a me piace pure lo sfrontatissimo Junior Cally, che vi devo dire. Sto diventando un bimbominkia.

Urso è sempre più insopportabile, mondieu! Stasera pure incerto su alcuni passaggi, e lo applaudono a scena aperta, come se bastasse una voce acuta a fare un cantante.

Finalmente Levante con un top con le bretelle, che almeno può muoversi con libertà! TIKIBOMBOM!

Bugo se n'è andato e non ritorna più.
Da Repubblica.it: "Morgan inizia a cantare Sincero leggendo il testo sull’iPad che ha piazzato sopra le tastiere, su una delle quali compaiono i nomi di Bugo e Morgan. Ma canta un testo diverso, canta un testo nuovo. Fa riferimento alle “brutte intenzioni, le maleducazioni” “la brutta figura di ieri sera”, “la tua ingratitudine la tua arroganza”, “fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa”, “cerco di fornire una forma d’arte”, “rispetta questo palco e rispetta chi ti ci ha portato”. Legge con attenzione, canta leggermente fuori tempo queste e altre frasi che certamente fanno riferimento all’esibizione della sera precedente, caotica e legata a forti polemiche precedenti. Morgan sembra avercela con Bugo, Bugo quantomeno pensa che Morgan ce l’abbia con lui e così lascia il palco e se ne va."

Nigiotti non ne azzecca una che sia una!

Ricorderemo Francesca Sofia Novello come pianista.

Classifica della Sala Stampa:

1. Diodato
2. Francesco Gabbani
3. Pinguini Tattici Nucleari
4. Le Vibrazioni
5. Piero Pelù
6. Tosca
7. Rancore
8. Elodie
9. Achille Lauro
10. Irene Grandi
11. Anastasio
12. Raphael Gualazzi
13. Paolo Jannacci
14. Rita Pavone
15. Levante
16. Marco Masini
17. Junior Cally
18. Elettra Lamborghini
19. Giordana Angi
20. Michele Zarrillo
21. Enrico Nigiotti
22. Riki
23. Alberto Urso
febbraio 06, 2020 febbraio 06, 2020

70° Festival della canzone italiana - Terza serata (Perché una cover è sempre una cover!)

Michele Zarrillo e Fausto Leali - Debora
Tranquilla, dignitosa.
Voto: 6

Junior Cally con i Viito - Vado al massimo
Buona interpretazione, bell'intermezzo rap.
Voto: 7

Devono spegnere i microfoni inattivi, perché si sente tipo il rosario di Colonna in sottofondo.

Amadeus che fa il provolone con Georgina indossando la maglietta double-face Inter-Juve è TREMENDO!

Marco Masini con Arisa - Vacanze romane
Arisa che canta mentre fa le scale come Madonna all'Eurovision, con ben altri risultati!
Ho i brividi ovunque!
Voto: 10

Sette meravigliose donne: Alessandra Amoroso, Gianna Nannini, Elisa, Fiorella Mannoia, Emma Marrone, Laura Pausini e Giorgia! Grandiose!

Riki con Ana Mena - L'edera
Calante come pochi, il poro Riki. E AnaTema contro l'autotune di Ana.
Anche meno campionamenti, grazie.
Voto: 4

Raphael Gualazzi con Simona Molinari - E se domani
Con la Molinari si vince facile.
Ah, se vuoi fare il finale dissonante apposta, caro il mio Gualazzi, abbi coraggio e "urlalo", sennò pare che sei stonato.
Voto: 10

Georgina Rodriguez è decisamente imbarazzante. Aridatece Rona Nishliu... ehm... Alketa Vejsiu!

Anastasio con la PFM
Ho i brividi, le lacrime agli occhi. Una delle mie canzoni preferite cantata, arricchita, sublimata da Anastasio.
Voto: Senza valutazione. Non posso mettere 23890522. Cioè, 10 è poco.

Levante, Francesca Michielin e Maria Antonietta - Si può dare di più
Compitino portato a casa.
Voto: 6, con affetto

Alberto Urso con Ornella Vanoni - La voce del silenzio
Terribile. Terribile. Veramente.
E' aggraziato come una colonscopia a sorpresa, come un elefante mentre fa origami... e ha osato interrompere l'Ornellona nazionale urlandole su.
Voto: 1, e quell'1 è della Vanoni.

Alketa parla più di Fiorello. Faremo le due pure stanotte!

Elodie con Aeham Ahmad - Adesso tu
Che belle note basse, proprio di cuore! <3
Salvo quell'arpeggio stranissimo dei violini verso la fine, tutto perfetto!
Voto: 8,5

Rancore con Dardust e La rappresentante di lista
Un incrocio tra Luce e Muoio per te di Sting. Il problema è la tipa che canta Elisa: inascoltabile, altro che "Ascoltami"!!!
Tutto bellissimo, tranne lei.
Posso trascurarla nel voto? Sì.
Voto: 9

Ma Alketa mezza nuda pure in mezzo alla strada, mica ho capito come fa! Si è cosparsa di grasso di foca?

Confesso la mia ignoranza: non so chi è questo roscio che canta con una rana nel doppio mento. "Grandissimo", "Internazionale"... è pure svociato!

Benigni cerca la canzone bellissima, più bella di tutte, la più bella di sempre. Io pensavo a "Patrizia" di Tony Tammaro, poi ha detto che ha scelto "Il Cantico dei Cantici".

Pinguini Tattici Nucleari (da soli)
Carino il medley e carini i vestiti da Teletubbies. Praticamente le stanno cantando tutte in una!
"Salirò... Un pinguino lontano lontano lontano" e la fine con "Rolls Royce" è meravigliosa!
Voto: 9 per la stima!

Enrico Nigiotti con Simone Cristicchi - Ti regalerò una rosa
Questo è un altro colpo basso: non riesco ad ascoltarla senza piangere come un vitello, nonostante siano passati anni.
Nigiotti sulle strofe aggiunge, sui ritornelli toglie poiché stona forte.
Voto: 8

Mika che urlacchia in falsetto e che vomita De Andrè non lo calcolo nemmeno.

Giordana Angi con Solis Strings Quartet - La nevicata del '56
Io avrei avuto MOLTA vergogna a presentarmi a Sanremo con una canzone di Mia Martini.
Lei no.
Voto: 2

Le Vibrazioni con i Canova (e Beppe Vessicchio) - Un'emozione da poco
Madonna che schifo! Sto per vomitare...
Voto: 0

Diodato con Nina Zilli - 24mila baci
L'abito della Zilli è una coccinella pestata per errore.
Non aggiunge nulla alla versione originale, se non una messinscena perdibile.
Voto: 4

Tosca con Silvia Perez Cruz - Piazza Grande
Carina questa versione, con una fusione di voci mirabile.
Voto: 7,5

Rita Pavone con Amedeo Minghi - 1950
Perché rendere rock questa canzone? Perché?
Minghi sembra lì per caso, credo si dissoci apertamente dall'arrangiamento.
Voto: 4

Achille Lauro con Annalisa - Gli uomini non cambiano
Comincia con gli orgasmini...
...però poi la canzone prende la sua piega naturale. Un compitino che Achille Lauro porta a casa col preziosissimo aiuto della meravigliosa voce di Annalisa.
Il testo delle strofe erano la vita di lui, i ritornelli la vita delle donne. Perfetto!
Voto: 7,5

Bugo e Morgan - Canzone per te
COSA! STANNO! COMBINANDO? COSA MAI?
Che orrore!
Voto: 0, perché i negativi non ci sono.

Irene Grandi con Bobo Rondelli - La musica è finita
Ad un certo punto mi sembrava di essere in un fumoso club americano. Atmosfera resa perfettamente.
Voto: 7

Piero Pelù - Cuore matto
Non basta rendere "più rock" una canzone rock. No, Piero. E nemmeno cantare con Little Tony in differita, captatio benevolentiae. Nice try.
Voto: 5,5

Paolo Jannacci con Francesco Mandelli e Daniele Moretto - Se me lo dicevi prima
E' che non capisco la canzone proprio.
Voto: N.C.

Elettra Lamborghini con Myss Keta - Non succederà più
Senza parole.
Voto: 1

Francesco Gabbani - L'italiano
Perché, nonostante la tuta da astronauta, si muove con un tarantolato?
Perché nessuno riesce a cantare la linea melodica precisa di questa canzone? Cioè, vi fa schifo? Non ci riuscite? Boh!
Voto: 5

E ora attendiamo i risultati.

Prima però il monologo di Alketa Vejsiu, che parla della dittatura e dei loro sogni al di là del mare.
Tutto molto bello, poi pretende senza eleganza un microfono e comincia a cantare... e appare Bobby Solo!

Classifica della terza serata (Orchestra)
1. Tosca
2. Piero Pelù
3. Pinguini Tattici Nucleari
4. Anastasio
5. Diodato
6. Le Vibrazioni
7. Paolo Jannacci
8. Francesco Gabbani
9. Rancore
10. Marco Masini
11. Raphael Gualazzi
12. Enrico Nigiotti
13. Rita Pavone
14. Irene Grandi
15. Michele Zarrillo
16. Achille Lauro
17. Levante
18. Giordana Angi
19. Elodie
20. Alberto Urso
21. Junior Cally
22. Riki
23. Elettra Lamborghini
24. Bugo e Morgan
febbraio 05, 2020 febbraio 05, 2020

70° Festival della canzone italiana - Seconda serata (Perché Sanremo è sempre Sanremo!)

Fiorello vestito da Maria De Filippi è uno spettacolo senza pari! Ha mantenuto la promessa, il "cornutone" :D

E cominciamo con la gara dei giovani.

Gabriella Martinelli e Lula - Il gigante d'acciaio
Ci vuole coraggio a scrivere una canzone sull'ILVA. E ci vuole molto talento perché la canzone funzioni anche musicalmente. Brave!
Voto: 7

Fasma - Per sentirmi vivo
Una canzone che mi piace, è dolce e cruda.
Voto: 7

Sfida indecidibile, per me. Forse, in quanto pugliese, sceglierei le due ragazze.
La giuria sceglie Fasma.

Marco Sentieri - Billy Blu
E anche questa canzone funziona, su un tema tanto delicato come il bullismo e il suicidio. Buonista.
Voto: 6,5

Matteo Faustini - Nel bene e nel male
Secondo me la canzone migliore tra quelle dei giovani. Escluso il falsetto, piuttosto incerto, il resto mi piace tanto.
Voto: 7,5

E infatti vince Marco Sentieri. Niente, coi giovani non ci ho azzeccato proprio niente!

Il ricordo di Frizzi, nel giorno che fu quello del suo compleanno. "Sicuramente questo 70° Festival l'avrebbe condotto lui", dice Amadeus. Ma non ci credo manco per il cazzo.

Ma anche a voi sembra che Fiorello abbia la stessa caramella in bocca di Mina? Shivola shivola shivola shivola...

"La classica canzone di Sanremo" è copiatissima dall'edizione svedese dell'Eurofestival, cantata da Mans Zelmerlow: "Love love peace peace".
La corista ha una voce che me la sposerei ORA!


Piero Pelù - Gigante
Niente di più e niente di meno che una sigla di un cartone animato. Appiccicosa, rimane nelle orecchie!
Voto: 6

Elettra Lamborghini - Musica (e il resto scompare)
Ritmo accattivante, presenza scenica quasi inesistente nonostante l'accenno di twerking. La regia non l'ha aiutata, sbagliando inquadratura giusto in quel momento.
Voto: 5

Djokovic, un mito assoluto! Sono incantato dal suo "spirito".

Enrico Nigiotti - Baciami adesso
No, non riesco a farmi piacere questo ragazzo. E la canzone mi sembra insignificante.
Voto: 4

Levante - Tikibombom
"Noi siamo l'ancora e non la vela, siamo l'amen di una preghiera" è un verso splendido.
Poco incisiva musicalmente, ma il testo è una bomba.
Voto: 6,5

La presenza della Salerno è trascurabile. Oddio. LE PRESENZE della Salerno, invece, no.

Pinguini tattici nucleari - Ringo Starr
In quota "divertentismo", pardon "indie", ecco la migliore brass section di tutto il Festival.
Voto: 5,5

Ok. Abbiamo capito che Tiziano ferro sa/può cantare solo le sue canzoni. Possiamo evitare di rovinare anche "Perdere l'amore", per cortesia, dato che ci sta riuscendo Ranieri da solo?

Tosca - Ho amato tutto
Ho i brividi ovunque. E' di una delicatezza disarmante!
Voto: 9

"Io sto con Paolo" è un colpo basso.

La caduta di stile, il baratro: i Ricchi e Poveri in playback, con una canzone veramente orrenda!
Anche il resto è in playback, tranne il pezzo con Fiorello. Interessante.

Siamo a mezzanotte, si sono perse le speranze di finire la gara. Ora è apparso il cartello "SANREMO 2020 - SECONDA PARTE" ed è entrato Zucchero. Non ne usciamo vivi, la seconda serata finirà nel 2034.

Francesco Gabbani - Viceversa
Canzone furbissima: leggera, col fischiettino accattivante, la melodia più o meno lineare. Ma non è ASSOLUTAMENTE al livello di Amen o di Occidentali's karma.
Voto: 6

Paolo Jannacci - Voglio parlarti adesso
Madonna che polpettone sanremese. Non voglio dire che è brutta, ma è proprio nel cliché.
Voto: 5

Vogliamo pensare a quei trecento spartani della giuria demoscopica che pensavano di cavarsela con tre ore a sera e invece sono sequestrati da qualche parte in una estenuante quarantena senza né acqua, né cibo, né toilette?

Gigi D'Alessio? Pausa sigaretta.

Rancore - Eden
Una vera bomba di canzone! Il ritornello è coinvolgente, armonicamente raffinato.
Un gigante!
Voto: 9

Ancora Ranieri? Sto implorando tutti i santi dell'Empireo che finisca questo strazio.

Tiziano Ferro ha deciso di farsi perdonare con "La fine" di Nesli. Una delle canzoni che io amo di più in assoluto.

Junior Cally - No grazie
"Spero che si capisca che odio il razzista che pensa al Paese ma è meglio il mojito" vale un Nobel per la Letteratura.
Voto: 7,5

Giordana Angi - Come mia madre
Brano smielato sanremese. Che voce dura, a tratti sgraziata! Mia madre s'è ribellata ed è andata a dormire.
Voto: 4

Michele Zarrillo - Nell'estasi o nel fango
Un brano rock che consente alla sua voce di brillare, tra sovracuti e falsetto. Una certezza!
Voto: 6,5

CLASSIFICA DELLA SECONDA SERATA:

1. Francesco Gabbani
2. Piero Pelù
3. Pinguini Tattici Nucleari
4. Tosca
5. Michele Zarrillo
6. Levante
7. Giordana Angi
8. Paolo Jannacci
9. Enrico Nigiotti
10. Elettra Lamborghini
11. Rancore
12. Junior Cally

CLASSIFICA GENERALE DELLA GIURIA DEMOSCOPICA:

1. Francesco Gabbani
2. Le Vibrazioni
3. Piero Pelù
4. Pinguini Tattici Nucleari
5. Elodie
6. Diodato
7. Irene Grandi
8. Tosca
9. Michele Zarrillo
10. Levante
11. Marco Masini
12. Alberto Urso
13. Giordana Angi
14. Raphael Gualazzi
15. Anastasio
16. Paolo Jannacci
17. Achille Lauro
18. Enrico Nigiotti
19. Rita Pavone
20. Riki
21. Elettra Lamborghini
22. Rancore
23. Bugo e Morgan
24. Junior Cally

Pare che la giuria demoscopica sia composta da quarantenni che hanno vissuto sotto un sasso per quattro anni.
febbraio 04, 2020 febbraio 04, 2020

70° Festival della canzone italiana - Prima serata (Perché Sanremo è sempre Sanremo!)

Ecco a voi il consueto post per celebrare il Festival.

E con Fiorello con l'abito di Don Matteo, diamo inizio alla liturgia annuale di Sanremo. Amen, alleluja!

Nota iniziale: Tratterò le esibizioni dei giovani come quelle dei big, perché finora non le ho ancora ascoltate.

Eugenio in Via Di Gioia - Tsunami
"Da quando Archimede non eureka più, siamo affondati" merita il prezzo del biglietto. Un brano freschissimo e godibile, l'arrangiamento orchestrale è ricchissimo. E loro sembrano simpaticissimi, forse più dello Stato Sociale.
Voto: 8

Giusto un pronostico: ci saranno grosse polemiche al momento della proclamazione del vincitore. Poi spiegherò meglio il ragionamento.

Tecla - 8 marzo
Sì, certo, va bene... una canzone sulle donne, sulla violenza, sugli uomini malvagi.
Ma ha 16 anni, è l'ennesima che usa la parola "resilienza", ha una voce opaca... ritenta.
Voto: 4,5

E passa lei. Incredibile.
Più che un presentimento, ho una certezza sul prossimo scontro diretto.

Fadi - Due noi
Non mi piace. Sfiatato. La chitarra va bene, ma non basta.
Voto: 4

Leo Gassmann
Ha un vizio per me insopportabile: i portamenti sulle note. Peggio delle unghie sulla lavagna.
La canzone è accattivante, radiofonica.
Che vorrà dire mai "asimbonanga"?
Voto: 5

Eccola, la certezza: passa Gassmann.

Irene Grandi - Finalmente io
Tutto molto bello: la canzone, lei, l'abito, l'arrangiamento... finché non ha tirato fuori la perla: "Se vuoi fare sesso, facciamolo adesso". Mi si è ammosciato.
Voto: 6

Riprendendo il discorso sul vincitore del Festival, ecco la modalità di giudizio:
- Prima e seconda sera, voto della giuria demoscopica.
- Terza sera, voto dei duetti da parte dell'orchestra.
- Quarta sera, voto della sala stampa.
- Quinta sera, sistema misto col televoto. Poi si azzera tutto e si arriva al finale con sistema misto con televoto solo per i primi tre.
Il vero inghippo è che verranno date giorno per giorno le classifiche per intero, con variazioni consistenti perché cambierà la giuria e il suo peso.

WARNING: SPOILER!
Anastasio potrebbe essere primo fino alla quinta serata, poi vincerà Urso.

Marco Masini - Il confronto
"Il cuore è un killer preso alle spalle, il mondo è OPEN sopra milioni di stelle". Il mondo è OPEN. OPEN, capito? Pecché "APERTO" je faceva schifo, ni'!
Per il resto la canzone è la solita canzone di Masini, ma non ho il coraggio di dire che è brutta.
Voto: 5,5

Rita Pavone - Niente (Resilienza '74)
"Pensavo che ad ogni seme piantato corrispondesse un frutto". Ingenua.
Rock. Datato. Direi anziano, ma lei sul palco dà i punti a molti giovani.
Voto: 5

Diletta Leotta Vs Rula Jebreal? Vince Achille Lauro.

Achille Lauro - Me ne frego
Entra vestito da Conte Vlad, la direttrice col suo stesso fiocco al collo, scalzo.
Poi è nudo, sul palco di Sanremo, col suo fisico da sollevatore di obiezioni! Come non amarlo?
Voto: 7, inclusa la messinscena.

Diodato - Fai rumore
Gli acuti fatti con la sua voce cristallina sono un bel sentire.
La canzone non è questa eccellenza, eh... ha fatto di meglio. Un paio di passaggi armonici sono interessanti.
Voto: 6,5

Le Vibrazioni - Dov'è
La voce di Sarcina si è Negramarizzata? Cosa succede? Dov'è il vero Sarcina?
E' magica e ipnotica la scelta della rappresentazione artistica nella lingua dei segni.
Per il resto, la canzone - a parte un paio di frasi in stile Rapput - scivola senza note. Appunto.
Voto: 4,5

Albano e Romina. E' inutile, non c'è niente da fare: le loro canzoni sono adesive, appiccicate alle sinapsi, incancellabili ed indimenticabili.
Non ci credo: quanto può essere brutta una canzone? Veramente terribile "Raccogli l'attimo" di Malgioglio!!! E Romina col vocoder non si può sentire!

Anastasio - Rosso di rabbia
Porcaputtana! Lo amo fortissimo, amo tutto quel che fa!
Voto: 9, senza dubbio!

Tiziano ferro, dopo aver devastato "Nel blu dipinto di blu" ora dà il colpo di grazia ad "Almeno tu nell'universo". Com'era? Ah: "Amen, Alleluja!"

Elodie - Andromeda
L'impronta di Mahmood si sente tutta, gradevolissima. Elodie non mi piace per quella lieve sfocatura nella voce (si è capito che non mi piacciono le voci sfocate?).
La svolta dance è apprezzabile.
Voto: 7,5

Monologo di Rula Jebreal ASSOLUTAMENTE IMPERDIBILE! Fatelo ascoltare nelle scuole, in chiesa, in radio, al Parlamento, in mondovisione, OVUNQUE!

Bugo e Morgan - Sincero
Testo efficace, musica meno.
Voto: 6

Alberto Urso - Il sole ad est
Non ci credo che esista una cosa più sgradevole e sgraziata di questa voce. Né tenorile e impostata, né leggera e pop. Canzone perdibile, sul serio.
Voto: 0

Riki - Lo sappiamo entrambi
E quel vocoder sparato a 9000 a metà brano? WTF?
Brano leggero, d'amore, moscetto.
Voto: 5

"Ma tu non devi scegliere tra la faccia e il cuore". Viva Jessica Notaro, che ha anche una voce bella e matura!

Raphael Gualazzi - Carioca
Ha una faccia da schiaffi come pochi, un look che non userei nemmeno in una festa di fine crociera, una voce che quando esagera lo scannerei, ma la canzone è divertente. "Ma chi l'avrebbe detto? Sento solo la musica!"
Voto: 7

La classifica della giuria demoscopica composta da 300 destissimi e prontissimi spartani degustatori di musica:

12. Bugo e Morgan
11. Riki
10. Rita Pavone
9. Achille Lauro
8. Anastasio
7. Raphael Gualazzi
6. Alberto Urso
5. Marco Masini
4. Irene Grandi
3. Diodato
2. Elodie
1. Le Vibrazioni

QUESTA! È! SPARTA!
novembre 23, 2019 novembre 23, 2019

Microchip Temporale - la (perdibile) recensione!

Lo so, i tre o quattro affezionati la stavano aspettando ed apprezzeranno. Ecco la mia recensione in tempo reale di Microchip Temporale dei Subsonica, album con 13 collaborazioni per celebrare il ventennale di "Microchip Emozionale":

2. Sonde, con Willie Peyote: efficace, svecchiata, il “buncia” regge benissimo. E pensare che il featuring con Willie contenuto in “8” l’ho considerato la cosa peggiore dell’album!

3. Colpo di pistola, con Nitro: terribile, unghie sulla lavagna.

4. Aurora sogna, con Coma Cose e Mamakass: finalmente Aurora ha una voce. Debole, problematica, incasinata. Come la sua anima, come i suoi sogni.

5. Lasciati, con Elisa: le due voci si amalgamano bene, il duetto funziona ma il brano ha perso il suo andamento dondolante, da stanza imbottita, che gli donava tanta delicata sofferenza.

6. Tutti i miei sbagli, con Motta: ho sempre detestato quella versione acustica, quelle variazioni alla melodia, la mancanza dei bridge strumentali. E Motta nemmeno conserva: toglie.

7. Liberi tutti, con Lo Stato Sociale: senza energia. L’inno alla libertà derubricato a canzonetta.

8. Strade, con Coez: uno stupro! Sezionata l’armonia, amputata la coda rabbiosa, strappati a morsi i bridge. Non è sopravvissuta all’esperimento: riposi in pace.

9. Disco labirinto, con Cosmo: la canzone che più detestavo di Microchip Emozionale è diventata un gioiello. Ho avuto i brividi per tutto il tempo! La ritmica è audace: strepitosa, energica, incazzata direi! Sette minuti e mezzo di goduria. Chapeau!

10. Il mio D.J., con Achille Lauro: a parte gli orgasmini tattici qui e lì, funziona bene. I testi aggiunti sono ironici al punto giusto, il ritmo è fresco e regge bene. Probabilmente il brano dove si sente più chiaramente la raggiunta maturità della voce di Samuel.

11. Il cielo su Torino, con Ensi: fortunatamente hanno mantenuto l’intro identica. Fatta salva la parte rappata, con un testo pienamente coerente con l’anima del brano, non è stata snaturata.

12. Albe meccaniche, con Fast Animals and Slow Kids: bello il ritmo, crea una nuova atmosfera, contemporanea ed enigmatica.

13. Depre, con Myss Keta: aggiunge ben poco. Perdibile.

14. Perfezione, con Gemitaiz: se possibile, è ancora più incazzosa! Rasenta il brividino finale!

Giudizio complessivo: operazione commerciale che meritava forse un po' più di cura. O le cambi tutte, le carte in tavola, oppure stai fermino calmino e buonino.

Voto complessivo: 6-
ottobre 23, 2019 ottobre 23, 2019

A moment of innocence - 1996

- Ti ama?
- Sì.
- Quindi te l'ha detto?
- No.
- E allora come lo sai?
- Beh... ogni volta che mi restituisce i miei libri, ci sono dentro dei fiori.
- Che genere di libri le presti?
- Racconti, poesie, libri di scienza e di calcolo...
- Li legge?
- Certo che lo fa!
- Sì? Gliel'hai mai chiesto?
- Vedo che sottolinea ddei brani.
- Anche lei vuole salvare l'umanità?
- Sì.
- E come lo sai?
- Dalle frasi che sottolinea.
- Ed è abbastanza per sapere che lei vuol salvare l'umanità?
- Sì.
settembre 07, 2019 settembre 07, 2019

Lo scarafaggio fortunato

C’era uno scarafaggio fortunato
Gli andava dritta qualsivoglia cosa
E gli animali del suo vicinato
Dicevan: “Che fortuna favolosa!”

Aveva una corazza luccicante
Zampe forti, mandibole accurate
“Che sogno poter esserne l’amante”
Cantavan le blattine innamorate.

Se si doveva far la nuova tana
Trovava fango di prima qualità
Come porta una buccia di banana
Per dare un tocco esotico e charmant.

Quando cercava il cibo, manco a dirlo
Eran le prede a correre da lui
Niente sembrava in grado di stupirlo
Non esistevan giorni grigi e bui.

Le mosche ne apprezzavano il talento
Nel reperire merde di stagione
Le farfalle pensavan “Che portento!
Che lunga vita fa quel bagarone!”

Ma un giorno, con violenza inaspettata,
Un incidente ne causò la morte
Finì sotto una suola rinforzata
Cessò di colpo la sua buona sorte.

Qualcuno rise per la dipartita
Qualcuno ironizzò sulla corazza
Che non bastò a salvare la sua vita
“Pur luccicante non servì a una mazza”.

Nessuno spese lacrime sincere
Nessuno gli lasciò pensieri buoni
Perché l’altrui fortuna fa piacere
Ma quando è troppa girano i coglioni.

da (Ceci n'est pas) "La pipa di Magritte"
agosto 03, 2019 agosto 03, 2019

La Calabria, spiegata bene ai pugliesi.

(Post autocelebrativo, dopo aver compiuto un viaggio di 1765km e aver detto ADDIO PER SEMPRE alla Culabria)

Uno dei percorsi peggiori che un viaggiatore sia costretto a fare è Bari -> Catanzaro, in generale Puglia -> Sud Ionio calabrese.
Col treno devi affidarti a ferrovie che in questo momento stanno elettrificando il tratto tra Sibari e Catanzaro, ma sempre rimanendo col binario unico. Oppure andare a Napoli (Signore, liberaci! Un altro viaggio della speranza!) e prendere il Frecciargento per Lamezia Terme, e poi torneresti ad affidarti alle diligenze per arrivare a Catanzaro e scendere a sud. Una decina di ore abbondanti, considerando anche i cambi e le coincidenze.
Non ho mai preso in considerazione l’autobus, in quanto agorafobico, quindi vi parlerò da automobilista.

Fatevela in auto!

Il percorso è in autostrada A14 fino a Mottola, mi allaccio alla SS106, scendo fino a Sibari, scavallo verso Firmo, imbocco l’autostrada A2 “del Mediterraneo”, esco a Lamezia Terme, percorro la Statale dei Due Mari fino a Catanzaro e poi riprendo la SS106 Ionica.
Nel 2012, quando ho fatto per la prima volta questo percorso, era VERAMENTE difficoltoso: la bretella tra l’A14 e la SS106 (ora chiamata SS106dir) era un cantiere attraverso il quale si passava a velocità ridottissima tra montagne di detriti; si doveva attraversare Nova Siri (MT), con relativi autovelox e photored a 50km/h; la SS534 tra Sibari e Firmo era un pericoloso imbuto dove incrociavi enormi tir che ti spostavano; il tratto Firmo-Altomonte della A3 (si chiamava così, la Salerno-Reggio Calabria) era interessata da cantieri, stavano costruendo il tortuoso tratto di San Mango d’Aquino e lo svincolo di Lamezia Terme; il raccordo tra la Statale dei due Mari Lamezia-Catanzaro (tratto Caraffa di Catanzaro-Catanzaro Lido) era in gran parte un tratto urbano di viale Europa; per scendere verso la SS106, infine, bisognava uscire a Borgia e addentrarsi nelle campagne per trovare poi la strada che conducesse al mare.
Ora tutto questo non c’è più, tutti i lavori sono terminati, o quasi: Nova Siri Scalo ha una tangenziale a 4 corsie, 13 dei 21km della SS534 sono stati trasformati in una moderna superstrada, così come da Caraffa alla SS106 si arriva con un meraviglioso rettilineo attrezzato, che adesso serve anche l’Università della Calabria e la sede della Regione, due ENORMI complessi costruiti a tempo di record. E da Catanzaro Ovest si arriva a Copanello (Comune di Stalettì) con una superstrada ed 8 gallerie nuove di zecca.
Vi stupirò: la A2, la Salerno-Reggio Calabria, che agitava i sogni di molti automobilisti, me incluso, è finalmente terminata nel tratto Firmo-Reggio: nel 2012 il tratto da Bagnara a Villa San Giovanni era un enorme cantiere da attraversare a 30km/h, ora tutte le gallerie sono illuminate in modo moderno e sicuro. Stanno procedendo perfino all’ammodernamento di tutte le gallerie da Cosenza ad Altilia, un percorso ardito tra viadotti e trafori, a diverse centinaia di metri dal fondovalle.
E sarete anche felici di sapere che da Catanzaro Lido a Caulonia c’è un solo semaforo, a Squillace Lido!

Gli autovelox!

Ora arrivano le note dolenti: escludendo la A2, dove non ne ho mai visto uno (ma si dice che ne sia comparso uno nel 2014 sul rettilineo di Tarsia), tutto il resto è disseminato, infestato, aggredito da macchinette succhiasangue. Certo, lo fanno per la nostra sicurezza, ma ora capirete che non è esattamente così, almeno non sempre.
Sulla A14 il tutor termina il suo lavoro prima di Bari, quindi da lì a Mottola ci sono almeno 3 autovelox per senso di marcia. Cambiano spesso di posizione, ma si riconoscono perché sono custoditi nelle torrette biancocelesti della Polizia, piuttosto visibili di giorno. Il problema arriva nel tratto lucano della SS106, dove non ci sono postazioni fisse ma solo interventi estemporanei, in genere sui rettilinei, purtroppo mal segnalati. Prestate molta MOLTA attenzione tra Policoro e l’ingresso in Calabria: Rotondella ha tipo 500m di SS106, ma vi piazza spesso una pattuglia che è pronta a sanzionare chi, venendo da nord, non è stato pronto a passare da 110 a 50km/h! Avete capito bene: DA CENTODIECI A CINQUANTA, sul rettilineo di una superstrada!
In Calabria si ragiona un po’ di più: c’è un autovelox ben segnalato a Rocca Imperiale, uno moooooolto nascosto a Roseto Capo Spulico (e a volte c’è anche la pattuglia di vigili con la macchinetta - è un passaggio in un centro urbano: il limite è 50km/h, ma non ci sarebbe motivo di andare più veloce!), è stato istituito il controllo della velocità media di 90km/h a Montegiordano, Amendolara, Trebisacce e Corigliano Calabro; infine ce n’è uno a Cassano all’Ionio, sulla SS534. I sibariti però non disdegnano di piazzarsi sulle infinite curve del tracciato per acchiapparvi come mosche!

Il cibo.

Parte del viaggio è dedicato all’esplorazione della cucina, ma ovviamente non posso indicarvi un autogrill come custode della tradizione culinaria. Se scendete da Bari, potete fermarvi a Sibari, dove proprio sulla SS106 c’è una pasticceria rinomata; hanno anche un ampio e ottimo self-service, con vivande e pizze. Se salite, avete ben tre possibilità: i panini della Stazione di servizio di Falerna sono strepitosi; l’autogrill di Rogliano ha una discreta cucina; il Sarni di Acquaviva delle fonti fa da sé focacce e pizze.

Cose da vedere.

Siete in anticipo di un paio d’ore? Volete fermarvi in un posto tranquillo o vedere qualcosa di eccezionale in breve tempo? Eccomi qui, pronto a consigliarvi le deviazioni dalla retta via!
A Monasterace (RC) c’è un museo che è appena a lato della SS106:  tutta roba magnogreca di splendida fattura, col Mosaico del Dragone a farla da padrone.
Volete godere di uno dei panorami più spettacolari dello Ionio? Salite a Gasperina (CZ), a soli 9km dalla SS106: dal santuario della Madonna dei Termini, nei giorni di tramontana, si vede tutto il golfo di Squillace dal faro di Punta Stilo a Capo Colonna. E c’è anche “La Paladina”, un ristorante che vi stupirà piacevolmente.
Il castello di Roseto Capo Spulico (CS) è un must, ormai è anche location per matrimoni prestigiosi, proprio sulla SS106. Salendo ancora, il borgo medievale di Rocca Imperiale (CS), uno dei meglio preservati, custodisce un piccolo ma maestoso castello federiciano.
Uscite a Gioia del Colle (BA), fermatevi in un caseificio e fate scorta di mozzarelle e latticini vari, non ve ne pentirete.

Il mare.

Tutto il mare che vedrete sarà ALMENO spettacolare, ma lo volete sapere dov'è il posto più bello in cui ho fatto il bagno? Uno, che vi ripaghi da solo di un anno di stenti?
Si trova a San Sostene (CZ): uscite dalla SS106 dove c'è scritto "MARE" (e dove, sennò?), fate il sottopassaggio e andate sempre dritto. Quando trovate il mare, con la sabbia più bianca e fine di tutti i dintorni, abbandonate tutto in auto e correte a tuffarvi come se non ci fosse un domani! Mi ringrazierete!

luglio 15, 2019 luglio 15, 2019

Le relazioni più o meno pericolose

Uno dei miei peccati più grandi è la presunzione che le persone si leghino a me quanto io a loro.

Ci sono persone che io ritengo speciali, che hanno lasciato un'impronta grande e profonda nella mia vita: per avermi offerto gentilezza, o perché mi hanno aiutato in un momento complicato, oppure semplicemente perché abbiamo condiviso tempo, risorse ed emozioni. Non importa quanto lungo sia stato il nostro incontro.

Ecco, magari io per loro sono una cacchetta incontrata sul loro cammino e mi eviterebbero volentieri, se non fosse che io continuo a cercarle per ringraziarle, sperando di condividere ancora tempo, risorse ed emozioni.
Questa cosa mi mette ansia, mina la mia autostima già precaria e quindi mi fa sentire costantemente in pericolo.