marzo 30, 2022 marzo 30, 2022

Il volto.

Mi è venuto in mente un volto.

Un viso femminile, sorridente, di una cinquantenne o giù di lì, biondastra. Non so a quando risale questo ricordo, ma cerco di associarlo a qualcuno o a qualcosa da lunghissimi minuti.

Non ricordo come parla, quindi non so se è un ricordo pugliese o calabrese o di chissà quale altra parte d'Italia. Mi viene da associare questa persona a qualcosa di verde e ad un banco tipo reception.

Non so dire se è remoto o remotissimo; di sicuro non è recente, visto che non la vedo con la mascherina. E sarebbe una beffa se fosse un personaggio di un film o una fiction, un'attrice nel suo ruolo.

La cosa certa è che non ricordo a chi appartiene questo volto simpatico, se è reale o immaginaria, se viva o morta.


Ecco. Scrivendo mi è tornato in mente chi è. Appartiene ai ricordi calabresi e l'ho ricordata sorridente, quando era felice. Che strana cosa che è il cervello: ricorda le cose belle prima che diventino brutte e, affinché ricordi le cose brutte, aspetta che siano diventate meno terribili.

marzo 09, 2022 marzo 09, 2022

MADRE NATURA È UNA PUTTANA!

 Come da oggetto.

marzo 06, 2022 marzo 06, 2022

Portafortuna

Ho smesso di essere superstizioso la mattina di Capodanno 1991 quando, rientrando a casa alle 6 del mattino, mi sorpresi a correre per evitare che un gatto nero passasse davanti al mio portone prima di me.

Chi avrebbe potuto salvarmi a quell'ora del mattino? Così decisi che era una cosa stupida e non ho mai più seguito le superstizioni. Specchi, sale, olio, scale, gatti neri, cappelli sul letto... nulla.

Ci sono però degli oggetti che ritengo in qualche modo fortunati. Se trovo per terra una perlina, un sassolino strano, un chiodo, tendo a conservarli con un sorriso e ad illudermi che le cose, da quel momento in poi, andranno meglio.

Le cose, in genere, vanno sempre più a schifo, così sono tentato di liberarmi di quegli inutili oggetti. E invece un neurone lì dietro mi dice: "guarda che comunque ti sei salvato!". Quindi sorrido ancora una volta al sassolino, al pupazzetto, al chiodo storto e ringrazio con indulgenza.


Post scriptum: NON TEMERE IL VENERDÌ 13 MA IL MARTEDÌ 17!