Pronti per la maratona? Pronti per ascoltare Il Tre alle tre? Io ho già sonno, mo ve lo dico!

Diavolo ed acquasanta, Mengoni ed Amadeus. Il primo in nero, il secondo in bianco... che in cima alle scale si fa il segno della croce.

Clara - Diamanti grezzi
Abito grigio iridescente, con cintura di cristalli e spalle nude. Brano spiccatamente dance, molto orecchiabile. Ottima presenza scenica, nonostante la difficoltà di essere la prima a cantare.
Frase imperdibile: "Non sappiamo ancora fare a meno di parole che quando si schiantano lasciano il segno".
Voto: 7

Siparietto col maestro De Amicis che parte con una musichetta balcanica. Minimi espedienti per consentire i cambi di scena sul palco.

Sangiovanni - Finiscimi
Abito elegante oversize in bianco, scarpe nere. A tratti non si capiscono le parole. Peccato si siano sentite distintamente le parolacce incluse nel testo. Canzone leggera, impalpabile.
Voto: 5

Fiorella Mannoia - Mariposa
Splendida Mannoia nel suo abito in pizzo bianco trasparente con scollatura generosa. Canta con la solita bravura un brano nei ritmi del flamenco, il pubblico segue battendo le mani e alla fine ripete con entusiasmo il suo nome. Sinceramente accattivante ed orecchiabile.
Nel finale frase cult: "E per sempre sarò libera, e orgogliosa canto!"
Voto: 8

Ah, ecco a cosa serviva la musichetta. All'ingresso di Ibrahimovic!
Vorrei indire una petizione per dichiarare il sorriso di Ibra Patrimonio dell'Umanità.

Ibrahimovic seduto in prima fila al posto della Parietti. Sic transit gloria mundi.

La Sad - Autodistruttivo
Look punk in purezza: creste, capelli colorati, total black, costole e mandibola in metallo, "corna" e tatuaggi. Plant è un po' in affanno sulle note più alte. Brano d'impatto, nonostante non sia il mio genere.
Sul finale entrano tre figuranti ciascuno con un messaggio relativo alla campagna antisuicidio.
Voto: 6

Mengoni tanto, troppo emozionato. Gli si sentiva proprio il diaframma, l'epigastrio, le ginocchia vibrare e scricchiolare. E grazie alla maglia metallica "vedo non vedo" (più "vedo"!) anche gli ormoni del teatro hanno vibrato.

Irama - Tu no
Look total black, ha abbandonato l'iconico orecchino con la piuma. Canta con la consueta voce potente e canta ancora una volta di un addio, di una separazione. Gli interventi del coro impreziosiscono e apportano energia al brano.
Voto: 6,5

Ghali - Casa mia
Se Mahmood canta di una tuta gold, lui si presenza in tuta silver, argento sbrilluccicante. Probabile citazione di "Azzurro" sulla frase "Se la tua casa non sai qual è / Ma il prato è verde, più verde, più verde". Canzone impegnata dal ritmo incalzante, parla di guerre spiegate agli alieni e, a ragione, Ghali spiega "Ma qual è casa tua, ma qual è casa mia, dal cielo è uguale, giuro!".
Spiace per l'autotune, non lo sopporto. A meno che tu non sia Cher e non stia cantando "Do you beliiiieve in life after love?".
Voto: 6,5

Negramaro - Ricominciamo tutto
Aho', so' tornati i Neri per caso? J'è morto er gatto?
Una vera dichiarazione d'amore, in pieno stile "Negramaro" con Sangiorgi in stato di grazia. Gran bel brano energico, peccato che decolli solo sull'ultimo ritornello. Il finale "a secco", con la voce di Giuliano Sangiorgi senza musica né effetti, è un tocco di classe.
Voto: 7,5

Sarò io, ma ormai i siparietti di Fiorello comincio a sopportarli poco.

Annalisa - Sinceramente
Anche lei in total black, il nero domina. Però è in short e reggicalze. Il brano è accattivante, cassa in 4, sulla scia dei successi dell'estate scorsa. Lei intonata come un diapason, la sua voce è una certezza. Seria candidata alla vittoria, come si deduce facilmente dall'ovazione che il pubblico le tributa al termine dell'esibizione.
Voto: 7

Non è possibile morire a 24 anni per un motorino parcheggiato male!

Mengoni in versione cabarettista mi mancava. E' ADORABILE!

Mahmood - Tuta gold
Nero, ancora nero. Pantaloni in pelle e gilet da cacciatore in pelle nera con mille tasche trapuntate, in apparente contrasto con il viso da bravo ragazzo.
Mahmood è una certezza quando deve farsi ascoltare immediatamente. Il brano si attacca ai timpani con ostinazione ed è ballabilissimo. Voce in piena e perfetta forma.
Da segnalare la perla: "Ricorderò i gilet neri pieni di zucchero". Ecco, vedi il motivo del look? :)
Pubblico in delirio.
Voto: 7,5

Diodato - Ti muovi
Anche lui, come Sangiovanni, in abito elegante bianco e scarpe nere. Accoppiamento ardito tra dolcevita e giacca con collo alla coreana.
Brano slowrock melodico, potente, dall'arrangiamento ricercato. Voce più scura del normale, quasi soul. Geniale il contrasto tra il ritmo ondeggiante del brano e la coreografia indiavolata del corpo di ballo.
Voto: 8

Lazza, con una delle mie canzoni preferite di Sanremo in assoluto, "Cenere". Continuo ad ascoltarla con estremo piacere. Gran pezzo, grandissimo!

Omaggio a Toto Cutugno. Pezzo di storia, doveroso.

Loredana Bertè - Pazza
Si può dire? L'anima più rock e le gambe più belle della musica italiana, e stasera è tutto evidentissimo.
Grande Loredana, con un brano autobiografico, emotivamente rischioso. La voce è in gran forma e lei riempie il palco con il suo cuore e le sue braccia aperte sul finale.
Negli annali: "Prima ti dicono basta sei pazza e poi ti fanno santa!"
Voto: 8, di stima e per la storia.

Geolier - I' p' me, tu p' te
Un altro vestito a lut... ehm... elegantissimo in nero luccicante. Ritmo trascinante, spiace sempre per l'autotune. Ardita la scelta del testo interamente in napoletano. Non è affatto il mio genere.
Voto: 4,5

Alessandra Amoroso - Fino a qui
Tubino nero e guanti lunghi, trucco incomprensibile.
Ballata nel suo consueto stile, voce potente e controllata, forse troppo. Sembra che l'emozione non arrivi fino in fondo. Il pubblico però non la pensa come me e per la prima volta applaude a scena aperta.
Voto: 5,5

The Kolors - Un ragazzo una ragazza
Ecco, Stash in nero e gli altri due Kolors in bianco.
Il brano ha vibrazioni funky Anni '70 e sicuramente sarà il tormentone più "appiccicoso" dei prossimi mesi. Ho come la sensazione che verrà usato pure per i cori da stadio.
Ariston is on fire!
Voto: 7

Angelina Mango - La noia
Abito con fantasia damascata aderente come un tatuaggio. Zampa come poche.
Canzone accattivante e strappa-applausi, senza dubbio, su un ritmo latino. Grande padronanza della voce per una ragazza di soli 22 anni, anche su un testo che a tratti è uno scioglilingua: buon sangue non mente. Un'altra seria candidata alla vittoria finale.
Ovazione finale!
Voto: 6,5

Sì, va bene tutto, però... prendete i trenta cantanti e metteteli in ginocchio davanti alla divinità assoluta: Marco Mengoni. Vestito, svestito, in rosso, in nero, in pelle, in seta... BASTA CHE CANTI!
Undici minuti senza fiato! E l'arrangiamento di "L'essenziale" è stato INCREDIBILE!

Il Volo - Capolavoro
Gli ennesimi vestiti completamente in nero.
Il trio per questo brano ha quasi completamente abbandonato l'impostazione lirica per concedersi un'interpretazione pop. Canzone in perfetto stile sanremese, emblema del bel canto.
Il pubblico ha gradito, io decisamente meno.
Voto: 4

Big Mama - La rabbia non ti basta
Abito nero con un corpetto che strizza tutto e la gonna vaporosissima. I capelli Anni '40 sono favolosi.
Brano in pieno stile discodance, potentissimo e dal messaggio diretto: "Guarda me, adesso sono un'altra, la rabbia non ti basta".
L'Ariston riscopre la sua anima tunz-tunz!
Voto: 7,5

Ricchi e Poveri - Ma non tutta la vita
Salgono sul palco infiocchettati da un grande fiocco rosso. Anche i ballerini indossano tutti un enorme fiocco rosso. Il colletto della camicia di Angelo è "strano", detto gentilmente.
"Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita" dovrebbe essere un mantra per tutti. La canzone inizia con "Che confusione", citazione imperdibile; definirei la canzone "giovanile".
Che confusione all'Ariston, applausi!
Voto: 5, con affetto. 

Emma - Apnea
Short cortissimi e scollatura generosa, in nero. I capelli castani e lunghi le donano una luce diversa.
Canzone che strizza l'occhio all'elettronica e al pop primi Anni '80, voce potente, sicura e matura.
Paradossalmente la sua canzone vincitrice fu una delle meno efficaci del suo repertorio.
E' stata presentata da Amadeus in galleria e l'affetto del pubblico si fa sentire in ogni momento.
Voto: 6,5

Francesco Renga e Nek - Pazzo di te
Finalmente due controcorrente: Renga in abito vinaccia e Nek in blue egizio.
Ballata che non lascia il segno, però le loro voci con gli anni non hanno perso un briciolo dello smalto giovanile.
All'Ariston piace.
Voto: 4,5

Mr.Rain - Due altalene
Mr. Rain sale sul palco vestito con un abito bordeaux, elegantissimo.
Qui assistiamo all'upgrade: invece dell'autotune, ecco il vocoder. Usato con parsimonia regala effetti inattesi e gradevoli. Una dolce canzone, dedicata alle persone incontrate in questo anno di cambiamenti, dopo il festival dell'anno scorso. Il brano è però lontanissimo dall'impatto di "Supereroi".
Cit.: "Abbiamo unito i nostri lividi come due oceani indivisibili".
Il Teatro appare deluso.
Voto: 5,5

Bnkr44 - Governo punk
Sei elementi vestiti come ragazzi della comitiva sotto casa. Per caso è tornato di moda il grunge?
Belli, giovani, freschi, potenti e con una coreografia accattivante. Canzone leggera, ballabile e dalla melodia complessa e piena di salti. Bravi.
Il pubblico è tiepidino.
Voto: 7

Gazzelle - Tutto qui
Occhiali da sole nerissimi e felpa nera. Semplice, così.
Una storia d'amore raccontata con una melodia leggera, quasi a dire veramente in musica "tutto qui". Molto efficace, anche senza effetti speciali.
Voto: 7

Dargen D'Amico - Onda alta
Costume nero ma in gran parte ricoperto da orsetti di peluche. Perfino il coro sulle scale ha gli occhiali con le montature di peluche.
Una canzone che parla di migranti, di carrette del mare che si piegano sotto l'onda alta. Immagino già gente che ballerà spensierata un brano dal messaggio così pesante.
Molti del pubblico zompettavano sulla poltrona, l'applauso dopo l'appello al "cessate il fuoco" non è stato così caloroso.
Voto: 7

Rose Villain - Click boom
Abito cortissimo e smanicato, sui toni dell'azzurro e dei fiori metallici applicati, stivali argento.
Una canzone d'amore con molte anime: è dance, è pop, è romantica, è lenta. Voce rotonda, potente ed emozionante. Non ho capito se all'inizio c'erano problemi con gli effetti o con l'audio, sembrava gracchiasse.
Ariston tiepido.
Voto: 6

Santi francesi - L'amore in bocca
Il vocalist indossa un blazer gessato indossato a pelle, con guanti lunghi di pelle nera; il tastierista ha uno smanicato nero con lustrini su camicia bianca. Molto eleganti.
Brano gradevole e raffinato, interpretato con sicurezza, nonostante l'evidente emozione per il debutto.
Voto: 6,5

Fred De Palma - Il cielo non ci vuole
Abito nero scurissimo con applicazioni lucide e spalline importanti.
Brano molto lontano dal suo stile e molto lontano dall'essere il prossimo tormentone. Nonostante ciò, la canzone è comunque bella e l'arrangiamento orchestrale le dona energia.
Voto: 6

Maninni - Spettacolare
Nero integrale anche per Maninni, la camicia ha un collo fusciacca fino alle ginocchia e migliaia di lustrini.
Ballata lineare, cantata con precisione ed emozione. Gran bel debutto.
Voto: 6,5

Alfa - Vai!
Anche lui tutto in nero, ma con la maglietta dentro i pantaloni.
Forse la canzone più accattivante di tutte. Ha tutto: il fischio, il clap, lo "uh-uh". Giovanissima, insomma! Quest'estate farà il botto.
Però io proprio non lo sopporto.
Voto: 5, ma proprio solo per la canzone, eh!

Il Tre - Fragili
Abito tipo Pollock, nero su bianco.
Incredibile la sua velocità nel flow! Canzone fortissima e con la cit. imperdibile: "Siamo fragili come la neve, come due crepe".
Il pubblico apprezza, nonostante il sonno.
Voto: 6,5

Classifica finale sala stampa:

5. Mahmood - Tuta gold
4. Diodato - Ti muovi
3. Annalisa - Sinceramente
2. Angelina Mango - La noia
1. Loredana Bertè - Pazza