Non posso esimermi...

Parliamo di Celentano? Massì dai, sempre meglio che la famiglia-artistica-allargata-Carrisi.

Secondo me quell'uomo è il fenomeno più sopravvalutato dell'intera storia della televisione.Rockpolitik è finto, a partire dal titolo. Non c'è politica in quel programma, c'è solo comicità scadente... Ah capisco, la chiamano satira. La satira attacca dal basso, parte da chi il potere non ce l'ha... non può partire da un programma che tutti fanno finta di temere e che ha cominciato il battage pubblicitario otto mesi fa! E non c'è rock, ma solo la marchetta all'immancabile CD monocorde del secondo Adriano mediatico (dimentichiamo il nazionalpopolare Pappalardo?).
Fiorello è riuscito a farci sembrare simpatico un mostro moderno come Ignazio La Russa, che sappiamo benissimo cosa faceva da giovane... ecco, Crozza oggi ha detto (mi hanno riferito) che gli pare assurdo Celentano che dice cose di sinistra. Certo, è come se Cicciolina si facesse ricostruire l'imene per tornare vergine. Perfetto, ora immaginate la casalinga di Voghera o l'impiegato di Caserta che pensano: "Azz, ma è vero, ma che c'entra Celentano con la sinistra?" mentre riprendono a mangiare la loro cotoletta. Il tutto, con un messaggio ambiguo ed efficace, per far risplendere sempre più la "coerenza" del Cavaliere.

Nzomm, meno lo vedete, meno ne sentite parlare, e meglio è. Altrimenti meglio MarioDeFilippi.