luglio 31, 2003 luglio 31, 2003

OMBRE LUMINOSE


"E come riconoscerlo?" ho domandato.

e m'hanno risposto: "Il suo segno

è l'OMBRA LUMINOSA.

Si può ancora incontrare chi porta questo segno

che raggia dal suo corpo ma insieme lo reclude

e perciò si dice luminosa

ma anche ombra.

A percepirlo non basta il senso comune.

Ma come spiegare un senso? Non esiste un codice.

Si potrebbe paragonare al desiderio

che chiama gli innamorati intorno a una ragazza

scontrosa, bruttina, sciatta ma rivestita

delle proprie ignare visioni erotiche.

Forse, potrebbe darsene un esempio nel

favore tribale, che consacra

i nati diversi dagli altri, visitati dai sogni.


Ma gli esempi non servono.

Forse lo si vede forse lo si ode forse lo si

indovina quel segno.

C'è chi lo aspetta chi lo precede chi lo rifiuta

qualcuno crede di scorgerlo sul punto di morire.

E certo è che per quel segno che sul fiume Giordano

fra tutta la folla anonima confusa

a UNO il Battista ha detto: "Sei tu

che devi battezzarmi, e chiedi a me il battesimo".

Ombre ombre ombre luminose

luminose LU-MI-NO-SE...


"La Storia" di Elsa Morante

A volte capita che la mente colleghi alcuni ricordi a ciò che sta accadendo in quel momento, improvvisamente e senza collegamento apparente.


Mentre ero in auto sono stato investito da due immagini molto vive in me, distantissime tra loro nel significato, ma ugualmente tenere, a loro modo.


Mia nonna, l'unica che ho conosciuto, venne a stare per un po' di tempo a casa mia. Era molto avanti con gli anni, forse 79-80, e tra le fisse che aveva, c'era quella di voler fare testamento. Uno dei pochi nipoti "seriamente" alfabetizzati ero io, perciò le stavo vicino e le feci ricordare come doveva firmare. Entusiasta, cominciò a firmare su tutto: foulard, divani, tovaglie e tovaglioli... non ci stava più troppo con la testa.

Era anche molto grassa e dormiva in un letto basso, quasi una brandina... non per sadismo, ma all'epoca avevamo appena cambiato casa e non avevamo mobili degni di essere chiamati tali. Una mattina ci ritrovammo io e lei da soli; io un fuscello di una trentina di chili, lei una palla di novanta... e doveva alzarsi da quel letto! Provai a tirare, tirare, tirare... ma era troppo pesante per me. Oh, issa! Spingi! Tira! Dopo una mezz'oretta abbondante di tira e molla, col rischio che facesse la pipì a letto, riuscii a sollevarla in piedi. Lentamente quindi, esausti, ci dirigemmo in bagno. Durante il tragitto si mise a cantare una Ave Maria! Mai sentita cantare prima di allora... e nemmeno mia madre poi ci credette facilmente: una donna così dura e rigorosa non poteva cantare! Mi fece tanta tenerezza, quasi avesse voluto ricompensare lo sforzo dell'adorato nipotino con quel regalo... e tuttora rimpiango quelle sensazioni.


La seconda immagine è di tutt'altro tenore, non altrettanto tenera ma forse altrettanto nostalgica. Sempre mentre guidavo, mi è balzata in mente la prima volta in cui mi è capitato tra le mani un fumetto porno, 'anta anni fa. Nell'ultima vignetta c'erano un uomo e una donna, lui sopra di lei e lei a gambe all'aria, su una barca... e lei diceva: "Sìììì, sfondami tutta fino all'utero!!!". E io non sapevo minimamente cosa fosse un utero! 


Chiaro.


Il di' che nasce - Benedetto Marcello

luglio 30, 2003 luglio 30, 2003

Avete provato a mettere una mano nell'acqua bollente e una nell'acqua gelida? I sensi impazziscono... Mmmm, sì... è proprio la sensazione che ho avvertito oggi pomeriggio.


Entro in un bar e per primo vedo un ragazzo simpatico, che mi accoglie con un bel sorriso... il che non è male (cit.), e ho risposto con un sorriso. Dietro di lui, ma non in sua compagnia, c'era una ragazza (miss maglietta bagnata...) che odio e detesto, poiché è stata concausa di alcuni dissidi con Scuro. Il mio sorriso si è rabbuiato, ma siccome era in compagnia (stava con la giraffa, Nota x Scuro) non le ho detto la fatidica frase che avevo promesso di pronunciare la prima volta che l'avessi rivista...


/mode promessa non mantenuta on

lei: "Come stai?"

io: "Stavo meglio prima di incontrarti!"

/mode promessa non mantenuta off


Per giunta, le due tizie sono andate via e il ragazzo mi ha anche offerto un caffè con ghiaccio, in segno di gratitudine per un favore che gli avevo fatto tempo fa.


Caldo-freddo, alto-basso... sì, chiaro-scuro!


Chiaro.


O pastor - Madredeus

Con la rosa, cogli anche le spine.

Il miele lascia le dita invischiate.

La fresca anguria dà la diarrea.

E il cioccolato regala i brufoli.

Una notte serena porta con sè le zanzare.

La placida sigaretta è dannosissima.


Apparentemente nulla è perfetto, se non sappiamo accontentarci.

E se è così per le cose, figuriamoci per le persone...


Chiaro.


Pace - Baglioni

luglio 29, 2003 luglio 29, 2003

E poi, caro signor anonimo dal commento in pratiche confezioni monodose... a cosa ti riferivi? Pretendi di essere il mare al quale affidare i miei messaggi in bottiglia?


IncazzaChiaro.


Silenzio.

Odio i commenti anonimi. Odio lo spamming intelligente di materia cerebrale sul mio blog. Datevi un'identità, anche se falsa, tipo "La vagina di Cappuccetto rosso", "La carota di Rocco", "Milingo"...

Non è un desiderio, è una minaccia reale di cancellazione dei commenti ai miei post. Punto.


Chiaro.


Silenzio

In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end superiore Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro è in bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro in chi bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the non end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro si in bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro in ferma bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino alle ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the apparenze end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end Il mattino ha l'oro in bocca In the end In the end In the end In the end In the end

La sfiga continua a perseguitarmi.


Stamattina c'è stato un errore in Posta: è tornato il titolare della zona 10, al quale ovviamente ho ceduto il passo. Sono stato perciò spostato nella zona 16, composta da sole 3 strade complete, ma densissimamente abitate. Una passeggiata se fai il "canguro", una emerita rottura di coglioni se decidi di consegnare TUTTA la posta. Io ho fatto il canguro, e infatti mi sono ritirato alle 13.


Ovviamente... ho trovato tutta la posta di oggi da incasellare. Il bastardo non ha fatto ASSOLUTAMENTE nulla!!! Domani c'è mercato, e invece di essere una giornata di riposo o quasi, diventerà la solita lotta contro il tempo.


Odio la Terra e tutto ciò che contiene. Sparite velocemente tutti dalla mia vista o saranno guai!


Chiaro.


In the end - Linkin park

luglio 28, 2003 luglio 28, 2003

E sono ancora svuotato, privo di energie, inane.


Spero solo di non trovare domani un mucchio di posta inevasa, perché altrimenti lo sconforto potrebbe distruggermi definitivamente. Sono di vetro, ora.


Chiaro.


Pax deorum - Enya

luglio 27, 2003 luglio 27, 2003

E' difficile sorridere quando finalmente hai chiaro in testa che hai rischiato la vita per fare una delle solite cazzate che avrebbero potuto riempire quella stessa vita.

Purtroppo ero solo accecato... accecato da uno dei tanti specchi che riflettono la luce del sole.


Ma oltre a non avere più quel sorriso, sono anche tremendamente incazzato, perché CHI ha mantenuto quegli specchietti è coscientemente colpevole di averlo fatto. Ha mangiato con me, riso e pianto con me (che bel doppio senso! posso registrarlo alla SIAE, visto che siamo orribilmente in tema?)... e poi mi ha abbandonato LETTERALMENTE per strada.


Forse non sarò mai troppo cattivo, spietato, lucido e determinato nelle vendette, ma come dico "NO" e "VAFFANCULO" io, non lo dice nessuno!


Amen.


Chiaro.


Amen - Liora

Ecco qui il mio abbraccio:


- a chi mi ha appoggiato in questa mia avventura;

- a chi ho mandato a fare in culo per avermi bidonato all'ultimo secondo;

- a chi mi ha sorriso da lontano;

- a chi mi ha apprezzato e a quelli a cui non sono piaciuto;

- ai lettori di questo mio diario, come promesso.


E' finita questa giornataccia, è finita... ora mi accoccolo tra le braccia di Morfeo, sperando di non sognare.


Chiaro.


The greatest love of all - Whitney Houston

luglio 26, 2003 luglio 26, 2003

Dazz che questo è il mio giorno sfigato, potrebbe essere il mio ultimo messaggio.


Se così fosse, questa canzone sarà il mio testamento.


Chiaro.

Non c'è che musica in me - Giorgia


 


 


Erre o acca risultato negativo


Tracce sospette su quel pentagramma che è il mio elettrocardiogramma


Oscillano fibrillano


Delle macchie scure inidentificabili


Forse è colpa del pianista che mi fuma intorno tutto il giorno


Glucosio potassio e calcio che strazio


All’esame della vista sono uscito fuori pista canticchiando un vecchio blues.


Mmmm, corde a posto, risultato positivo.


 


Se analizzi il mio sangue tu troverai sorprese vedrai


Il cuore ha preso la forma di una chitarra oramai.


E’ così                                     così


Ascolta                                    ascolta


Nessun dottore potrà mai curarmi


Ho già la medicina: una dose di prima mattina… perché


 


Non c’è che musica in me, non c’è che musica in me


I’ve got the music in me


Non c’è che musica in me, non c’è che musica in me


I’ve got the music in me.


 


Le tempio battono a tempo                          tempo


e il polso con la batteria


tatuata ho una chiave                                  per chi


per chi vuole entrare nell’anima mia


E’ così                                     così


Dai entra                                  entra


Però prima dobbiamo accordarci


Non vorrei spaventarti                e con le mani


Puoi frugarmi: né droga né alcool troverai… perché


 


I’ve got the music in me, non c’è che musica in me


I’ve got the music in me


Non c’è che musica in me, non c’è che musica in me


I’ve got the music in me.


 


Vibrante, come brucia


Sulla mia pelle stai vedendo le stelle


Suonerai la mia pelle così


Tamburo dell’anima mia sì sì sì sì!


 


I’ve got the music in me, non c’è che musica in me


I’ve got the music in me.


I’ve got the music in me, I’ve got the music in me


Non c’è che musica in me.


Non c’è che musica in me, non c’è che musica in me


I’ve got the music in me.


 


Pelle legno e ferro                            ferro


Doni di musici magi


Siamo tutti strumenti creati per vibrare insieme, lo sai.


E’ così                                     così


Ascolta                                    ascolta


E se accompagni la mia melodia


È una grande armonia


Non c’è mai silenzio, non è una bugia.


 


Non c’è che musica in me, non c’è che musica in me


I’ve got the music in me


Non c’è che musica in me, non c’è che musica in me


I’ve got the music and sound in me.


 


I’ve got the music in me


I’ve got the music, I’ve got the music in me in me in me in me!


 


I’ve got the music in me, non c’è che musica in me


Non c’è che musica in me-ieieie


 


Non c’è che musica in me, non c’è che musica in me, in me, in me, in me


 


I’ve got the music in me, I’ve got it!


Non c’è che musica in me.


 


Mmmmmmm


 


Non c’è che musica, non c’è che musica


E poco poco poco poco di te


 


Non c’è che musica, non c’è che musica


In questa cover cover cover cover cover


 


Non c’è che musica, non c’è che musica


Ho fatto il pieno e ce ne sta ancora un po’                  un po’ se analizzi il mio sangue


 


Non c’è che musica, non c’è che musica


E poco poco poco poco di te                                   e poco poco poco poco di te, di te, di te


 


Non c’è che musica, non c’è che musica


Ho fatto il pieno e ce ne sta ancora un po’, sì              mm-mm pelle legno e ferro


 


Non c’è che musica, non c’è che musica


In questo disco fatto così

luglio 25, 2003 luglio 25, 2003

Proprio quando avrei avuto bisogno di più calma, il mio fisico è messo a durissima prova. Chissà quanto tempo resisterò a questi regimi, iperbolici per me, che sono abituato alla regolarità e alla lentezza controllata... fino al ritardo cronico.


Domenica sarà finito tutto, e se sarò ancora vivo e sano, siete invitati a partecipare ad un mega-abbraccio collettivo.


Pensatemi...


Chiaro.


Bedtime stories - Madonna

Decidere di togliersi la maglietta perché fa troppo caldo davanti al PC fa diventare la mia stanza il posto più affollato di zanzare del pianeta. CHEPPALLE!


Chiaro.


Amazing graze - Tradizionale

E il diavolo avanza a piedi nudi lungo il sentiero di rocce e sterpaglie per arrivare ad una graziosa casupola con il camino fumante.

Bussa, si accomoda e compra un'anima da tenere con se per tutta la notte, tutta la settimana, tutto il mese o tutta l'eternità.


Cioè... una persona che scrive queste cose, non può che essere Speciale.


Chiaro.


Non c'è che musica in me - Giorgia

luglio 24, 2003 luglio 24, 2003

Precisamente.


Sono nato esattamente trent'anni fa.


Chiaro.


Happy birthday - Marilyn Monroe

luglio 23, 2003 luglio 23, 2003

Troppe coincidenze. Troppi "segni". Ora ho paura.


Chiaro.


silenzio...


q7 - con chi hai il rapporto piu' bello nella tua vita?



regulus21 - ci sono diverse persone: uno è il padrone dei miei pensieri, è l'unico che ha la chiave per decifrarli...



regulus21 - uno è la mia coscienza cattiva...



regulus21 - il terzo invece è in contatto telepatico.



q7 - fondamentalmente pensi di essere cattivo?



regulus21 - faccio di tutto per esserlo, ma poi mi riduco ad una tigre impagliata, che spaventa e non agisce



q7 - quindi sai che non e' cosi', ma la consideri una debolezza da nascondere?



regulus21 - mi piacerebbe usare in alcuni casi la cattiveria, o almeno l'autorità, come deterrente



q7 - e nella vita reale ti viene facile o difficile?



regulus21 - difficile



q7 - non avevo dubbi ci credi?



regulus21 -



q7 - in realta' non potrai fare niente per nascondere ad alcuni chi sei... ma tu sai chi sei?



regulus21 - Sono il giullare di corte per un re triste: me stesso.



q7 - questa e' la condizione, non l'essere vero, tu sai chi sei???



regulus21 - Error 342: domanda troppo complessa. Il sistema potrebbe essere instabile. Annulla, Ignora, Riprova o Tralascia? 


Chiaro.


Back to primordial chaos - Nekros

luglio 20, 2003 luglio 20, 2003

E infatti non sono andato alle prove...


Chiaro.


Light my fire - 2003 version

Stasera devo fare una cosa che NON mi va di fare. Prove per un matrimonio...

ARGH! Chi ci vuol andare al posto mio??


Chiaro.


Waiting - Madonna

Il dialogo via SMS risale a venerdì pomeriggio. Venerdì sera scopro che lei e sua sorella, avvocatesse entrambe, non ne hanno nemmeno un briciolo, di cuore... realmente.


E' profondamente inumano mettersi a tavolino e decidere di lasciare un uomo, per carità non uno stinco di santo, senza spiegazioni, distruggendolo psicologicamente... e poi rovinarlo economicamente, a partire dalle migliaia di euro fino a negargli i centesimi.


Non sarò mai arrabbiato abbastanza con gente del genere!

E l'avvocato sparì dalla mia vita...


Chiaro.


IX Sinfonia "Dal nuovo mondo" (IV movimento - Allegro con fuoco) - Antonín Dvorák

SMS parte quinta, stavolta con l'avvocato:



Lei: "In qualità di suo agente di commercio, le comunico che è diventato ricco. La vendita del suo cervello è stata un vero affare: non era facile trovarne uno mai usato."



Io: "Anche lei è diventata ricca. La vendita del suo cuore è stata un vero affare. Per trovarne uno mai usato cercavamo un avvocato".



Lei: "E sei bastardo dentro!".



Io: "E meno male che ti voglio bene".



Chiaro.



Magnificat di Marco Frisina - Mina

Un'altra volta viene sera, un'altra volta il tempo ha corso più di me.
Il cuore si domanda nel silenzio: "Che resta di ogni giorno? Che resta della vita?".



Un'altra volta anche stasera una melodia sale di tono dentro me.
Non conta quel che è grande o quello che ha un nome, ma conta solo ciò che è amore.



Perché niente è piccolo di quello che fai per amore.



Chiaro.



This song

luglio 18, 2003 luglio 18, 2003

Io sparisco per un tempo indefinito. Chi vuole, sa come raggiungermi.



Chiaro.



Silêncio - Madredeus

Potrebbero esserci grosse novità da queste parti, perciò aguzzate la vista. Potrebbe essere la prima e l'ultima volta che vi chiedo di leggere con attenzione queste pagine.



Chiaro.



Entr'acte II (Carmen) - Bizet

1992: C'era una volta un ramoscello di acacia.



Fu strappato all'Albero Padre e trasportato via a dodici chilometri di distanza, per essere piantato dietro un muro scrostato. Attecchì subito e divenne la gioia degli sensi per tutti: piccole sfere gialle e tenere ondeggiavano al vento in un mare di foglie verde scuro, spargendo un profumo carezzevole e discreto.



Divenne sempre più grande, fino a donare ombra a quel moncone di muro, riparo ad uccelli e lucertole, rami e fiori per i vasi di casa. La sua presenza era imponente, nessuno poteva lanciare lo sguardo oltre il rudere senza soffermarsi sulla folta chioma di quel gigante verde.



Accanto a lui abitava un fico, con qualche acciacco dovuto al terreno assolato, che gli aveva già causato un'infanzia infelice. Le sue radici, ampie e spropositate di natura, si erano intrecciate con quelle dell'acacia in crescita, spartendosi le risorse del terreno, sebbene non fossero mai troppo abbondanti.



Il fico produsse in gioventù qualche frutto, gustoso e succulento, ma da qualche tempo le sue foglie avevano cominciato ad ingiallire, il tronco a inaridirsi, i frutti erano sempre più scarni e destinati a morte precoce. E l'acacia l'aveva ormai sovrastato in dimensioni e bellezza.



Le radici dell'acacia stavano stritolando quelle del fico, avvolgendole in un caldo fresco abbraccio letale. Per questo peccato capitale ne fu decisa la condanna a morte per decapitazione. Una sega elettrica avrebbe ridotto il monumento vegetale ad un ammasso di foglie secche e legna da ardere.



2002: C'era una volta un'acacia.



L'acacia non c'è più: al suo posto c'è un ceppo obliquo, a testimonianza degli anni in cui la bellezza della pianta oscurava il rudere in tufo accanto a lei. Ora i blocchi di pietra tagliano quello spicchio di cielo con dolore, soli e tristi. E il fico può finalmente riprendere la sua battaglia con la vita.



2003. C'è ancora una volta l'acacia



Il fico è lì, solo, triste, arso e malato. L'acacia vive ancora: le sue radici hanno invaso di germogli tutto lo spazio intorno al fico, al rudere, all'ulivo più distante. La sua esecuzione ha reso più strenua la lotta per la sopravvivenza e le forze che dedicava alla sua chioma, ora sono incanalate nelle radici, per una resurrezione spettacolare. Non un solo albero di acacia, ma dieci, cento, mille!



E la sua esecuzione diventa più difficile poiché lo spirito è ancora lì; la sua voglia di vivere dovrà resistere al fuoco, alla benzina, all'acido muriatico, al diserbante, alla motozappa...



La natura contro se stessa.
La bellezza contro l'utilità.
La materia contro lo spirito.
La morte contro la vita.



Chiaro.



Die another day - Madonna

Oggi ho rischiato l'insolazione. Temperatura alle 18: 40°, immaginate alle 13.30, quando annaspavo per le strade assolate della zona 10. E anche oggi non sono andato nell'Ultima strada; domani mi fagociterà.



Chiaro.



Alfama - Madredeus

Forse uno dei più bei complimenti ricevuti in rete, giusto qualche secondo fa:


[00:24] <XXX|0> Notte peste.


Sì, per me è un complimento, per diversi buoni motivi:

1) sono una peste in chat, e questo è un riconoscimento;

2) questo XXX|0 è un ragazzo col quale ho litigato tempo addietro, del quale ho riscoperto con piacere la compagnia in rete;

3) è uno dei pochi personaggi coi quali mi diverto e che si diverte con me.


Chiaro.


Night over Manaus - Boozoo Bajou

luglio 16, 2003 luglio 16, 2003

Due "perle" di saggezza raccolte nel torbido stagno della zona 10, stamattina:


- "Quando viene il capo condòmo, gliele faccio imbucare" (checca stinta, alla cassa di un negozio)


- "Da dove viene sta lettera... vediamo... ah, il Monte dei Paschi di Schiena!" (donna veramente brutta e baffuta in vestaglia)


E' veramente difficile non ridere, VERAMENTE! 


Chiaro.


Child of man - Noa

Monsieur de la Palisse est mort

Il est mort devant Pavie

Un quart d'heure avant sa mort

Il était encore en vie.


Lapalissiano, no?

Un cretino ha deciso di celebrare così il vigore in battaglia di Monsieur de la Palisse, dicendo che un quarto d'ora prima di morire, era ancora in vita! In realtà avrebbe voluto sottolineare che il Valoroso si era battuto fino agli ultimi minuti per la causa.

Dall'epitaffio scritto su quella tomba, è nato il termine "lapalissiano".


Chiaro.


Holy land - Angra

Premessa: il mese scorso siamo stati contattati, noi del coretto per i matrimoni, per cantare al matrimonio della sorella di una ragazza che conosciamo tutti. Le due sorelle sono veramente belle, ma la sposa è eccezionale, quasi porno. Solo che non ricordavo più la data, visto che se il matrimonio è di mattina, io non posso andarci...


Sms parte quarta, dialogo via messaggini:


Chiaro: Ma si è sposata già S.C.?

Mari: Mi pare che si sposa il 30 luglio, siamo stati chiamati a cantare.

Chiaro: Lo so, ma volevo sapere se era di pomeriggio, sai, una sciacquata d'occhi...

Mari: incinta!

Chiaro: Chissà le tette...

Mari: Chiaro!

Mari: Che delusione! E io che pensavo che la razza maschile fosse stata salvata da te. Povera illusa!

Chiaro: E perché proprio io?

Mari: Voi uomini davanti a un paio di tette non ragionate più, sarà perché siete stati allattati! Mah! Ti dirò, succhiare per succhiare, per poi non far uscire nulla!

Chiaro: Mari!

Mari: Dimmi!

Chiaro: Vabbè va'... termino qui, forse è meglio.

Mari: Hai cominciato tu. Saluti da A. (il suo ragazzo, N.d.C.)

Chiaro: E tu hai preso subito la palla al balzo. Ciao A.


Secondo me rischio la sospensione della sms card! Più che altro per i contenuti!


Chiaro.


Prima di partire per un lungo viaggio - Irene Grandi
luglio 15, 2003 luglio 15, 2003

Ieri Chiaro l'impedito ha fatto cadere il motoposta: si è rotta la leva del freno posteriore. Cioè, oddio, un colpo di vento ha reso il parabrezza del motoposta una vela... un motorino con altre ambizioni, direi.


Stamattina perciò il nostro fido Chiaro si è compresso nel furgoposta con un altro portalettere, ancora più XXL di lui, ed è andato a ritirare il motoposta. Il tempo di far retromarcia nel vicoposta, e comincia uno degli acquazzoni più spettacolari degli ultimi tempi. Alle 8.45 il mercato era già pieno, fuggi fuggi generale, traffico impazzito, strade allagate (oddio, fiumi in piena)...


I nostri fidi postini arrivano al meccanoposta, dall'altra parte della città, oltre la ferrovia, oltre il ponte, oltre quasi-tutto-tranne-via-Olanda, e ormai anche oltre il fiume... i motoposta sono fuori! Beh, almeno si lavano. Il tempo di una sigaretta, due, e poi spiove.


Oggi niente danni, ho perfino smaltito la posta dell'ULTIMA strada prima della fine della Terra, il che mi rende felice: domani non dovrò ritornarci.


Chiaroposta.


Sobabini - Alan Skidmore & Amampondo

Pace a me che non so amare ancora ciò che ho

e non so non amare quel che non ho

fermo sull'abisso fra il rischio e la paura

cosa non mi uccise mi lasciò la forza di vivere.


Pace a te per quello che mi hai dato

e per tutto ciò che tu non mi desti mai

e così da solo un cuore l'ho trovato

forse un mondo uomo sotto un cielo mago

forse me.


Chiaro.


Pace - Claudio Baglioni
luglio 14, 2003 luglio 14, 2003

passato

-la prima maestra dell'asilo: Madre Teresa Telese

-l'ultima parola che hai detto: Uff

-l'ultima canzone che hai cantato: Nothing fails - Madonna

-l'ultima cosa per cui hai riso: le svariate puttanate che dicono in ufficio

-l'ultima volta che hai pianto: 16 giugno 1997


presente

-cosa c'è nel tuo lettore cd: American Life - Madonna; Amberdrops - Meridiano Zero; Compilation di musica classica home-made

-di che colore sono i calzini o le scarpe che indossi: calze di spugna grigie

-cosa c'è sotto il tuo letto: Nulla, è un sofà. Polvere, al massimo...

-a che ora ti sei svegliato oggi: 6.32


futuro

-quale sarà il tuo lavoro: spero musicoterapista, in realtà non ne ho la minima idea

-dove vivrai: QUI!

-quanti figli desideri: Tutti quelli che potrò mantenere

-che macchina guiderai: Quella che potrò mantenere


correntemente

-capelli: due millimetri

-vestito: maglietta bianca nike con la mia data di nascita stampata, jeans blu

-gioielli: una sottilissimissima collanina di oro e un bell'orologio che vale più di me nudo

-noia: sì

-odore: sudore... argh

-desiderio: doccia e nanna

-desktop: sfondo cyan

-artista musicale: Madonna, forever

-libro: Aforismi per una vita migliore - Arthur Schopenhauer

-preoccupazione: i meccanici e il gommista

-odio: la routine

-vestito preferito: vorrei una tunica, e sotto gli slip... e basta

-parte fisica in un partner: occhi, viso, seno e... andatura

-persona che vorresti lì con te: un sacco di gente, ma uno/a alla volta

-frase che hai scritto a qualcuno: non ho ancora cominciato a scrivere, oggi

-sono felice quando: canto e sto con gente che amo

-mi sento solo quando: penso a me

-se potessi vivere in qualche luogo: Madrid

-hai dei rimpianti: mai

-sesso o amore: il secondo non può esistere senza il primo

-odore preferito: oleandri ricci rosa

-cosa ti rende incazzato: l'ignoranza atteggiata a sapienza

-modo preferito per perdere tempo: chattando

-la tua migliore qualità: la bastardaggine

-sei innamorato: che schifo

-la cosa più stupida che hai fatto in questi giorni: insistere nel contattare una persona

-brutte abitudini: agli occhi degli altri sono tante, ma per me sono cose buone e giuste

-ultima cosa comprata: mezzo litro di the freddo al chiosco per dissetarmi

-stagione preferita: la mezza stagione

-colore preferito: blu

-momento della giornata: da mezzanotte alle tre


fashion

-quanti cappotti hai: uno

-indossi un orologio: sì

-colore preferito di pantaloni: jeans scuri

-capo più costoso che hai: loden impermeabile

-più vissuto: un maglione che ha 16 anni di vita


ultimo

-ultimo libro letto: sempre Schopenhauer, ammesso che riesca a finirlo

-film visto: Matrix reloaded

-film visto al cinema: Matrix Reloaded

-ultimo telefilm visto: non sia mai!

-ultima canzone sentita: ieri... un brano dell'Ottava sinfonia di Mahler, oggi non ho acceso ancora... mmm...

-ultima cosa bevuta: succo di mela

-ultima cosa mangiata: panzerotti fritti fatti dalla dolce mammina

-ultima doccia : ieri sera

-ultima volta che hai sorriso: quando è andato via G., alle 15

-ultima risata: ieri sera, mentre vedevo la videocassetta del giuramento di V.

-ultima persona che hai abbracciato: l'uomo dalle mille sorprese

-ultima persona con cui hai parlato online: bastardo di Roma

-ultima persona con cui hai parlato al tel: G.


E così anche questo copia-modifica-incolla è fatto.


Chiaro.


Stelle di stelle - Claudio Baglioni e Mia Martini

Auguro a tutti di trascorrere una buona notte. Domani ricomincia una nuova settimana lavorativa, zona 10. Con un metro (da terra) di posta arretrata... Che qualcuno mi aiuti!



Chiaro.



Lullaby - Meridiano Zero

Telefonata. Uno della comitiva. Mi ha invitato a casa sua per una cenetta, insieme agli altri folli.

Stupore, e anche grande! Non esco con loro da un mese, e mi pensano ancora? Hanno terminato con la politica del cartellino, "Se non timbri, non esisti"? Ciò non può farmi che piacere, anche perché li ho sempre considerati la mia famiglia, almeno dal 2000 ad oggi. Ma le cose non sono sempre andate per il verso giusto, come succede in tutte le famiglie. Le liti sono state molte e atroci, perché io sono una gran testa di cazzo e loro mi seguono a ruota.


In fondo, come ho sempre ripetuto a mio padre: "Tu hai commesso un solo grande errore nella tua vita: fare un figlio più cocciuto e testa di cazzo di te!".


Chiaro.


Impagliatore d'aquile - Mina

Ho ricontattato dopo più di un anno un amico di IRC. Compagnie citofoniche diverse, quattro euri spesi bene: una delle poche persone veramente interessanti che io abbia conosciuto. In genere in chat c'è gente che vuol apparire, esibizionista, egocentrica... 'sto tizio è diverso. Abbiamo anche litigato una volta, e non ci siamo parlati per un po'. Non riesco a ricordarne il motivo, segno che non era poi così fondamentale.


Ho bisogno di compagnia intelligente, ora più che mai. Mi sono sforzato di trovarne, ma la gran parte dei tentativi effettuati nell'ultimo periodo ha avuto pessimi risultati. Sempre le solite persone con finti problemi o con una dose di autostima a prova di bomba che ti fanno sentire una nullità... fino a prova contraria. Senza pensare che (Monsieur de La Palisse non è morto invano  ) è più facile ricontattare quelle perse di vista. Grande Dralka, a presto!


Chiaro.


Plastic bag theme - American beauty soundtrack

luglio 13, 2003 luglio 13, 2003

[19:28] <XX1> mio papi


[20:24] <XXXXda`> p0v|{0N3


[16:33] <XXrto> caxxo sei troppotroppotroppotroppotroppo bravo! :D


[03:33] <XXXucch> ti dedicherò un sito web per questo


[22:10] <XXXX4der> schifo della natura


[00:17] <XXX0k> ihihiih...un mito


[01:30] <XXb`> ke hai la forza di tirarmi su ogni volta?!


Autocelebration day! 



Chiaro.

Almeno tu nell'universo - Mia Martini

Nel prossimo post ci saranno commenti su di me fatti da gente in rete, presi casualmente da qualche log... tremate! 


Chiaro.


Le mani e l'anima - Claudio Baglioni

Ieri sera invece... a casa. Troppo stanco, troppo dispiaciuto, troppo pensieroso. In silenzio. Sicuramente i prossimi due sabati saranno MOOOOOLTO particolari! Mi consolerò, sfiga permettendo.


Chiaro.


Tonga - Faraualla

Ieri sera follie! Il coro "importante" ha cantato in una chiesa della mia città (non parlo della performance, altrimenti dovrei chiudere il post annegando i colleghi in una valle di lacrime) e poi il grupponzolo degli "intimi" si è spostato in una birreria, dopo l'immancabile giro panoramico sul porto.


Una coppia di fidanzati, un donnaiolo quarantenne viziato con ambizioni malcelate, una amorfa, un gay, una lesbica, una bisex... e io.

(Chiaramente con quell'"io" non intendo distinguermi dicendo che sono normale, ma non intendo catalogarmi da solo, almeno qui...)

Risate a non finire... guardaroba interi guarniti e rifiniti, consegnati a domicilio di svariati colleghi. Allusioni sessuali da film di Alvaro Vitali, figure di merda con quelli del tavolo accanto... Mmmm, questa ve la racconto:

Al tavolo accanto al nostro arriva una comitiva ben assortita, tre ragazzi e tre ragazze, le quali erano vestite in modo abbastanza eccentrico. Una delle tre, in particolare, aveva un vestito PIU' che aderente (per farla uscire fuori di lì ci sarebbe voluto Houdinì) di raso rosso lucido, tanti capelli neri corvini, lisci e lunghi fino a metà spalla, frangetta anni '70... la maschia del mio tavolo la guarda e dice a voce sufficientemente alta affinché la sentissero (BASTARDA!): "Ma la gente prima di uscire di casa, si vede allo specchio?". Volevo nascondermi: era una mia amica che non vedevo da taaaaaaanto tempo. In altre condizioni sarei corso a salutarla, ieri sera non mi sembrava proprio il caso! 


Ho scroccato la birra all'amichetto (!), perché era appena passata mezzanotte e oggi è il suo compleanno... e sono volato via. All'una ero nel mio lettuccio, pronto ad affrontare le cinque, veloci ma gustosissime, orette di sonno.


...senza immaginare che oggi avrei avuto 23 raccomandate (MALEDETTA FIAT!!! Attenti a non fondere!  ) e che mi sarei ritirato a casa alle 15.45! Ah, dimenticavo: odio il lunedì, soprattutto quando so che mi aspettano 4 pacchi di posta + 2 pacchi di volantini che quel bastardo di Pasquale mi ha lasciato in eredità pre-ferie. Che tu possa trovare solo pioggia al villaggio durante le vacanze! 


Chiaro.


Dona nobis pacem - Boh?

Oggi ho rivisto un amico. Sta male, la sua mente è in declino, sprofondando in un baratro di cattiveria e apatia. Non ama più la vita, nemmeno la sua. Il che è gravissimo, per l'amico più attivo, energico e pragmatico che io abbia mai conosciuto. Non ha più la sua famiglia, che gli ha voltato le spalle nel momento in cui ne aveva più bisogno... dopo tutto quello che hanno fatto per lui, si accorgono ORA che hanno un figlio/fratello stronzo?! Non ha più amici, afferma che io sono l'unico che non l'ha mai tradito; pur avendomi messo alla prova (in modo involontario, lo so, altrimenti l'avrei fanculato io per primo), l'ho superata a pieni voti. Gli ho offerto di fare un lavoretto per me, perché nemmeno nel lavoro mette più quella volontà che l'ha reso proverbiale e gli affari vanno a rotoli. Sperèm...


Soffro, soffro tanto per questo. Un pezzo del mio cuore stasera si è ammalato, batte stanco. Potessi fare qualcosa per lui, ma è troppo intelligente per farsi consigliare da me.


...in trouble.


Chiaro.


Solo - Claudio Baglioni

Il tempo scorre via veloce. Il mio più grande nemico, da sempre. Odio correre, poiché non si può lottare contro la Quarta Dimensione, inafferrabile, intangibile. Lo registriamo, lo visualizziamo, ne prendiamo atto... ma non possiamo fare altro che assecondarlo, rincorrerlo, incensarlo nell'inutile tentativo di conquistare la sua benevolenza.


Bestemmio contro i minuti che fuggono, contro le ore che incalzano, contro i giorni che sfilano via dalla collana di perle barocche della mia vita. E gli anni che furono sono sempre più brevi del giorno che verrà... fino a quando non mi rendo conto che quel giorno non è già passato, senza lasciar tracce. Ho perduto un altro giorno.


Chiaro.


Toxicity - System of a down (!)

luglio 11, 2003 luglio 11, 2003

Qualcuno sta per essere inserito nella lista nera delle persone più inaffidabili della Terra. Uno è mio "figlio", l'altro è la mia coscienza cattiva... il terzo posto è riservato di diritto al mondo dei blog. Chi vincerà questa gara? 


Chiaro.


After dark - Tito & Tarantula

Mi dà fastidio, mi rode, mi osserva con quello sguardo ormai odioso.

Strega dolcissima, fata ed arpia, ladra di mestiere... era così. Ed ora è da tutt'altra parte, con un'altra persona, che divide un'altra vita.


Non ho tempo per coprire quel volto, quegli occhi, non sono sicuro nemmeno di averne voglia. Devo togliere di mezzo quella foto, prima che si incenerisca con un mio sguardo.


Chiaro.


Riguarda noi - Giorgia

Sonno, tanto sonno.

Oggi il coro "importante" di cui faccio parte viene nella mia città. Mi hanno già chiamato in tre per dirmelo, per andarcene in giro poi sul porto e fare gli zingari, o una bella birrozza fredda in qualche pub all'aperto...


...fra i quali l'amico gay.


Devo preoccuparmi? 


Chiaro.


Con una rosa - Vinicio Capossela

luglio 10, 2003 luglio 10, 2003

Pochissimi al mondo sanno che ho cominciato a scrivere un libro. Ancora meno hanno avuto la possibilità di leggerlo, poiché ho consegnato loro una copia. Una sola persona l'ha effettivamente letto. 


Ho smesso di scriverlo perché le cose che vi avevo descritto dal 1997 in poi, quando ho cominciato ad abbozzarlo, hanno iniziato ad accadere sul serio... ciò ovviamente mi mette un'incredibile soggezione e non ho più intenzione di continuare.


L'amico dalle mille sorprese però, dopo averne letto qualche pagina ed annusato lo stile, mi ha consigliato di proseguire. NO! MAI! Al massimo ne comincio un altro...


Ne avevo un altro come alternativa, a quei tempi, ma ruotava sui misteri delle anime e della morte. Metti che la preveggenza funge anche in quel caso?  I miei personaggi dovranno tutti godere di ottima salute, allora!


Chiaro.


Gli angeli - Madreblu

Stamattina grande show: 5 raccomandate e circa 150 buste di pubblicità-mirata-o-forse-fottuto-spam-postale della Vomitel in via Olanda! Ho mobilitato tutta la strada (che di per sé è cortissima, solo 8 portoni più un'altra decina di bassi), gente che si affacciava, scendeva, rincorreva chi scendeva per sapere cosa fosse successo e il perché di tutto quel casino...

Tralascio ampiamente lo stereo ad altissimo volume che sparava musica partenopea, la gente che "io tanto sono nullatenente, 'sta fattura dell'ASL non la pago!", virago in sottana dal retrogusto di frittura di pesce... tutto ciò mi ha fatto perdere quasi un'ora. Sono tornato alle 15 a casa!


Mi ha colpito per l'ennesima volta la relatività delle cose. Spiego meglio:

1) Come postino, avere 150 buste in una sola strada, tutte uguali, molte delle quali sbagliate, da inserire in cassette postali per lo meno fatiscenti, è una vera rottura di zebedei.

2) Come utente Vomitel, collegato ad internet e riempito già a dovere di sms promozionali, ricevere anche una sola di quelle buste è una cosa assolutamente inutile, sono solo alberi abbattuti.

3) Come comune utente di telefonia mobile, può essere un servizio utile essere informati delle promozioni che potrebbero permettere di risparmiare.


Ma, come è successo stamattina, essere dispiaciuti, stizziti, quasi invidiosi della cognata che "ne ha avuti due e io nemmeno una, che ho quattro schede!"... QUESTO PROPRIO NO! 


Chiaro.


Di un amore - Antonella Ruggiero

Sms card: parte terza.


Sempre l'avvocato. Mi manda ogni giorno diversi messaggi... tra una raccomandata e l'altra, stamattina le faccio notare una particolarità che li accomuna: "Devi farti curare... tutti i tuoi messaggi contengono la parola cazzo.". Lei mi risponde repentinamente: "...ma guarda un po' cosa può fare l'inconscio...".


La prendo come un'avance? Mi butto addosso e la uccido di baci, coccole, posizioni del kamasutra? Non so... fatto sta che non la vedo da quella sera sul porto... bah.


Passera. Senza accento.


Chiaro.


Come Thelma e Louise - Giorgia

luglio 09, 2003 luglio 09, 2003

Solo l'amore resta

quello che scuote i monti

rovista nel cuore

gira, fugge, vola e salta

che cammina con te

nella città deserta.

Vive d'amore la vita

nel fiume dei minuti

nel mare dei rintocchi

scivola il tempo

e porta via nuvole e vetri rotti.

Corre l'amore

come brezza tiepida

fra i rami di acciaio

come alito che gonfia le vele

come speranza e rumori d'estate.

Solo l'amore resterà.


Chiaro.


Aserejè - Las Ketchup

Non ti arrabbiare: un giorno il mondo non avrà più bisogno di te.



Chiaro.



Lullaby - Meridiano Zero

Oggi me ne frega un cazzo di scrivere.



Chiaro.



O pastor - Madredeus

E sempre a proposito delle gemelle...


Shakespeare fa dire ad Amleto: "...e preferiamo piuttosto sopportare i mali che già abbiamo, che non volare verso altri che non conosciamo. Così la coscienza ci rende tutti vili e la tinta nativa della risoluzione è resa malsana dalla pallida cera del pensiero e imprese di grande altezza e importanza, per questo scrupolo, deviano le loro correnti e perdono il nome di azione"


Dormite tra le stelle, novelle Castore e Polluce, e diteci come sembriamo, visti da lassù...


Chiaro.


Nina nana de la lavandeira - Tradizionale argentino

Ladan e Laleh Bijani



Il loro sorriso è uno dei più bei regali che la vita abbia potuto regalarci. Mi ripeto: chi smette di sognare, muore prima di morire.



Chiaro.




silenzio...

SMS card, seconda puntata.


Mi arriva questo messaggio dall'avvocato  : "La polizia sta cercando una persona bellissima, intelligente, sexy e che tromba da dio. Tu ovviamente sei al sicuro... ma io dove cazzo mi nascondo?".

Le ho risposto: "Vieni a stare da me. Nessuno sospetterà. Ti aspetto."


Nessuna risposta, finora... 


Chiaro.


Hotel California - Eagles

La mia città è praticamente a lutto. Sembra tutto più lento, stanco, buio oggi.

Un meccanico di 23 anni... credo di averlo visto sabato mattina perché ho portato la posta all'officina.

Un ragazzo sui vent'anni... lascia un bambino e la moglie dalla quale si era separato da poco. Aveva perso un suo cugino omonimo in un incidente stradale qualche anno fa.

Un sedicenne... che ha lottato per un giorno prima di essere strappato via da questo mondo.

Morti.


Un superstite, del quale non conosco le condizioni di salute al momento.


Sabato notte, anzi domenica mattina alle 6. Ultimo giro per i locali, ultima bevuta, ritorno a casa... la macchina ondeggia, sbanda, si schianta sul muro sulla corsia opposta. A 220kmh.


Chiaro.


silenzio...

luglio 07, 2003 luglio 07, 2003

Stamattina ho seguito alla lettera i consigli di Sebastiano, il collega titolare della zona 18... e alle 9.50 ero già fuori di lì! Un record! Che mito che è quell'uomo!



Ero in anticipo sulla tabella di marcia, me ne fregavo altamente di arrivare prima possibile in ufficio... e mi sono fermato a casa di mia "sorella". Un'amica veramente importante, la mia compagna di banco alle superiori. Ovviamente lei non c'era, perché vive in un'altra città, con marito e figlio, ma in compenso c'erano madre, nonna, sorella e nipotino... che non avevo mai visto. E ho rischiato di vedere pure la nipotina, perché sua sorella partorirà giovedì  . Ho scroccato l'orzata da "mamma", ho sbaciucchiato tutti e sono volato via. Poi mi sono fermato al bar dell'ex vicina di casa, che mi ha offerto un ottimo caffè al ghiaccio!



Ma l'imprevisto era in agguato: una volta tornato in ufficio, non riescivo a trovare una ricevuta di ritorno... un casino! La tigra (le raccomandate si prendono dalla "gabbia", quindi l'isterica e il comodino sono diventati Tigra e Tigro), mi ha concesso di andare il giorno dopo a cercarla a casa del destinatario. Poi l'ho ritrovata ed è sceso il cuore, al posto suo. Mentre stavo andando via, il tigro mi chiede i soldi...
Io - Quali soldi?
Tigro - Il contrassegno.
Io - Avevo un contrassegno?
Tigro - Certo, vedi? Non l'hai firmato, ma era un'assicurata!
Io (sempre più sconvolto, anche perché non ricordavo affatto DOVE avevo lasciato quella lettera!) - Ehm, giuro, non me ne sono accorto... come posso fare, ora?
Tigra - Aspetta, guarda il "giro", così ti ricordi dove l'hai lasciata.
Io -VIA PARINI 37! EUREKA!



Zompo in macchina, faccio scendere la tizia, mi sgancia i 12,91€ (meno male che era una famiglia tranquilla... avrebbero potuto dirmi: "ma chi ti conosce?" e i soldi ce li avrei rimessi io!) e ritorno in ufficio.



In definitiva... sono tornato a casa alle 14.50, e pensavo in tutta sincerità ad una giornata "record", ma al contrario!



Chiaro.



Sarabanda - Händel

Sempre sullo stesso diario ho trovato un'altra perla di saggezza. E' strano che io la trovi gradevole dopo 13 anni, poiché a quel tempo ero un completo imbecille.



"La colpa originaria, l'antico torto commesso dall'uomo, consiste nel rimprovero che egli fa, e da cui non desiste, che la colpa originaria è stata commessa contro di lui."



Veramente profonda.



Chiaro.



Chihuahua!

La più vecchia battuta su Berlusca di cui ho conservato traccia è su un diario del 1990:



"Berlusconi è andato in Egitto. Voleva comprare il Canale di Suez."



Ora è meglio che non si muove di lì!



Chiaro.



Sarà per te - Francesco Nuti

La casa degli orrori.



Ho parlato di Madrid. Ora, tralasciando COME ci sono arrivato e PERCHE', vi dico DOVE ho soggiornato.
Siamo giunti a destinazione il 30 marzo 2000 alle 3.00, dopo esserci persi più volte per le vie della capitale spagnola. Città magnifica, mi ci trasferirei anche domani e per sempre, se solo qualcuno me lo proponesse! Ci accolgono all'arrivo le persone che ci ospiteranno a casa; mentre però tutti gli altri finiscono in case tipo "Mulino bianco", con tanto di giardini, finestroni, colazioni luculliane, a noi tre sfortunelli capitano tre ragazze che vivono sole, e quella che ci accoglie è più che decente. E noi: "Mmmmmmm, la tournée è a luci rosse!"



E' evidente che non immaginavamo cosa ci aspettava: un appartamento di fronte al Santiago Bernabeu, al sesto piano, con vista sulla Torre Sud dello stadio... schifosamente lurido! Per terra il parquet a "spina di pesce" tutto dissestato, scheggiato, cigolante, che non aveva mai visto una goccia di cera; panni sporchi dappertutto, dagli strofinacci ai reggiseni, dagli asciugamani alle camicette appese alle maniglie; prese di corrente penzoloni, pericolosissime, e così anche gli interruttori (gli interruttori in Spagna in genere sono a 70-80cm da terra, hai voglia a cercarli!!!); formiche che facevano il puttan-tour sul lavello, lavandino-piatti-bicchieri incrostati, frigorifero fetido... e il bagno... oddio... rubinetti irrigiditi dal calcare, sifone della doccia mozzato, scie di ruggine su vasca, bidet, lavandino, asciugamani che non vedevano un po' di detersivo dai tempi della lavanderina della MiraLanza. L'ultimo giorno dietro il water ha fatto la sua porca figura perfino l'involucro di un tampax...



E le tre signorine si rotolavano nel guano come se niente fosse! Avevo dimenticato a casa gli zoccoli; lungi da me andare a piedi nudi in quella casa, giravo per le stanze con i calzini bianchi. Quattro passi e diventavano NERI!



Ma il vero fenomeno di quella casa era...



la lampada a pois.



Sul mobile in cucina c'era una lampada con un paralume a forma di tronco di cono di seta beige (già immaginavo il suo bel colore bianco originale...), con un motivo ornamentale stranissimo: dei pois irregolari color marrone tutt'intorno al perimetro di base; essi però comparivano solo quando la lampada era accesa, poiché se era spenta, il colore rimaneva beigiolino...
Ritenevo il particolare molto curioso e "delicato", in quella casa così sordida... Scoprii l'arcano quando, nel tentativo di accenderla senza prendere la scossa (ho dubitato che ci fosse il differenziale!), il paralume si inclinò su un lato. La stoffa toccò la lampadina in corrispondenza del perimetro di base... Capii che il numero di pois corrispondeva alle volte che le tre sciacquette avevano rischiato di andare a fuoco! Giuro che mi misi a ridere da solo, per un sacco di tempo...



Impiegai gran parte del tempo del lunghissimo viaggio di ritorno a raccontare tutto ciò e innumerevoli altri particolari del soggiorno in quel tugurio e i miei colleghi dovettero ordinarmi di smettere a causa delle contrazioni addominali dovute alle troppe risate!



Quando ripartiamo per Madrid?



Chiaro.



Blue touches blue - Noa

Verso la meta

corriamo

come maratoneti stanchi

le catene alle caviglie

rallentano il passo

ci affliggono le piaghe

con noncuranza

ci dissetiamo e ricominciamo

a correre

via di qui

innanzitutto!


Chiaro.


Carrie - Europe

luglio 06, 2003 luglio 06, 2003

Ho terminato di scaricare l'Ottava sinfonia di Mahler, detta anche sinfonia dei Mille, poiché servono circa mille esecutori. Questo almeno nelle intenzioni del compositore...  Dubito che in tempi recenti sia mai stata eseguita con tanto rigore. Non ho una track-title, me la procurerò al più presto. L'incisione in questione è diretta da Abbado ed eseguita dai Berliner.



Il primo brano è semplicemente meraviglioso, vigoroso, intenso. Masterizzerò e poi l'ascolterò al completo... tra poco.



Intanto, rinnovo il mio vaffanculo al mondo e ai suoi abitanti.



Chiaro.



Veni Creator Spiritus (VIII Sinfonia) - Mahler

Chiedo una scarica di adrenalina, un elettroshock, un'iniezione di capsaicina (per vedere l'effetto che fa!), una triplocaffè con ghiaccio... o solo una telefonata.



Mi accontento di questa canzone.



Chiaro



Mona Lisa Overdrive - Juno Reactor and Don Davis (from Matrix Reloaded Soundtrack)

Oggi sono troppo incazzato, mi sono addormentato male e svegliato male, odio la Terra e tutto ciò che contiene, ma soprattutto i falsi amici.



Quelli ai quali conviene tenerti buono finché servi.
Quelli troppo sicuri di sé, come ho detto prima, i cui problemi sono minimi, ma "in due si fa prima", e vengono a romperti i coglioni.
Quelli che hanno sempre troppo da fare; guarda caso, quando li cerchi con una telefonata hanno sempre da fare il doppio delle cose.
Quelli che ti devono dei soldi e spariscono.
Quelli a cui devi dei soldi e spariscono, e poi ti senti in colpa (oddio, sono io forse il solo stupido che si sente in colpa quando non riesce a saldare un debito).
Quelli che ti fanno sentire anomalo, piccolo-brutto-nero, vecchio, lento o, comunque, inadeguato.



Ci saranno tempi duri anche per voi, ve lo prometto! E poi andrete a lavarvi il culo a mare...



Chiaro.



In this life - Madonna

Quando qualcuno è troppo sicuro di sé, non sarà mai grato a nessuno. ©



Chiaro.



Words - Madonna

luglio 05, 2003 luglio 05, 2003

Babelfish è superato... adesso ci sono questi campionissimi di ROTFLaggio acuto di Napster (http://it.download-NOSPAMcentral.com/)



Potete trasferire le lime dal sistema centrale verso i satelliti illimitate di musica, MP3s, canzoni, videos di musica, programmi del software, esposizioni della TV, videos e movies. La parte migliore è che potete cominciare trasferire ora!



Se è roccia, jazz, luppolo dell'anca, alternativa, colpo secco, classico, paese, cristiano, schiocco, Techno o Trance che state cercando, MP3lo ha tutto! Potete anche imparare come commerciare le migliaia dei titoli, delle canzoni e dei videos del software con milioni di gente universalmente. L'accesso senza restrizione a tanta musica come desiderate, o fino voi riempie in su il vostro azionamento duro! Inizi a trasferire altretanti Mp3's, movies e DVD dal sistema centrale verso i satelliti come potete maneggiare. Potete imparare tutti i in ed outs di individuazione della musica con le nostre lezioni private, in modo da potete ottenere cominciati subito!

Quello è di destra, noi vi darà la paletta interna sopra dove trovare tutta la canzone che siete cercare giusto come voi potreste su Napster™. Così li controlla fuori e gli dà un colpo - per appena una piccola tassa mensile, che cosa voi deve perdere? Seli fidi di, voi non se lo rammaricherà.



Ma ecco il vero colpo di grazia:



Membro Testimonials

"l'amore download-central.com.it di I sicuro è piacevole da trasferire tutti dal sistema centrale verso i satelliti a che la musica ed il software senza spyware ed ads... io siano sicuri dire ai miei amici pure."



W la cultura, che è veramente un'altra cosa...



P.S.: Ma che stracazzo è il "luppolo dell'anca"???



Chiaro.



Otto il passerotto - Latte e i suoi derivati

Ehi, non dovrò mica trasformare il mio blog in un ricettario??? Sai che successone?
Anche perché so cucinare quasi tutto, benissimo!



Volete diventare tutti ciccia e brufoli? (semi-cit.)



Chiaro.



Bitter sweet symphony - The Verve

A proposito di ricette, oggi pomeriggio c'era il programma di Mengacci dedicato alla cucina spagnola. Hanno fatto vedere come si prepara la paella valenciana. Dubito sinceramente che nella ricetta tradizionale siano inclusi i pomodori, ma tant'è...



L'unica volta che l'ho mangiata è stato a Madrid, durante una tournée col coro dell'Università, al "Museo del jamon" (se non ricordo male...). Un locale gigantesco a due piani, letteralmente tappezzato da cosce di prosciutto crudo, sia giù che al piano superiore, dove potevi consumare prosciutti, formaggi e sangria seduto al bancone, come se stessi in una caffetteria! Precisazione dovuta: io non mangio nè salumi nè formaggi, tranne pochissime eccezioni. Io e il mio grupponzolo abbiamo voluto fare gli splendidi: siamo saliti nella saletta e abbiamo ordinato 4 paellas in otto (tenendo conto che da ogni paella possono servirsi anche sei persone!), tre boccali di sangria e abbiamo pagato solo l'equivalente di 22.000 lire a persona.



Attenzione: quando preparate la sangria, NON mettete mai altri frutti che non siano arance, limoni e pesche... in Spagna sarebbe una bestemmia!



Chiaro.



Uno queriendo ser dos - Noa

Ricetta per un ottimo tiramisù, bello fresco:


400g di savoiardi

400g di panna (meglio vegetale)

12 tazze di caffè

4 uova intere

4 cucchiai di zucchero

250g di mascarpone

cacao amaro q.b.


Occorrente (hints for dummies...):


Un cucchiaio, uno sbattitore elettrico, una ciotola da 500g (per i tuorli), una terrina da 1,5 litri (per gli albumi), una terrina da 3 litri (per la panna), una teglia media, una vaschetta (per il caffè), un colino a rete metallica, e ovviamente la macchinetta per il caffè!


Istruzioni:


1. Preparate il caffè e spacchettate i savoiardi, che in genere si vendono in confezioni monodose da 6 pezzi ciascuna. Se necessario, allungate il caffè con un po' d'acqua.

2. Separate gli albumi dai tuorli e montare questi ultimi con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa.

3. Montate la panna. Attenti che sia VERAMENTE fredda e che anche la terrina in cui effettuate l'operazione sia altrettanto fredda. Appena terminato, mettete la panna in frigo, sennò s'ammoscia!

4. Ammorbidite il mascarpone con un cucchiaio.

5. Montate a neve gli albumi. E' un'operazione delicata: richiede che le fruste e la terrina siano ASSOLUTAMENTE sgrassate e ben asciutte. Un altro trucchetto consiste nel mettere negli albumi, prima di sbatterli, un pizzico di sale fino. Se l'operazione è compiuta correttamente, potrete capovolgere la terrina senza che la spuma si stacchi!

6. Incorporate il mascarpone nella spuma di tuorli e zucchero, unite questi alla panna e successivamente aggiungete gli albumi. Per quest'ultima operazione, usate lo sbattitore alla velocità minima.

7. Bagnate uno ad uno i savoiardi nel caffè e disponetene uno strato nella teglia. Fatelo velocemente, così rimangono duri e il vostro dolce avrà una consistenza gradevole... si presume che chi lo mangerà avrà superato da tempo il periodo degli omogeneizzati! Coprite con un po' meno della metà della crema ottenuta. Fate un altro strato di savoiardi, e coprite con la crema rimasta.

8. Spolverate con il cacao, attraverso un colino a rete metallica, e mettete in frigo. Se vi è possibile, compiete questa operazione subito prima di servire, affinché il cacao non si bagni e diventi scuro.


Alternativa:


Siccome c'è gente miscredente che non gradisce il caffè, ho provato a bagnare i savoiardi in una soluzione fatta di 250g di latte e 50g di liquore San Marzano. Veramente ottimo!


Buon divertimento e... enjoy it! 


Chiaro.


Adagio per archi - Samuel Barber

luglio 04, 2003 luglio 04, 2003

Sono riuscito perfino a sognare, oggi pomeriggio, nonostante non fossi poi così stanco, visto che ho terminato il mio giro alle 12.35.



Ho sognato qualcosa di molto simile al set di un film... e se non lo era, era un televisore che trasmetteva questo stranissimo film: una donna povera, con un vestito tradizionale credo meridionale, era davanti al giudice in un tribunale; si doveva decidere se la donna fosse una strega, una vera veggente o una "santa". I dialoghi non li ricordo, ma mi ha colpito il quadro dietro la Corte: non ne ricordo nemmeno il soggetto, ma era dipinto in toni scuri e aveva una targhetta bella grande, di quelle che gli studi professionali mettono giù ai portoni, in plexiglas coi 4 vertici sospesi da quattro rivetti dorati. C'era scritto un nome e una data, 1935, non riconducibile all'autore del quadro: era la data di nascita della persona ritratta in un altro quadro, appeso alla parete accanto. Vi si distingueva solo la faccia dell'uomo, in quando il fondo era scurissimo. E qui, con una tecnica cinematografica, guardavo il quadro con gli occhi della donna: si alternavano, sfumandosi una nell'altra, l'immagine di papa Giovanni XXIII e il volto del quadro, in un'incredibile rassomiglianza. La donna dice "Che bravo che sarà!", alludendo al futuro che ne intravedeva, l'altra donna dice: "Certo, è un bravo attore!".



Ho sognato di essere nel medioevo, in un mercato ante litteram con tende di sacco, mucchi di stracci scuri, folle di gente disordinata, polvere, arsura, sole cocente... e io ero sotto uno di questi teli, all'ombra. Mi si avvicina un amico di comitiva, seminudo, con cui comincio a scherzare. Mi sveglio...
E' la prima volta che lo vedo in sogno, e per giunta sorridente. Ieri sera si è fatto toccare perfino la testa rasata (lui odia chi gli tocca il viso e la testa!)... Molto molto strano!



Sì, credo sia la lontananza... lo ritengo all'unanimità.



Chiaro.



Overture - Bjork

luglio 03, 2003 luglio 03, 2003

Dove eravamo rimasti? Ah, all'incontro al Conservatorio. Beh, mi faccio la bene/maledetta solagnata e arrivo nell'auditorium. L'incontro è iniziato da un bel pezzo, ma non perdo nulla delle cose più interessanti. Incontro un'amica del coro, che saluto molto affettuosamente, dandoci appuntamento alla prossima zingarata in giro per la provincia.



...e poi la festa delle 21.30. Sono arrivato alle 22, ma non ero mica l'ultimo. Da noi l'abitudine è di arrivare con un ritardo di ALMENO mezz'ora e quindi mi sono rilassato. Abbiamo cominciato a cenare dopo le 23 e alle 24.10 ero già a casa. Alla festa c'era un miscuglio tra la peggiore e la migliore compagnia desiderabile, niente vie di mezzo, proprio per il fatto che c'erano le persone che mi avevano fatto schifare dell'ambiente parrocchiale e quelle che invece mi avevano indotto a resistere più a lungo.



Però c'è da segnalare una cosa: alla festa c'era anche una mia amica che deteneva la Zona 6 PRIMA della sciacquetta... lei ora lavora in uno studio notarile situato in quella zona e mi ha confidato che hanno già fatto innumerevoli reclami per cacciar via la sciacqualattughe, visto che sono andate perse numerose lettere e anche qualche vaglia. Mi ha anche raccomandato di salutare il capotruce, perché sono diventati ottimi amici. Stamattina quando ho portato i saluti, si è rischiarato in volto, le sopracciglia gli si sono abbassate di un ventesimo di millimetro e ha assunto un'aria meno demoniaca. Ah, le donne!



Intanto oggi sono passato alla zona 18. Non troppo complicata, ma malfamata: comprende via Olanda, la peggior strada di tutta la città, dove c'è una puttana che usa ancora sventolare il fazzoletto bianco dal balcone per indicare il "via libera"!!!



Chiaro.



Bother - Stone sour

Giusto per dare un'idea... sono sveglio già da mezz'ora.



Chiaro.



Entracte II (Carmen) - Georges Bizet
(l'ideale per svegliarsi dolcemente)

luglio 02, 2003 luglio 02, 2003

Il millesimo visitatore si è dileguato nell'ombra. Comunque, grazie lo stesso.



Almeno non siamo costretti ad offrire da bere.



Chiaro (e ovviamente Scuro).



Brazil - Mo' Horizons

Appena sono entrato ho chiesto a Nicola, il capotruce, di uscire in orario... o un po' prima. Da capo zona 6. Ho minacciato il capotruce che mi sarei messo ad urlare! Alla fine ho ottenuto il motorino, e l'ultimo giorno nella temibilissima zona 6.



Da domani, e per tre giorni, imparerò un'altra zona. Abbastanza semplice, credo: sono tutti condomìni, e la mia memoria visiva mi permette di leggere una sola volta i nomi sulle cassette (se ho una cosa buona, è proprio quella!).



La punizione divina, perché alla fine era impossibile che il Sommo si fosse scordato di me, è stata una caduta dolcedolce dal motorino. Una scivolata senza conseguenze... meno male che ero sulla strada del ritorno, con la borsa vuota... altrimenti avrei dovuto ri-ordinare tutta la corrispondenza.



E ora un'ora di sonno, barba, doccia, 50km, Conservatorio, 50km, casa, doccia, festa di baccalaureato, nanna. Se riesco a trovare 5 minuti di tempo, ritorno.



Ah, se nel frattempo qualcuno diventa il millesimo visitatore, io e Scuro vogliamo un suo commento. Lo festeggeremo a dovere.



Chiaro.



Libera me (Requiem) - Giuseppe Verdi

Questa è tragica!



Capisco come andrà la giornata poiché alle 7.50 non ho ancora trovato il parcheggio per l'auto. Arrivo in ufficio, mi piazzo davanti al mio solito casellario (zona 10) e sistemo tutta la posta. Il titolare della 10 si incazza con il capufficio poiché è stato spostato per l'ennesima volta in un'altra zona... e ottiene la zona 10. E io? Vengo sbattuto nella zona 6. L'anticamera dell'inferno!



La zona 6 è la più estesa della città, comprende tutto il centro storico, in lungo e in largo, attraverso strade, viuzze, selciati sconnessi e pietra rovente. E' affidata ad una sciacquetta che ha posta arretrata dalla settimana scorsa... Mi ha assegnato la prima strada da sistemare nell'ordine di numerazione (in gergo "mettere a giro", poiché la si può percorrere dai numeri bassi verso gli alti e viceversa... oppure solo i pari o i dispari). Appena finito di sistemare, porto il pacco al casellario... e mi accorgo che nella stessa via è arrivata PIU' posta di quella che ho già sistemato!!! Mi incazzo (1).



Ieri ho fatto il ganzo nella mia zona, la 10: l'ho coperta tutta perché ero in moto, ho smaltito quasi tutti i pacchi e gli arretrati... casellario vuoto. Oggi avevamo ordine di svuotare il casellario. La sciacquetta è lentissimissima! Mi incazzo (2).



Il capo dallo sguardo truce mi dice che "avete una sola bici in due, quindi fate come credete opportuno". MI INCAZZO (3)! Alla fine mi affidano un relitto risalente alla guerra contro Radetsky. Sembrava fosse stata ripescata dal Titanic, per quanto era arrugginita. Ma ora la ruggine non può farle più nulla: è finito il ferro. Alla fine, con 6 pacchi di posta più 13 raccomandate per il giudice di pace, più altre 8 raccomandate (per un totale di circa 25kg di roba), mi accingo a partire.



"Aspettate, dove andate?" ci rimprovera il capotruce, "avete dimenticato la posta prioritaria!!!". Uno sguardo veloce alle cassette... 25cm di spessore... una 40ina di lettere! La tizia, celermente, me ne sbatte una decina negli anfratti della borsa, mi sorride e mi fa "questi sono della tua parte di giro". UN PAR DI COJONI! Ovvio che durante il giro le ho scordate... ho dovuto ripercorrere tutto il porto per consegnarle.



La chicca finale? Ve la regalo! La tizia ha inserito una raccomandata di un tale che ha traslocato. Ho aspettato diversi minuti che aprisse davanti al portone... quando poi la vicina mi ha aperto e mi ha detto che aveva sloggiato, mi è venuto il sangue agli occhi! CIOE' NON E' POSSIBILE!!!! ARGH!  



Basta. Domani rivoglio la 10. Anche perché alle 16 devo andare in Conservatorio... 50km sotto il sole... il che non è male (cit.)!



Chiaro.



Rosso - Niccolò Fabi

luglio 01, 2003 luglio 01, 2003

I tried so hard

And got so far

But in the end

It doesn't even matter

I had to fall

To lose it all

But in the end

It doesn't even matter


Chiaro.

Approfondimento:



La mia mente è un castello, metà diroccato, metà solo antico. Ha una sola torre e un solo portone, dal quale non si può entrare. E' su una collinetta, sulla quale si adagiano le rovine della parte crollata. Intorno ci sono solo pietre, erbacce basse e molto in lontananza degli alberi. All'interno è spoglio ma intatto, ammantato di polvere, con un gusto acidulo di muffa e di umidità. Un salone a sinistra, con un'armatura, un grande arazzo e un prezioso tavolo in legno, lucido e impolverato. C'è una cucina ricchissima di stoviglie di rame e attrezzi, ma sempre avvolta da quella maledetta nube grigiastra. E poi la cantina, giù, mediante una ripida e scivolosa scala in pietra, illuminata dalla luce giallastra di una fioca lampadina. Tutto lì è in ordine, botti e bottiglie incasellate, ed un profumo dolciastro di morte. Risalgo nel corridoio, ampio luminoso, salgo su una scalinata, percorro un enorme balcone in pietra e trovo una camera da letto, con un letto a baldacchino senza tendaggi. C'è una finestra enorme, spalancata, luminosa, con un grande albero davanti, popolato di uccellini festanti e una verde vallata che bacia gli occhi di chi è sopravvissuto a quel tetro passaggio attraverso i miei incubi.



Chiaro.



In the end - Linkin park