Sono riuscito perfino a sognare, oggi pomeriggio, nonostante non fossi poi così stanco, visto che ho terminato il mio giro alle 12.35.



Ho sognato qualcosa di molto simile al set di un film... e se non lo era, era un televisore che trasmetteva questo stranissimo film: una donna povera, con un vestito tradizionale credo meridionale, era davanti al giudice in un tribunale; si doveva decidere se la donna fosse una strega, una vera veggente o una "santa". I dialoghi non li ricordo, ma mi ha colpito il quadro dietro la Corte: non ne ricordo nemmeno il soggetto, ma era dipinto in toni scuri e aveva una targhetta bella grande, di quelle che gli studi professionali mettono giù ai portoni, in plexiglas coi 4 vertici sospesi da quattro rivetti dorati. C'era scritto un nome e una data, 1935, non riconducibile all'autore del quadro: era la data di nascita della persona ritratta in un altro quadro, appeso alla parete accanto. Vi si distingueva solo la faccia dell'uomo, in quando il fondo era scurissimo. E qui, con una tecnica cinematografica, guardavo il quadro con gli occhi della donna: si alternavano, sfumandosi una nell'altra, l'immagine di papa Giovanni XXIII e il volto del quadro, in un'incredibile rassomiglianza. La donna dice "Che bravo che sarà!", alludendo al futuro che ne intravedeva, l'altra donna dice: "Certo, è un bravo attore!".



Ho sognato di essere nel medioevo, in un mercato ante litteram con tende di sacco, mucchi di stracci scuri, folle di gente disordinata, polvere, arsura, sole cocente... e io ero sotto uno di questi teli, all'ombra. Mi si avvicina un amico di comitiva, seminudo, con cui comincio a scherzare. Mi sveglio...
E' la prima volta che lo vedo in sogno, e per giunta sorridente. Ieri sera si è fatto toccare perfino la testa rasata (lui odia chi gli tocca il viso e la testa!)... Molto molto strano!



Sì, credo sia la lontananza... lo ritengo all'unanimità.



Chiaro.



Overture - Bjork