novembre 23, 2019 novembre 23, 2019

Microchip Temporale - la (perdibile) recensione!

Lo so, i tre o quattro affezionati la stavano aspettando ed apprezzeranno. Ecco la mia recensione in tempo reale di Microchip Temporale dei Subsonica, album con 13 collaborazioni per celebrare il ventennale di "Microchip Emozionale":

2. Sonde, con Willie Peyote: efficace, svecchiata, il “buncia” regge benissimo. E pensare che il featuring con Willie contenuto in “8” l’ho considerato la cosa peggiore dell’album!

3. Colpo di pistola, con Nitro: terribile, unghie sulla lavagna.

4. Aurora sogna, con Coma Cose e Mamakass: finalmente Aurora ha una voce. Debole, problematica, incasinata. Come la sua anima, come i suoi sogni.

5. Lasciati, con Elisa: le due voci si amalgamano bene, il duetto funziona ma il brano ha perso il suo andamento dondolante, da stanza imbottita, che gli donava tanta delicata sofferenza.

6. Tutti i miei sbagli, con Motta: ho sempre detestato quella versione acustica, quelle variazioni alla melodia, la mancanza dei bridge strumentali. E Motta nemmeno conserva: toglie.

7. Liberi tutti, con Lo Stato Sociale: senza energia. L’inno alla libertà derubricato a canzonetta.

8. Strade, con Coez: uno stupro! Sezionata l’armonia, amputata la coda rabbiosa, strappati a morsi i bridge. Non è sopravvissuta all’esperimento: riposi in pace.

9. Disco labirinto, con Cosmo: la canzone che più detestavo di Microchip Emozionale è diventata un gioiello. Ho avuto i brividi per tutto il tempo! La ritmica è audace: strepitosa, energica, incazzata direi! Sette minuti e mezzo di goduria. Chapeau!

10. Il mio D.J., con Achille Lauro: a parte gli orgasmini tattici qui e lì, funziona bene. I testi aggiunti sono ironici al punto giusto, il ritmo è fresco e regge bene. Probabilmente il brano dove si sente più chiaramente la raggiunta maturità della voce di Samuel.

11. Il cielo su Torino, con Ensi: fortunatamente hanno mantenuto l’intro identica. Fatta salva la parte rappata, con un testo pienamente coerente con l’anima del brano, non è stata snaturata.

12. Albe meccaniche, con Fast Animals and Slow Kids: bello il ritmo, crea una nuova atmosfera, contemporanea ed enigmatica.

13. Depre, con Myss Keta: aggiunge ben poco. Perdibile.

14. Perfezione, con Gemitaiz: se possibile, è ancora più incazzosa! Rasenta il brividino finale!

Giudizio complessivo: operazione commerciale che meritava forse un po' più di cura. O le cambi tutte, le carte in tavola, oppure stai fermino calmino e buonino.

Voto complessivo: 6-
ottobre 23, 2019 ottobre 23, 2019

A moment of innocence - 1996

- Ti ama?
- Sì.
- Quindi te l'ha detto?
- No.
- E allora come lo sai?
- Beh... ogni volta che mi restituisce i miei libri, ci sono dentro dei fiori.
- Che genere di libri le presti?
- Racconti, poesie, libri di scienza e di calcolo...
- Li legge?
- Certo che lo fa!
- Sì? Gliel'hai mai chiesto?
- Vedo che sottolinea ddei brani.
- Anche lei vuole salvare l'umanità?
- Sì.
- E come lo sai?
- Dalle frasi che sottolinea.
- Ed è abbastanza per sapere che lei vuol salvare l'umanità?
- Sì.
settembre 07, 2019 settembre 07, 2019

Lo scarafaggio fortunato

C’era uno scarafaggio fortunato
Gli andava dritta qualsivoglia cosa
E gli animali del suo vicinato
Dicevan: “Che fortuna favolosa!”

Aveva una corazza luccicante
Zampe forti, mandibole accurate
“Che sogno poter esserne l’amante”
Cantavan le blattine innamorate.

Se si doveva far la nuova tana
Trovava fango di prima qualità
Come porta una buccia di banana
Per dare un tocco esotico e charmant.

Quando cercava il cibo, manco a dirlo
Eran le prede a correre da lui
Niente sembrava in grado di stupirlo
Non esistevan giorni grigi e bui.

Le mosche ne apprezzavano il talento
Nel reperire merde di stagione
Le farfalle pensavan “Che portento!
Che lunga vita fa quel bagarone!”

Ma un giorno, con violenza inaspettata,
Un incidente ne causò la morte
Finì sotto una suola rinforzata
Cessò di colpo la sua buona sorte.

Qualcuno rise per la dipartita
Qualcuno ironizzò sulla corazza
Che non bastò a salvare la sua vita
“Pur luccicante non servì a una mazza”.

Nessuno spese lacrime sincere
Nessuno gli lasciò pensieri buoni
Perché l’altrui fortuna fa piacere
Ma quando è troppa girano i coglioni.

da (Ceci n'est pas) "La pipa di Magritte"
agosto 03, 2019 agosto 03, 2019

La Calabria, spiegata bene ai pugliesi.

(Post autocelebrativo, dopo aver compiuto un viaggio di 1765km e aver detto ADDIO PER SEMPRE alla Culabria)

Uno dei percorsi peggiori che un viaggiatore sia costretto a fare è Bari -> Catanzaro, in generale Puglia -> Sud Ionio calabrese.
Col treno devi affidarti a ferrovie che in questo momento stanno elettrificando il tratto tra Sibari e Catanzaro, ma sempre rimanendo col binario unico. Oppure andare a Napoli (Signore, liberaci! Un altro viaggio della speranza!) e prendere il Frecciargento per Lamezia Terme, e poi torneresti ad affidarti alle diligenze per arrivare a Catanzaro e scendere a sud. Una decina di ore abbondanti, considerando anche i cambi e le coincidenze.
Non ho mai preso in considerazione l’autobus, in quanto agorafobico, quindi vi parlerò da automobilista.

Fatevela in auto!

Il percorso è in autostrada A14 fino a Mottola, mi allaccio alla SS106, scendo fino a Sibari, scavallo verso Firmo, imbocco l’autostrada A2 “del Mediterraneo”, esco a Lamezia Terme, percorro la Statale dei Due Mari fino a Catanzaro e poi riprendo la SS106 Ionica.
Nel 2012, quando ho fatto per la prima volta questo percorso, era VERAMENTE difficoltoso: la bretella tra l’A14 e la SS106 (ora chiamata SS106dir) era un cantiere attraverso il quale si passava a velocità ridottissima tra montagne di detriti; si doveva attraversare Nova Siri (MT), con relativi autovelox e photored a 50km/h; la SS534 tra Sibari e Firmo era un pericoloso imbuto dove incrociavi enormi tir che ti spostavano; il tratto Firmo-Altomonte della A3 (si chiamava così, la Salerno-Reggio Calabria) era interessata da cantieri, stavano costruendo il tortuoso tratto di San Mango d’Aquino e lo svincolo di Lamezia Terme; il raccordo tra la Statale dei due Mari Lamezia-Catanzaro (tratto Caraffa di Catanzaro-Catanzaro Lido) era in gran parte un tratto urbano di viale Europa; per scendere verso la SS106, infine, bisognava uscire a Borgia e addentrarsi nelle campagne per trovare poi la strada che conducesse al mare.
Ora tutto questo non c’è più, tutti i lavori sono terminati, o quasi: Nova Siri Scalo ha una tangenziale a 4 corsie, 13 dei 21km della SS534 sono stati trasformati in una moderna superstrada, così come da Caraffa alla SS106 si arriva con un meraviglioso rettilineo attrezzato, che adesso serve anche l’Università della Calabria e la sede della Regione, due ENORMI complessi costruiti a tempo di record. E da Catanzaro Ovest si arriva a Copanello (Comune di Stalettì) con una superstrada ed 8 gallerie nuove di zecca.
Vi stupirò: la A2, la Salerno-Reggio Calabria, che agitava i sogni di molti automobilisti, me incluso, è finalmente terminata nel tratto Firmo-Reggio: nel 2012 il tratto da Bagnara a Villa San Giovanni era un enorme cantiere da attraversare a 30km/h, ora tutte le gallerie sono illuminate in modo moderno e sicuro. Stanno procedendo perfino all’ammodernamento di tutte le gallerie da Cosenza ad Altilia, un percorso ardito tra viadotti e trafori, a diverse centinaia di metri dal fondovalle.
E sarete anche felici di sapere che da Catanzaro Lido a Caulonia c’è un solo semaforo, a Squillace Lido!

Gli autovelox!

Ora arrivano le note dolenti: escludendo la A2, dove non ne ho mai visto uno (ma si dice che ne sia comparso uno nel 2014 sul rettilineo di Tarsia), tutto il resto è disseminato, infestato, aggredito da macchinette succhiasangue. Certo, lo fanno per la nostra sicurezza, ma ora capirete che non è esattamente così, almeno non sempre.
Sulla A14 il tutor termina il suo lavoro prima di Bari, quindi da lì a Mottola ci sono almeno 3 autovelox per senso di marcia. Cambiano spesso di posizione, ma si riconoscono perché sono custoditi nelle torrette biancocelesti della Polizia, piuttosto visibili di giorno. Il problema arriva nel tratto lucano della SS106, dove non ci sono postazioni fisse ma solo interventi estemporanei, in genere sui rettilinei, purtroppo mal segnalati. Prestate molta MOLTA attenzione tra Policoro e l’ingresso in Calabria: Rotondella ha tipo 500m di SS106, ma vi piazza spesso una pattuglia che è pronta a sanzionare chi, venendo da nord, non è stato pronto a passare da 110 a 50km/h! Avete capito bene: DA CENTODIECI A CINQUANTA, sul rettilineo di una superstrada!
In Calabria si ragiona un po’ di più: c’è un autovelox ben segnalato a Rocca Imperiale, uno moooooolto nascosto a Roseto Capo Spulico (e a volte c’è anche la pattuglia di vigili con la macchinetta - è un passaggio in un centro urbano: il limite è 50km/h, ma non ci sarebbe motivo di andare più veloce!), è stato istituito il controllo della velocità media di 90km/h a Montegiordano, Amendolara, Trebisacce e Corigliano Calabro; infine ce n’è uno a Cassano all’Ionio, sulla SS534. I sibariti però non disdegnano di piazzarsi sulle infinite curve del tracciato per acchiapparvi come mosche!

Il cibo.

Parte del viaggio è dedicato all’esplorazione della cucina, ma ovviamente non posso indicarvi un autogrill come custode della tradizione culinaria. Se scendete da Bari, potete fermarvi a Sibari, dove proprio sulla SS106 c’è una pasticceria rinomata; hanno anche un ampio e ottimo self-service, con vivande e pizze. Se salite, avete ben tre possibilità: i panini della Stazione di servizio di Falerna sono strepitosi; l’autogrill di Rogliano ha una discreta cucina; il Sarni di Acquaviva delle fonti fa da sé focacce e pizze.

Cose da vedere.

Siete in anticipo di un paio d’ore? Volete fermarvi in un posto tranquillo o vedere qualcosa di eccezionale in breve tempo? Eccomi qui, pronto a consigliarvi le deviazioni dalla retta via!
A Monasterace (RC) c’è un museo che è appena a lato della SS106:  tutta roba magnogreca di splendida fattura, col Mosaico del Dragone a farla da padrone.
Volete godere di uno dei panorami più spettacolari dello Ionio? Salite a Gasperina (CZ), a soli 9km dalla SS106: dal santuario della Madonna dei Termini, nei giorni di tramontana, si vede tutto il golfo di Squillace dal faro di Punta Stilo a Capo Colonna. E c’è anche “La Paladina”, un ristorante che vi stupirà piacevolmente.
Il castello di Roseto Capo Spulico (CS) è un must, ormai è anche location per matrimoni prestigiosi, proprio sulla SS106. Salendo ancora, il borgo medievale di Rocca Imperiale (CS), uno dei meglio preservati, custodisce un piccolo ma maestoso castello federiciano.
Uscite a Gioia del Colle (BA), fermatevi in un caseificio e fate scorta di mozzarelle e latticini vari, non ve ne pentirete.

Il mare.

Tutto il mare che vedrete sarà ALMENO spettacolare, ma lo volete sapere dov'è il posto più bello in cui ho fatto il bagno? Uno, che vi ripaghi da solo di un anno di stenti?
Si trova a San Sostene (CZ): uscite dalla SS106 dove c'è scritto "MARE" (e dove, sennò?), fate il sottopassaggio e andate sempre dritto. Quando trovate il mare, con la sabbia più bianca e fine di tutti i dintorni, abbandonate tutto in auto e correte a tuffarvi come se non ci fosse un domani! Mi ringrazierete!

luglio 15, 2019 luglio 15, 2019

Le relazioni più o meno pericolose

Uno dei miei peccati più grandi è la presunzione che le persone si leghino a me quanto io a loro.

Ci sono persone che io ritengo speciali, che hanno lasciato un'impronta grande e profonda nella mia vita: per avermi offerto gentilezza, o perché mi hanno aiutato in un momento complicato, oppure semplicemente perché abbiamo condiviso tempo, risorse ed emozioni. Non importa quanto lungo sia stato il nostro incontro.

Ecco, magari io per loro sono una cacchetta incontrata sul loro cammino e mi eviterebbero volentieri, se non fosse che io continuo a cercarle per ringraziarle, sperando di condividere ancora tempo, risorse ed emozioni.
Questa cosa mi mette ansia, mina la mia autostima già precaria e quindi mi fa sentire costantemente in pericolo.

Dove sei stato all'estero?

Qui le cose si fanno semplicissime.

Regno Unito
Londra, Cambridge

Spagna
Madrid, Toledo

Portogallo
Lisbona

Francia
Belfort

Germania
Monaco di Baviera, Dachau

Città del Vaticano
giugno 25, 2019 giugno 25, 2019

Dove sei stato?

L'infinita saga dei luoghi italiani nei quali ho messo piede.
Sono inclusi luoghi di interesse e frazioni notevoli.

Piemonte: Torino.

Liguria: Ceriale, Genova, Lavagna, Cavi di Lavagna, Sestri Levante, Manarola, Riomaggiore, Quarto, Recco.

Lombardia: Como, Canzo, Assago, Milano, Monza.

Trentino Alto Adige: Bolzano, Costalovara del Renon.

Veneto: Verona.

Emilia Romagna: Modena, Vesale, Vignola, Sestola, Bologna, Cervia, Faenza, Riccione.

Toscana: Firenze, Empoli, Siena.

Marche: Pesaro, Urbino, Urbania, Fermignano, Sant'Angelo in Vado, Sarnano, Sassotetto, Tolentino, Abbadia di Fiastra.

Umbria: Passignano sul Trasimeno, Perugia, Assisi, Santa Maria degli Angeli, Spello, Trevi, Fonti del Clitumno, Spoleto, Orvieto, Cascata delle Marmore, Otricoli, Castelluccio di Norcia.

Lazio: Roma, Genazzano, Castelgandolfo, Rocca di Papa, Frascati, Fiumicino.

Abruzzo: S. Demetrio ne' Vestini, Pescasseroli, Villetta Barrea, Campo Imperatore.

Molise: Termoli, Campobasso, Ripalimosani, Ferrazzano, Casacalenda, Campitello Matese.

Campania: Aversa, Caserta, Mugnano di Napoli, Napoli, Torre del Greco, Pompei, Boscotrecase, Angri, Sant'Egidio del Montalbino, Vietri sul Mare, Salerno, Sant'Agata dei due golfi, Capri, Anacapri, Sant'Antonio Abate, Benevento, San Giorgio del Sannio, Casalvelino, Marina di Ascea, Materdomini, Caposele, Santa Maria a Vico, Vallata, Acciaroli, Pozzuoli, Castellammare di Stabia, Gragnano, Scanzano di Stabia, Agerola, Grottaminarda, Nocera Inferiore, Sarno, Ercolano, Torre Annunziata, Avellino.

Basilicata: Matera, Lago di San Giuliano, Melfi, Laghi di Monticchio, Rionero in Vulture, Palazzo San Gervasio, Policoro, Scanzano Ionico.

Calabria: Villapiana, Sibari, Paola, Diamante, Lago di Cecita, Camigliatello Silano, Rocca Imperiale, Montepaone, Soverato, Satriano, Davoli, San Sostene, Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, Isca sullo Ionio, Guardavalle, Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Stalettì, Siderno, Riace, Roccella Ionica, Scilla, Vibo Valentia, Tropea, Serra San Bruno, Chiaravalle Centrale, Simbario, Gagliato, Squillace, Catanzaro, Borgia, Copanello, Cosenza, Roseto Capo Spulico, Gasperina, Montauro, Monasterace, Santa Caterina dello Ionio, Badolato, Petrizzi, Caminia.

Sicilia: Monreale, Palermo, Catania, Acireale, Aci Castello, Ragusa, Marina di Ragusa, Valverde, Noto, Castello di Donnafugata. (Aggiornamento al 20/10/2019: Taormina, Siracusa)

Puglia
Foggia: Isole Tremiti, San Severo, San Giovanni Rotondo, Foresta Umbra, Manfredonia, Siponto, Lucera, Foggia, Stornarella, Cerignola.
Barletta-Andria-Trani: San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli, Margherita di Savoia, Canosa di Puglia, Barletta, Trani, Bisceglie, Andria, Minervino Murge, Castel del Monte.
Bari: Corato, Molfetta, Giovinazzo, Santo Spirito, Palese, Ruvo di Puglia, Terlizzi, Sovereto, Palo del Colle, Bari, Modugno, Poggiorsini, Gravina in Puglia, Altamura, Santeramo in Colle, Cassano delle Murge, Acquaviva delle Fonti, Casamassima, Sannicandro di Bari, Mariotto, Toritto, Palombaio, Quasano, Mellitto, Noicattaro, Rutigliano, Triggiano, Adelfia, Capurso, Carbonara, Polignano a Mare, Torre a Mare, Castellana Grotte, Conversano, Alberobello, Bitonto.
Brindisi: Fasano, Ostuni, Cisternino.
Taranto: Castellaneta Marina, Sava, Taranto, Manduria.
Lecce: Lecce, Galatone, Galatina, Soleto, Gallipoli, San Cesario di Lecce, Copertino, Lequile, Ugento, Torre San Giovanni, Lido Marini, Otranto, Zollino, Sternatia.
giugno 22, 2019 giugno 22, 2019

Flat tax

Gira molto su Facebook una battuta sulla flat tax che recita più o meno così:
"Siete ad una cena. Gli altri prendono aragoste, caviale e champagne e tu una pizza. Alla fine si paga alla romana. "Alla romana" è la flat tax."

Cazzate! L'esempio è errato e, per dimostrarvelo, ve lo spiego meglio.
Siete ad una cena. Gli altri prendono aragoste, caviale e champagne e tu solo una pizza. Alla fine tutti pagano il valore di una pizza.
Capito? Tutti hanno speso centinaia di euro, in base alle loro possibilità, e pagano solo una decina di euro. Tu, che potevi prendere solo una pizza perché sei povero, paghi la pizza.

E' ingiusto, vero? Cazzo, se è ingiusto. Ma non è finita!
Pensa adesso al ristoratore, che ha comprato materie prime di lusso e le ha cucinate a regola d'arte, che ha assunto dipendenti, ha comprato fini tovagliati e piatti pregiati, ha servito vini quotati in cristalli purissimi... e alla fine riceve solo il valore di una pizza a coperto!
Secondo voi, quanto durerà la sua attività?
maggio 28, 2019 maggio 28, 2019

Leopardi mon amour.

Giacomino è un ottimista, al mio confronto
Avevo perfino predetto che sarebbe stato l'argomento del tema di letteratura della mia maturità. E così fu, non mi tradì.
A tradirmi fu l'emozione: non riuscii a scrivere più di tre colonne ben larghe in sei ore. Uno sconforto unico.

Ho comunque voglia di celebrare Giacomino Carnaval do Rio e i 200 anni del suo capolavoro "L'infinito" con due tributi eccezionali.

Il primo è una versione siculo-normanna dell'Infinito.
Il secondo è il drammatico reading, pieno di pathos, della splendida Paula Gilberto do Mar.

A voi.


L'INFINITO (Leopardi-Manca-Marzullo)


Mi fà minghia troppo godere questa collina deserta

e questa siepe, che non mi fà vedere

un tubo comunque, vabbhè, ormai sono quì.

Però, se stò seduto e guardo

mi immagino dei carinissimi silenzi

e una tranquillità mitica

e per poco, minghia, non sclero.

E se sento soffiare il vento tra queste foglie.

Io penso che il vento fà rumore

E invece io mi immaginavo che minghia era tutto zitto.

e penso a tutto il resto

tipo al passato

tipo al presente inzomma l'attimino dove minghia cioè inzomma stò qua.

E sono tutto intrippato e minghia stò sdando

minghia è troppo figo domani ci torno.





maggio 18, 2019 maggio 18, 2019

Eurovision Song Contest 2019 - LA FINALE!

YALLA BALAGAN!

L'apertura con "Im nin' alu" di Ofra Haza buonanima mi ha fatto commuovere.
Il palco è incredibile, nonostante l'arena sia una delle più piccole che abbia ospitato il festival negli ultimi anni.

Sto notando che il parterre è proprio un gay pride e la colonna sonora di queste presentazioni è spettacolare: mi piace da morire la musica mediorientale!

Ottima l'idea di inserire in sovraimpressione alcuni aneddoti sugli artisti e sul festival.

Malta è convincente. E ora Giunone l'albanese, gnocca e brava come poche!

Germania
Due sgallettate che urlano per dire che sono sorelle ma non lo sono. Paola e Chiara hanno insegnato, ma loro hanno capito male.
Voto: 3

Splendida e godibile la coreografia e la scenografia della Russia. Ottima la voce, ottima la canzone, tanti i russi in Europa... un serio candidato alla vittoria finale!

E la canzone della danese? La cantano tutti! NO! NO! Orrore! Dovesse vincere questa, cambio continente, me ne vado in Austral... ehm... a Città del Capo!

BOICOTTA SAN MARINO! E mi taccio per non diventare ossessivo.

E ora la meravigliosa canzone nordmacedone! Un piccolo capolavoro di tristezza!

Sono felicissimo per i problemi di audio che hanno Insinna e Russo: non s'è sentita la presentazione di San Marino. Una tempestività deliziosa! :)

Israele
Una canzone con problemi di metrica, e la voce sinceramente mi convince ben poco. La canzone vorrebbe essere epica, ma non ce la fa. E' tremenda.
E lui che piange è tenero.
Voto: 4,5

E ora il Mastro Lindo norvegese che ha ingoiato un sifone del lavandino! Non si può affrontare!

Regno Unito
Ma chi è sto bimbo della Kinder? E la canzoncina? Boh.
Voto: 3

Sta cosa che The Big Five portino sempre delle canzoni di merda deve finire! Cioè "Non mi avete fatto niente" è la Nona di Beethoven al confronto!

L'Islanda porta una performance INCREDIBILE! Finalmente del buon rock!

Il bonazzo estone (svedese, in realtà) canta azzeccando tutte le note; un miracolo, vista l'estrema estensione del pezzo. Bravo! ...e il pezzo rende decisamente di più.

I problemi audio di Russo e Insinna sono ormai una barzelletta. Imbarazzanti! CAMBIATE LE PILE AI MICROFONI!

L'azero ha una voce incredibile: un falsettone quasi fischio intonatissimo stupefacente!

Francia
Attaccarla per la sua immagine è lo sport nazionale in Francia, ma io dico che "Siamo tutti dei re". Regina della pista è la ballerina king-size!
Voto: 8, per il messaggio e per la canzone.

Italia
Performance perfetta, direi. E in quel contesto la canzone è più che perfetta, sia per l'andamento che per l'appeal sul pubblico.
Voto: 9

La splendida serba con una canzone superba e una voce potente! Scosciatona!

Abbiamo capito che vince l'Australia. E anche quest'anno si vince l'anno prossimo. -_-

Spagna
Carino il tizio che mena un merengue per l'a(r)ia credendosi Alvaro Soler. Certo, il ritmo tira ed il pubblico apprezza. E pure io.
Voto: 7 per la leggerezza.

Conchita Wurst che canta "Heroes", Mans Zelmerlow canta "Fuego", Eleni Foureira che canta "Dancing lasha tumbai" e Serdouchka si cimenta con "Toy". Unicorni che cavalcano e vomitano arcobaleni!

La classifica che vorrei: Italia, Macedonia del Nord, Francia
Il pronostico: Australia, Svizzera, Italia

Incredibili le stonature di Madonna su "Like a Prayer": senza vocoder è più insopportabile di una muta di cani che latra.

Svezia, Macedonia del Nord, Paesi Bassi e Italia le prime posizioni per le giurie di qualità.
Paesi Bassi primi classificati, Italia seconda e Svezia terza.
Primi classificati al televoto i norvegesi!

Sigh! Ci vediamo l'anno prossimo in Olanda. Sob!
maggio 16, 2019 maggio 16, 2019

Eurovision Song Contest 2019 - Seconda serata

Armenia
Non male la canzone e non male nemmeno la voce, a suo agio anche sul registro di fischio.
Mi manca quello che è successo ai suoi capelli.
Voto: 7,5

Irlanda
Carino il look da pinup e lo stile retro della canzone. Se avesse osato un po' di più col "surf", magari avrebbe avuto più appeal. Così il brano è scarno.
Voto: 6

Moldavia
Mi ha sempre emozionato l'artista che disegna con la sabbia. Ed è costretta ad andare velocissima!
La canzone è carina, di probabile gradimento agli spettatori nordeuropei.
Una sposa così è meravigliosa!
Voto: 7

Svizzera
Ecco il ragazzino che balla come un tarantolato, vestito di ragnatela e che ammicca ai ritmi mediorientali. Brano che merita di essere ballato!
Voto: 7,5

Lettonia
Oh, la comparsa del folk! Mi piace proprio il brano, quasi sussurrato, e lei fa molto Katie Melua (anche se vestita con la tendina del bagno).
Voto: 7,5

Romania
E per la quota goth, ecco la sposa cadavere, vestita da Signorina Rottermayer e con le vene dipinte. "On a Sunday", certo... una domenica tranquilla in Transilvania dal Conte Vlad: poltrona rossa, fiamme, scintille, rovine... WOW!
Voto: 7

Non sopporto più la voce della conduttrice! Fatela tacere!

Danimarca
Canzone in inglese, danese, tedesco e francese. Canzoncina romantica, orecchiabile e... probabile vincitrice.
Voto: 6

Svezia
Il solito brano dance svedese. Sì, ma a Zelmerlow non ci arrivi, nemmeno col coro gospel, nemmeno se ti arrampichi.
Voto: 5

Austria
La canzone si chiama U-u-u-u-uhhh-uhhh, sicuramente. Non si può reggere un brano tutto cantato in falsetto.
Voto: 3

Croazia
Se questo è il crooner croato, io sono il Pavarotti pugliese. Ora gli hanno messo pure le ali dorate... sale di tonalità in uno sforzo immane. Troppo.
Voto: 2

Malta
Minigonna a portafoglio, gambaletto bianco e giacca con le maniche di domopak. Non ci credo che abbia avuto il coraggio di apparire così.
La canzone è ascoltabile, ballabile e la sua voce è corposa e convincente.
Voto: 7

Lituania
La Lituania cala l'artiglieria pesante: il bonazzo che ha fatto tre talent show, campione nazionale di salto d'ottava. Lui vorrebbe correre coi leoni, ma al massimo passeggia con Garfield.
Voto: 5

Russia
Lazarev è una vecchia conoscenza dell'ESC. Infatti la sua esperienza l'ha portato a confezionare una canzone assolutamente perfetta per il festival! Una coreografia meravigliosa ed emozionante, un brano decisamente bello.
Voto: 9

Albania
Che gnoccona! Giunone in persona me l'immagino così! Ecco il ventilatoreeeeee!!! Mi sei mancato! ❤ Peccato che sia lievemente calante sulle note tenute, la canzone fa molto "Desert rose".
Voto: 8

Mi sono accorto che i miei voti sono altissimi. Sono diventato buono o le canzone sono realmente più ascoltabili degli altri anni?

Norvegia
Yeah! Un brano dance come si deve! YALLA BALAGAN!
Il pelatone ha una voce che non ci azzecca niente, un po' come la nutella sulle cozze: il ruolo di Franco dei Ricchi e Poveri, praticamente; si ritaglia un assolo mezzo stonato con un pezzo di un canto tradizionale.
Voto: 6,5

Paesi Bassi
Un altro bonazzo piacione, ma questo è al pianoforte, molto intimo, struggente. La canzone non decolla mai, nemmeno sul pezzo a cappella (che in genere spinge molto).
Voto: 5

Macedonia del Nord
Sono senza parole. La canzone è un po' un déjà-vu, ma è BELLISSIMA!
Voto: 9

Ma come fa la conduttrice a sbagliare TUTTI gli accenti? Ora ha sparato un "Genèsi" che mi ha fatto accapponare la pelle!

Azerbaijan
Che bella l'idea del cannoncino laser che disegna il cuore sul petto del cantante. Dove va a prendere questo falsettone che nemmeno Alan Sorrenti? Lo adoro!
Voto: 8

Finalisti: Macedonia del Nord ❤, Paesi Bassi, Albania, Svezia, Russia, Azerbaijan, Danimarca, Norvegia, Svizzera e Malta.

Ci vediamo sabato per la finale! SHALOM!

maggio 14, 2019 maggio 14, 2019

Eurovision Song Contest 2019 - Finalmente la prima serata!

YALLA BALAGAN! Il più grande evento non sportivo del mondo!
Oggi l'Italia non può votare.

La versione di "Toy" col ney in sottofondo è spettacolare! 💗

Cipro
E' Tamta? Sul serio non è uno dei travestimenti di Madame X, ossia Madonna?
Stesso team di "Fuego" di Eleni Foureira, seconda l'anno scorso. Ci hanno riprovato praticamente con la stessa canzone, ma con meno carisma.
E' inutile che la spogliate, è meglio la Foureira!
Voto: 6,5

Montenegro
"D Mol"... Re minore.
La vocina da eunuco del cicciobombo montenegrino è insopportabile. Sono carini, intonati, canzone ascoltabile, si muovono pure bene... ma la decisione di alzare di due toni in due battute è di una poraccitudine, ma di una poraccitudine!
Voto: 6,5

Finlandia
Ah, come si chiama sta canzone? "Lu cuèi"?
Piacionissimo lui, mezzo stonato sulle note basse, canzone dance trita e ritrita.
Voto: 5

Polonia
Fire of love... TULIA! AHAHAH!
Netta Barzilai l'anno scorso, al loro confronto, era vestita con un tubino. L'iperscultura dorata e piumata sulle loro teste è sobrissima!
Non posso tollerare che quattro voci femminili che cantano in stile bulgaro non accennino nemmeno una nota di polifonia. E il battito di mani come quello di "Soldi" di Mahmood? PLAGIOH!
Voto: 3

Slovenia
Zala e Casper, i due fidanzatini.
Lei dev'essere ventriloqua: canta pianissimo, monocorde e senza quasi muovere le labbra. Credo che nemmeno gli sloveni la capiscano. Peccato, perché l'andamento della canzone è su un elettropop che mi piace.
Voto: 5, uno in più per la scelta di cantare in lingua.

Cechia
Lake Malawi.
Carina la scelta di incorniciarli coi neon colorati. Bello il sorriso da staccioneamericano del cantante, canzoncina retrò insignificante.
Voto: 4

Ungheria
Non è male musicalmente, quasi epica. La messa in scena è strepitosa con le cascate di fuoco e l'albero dorato sotto i suoi piedi.
Voto: 7

Bielorussia
E' nata nel 2002. NEL DUEMILADUE, CAPITO? Ha più o meno l'età di questo blog. -_-
Il passo incrociato davanti molto seventy mi ha fatto scendere le palle a terra.
Lei è una wannabe britnespirs che stona sul finale, quindi nella norma.
Ah, ma non mi stupirei se vincesse, eh.
Voto: 6,5

Serbia
Uno slowrock da manuale, belli i passaggi armonici. Sarebbe molto più godibile se non fosse in serbo, che non è esattamente musicalissimo. Bella lei!
Voto: 7

Ma dov'è finito il trash? I fuochi d'artificio, i vestiti che s'illuminano, le acconciature che prendono fuoco, le trecce maschili fino al culo? Dove?

Belgio
Minchia se è calante! E questo ha vinto "The Voice" in Belgio. Figurati gli altri!
Carini i due tipi dietro che suonano le forme di parmigiano.
Voto: 2

Georgia
Stocazzo! Escludendo una stonacchiata epocale, questa canzone è infuocatissima, calda, energica. La migliore finora, messa in scena compresa.
Voto: 8

Australia
In diretta dalle nubi cosmiche dei Pilastri della Creazione, la Regina della Notte in versione similrock. ECCOLO IL TRASH! Lei che è un incrocio tra Lucia Mondella di Anna Marchesini ed Elsa di Frozen, montata con le altre due anime nere sulle pertiche ondeggianti!
Praticamente The Diva Song:

Voto: 9

Islanda
Il growling! Come nelle migliori tradizioni nordiche! Il fabbro ferraio, il fuoco, i chiodi sul giubbotto di pelle, le mossette pelviche... è una canzone sadomaso! La tizia che miagola stonando è erotismo allo stato puro!
Voto: 10 per il trash (come se l'avessi chiamato!), 7 per la canzone

Estonia
Caruccia la canzone e il cantante. L'interpretazione lascia a desiderare: i suoi acuti sono stonati. Se non ce la fai, abbassala, senti a me. Ma veramente, guarda che si può. Le canzoni si possono abbassare!
Cioè, questo ha 23 anni? Pare coetaneo di Miguel Bosè! Il merluzzo baltico fa quest'effetto?
Voto: 7

Portogallo
Non l'ho capita. Non ho capito se mi piace.
Ma voi avreste mai chiamato una canzone "Cellulare"?
Voto: giuro, non lo so. Dò un 8 per la meraviglia.

Grecia
Saranno contentissimi i greci, così sciovinisti, ad avere una cantante canadese che canta con una scenografia indianeggiante.
Voto: 6

San Marino
BOYCOTT SAN MARINO! #ionondimentico
Non c'è nemmeno bisogno di boicottare quei traditori infami.
Un turco che stona dalla prima all'ultima nota è la giusta punizione!
Voto: 1

La "kiss cam" che inquadra il pubblico durante l'esibizione della mitica Dana International pesca due uomini che cominciano a limonare duro! LOVE IS LOVE! 💗

In neretto le dieci nazioni che arriveranno in finale: Grecia, Bielorussia, Serbia, Cipro, Estonia, Cechia, Australia, Islanda, BOICOTTA San Marino, Slovenia.

DARE TO DREAM! A giovedì.



maggio 12, 2019 maggio 12, 2019

Si stava meglio quando... quando?

Stasera mi ha assalito un moto di tristezza immane.
Per lunghi giorni avevo idealizzato una persona che è stata molto importante per me, avevo assaporato il desiderio di tornare a parlare con lui dopo anni; l'avevo sognato, il che non avveniva da molto tempo, e ciò mi aveva messo in allarme, perché in qualche modo credo nei segni e nell'entropia universale.
E succede che ieri l'ho incontrato, gli ho chiesto come stava e mi ha detto che sta andando tutto bene. Sono contento, niente da dire.
Poi lo rivedo stasera... e mi sono ricordato del motivo, di uno dei motivi per cui le nostre strade si sono divise.
Adesso sono desolato. Inconsolabile. Nemmeno le gatte sono venute a salutarmi al mio rientro, avranno percepito la mia negatività.

Amen.
maggio 05, 2019 maggio 05, 2019

Un indizio fondamentale

Adesso ricordo i sogni solo quando ho paura di morire.
aprile 27, 2019 aprile 27, 2019

Tutto in una notte

Non ricordavo sogni da anni, praticamente, salvo rarissime eccezioni. In Culabria avrò sognato tipo tre volte in tre anni.
Stanotte mi sono svegliato apposta per fissare questo capolavoro della sceneggiatura thriller/horror, dal quale mi sono destato con brividi e paura.
Eccovelo in tutto il suo splendore.

"All’inizio c’è labirinto, del quale ricordo poco, visto quasi tutto a volo d’uccello, fatto di siepi. Ci sono uscito a fatica, non ero solo.
Poi arriva il soggiorno a Roma, dove un’attrice dice di andare a trovarla. Io sono in una casa orribile, in una stanza nella quale non faccio entrare nessuno per vergogna. Forse c’è un letto a castello sulla destra. C’è la porta con le tende a sinistra dalla quale filtrano delle voci femminili e la luce. Ho tutta la roba sparsa per il pavimento, il valigione bordò, una macchina reflex, calzini, mi schifo pure a mettere i piedi per terra, sembra tutto bagnato.
Preparo uno zainetto con delle cose e vado verso Cinecittà. Mi trovo così al tramonto ad attraversare lo stradone dalla parte della ferrovia verso la città, però come se uscissi dall’ospedale, tutto illuminato e pressoché deserto. Sono con M.d.C. non so chi altri, andiamo verso sinistra e trovo un parco giochi sulla destra, ci sono delle giostre. Una è monumentale, fatta a L con due piovre: mentre le navicelle girano sui binari, vengono agganciate e shakerate su e giù molto rapidamente. Una lo fa più lento, la seconda MOLTO più veloce. Continua questo giro, che sembrava essere in pullman, ma ora non lo è più, in una piazza, dove chiedo ad A.M. e a M.d.C. se hanno fatto il labirinto cachizzo che abbiamo appena superato. Chiedo di confrontarlo sulla cartina: uno in pietra minuscolo non può essere quanto quello in siepi. La pianta è simile a quello di Donnafugata.
La piazza è simile alla piazza principale della mia città, io ho alle spalle e a destra un palazzo, il solito palazzo con il solito pianterreno nero e bordò e col sottoscala pauroso di metallo, con la ex pasticceria, l’odore di dolci e di piscio. La piazza è luminosissima, di celeste e giallo abbagliante, con forse il bar storico, una fontana tipo Piazza Umberto a Bari, tanti lecci.
Faccio un po’ di strada e devo entrare a teatro, ci sono scalini, piante, plumerie, cactus, tanto sole ma la cosa è inquietante perché il percorso è lungo e diventa sempre più scuro. Mi infilo in un andito, un arco buio e chiedo di poter entrare, sento la moquette e la polvere, vedo un sipario bordò a sinistra.
Poi mi trovo in un punto della costa, pugliese per conformazione, calabrese nei fatti. Siamo al tramonto e io lo percorro con F. e non so chi altro, forse due donne, una strada a livello degli scogli con i paletti per delimitare la carreggiata, un interminabile crepuscolo rosa sul mare, non c’è un albero in giro, solo pietre, la strada sulla destra e il mare sulla sinistra.
Camminando, indico una casa in alto a destra. Tra le rocce di questa montagna incombente c’è una enorme struttura bianca coi profili superiori in terracotta, come le chiese del centroamerica, e io le dico che quella è la grancia di San Bruno. Più volte. Ci giriamo a guardarla ma la strada comincia ad inerpicarsi, dobbiamo arrampicarci. Le dico che non c’entra niente con Serra San Bruno, che quella è l’ultima stazione di posta da sud verso Serra, e – solennemente – che Serra San Bruno è in Calabria.
Continuiamo ad arrampicarci, diventa chiuso, di legno. Ci riposiamo, sembra, e approfittiamo per mangiare forse le schiscette; o fare un selfie. Siamo in un angolo a destra, in questo posto a metà tra una chiesa e una biblioteca, con le colonne, i gradini, i sedili in legno scuro. F fa diversi tentativi, ma non riesce a fotografarsi con… boh. Arriva E.C. con la sua macchina e prova a scattare. Nel frattempo si apre alle sue spalle un pannello scorrevole dentro il quale c’è un quadro con un orrendo viso dagli occhi scavati che guarda intensamente F. mentre si mette in posa.
Pare ci sia un gioco da risolvere, un uomo che scuoia gatti e lancia messaggi tipo enigmista. Quindi capisco che siamo in pericolo. Immagino come scene di un film d’orrore dei punti messi sulla pelle con ago e filo, siringhe fatte con aghetti e punte nere, tipo mine di matita, lanciate contro la pelle. Più volte, di continuo, con musica tensiva, strobo anni 70 e di volta in volta con più esempi.
Forse dico a F. di abbassarsi, sento i “zzzzip” e capisco che quel viso sta lanciando le mine velenose, uccidono istantaneamente, l’infermiera nell’altra navata forse è già morta.
Cambiamo sala e non capisco ancora se io sono su di lei o lei su di me. Forse è alternata di istante in istante. Siamo in una sala tipo ufficio, sempre di quella biblioteca. Ci sono depliant di supermercato, forse è un altro indizio. Sento la pressione. Pare che il vecchio cucia sacchetti con le pelli dei gatti. Che li tenga in frigo per non farli decomporre. E cosa ci metterà mai dentro? DEI PANNOLINI USATI! Urliamo dallo schifo! E vedo chiaramente questi sacchetti con ancora la carne attaccata mentre li scuoia e li cuce; poi forse li riempie e li deposita in frigo. Il segreto era quello, così che sento quella voce maschile sfidarmi ancora. Io sono su F. adesso, e nonostante non ci sia nessun altro nella stanza, sento due mani che mi cingono i fianchi, fredde, che mi terrorizzano e mi mettono i brividi."

aprile 14, 2019 aprile 14, 2019

Facebook, Instagram e Whatsapp sono down da ore...

...Regno Unito, Italia e Malaysia nel panico.

Anche Repubblica.it lo è:

"Le tre piattaforme sono di proprietà di Facebook che sta lavorando all'integrazione delle tre piattaforme, in modo che gli utenti dell'uno o l'altro servizio possono scambiarsi messaggi tra di loro senza limite."

Sono down anche i congiuntivi.
febbraio 10, 2019 febbraio 10, 2019

69° Festival della canzone italiana di Sanremo - Finale

24 Nino d'Angelo e Livio Cori
23 Einar
22 Anna Tatangelo
21 Patty Pravo e Briga
20 Negrita
19 Nek
18 Federica Carta e Shade
17 The Zen Circus
16 Paola Turci
15 Francesco Renga
14 Motta
13 Ex-Otago
12 Ghemon
11 Boomdabash
10 Enrico Nigiotti
9 Achille Lauro
8 Arisa
7 Irama
6 Daniele Silvestri
5 Simone Cristicchi
4 Loredana Bertè

Finalisti:

Ultimo / Il Volo / Mahmood

Mi è dispiaciuto moltissimo per la brutta prestazione di Arisa: la voce era strozzata ma si è salvata grazie alla sua grande professionalità.

Secondo Ultimo e terzi Il Volo, per fortuna.

EVVIVA MAHMOOD!

Vincere il Festival è un lavoro che gli italiani non vogliono più fare. :)

Buonanotte e ci sentiamo per l'Eurovision Song Contest 2019!
febbraio 08, 2019 febbraio 08, 2019

69° Festival della canzone italiana di Sanremo - Quarta serata

Visto che regalone vi faccio quest'anno, o miei ventiquattro lettori? La serata di oggi, con ventiquattro duetti e cinquantasei artisti sul palco, si preannunciava troppo ghiotta per trascurarla e non raccontarvela.
Se non altro per la curiosità di ascoltare Cristina D'Avena PER LA PRIMA VOLTA alle prese con una canzone pop!

Preannuncio che i miei voti saranno sì influenzati dagli ospiti, ma anche dal fatto che il ripetuto ascolto ha determinato una maggior "consapevolezza" della canzone.

Federica Carta e Shade, con Cristina D'Avena - Senza farlo apposta
La regia fa casini coi primi piani, non sapendo chi canta e quando. Una testimonianza che effettivamente il terzetto funziona eccome! Cristina ne sa!
Voto: 7

Motta, con Nada - Dov'è l'Italia
Io adoro Nada. Questa canzone riprende vita con quest'arrangiamento e con la sua voce.
Voto: 8

Irama, con Noemi - La ragazza col cuore di latta
Noemi alle prese con il rap è un flop, non le rende giustizia. C'è già il coro gospel, perché insistere coi vocalizzi invece che arricchire con un controcanto?
Voto: 4,5

Ligabue è il momento pipì&sigaretta.

Patty Pravo e Briga, con Giovanni Caccamo
Imbarazzante l'assenza della Patty! Si sarà vendicata del ritardo del pianista durante la prima serata. Caccamo non aggiunge nulla, anzi, pare che il suo timbro non si amalgami con gli altri due.
Voto: 3

Negrita, con Enrico Ruggeri e Roy Paci
Una inutile riesumazione del rock, cantata banalmente all'unisono. Per dare energia, forse, ma a sto punto perché chiamare anche Roy Paci, relegato per quasi tutta la canzone a sottofondo, per quanto prezioso?
Voto: 4

Il Volo, con Alessandro Quarta
Non ci credo! Piuttosto che farsi oscurare da un altro cantante, hanno scelto un violinista.
L'effetto "tzigano tra i tavoli del ristorante" è inevitabile.
Decisamente osceno il look dei tre: una giacchetta matelassè, un pantalone alla zuava XXL... anche no.
Voto: 3

Sketch con le chitarre: deplorevole.

Arisa, con Tony Hadley e i Kataklò
E' TUTTO FANTASTICO! Vomito unicorni che vomitano arcobaleni!
Voto: 10!

Mahmood, con Guè Pequeno
Pequeno non aggiunge molto musicalmente, solo una strofetta rappata. Questa canzone è "bella" solo se cantata con la voce e lo stile di Mahmood, altrimenti diventa una storpiatura immane.
Voto: 6, scarso.

Ghemon, con Diodato e i Calibro 35
Diodato è di una raffinatezza con pochi paragoni.
Ghemon è vestito con una camicia di forza. Fa una strofa rap che boh...
(Una nota: Ghemon al Dopofestival ha fatto una versione di Napul'è da brividi)
Voto: 7,5

Francesco Renga, con Bungaro ed Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel
Bungaro che canterebbe un'ottava sopra Renga senza batter ciglio, e quasi lo fa.
La classe della Abbagnato è indescrivibile.
Voto: 8

Ultimo, con Fabrizio Moro
Terribile il graffiato di Moro, sgraziatissimo. Ultimo, nel tentativo di cantargli una terza sopra, stona ammostro. Il sax è invece strazzamutande. Poteva fermarsi lì, ecco.
Purtroppo vincerà lui: il baratro.
Voto: 2

Anastasio è un genio, sul serio. E' il giusto seguito del grande monologo di Bisio. Ho i brividi ovunque. "Per essere quello che vuoi devi scordarti di quello che sei".

Nek, con Neri Marcorè
Nek in versione acustica è un vero inedito! La poesia di Marcorè arricchisce la tenera atmosfera creata dai violini.
Voto: 7

Boomdabash, con Rocco Hunt e i Musici cantori di Milano
Il coro dei bambini? Ed è subito "Ti fa stare bene" di Caparezza. Lontana millenni luce, però.
Rocco Hunt non aggiunge granché, stile troppo simile.
Non cambio però il mio voto iniziale.
Voto: 7

The Zen Circus, con Brunori Sas
Caruccia la versione "Banda di Tirana", ma il fascino dell'originale coi timpani e rullanti è sicuramente maggiore.
La voce di Brunori mette a nudo la terrificante dizione dello Zencantante.
Voto: 7

Paola Turci, con Beppe Fiorello
Non ce n'erano abbastanza, di cantanti, per farsi accompagnare da un attore che canta? Lei elegantissima con la tuta bianca a braccia nude, ma ha quel problemino su quella nota alta che insiste dalla prima sera. Boh.
Voto: 6

Anna Tatangelo, con Syria
Carine. La Tatangelo sembra la tata di Syria, in stile signorina Rottermeyer.
La voce pienissima e matura di Syria è una spanna sopra quella di Anna, insieme riempiono completamente ogni frequenza. Mi piace.
Voto: 7

Ex-Otago, con Jack Savoretti
E' la canzone proprio, che è un po' insipida. Abbastanza inutili le parti in inglese.
Voto: 5

Enrico Nigiotti, con Paolo Jannacci e Massimo Ottoni
La svolta "Tarzan" di Nigiotti è apprezzabile, ché quel codino era piuttosto sciatto.
Giusto un filino più acustica. Giusto un filino più impreciso nelle note alte.
Voto: 4

Loredana Bertè, con Irene Grandi
L'energia della Bertè la Grandi se la sogna soltanto! Aggiunge intonazione, ecco.
Forse questo duetto le consentirà la scalata al secondo posto.
Ah, le gambe della Bertè sono fantastiche!
Voto: 6

Daniele Silvestri feat. Rancore, con Manuel Agnelli
L'ingresso di Agnelli è da brividi!
Voto: 8

Einar, con Biondo e Sergio Sylvestre
Il Biondo con il vocoder, Sylvestre con l'imbuto in gola.
Aiuto!
Voto: 3

Simone Cristicchi, con Ermal Meta
Il duo ipertricotico fa la loro porca figura, poetica e (almeno per Meta) vocale.
Voto: 8

Nino D'Angelo e Livio Cori, con i Sottotono
Continuo nella mia idea che, se l'avesse cantata tutta Livio Cori, questa canzone sarebbe perfino ascoltabile.
Voto: 5, ma solo perché si sono risolti i problemi audio della prima sera.

Achille Lauro, con Morgan
Morgan è assolutamente anacronistico, con quell'eccessiva energia. Eccessiva.
La canzone è quella che è.
Voto: 4

Premio per il miglior duetto: Motta con Nada. Meritatissimo, è l'artista che ha aggiunto di più al brano originale!







febbraio 05, 2019 febbraio 05, 2019

69° Festival della canzone italiana di Sanremo - Prima serata

Ci siamo, come tutti gli anni. Al via questo bis di Baglioni!

Cominciamo con il riccioluto

Francesco Renga - Aspetto che torni
Un testo bello bello bello, intimo ed intenso. La melodia è semplice, l'arrangiamento bello carico, lui emozionato (o raffreddato, la voce è un filo opaca). Lui è sempre il solito piacione.
Voto: 7,5

Nino D'Angelo e Livio Cori - Un'altra luce
Peccato che non si capisca NIENTE della canzone e dell'ottima voce di Livio Cori (bravo!), soffocata dall'arrangiamento invadente e dalla calanza di D'Angelo. La canzone è moscia, punto.
Voto: 4,5

Nek - Mi farò trovare pronto
Il logico seguito di "Fatti avanti amore". Non capisco il rock (!) alternato agli archi.
"Mi farò trovare pronto con l'amore in mezzo ai denti" is the new "in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi".
Voto: 4

Siparietti stantii su chi deve fare l'annuncio, sull'omonimia Claudio Vs Claudio... sarà LUNGA!

The Zen Circus - L'amore è una dittatura
Quando sono entrati i timpani ho goduto ESTREMAMENTE.
Non ho capito se il brano avesse una tonalità, a sentire il cantante. Un testo incredibile!
"E speri che ancora che qualcuno sia lì fuori ad aspettarti [..] per urlarti in faccia che sei l'unica, sei il solo"
Voto: 7

Il Volo - Musica che resta
Dopo l'abbuffata SERIA di musica SERIA con "La compagnia del cigno", nonostante fosse fiction, questi sembrano degli impostori.
E ora anche il tentativo di riciclarsi come cantanti pop risulta stucchevole.
Si sente che non li sopporto?
"Baciami l'anima" e "Tra miliardi di persone ti ho riconosciuta nella confusione" sono perle da rimandare ai posteri. Certo. Come no.
Voto: 3

Loredana Bertè - Cosa ti aspetti da me
Non male, molto radiofonica, lineare.
Voto: 5,5

Includendo la Bertè, nessuno ha scelto un colore diverso dal nero. Sanremo si dice sia una messa cantata, ma questa è una veglia funebre!

Lezione n.1: "Come straziare una canzone". Docenti: Andrea Bocelli e Claudio Baglioni.
Oggi parliamo di "Il mare calmo della sera".
Minchia che strazio!

Daniele Silvestri feat. Rancore - Argentovivo
Che canzone cazzuta! Testo pieno di significato, musica in crescendo, palpitante!
Voto: 7,5

Il monologo di Bisio è terribile. TERRIBILE!

Federica Carta e Shade - Senza farlo apposta
Giuro che non so chi sono, di non averli mai visti prima, di aver vissuto sotto un sasso negli ultimi sei mesi. Perché questi so' usciti sei mesi fa al massimo, vero?
Mia madre già canticchia il ritornello, quindi sarà forte in radio. Io non posso fare a meno di farmela scivolare addosso.
Voto: 4

Ultimo - I tuoi particolari
Un minimo stonato sull'attacco dei ritornelli. Piacionissimo. Canzone avvolgente, ma la solita canzone d'amore.
Può essere che vince. Ma proprio poco poco.
Voto: 5,5

Ci avranno messo tre mesi per preparare sto sketch tra Sister act, Bohemian rapsody e Mary Poppins! Telefonato, ma bravi!

Paola Turci - L'ultimo ostacolo
Porella che non è in voce, ma la melodia non è proprio orecchiabile. E finalmente una signora in bianco!
Voto: 6

Motta - Dov'è l'Italia
Pure lui è un perfetto sconosciuto per me. Il coraggio di indossare quella camicia è invidiabile.
Il ritmo è MOLTO accattivante ma il testo è talmente ermetico che proprio non si capisce.
La sua voce mi inquieta.
Voto: 6

Boomdabash - Per un milione
Caruccia la canzone, molto molto orecchiabile e radiofonica, nonostante la mia proverbiale avversione per il reggae. Questa rimarrà parecchio in giro!
Voto: 7

Carini i tre conducenti in versione Famiglia Addams!

Patty Pravo e Briga - Un po' come la vita
Come cazzo si è conciata la Patty!
Non ci credo ad un duetto del genere, è impossibile, improponibile.
Voto: 2

Simone Cristicchi - Abbi cura di me
Il secondo "bolero" della serata. Un florilegio di rullanti, praticamente.
Una canzone tenera, intensa e scritta bene. Una gran prova d'autore.
Voto: 7

"Le tasche piene di sassi" cantata da Giorgia è una Vera Poesia.

Achille Lauro - Rolls Royce
Boh.
Voto: 4,5

Secondo me Bisio e Raffaele si odiano. Venerdì si sgozzeranno dietro le quinte.

Arisa - Mi sento bene
La canzone è FICHISSIMA! Da domani in auto!
Sembrava inutile l'intro melodico, ma con il finale sembrano parentesi aperte e chiuse, due persiane che si aprono su prati fioriti e unicorni che vomitano arcobaleni.
Voto: 7,5

Negrita - I ragazzi stanno bene
Non l'avete sentito anche voi questo strano odore di naftalina?
Voto: 4

"Nella vegan fattoria-ia-ia-oh quante piante ha zio Tobia-ia-ia-oh"... Evviva Santamaria!

Ghemon - Rose viola
Ti pare che non conosco manco lui?
La voce mi piace, la canzone pure. Stranissimo che parli al femminile, una scelta audace.
E' vestito in maniera discutibile, diciamo che per farsi conoscere non è il massimo.
Voto: 7

Einar - Parole nuove
Orecchiabile, è l'unico pregio.
Voto: 5

Ex-Otago - Solo una canzone
Anche questi sono una novità per me.
Chissà cosa vogliono dire con "scoprire nuove tenebre tra le tue cosce dietro le orecchie", chissà...
Entra e non entra, sta canzone. Non decolla, purtroppo.
Voto: 4,5

Ho appena capito cosa intendevano: "SUCCHINO?"

Anna Tatangelo - Le nostre anime di notte
Una potenza vocale di fuoco al confronto di questi ultimi cantanti: riempie lo schermo e avvolge. Se un giorno mi avessero detto che avrei tessuto le lodi della Tatangelo, li avrei sfanculati a vista!
La canzone però è quella che è, anche se è la duemillesima della storia del Festival.
Voto: 5

Irama - La ragazza con il cuore di latta
Ah, beh... il coro gospel.
Una favola moderna di violenza e riscatto, amicizia ed amore.
A me non piace, poi voi fate come volete.
Voto: 4,5

Enrico Nigiotti - Nonno Hollywood
Una canzone dolce dedicata al nonno che non c'è più. A tratti schiamazzata, bello il registro basso e caldo
Voto: 6

Mahmood - Soldi
Stile particolarissimo, canzone antitetica rispetto a Sanremo.
Non mi dispiace affatto.
Voto: 6

Serata loffissima dal punto di vista dello spettacolo. Scenografia scarnissima: quella scaletta sembra una di quelle cosine pieghevoli che scendono dalle botole delle soffitte, i sedili mobili in platea fanno venire il mal di mare, l'orchestra sparpagliata in 300mq di palco, nemmeno un fiore, pochissimi colori anche nelle animazioni.
Un tentativo di monologo, ma il silenzio è d'oro in casi come questo. Si salva solo la vecchia fattoria: menzione d'onore per la pecorella fatta dalla Raffaele.
La classifica della giuria demoscopica è quello che avrei votato io senza aver ascoltato le canzoni: giù chi non conosco, su quelli più famosi.

Tifo per Silvestri.