Visto che regalone vi faccio quest'anno, o miei ventiquattro lettori? La serata di oggi, con ventiquattro duetti e cinquantasei artisti sul palco, si preannunciava troppo ghiotta per trascurarla e non raccontarvela.
Se non altro per la curiosità di ascoltare Cristina D'Avena PER LA PRIMA VOLTA alle prese con una canzone pop!

Preannuncio che i miei voti saranno sì influenzati dagli ospiti, ma anche dal fatto che il ripetuto ascolto ha determinato una maggior "consapevolezza" della canzone.

Federica Carta e Shade, con Cristina D'Avena - Senza farlo apposta
La regia fa casini coi primi piani, non sapendo chi canta e quando. Una testimonianza che effettivamente il terzetto funziona eccome! Cristina ne sa!
Voto: 7

Motta, con Nada - Dov'è l'Italia
Io adoro Nada. Questa canzone riprende vita con quest'arrangiamento e con la sua voce.
Voto: 8

Irama, con Noemi - La ragazza col cuore di latta
Noemi alle prese con il rap è un flop, non le rende giustizia. C'è già il coro gospel, perché insistere coi vocalizzi invece che arricchire con un controcanto?
Voto: 4,5

Ligabue è il momento pipì&sigaretta.

Patty Pravo e Briga, con Giovanni Caccamo
Imbarazzante l'assenza della Patty! Si sarà vendicata del ritardo del pianista durante la prima serata. Caccamo non aggiunge nulla, anzi, pare che il suo timbro non si amalgami con gli altri due.
Voto: 3

Negrita, con Enrico Ruggeri e Roy Paci
Una inutile riesumazione del rock, cantata banalmente all'unisono. Per dare energia, forse, ma a sto punto perché chiamare anche Roy Paci, relegato per quasi tutta la canzone a sottofondo, per quanto prezioso?
Voto: 4

Il Volo, con Alessandro Quarta
Non ci credo! Piuttosto che farsi oscurare da un altro cantante, hanno scelto un violinista.
L'effetto "tzigano tra i tavoli del ristorante" è inevitabile.
Decisamente osceno il look dei tre: una giacchetta matelassè, un pantalone alla zuava XXL... anche no.
Voto: 3

Sketch con le chitarre: deplorevole.

Arisa, con Tony Hadley e i Kataklò
E' TUTTO FANTASTICO! Vomito unicorni che vomitano arcobaleni!
Voto: 10!

Mahmood, con Guè Pequeno
Pequeno non aggiunge molto musicalmente, solo una strofetta rappata. Questa canzone è "bella" solo se cantata con la voce e lo stile di Mahmood, altrimenti diventa una storpiatura immane.
Voto: 6, scarso.

Ghemon, con Diodato e i Calibro 35
Diodato è di una raffinatezza con pochi paragoni.
Ghemon è vestito con una camicia di forza. Fa una strofa rap che boh...
(Una nota: Ghemon al Dopofestival ha fatto una versione di Napul'è da brividi)
Voto: 7,5

Francesco Renga, con Bungaro ed Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel
Bungaro che canterebbe un'ottava sopra Renga senza batter ciglio, e quasi lo fa.
La classe della Abbagnato è indescrivibile.
Voto: 8

Ultimo, con Fabrizio Moro
Terribile il graffiato di Moro, sgraziatissimo. Ultimo, nel tentativo di cantargli una terza sopra, stona ammostro. Il sax è invece strazzamutande. Poteva fermarsi lì, ecco.
Purtroppo vincerà lui: il baratro.
Voto: 2

Anastasio è un genio, sul serio. E' il giusto seguito del grande monologo di Bisio. Ho i brividi ovunque. "Per essere quello che vuoi devi scordarti di quello che sei".

Nek, con Neri Marcorè
Nek in versione acustica è un vero inedito! La poesia di Marcorè arricchisce la tenera atmosfera creata dai violini.
Voto: 7

Boomdabash, con Rocco Hunt e i Musici cantori di Milano
Il coro dei bambini? Ed è subito "Ti fa stare bene" di Caparezza. Lontana millenni luce, però.
Rocco Hunt non aggiunge granché, stile troppo simile.
Non cambio però il mio voto iniziale.
Voto: 7

The Zen Circus, con Brunori Sas
Caruccia la versione "Banda di Tirana", ma il fascino dell'originale coi timpani e rullanti è sicuramente maggiore.
La voce di Brunori mette a nudo la terrificante dizione dello Zencantante.
Voto: 7

Paola Turci, con Beppe Fiorello
Non ce n'erano abbastanza, di cantanti, per farsi accompagnare da un attore che canta? Lei elegantissima con la tuta bianca a braccia nude, ma ha quel problemino su quella nota alta che insiste dalla prima sera. Boh.
Voto: 6

Anna Tatangelo, con Syria
Carine. La Tatangelo sembra la tata di Syria, in stile signorina Rottermeyer.
La voce pienissima e matura di Syria è una spanna sopra quella di Anna, insieme riempiono completamente ogni frequenza. Mi piace.
Voto: 7

Ex-Otago, con Jack Savoretti
E' la canzone proprio, che è un po' insipida. Abbastanza inutili le parti in inglese.
Voto: 5

Enrico Nigiotti, con Paolo Jannacci e Massimo Ottoni
La svolta "Tarzan" di Nigiotti è apprezzabile, ché quel codino era piuttosto sciatto.
Giusto un filino più acustica. Giusto un filino più impreciso nelle note alte.
Voto: 4

Loredana Bertè, con Irene Grandi
L'energia della Bertè la Grandi se la sogna soltanto! Aggiunge intonazione, ecco.
Forse questo duetto le consentirà la scalata al secondo posto.
Ah, le gambe della Bertè sono fantastiche!
Voto: 6

Daniele Silvestri feat. Rancore, con Manuel Agnelli
L'ingresso di Agnelli è da brividi!
Voto: 8

Einar, con Biondo e Sergio Sylvestre
Il Biondo con il vocoder, Sylvestre con l'imbuto in gola.
Aiuto!
Voto: 3

Simone Cristicchi, con Ermal Meta
Il duo ipertricotico fa la loro porca figura, poetica e (almeno per Meta) vocale.
Voto: 8

Nino D'Angelo e Livio Cori, con i Sottotono
Continuo nella mia idea che, se l'avesse cantata tutta Livio Cori, questa canzone sarebbe perfino ascoltabile.
Voto: 5, ma solo perché si sono risolti i problemi audio della prima sera.

Achille Lauro, con Morgan
Morgan è assolutamente anacronistico, con quell'eccessiva energia. Eccessiva.
La canzone è quella che è.
Voto: 4

Premio per il miglior duetto: Motta con Nada. Meritatissimo, è l'artista che ha aggiunto di più al brano originale!