Quest'uomo è una fucina di idee!

Ovviamente ho tanti aneddoti da raccontare riguardo a capodanno. Uno sfigato cronico come me potrebbe mai trascorrere capodanni tranquilli?
Stranamente il capodanno è stato generalmente "risparmiato" da tsunami di sfiga ciclici e consecutivi, in genere sono successi piccoli contrattempi, tranne per un anno: il 2001.

L'anno prima avevo fatto il mio primo viaggio in aereo, avevo visto l'amata Palermo, avevo ritrovato mio "fratello" e la sua famiglia, e poi tutti gli amici di vecchia data... però subito dopo ero anche uscito dal mondo parrocchiale che, per le feste comandate, è sicuro ed accogliente come un acquario per i pesciolini.
Quindi, nonostante gli sforzi di socializzazione compiuti nell'anno 2000 (ho conosciuto diverse centinaia di persone, ho fatto la mia prima vacanza, la mia prima tournée, i miei primi viaggi all'estero...), mi sono ritrovato ad accettare un invito il 30 dicembre.
Dovevamo essere in 9 (indovinate: chi è lo "sparo"?), ma due coppie testedicazzo decidono che vogliono fare per conto loro e si organizzano nella villetta di uno dei ragazzi. Io mi ritrovo quindi attaccato come una cozza a questi due amici carissimi e ad una coppia che non conosco, due piantagrane incredibili.
Bene, immaginate la casetta sull'Alta Murgia, raggiungibile praticamente solo con un fuoristrada o con un'Arna (indovinate: quale delle due auto avevamo?), nella quale una coppietta e un ragazzo sono prigionieri dei capricci dell'altra coppia! Roba da film horror!
Cominciamo a cucinare. Avrei tanto voluto cucinare io, da solo, ma purtroppo la rompiballe correggeva ogni cosa che facevo oppure prendeva iniziative discutibili. Tipo quella di buttare i tortellini non appena l'acqua cominciò a bollire. Stronza... devo ancora preparare la panna, stiamo ancora spalmando le tartine, il sugo per l'altro primo non sta ancora bollendo... e tu butti i tortellini?
Per non parlare dei due ragazzi, che al freddo e al gelo cercavano di accendere la fornacella per la salsiccia: il mio amico accendeva e l'altro, non si sa come, la spegneva.

Insomma, abbiamo mangiato i tortellini affogati nella panna... è arrivata mezzanotte... lo spumante, poi le lenticchie, gli antipasti (salmone, patatine, arachidi, tartine, funghi, melanzane e zucchine gratinati e non ricordo quanto altro ben di dio), gli spaghetti al peperoncino (NON VI DICO!!! li ha fatti completamente lei... praticamente fritti nell'olio santo!!!), la carne e la salsiccia semicrude, il panettone, lo spumante...

Giochiamo a carte? Ma noooooooo, siamo in pochi.
La tombola? Mi annoiaaaaaaaaaa.
Gioco di società? Siamo dispariiiiiiiiii.
Dormiamo, allora! Sìììììììììì.

Entusiasmo alle stelle, ci ficchiamo nei letti a qualche grado sotto zero: l'intelligentona, per non far andare gli odori della cucina nella stanza da letto, aveva chiuso la porta... e avevamo solo un minuscolo radiatore ad olio! Dopo un'oretta di tortura, con lei che leggeva un libro con la lampada tascabile, la mia amica si fa venire un mal di testa improvviso (ebbè, quanno ce vo', ce vo') e andiamo tutti a casa. Erano le 6, quasi albeggiava.

Da allora SOLO AGRITURISMO con cena e pernotto, fanculo!


P.S.: Ovviamente non l'ho più vista in giro, la tizia. E se l'ho vista, l'ho rimossa. 'Sta zoccola!