2007, va' via in fretta!



Alla fine di ogni anno, in un crescendo di riti liturgici, tradizioni locali e convenzioni cronomastiche (eh, che bella parola che mi so' inventato, neh!), si arriva sempre nelle condizioni di fare un bilancio dei dodici mesi trascorsi.

Sarò forse sibillino in alcune cose perché non posso parlarne per esteso qui, ma siccome questo è soprattutto un diario per me, me ne sbatto la uallera, ecco: basta che poi le capisco io!



Non ho più crediti da vantare, poiché i seimila euri sono arrivati e prontamente ipotecati per spese in corso.

Il Girasole s'è trasformato in crisantemo. Riposi in pace.

Sono caduto nella rete delle segnalazioni-raccomandazioni-favori, che purtroppo è facile essere contro 'ste cose con uno stipendio in tasca. L'uomo di principi saldi e incorruttibili che era in me è andato momentaneamente al cesso. Quando torna, sarete avvisati.

In comitiva c'è una mina vagante che allontanerei volentieri a calcioni nel culo, ma non si può fare perché in realtà son due, e ne nascondono una terza...

Ho cantato ai soliti sessanta matrimoni annui ma non ho messo da parte nulla perché non dovevo andare a nessun congresso di Geriatria... stronzo! Perché poi la carenza di soldi non mi ha consentito di andare al concerto dei Subsonica a Torino per il quale avevo il biglietto in tasca, porcatroia!

La salute dei miei oscilla con molti bassi e pochi alti, con mia madre per tre mesi immobilizzata da una paralisi del nervo ischiatico e mio padre ormai quasi fermo.

Un solo nuovo amico quest'anno e moltissimi contatti persi nel nulla per colpa mia e della mia indolenza.

I primi trenta e lode agli esami e la media del 29.5 e la soddisfazione e la consapevolezza di saper far bene il mio mestiere.

In fondo sono l'unico nella comitiva a non avere un lavoro e il confronto è impietoso.



2007, ti dico vaffanculo da adesso, nonostante tu abbia ancora 34 ore per vendicarti, ma la mia rabbia è troppa!