L'azoto è l'elemento più comune nell'atmosfera, eppure la sua mancanza momentanea ha provocato danni inestimabili in una struttura laziale che conservava embrioni e ovociti congelati.
Immagino le coppie e i singoli a cui appartenevano e mi sembra di sentire i loro singhiozzi, perché hanno perso probabilmente l'unica possibilità di (ri)diventare genitori.

Con tutto il rispetto per quel dolore, ho trovato necessario trascrivere qui questa dichiarazione che si commenta da sola per la sua inutilità:

Movimento per la vita: "Ciò su cui vorrei richiamare l'attenzione - ha spiegato il consigliere regionale del Lazio, Olimpia Tarzia, tra i fondatori del Movimento per la vita - è che si tratta di 94 vite umane: non si affronti questa questione con superficialità. Una cosa sono gli ovociti, che sono cellule ma se siamo davanti a embrioni, allora sono vite umane. Insomma, 94 bambini che non nasceranno".

Nessuna menzione ai "proprietari" e al loro dolore. Nessun accenno al fatto che questa situazione deriva comunque dalla loro cieca e folle intransigenza che è diventata legge italiana. Solo una precisazione che infierisce e, nella sostanza, mina ancora il diritto: non vorranno mica accusare i responsabili della ditta di omicidio?