agosto 18, 2005 agosto 18, 2005
Telepatia





Conosco L. (questa qui) dai tempi dell'asilo, abbiamo fatto le elementari nello stesso istituto e poi ci siamo ritrovati alle superiori, vicini di classe, e poi per diversi anni in parrocchia.


M. e T. sono gemelle; M. era la mia istruttrice in palestra, l'ho conosciuta lì nel 1998, mentre T. l'ho vista per la prima volta al loro compleanno del 2003.


Tutte e tre erano in classe insieme alle scuole medie, in particolare T. e L. erano compagne di banco.





Ora che L. è tornata a casa per le ferie, avevamo avuto in mente una bella rimpatriata da tenersi nei giorni precedenti a ferragosto. Una cosa tira l'altra, e questo impegno è sfuggito dalla mente, perciò oggi mi sono deciso a chiamarla. Mi risponde il suo ragazzo... sarà impegnata, penso. Forse non capisce chi sono e mi passa il padre di lei, che conosco benissimo. Mi dice che è al telefono con M.! Cioè... beh... abbiamo chiamato CONTEMPORANEAMENTE!!! O_o





L'appuntamento è per domani alle 22.30 davanti al chiosco. Non mancherò! ;)
agosto 17, 2005 agosto 17, 2005
Febbre da citazioni.





Ci saranno sempre degli Eschimesi pronti a dettar norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura.





Madame, lei ha tra le gambe uno strumento che può offrire piacere a migliaia di persone, e tutto quello che sa fare è grattarlo! (Un direttore di orchestra a una violoncellista)





Le donne sono il sale della vita: quando l'acqua bolle, caliamole!





Un vero gentiluomo è colui che riesce a descrivere Anna Falchi senza fare gesti.
Nessuno ti caga, muori, ti buttano la terra in faccia e i vermi ti mangiano.





E prega che tutto accada in quest'ordine.
agosto 16, 2005 agosto 16, 2005
Berlusconi: l'economia va piuttosto bene





PORTO ROTONDO (SASSARI) - «L’economia funziona ed è tutto abbastanza tranquillo, al di là di quello che dicono: mi sembra che la gente che va in vacanze c’è, abbiamo una crescita del Pil dello 0,7 che indica una inversione di tendenza significativa»: Silvio Berlusconi parlando con i cronisti a Porto Rotondo ha mostrato fiducia ed ottimismo sulla situazione economica presente e futura.





Quanto è credibile un premier che parla di vacanze essendo in vacanza?





Quanto all’andamento dell’inflazione, e all’indice puntato dalla sinistra, il premier ha osservato: "l’inflazione è sempre stata inferiore all’aumento degli stipendi e dei salari. Nell’inflazione ci sono delle cose che vanno al di là delle possibilità di controllo di un governo: c’è il prezzo della benzina che fa aumentare tutti i costi dell’energia e del trasporto, c’è l’euro che è al 120% e rende meno convenienti tutti i nostri prodotti, ci sono esportazioni dei paesi orientali che non soggiacciono alle regole che abbiamo noi e che hanno una mano d’opera che costa pochissimo e che su certi prodotti fa una seria concorrenza".





L'Istat ha mentito sull'inflazione e lo vediamo tutti. L'euro al 120% serve a comprare a prezzi più convenienti il petrolio, quindi il risparmio è solo ad altissimi livelli di produzione industriale. Noi vediamo solo il peggio, cioè il carburante e le bollette alle stelle e l'invasione di prodotti esteri a basso costo che uccidono il tradizionale commercio al dettaglio. "Le regole che abbiamo noi"? "La manodopera a basso costo"? So io quanto vorrebbe pagare un lavoratore e cosa vorrebbe farsene delle regole attuali!!!





Prosegue Berlusconi: "Al di là di questo mi sembra tuttavia che le cose non funzionino male: il numero dei poveri è diminuito, siamo in testa in Europa per la ricchezza delle famiglie, 8 volte il Pil, abbiamo il numero più alto di telefonini, di automobili, di televisioni, abbiamo l’81% delle famiglie che hanno la proprietà della casa. Certo che la sinistra fa il menagramo... Certo non è che ci manca niente, potremmo lavorare di più ma - ha detto con una battuta a dei turisti che gli si erano affollati interno e gli ponevano domande - siete tutti in vacanza".





TI SEMBRA! I poveri diminuiscono perché muoiono. Dove lo metti il ricambio generazionale?


A parte gli scherzi, non credo si possa misurare la ricchezza di una famiglia dal possesso di un televisore o di un telefonino. A volte, ma solo a volte, tre macchine su un nucleo di tre persone è uno spreco di risorse. La panzana più grossa è quella dell'81% di famiglie che vive in case di proprietà: vuol dire che SOLO il 19% delle famiglie è in affitto? Un mini-campione molto poco attendibile (il mio condominio) dice che 6/14 delle famiglie è in affitto, cioè più del 40%.


E alla fine il coup de théâtre: VOI siete in vacanza, quindi non producete! Che siate maledetti ora e sempre! E non lamentatevi se poi non arrivate alla fine del mese, visto che scialacquate lo stipendio così!





Poi ha proseguito il ragionamento: "4 italiani su 10 lavorano, in America lavorano 6 su 10. E negli Usa lavorano per 1720 ore mentre gli italiani lavorano per meno di 1600 ore, e poi pretendiamo di stare in corsa con gli altri paesi. Beh - ha concluso ancora scherzando il premier - se vogliamo lavoriamo di più e fate tutti come fa Berlusconi e il dott. Letta e vedrete che le cose andranno meglio".





In realtà lavorano 7 italiani su 10, perché quei tre stanno "a nero". Ma così a quei fottuti yankee li battiamo di gran lunga! TIE'!





Silvio Berlusconi riprenderà dal 18 agosto prossimo i contatti con ministri e dirigenti azzurri per definire il programma di lavoro della ripresa dopo la pausa estiva, ma anche per definire le strategie della prossima campagna elettorale. Il premier, parlando con i cronisti a Porto Rotondo ha fatto sapere che dal 18 agosto riceverà a Villa La Certosa esponenti di governo e vertici del partito, ma ha anche fatto presente di aver trascorso questi giorni di vacanza al lavoro. "Abbiamo fatto tantissimo - ha detto - ma soprattutto non abbiamo fatto una cosa: non abbiamo mai messo le mani nelle tasche degli italiani, non abbiamo mai fatto niente che limiti la libertà di nessuno, inoltre l’Italia ha una immagine internazionale imparagonabile con quella di prima. Non credo che gli italiani siano così insensati da voler buttare via tutto questo lavoro. Sono molto sereno, e poi...vedo anche come litiga la sinistra".





Imparagonabile, certo: un presidente buRLone, che fa le corna alle foto ufficiali, che chiama "kapò" i commissari tedeschi, che non lesina battute salaci sugli avversari politici e sulle presidentesse europee, che non glienepoffregaddemeno (vero? sìsì, come no...) dell'immagine della Banca d'Italia, degli "scalatori", degli imprenditori audaci_come_me, della guerra in Iraq, delle truppe ancora stanziate in Afghanistan, Libano, Kosovo, Somalia... ecco, proprio imparagonabile a prima!





Ma come può un uomo apparire così fuori dal mondo? Parlo di apparenza, perché SICURAMENTE sa quello che dice, quello che fa e come lo fa. E' il più grande comunicatore moderno italiano, alla pari di Totò (e non è un'offesa, purtroppo) e con questo ci frega tutti, poiché tutti, sia gli avversari che gli alleati, ad ogni sua parola sentono di essere dalla parte della ragione.





E nel frattempo a sinistra giocano a "Dieci piccoli indiani"...
Dal sito di Repubblica





"Reggio Emilia, 14:26


SI LEGA ALLE PORTE DEL COMUNE PERCHE' NON TROVA LAVORO





Si e' legato alle porta del comune, la notte di Ferragosto, per manifestare il suo sdegno per l'impossibilita' di trovare un lavoro."





Io c'ho provato a legarmi al Comune, ma bisogna mettersi in fila.
La morale è che un maiale non sa mai che il futuro in genere gli riserva un limone in bocca ed una carota in culo!
La faccio diventare il mio motto, visto che sono un ritardatario cronico!





La vita di un puntuale è un inferno di solitudini immeritate.





E' GENIALE! :)
agosto 15, 2005 agosto 15, 2005
Lo copio integralmente da qui perché non avrei saputo scriverlo meglio! E spero che se dovessero acchiapparli, sti bastardi, gli inquirenti li lascino in una stanzetta nuda con i familiari della vittima e degli altri per una mezz'oretta...








Nullità umana


di MICHELE SERRA





Ci costa un'enorme fatica cercare di ricostruire il percorso mentale di un giovane kamikaze, l'allucinato fanatismo "religioso" che lo porta a morire e far morire, a disporre della vita altrui come materiale di scarto. Ma scaricare un sasso di 40 chili su un'autostrada, usare persone sconosciute come birilli, e poi scappare nella notte vigliacca a rintanarsi con gli amici in qualche baretto o stanzetta dove far decantare l'adrenalina e la birra: forse è perfino più faticoso e più doloroso immaginarlo, questo mostruoso deragliamento del cervello, senza mezzo alibi, mezzo movente, mezza spiegazione. Ci sono parolette rituali - la noia, il vuoto ottundente, la stupidità che si mangia come un tumore quel poco di testa - alle quali ci si aggrappa come per dare uno straccio di senso perfino al nulla omicida.





Ma un attentato di ignoti contro ignoti, per quanto lo si giri e rigiri tra i pensieri alla ricerca di un bandolo, resta la rappresentazione secca di una nullità umana perfino più raccapricciante dell'odio terrorista. E aggravata, se possibile, dalla viltà orrenda della mano che lancia il sasso e poi si nasconde, miserabile e anonima, quasi la firma involontaria di vite miserabili e anonime, stanche ronde serali tra localini e tangenziali.





Nei casi precedenti le indagini hanno aperto uno squarcio desolante su queste giovinezze senza efferatezza, strascicate in una normalità senza presagi di male o di bene, culminata in piccole "sfide" di canaglieria notturna per fare impressione alle ragazze. Uno scenario così insulso e rassegnatamente mediocre da non parere diverso dalle tante uguali derive di ragazzi parcheggiati ai margini della vita (ma non della società), eppure capace d'uccidere nel più gratuito e pazzesco dei modi uno che passa per caso.





La sassata del cavalcavia è una orrenda parodia, alla nostra maniera cinica e sfinita, della mano di Dio, con perfetti cretini che decidono, una notte qualunque, di incarnare il destino, di dare morte, di spezzare come sanno e come possono un viaggio di nozze, una vacanza, una visita di lavoro, e diventano per altre persone, per famiglie intere, per innamorati ignari, per i milioni di noi che guardano il cruscotto illuminato e pensano ai casi loro, il sicario imprevisto, la fine impossibile da concepire. Non avendo orribili divinità carnefici da evocare, video di rivendicazione da lasciare, testamenti da scrivere, paradisi da incontrare, questi assassini per gioco accorciano orribilmente il percorso della superbia (che altrove richiede anni di sinistro studio, e sinistro zelo...), la concentrano nei pochi centimetri che separano la mano dal cervello, si nominano Dio per una notte, anzi per pochi secondi, e levano dalla Terra un innocente, così come da ragazzini si ammazzava per oziosa crudeltà una lucertola: per sentirsi potenti e liberi di esercitare una superiorità non dimostrabile altrimenti, se non con l'arbitrio e il piacere di usare violenza. Quella violenza che è sempre l'arma estrema dei mediocri e degli incapaci.





Se li prenderanno, e speriamo che li prendano presto, ci risparmino il penosissimo e inutile sforzo di interrogarci sul perché e il percome. Già li sappiamo, il perché e il percome: volersi sentire importanti o magari anche solo spiritosi essendo, nel cuore e nel cervello, degli zeri assoluti. E l'impossibilità di appendere la coscienza della propria nullità a qualche gancio ideologico o religioso, uno dei tanti ganci infetti che pure mobilitano, altrove, soldatini fanatici e devotissimi assassini. Qui niente, il pretesto non esiste, il gancio è appena la propria mano idiota e feroce, si dà morte per caso dopo essere vissuti per caso. Ci darebbe quasi sollievo sapere che uno di questi mostri da cavalcavia sia in grado di articolare anche mezza spiegazione di perché sta al mondo, e di perché ha tolto dal mondo un altro. Ma non illudiamoci. Le nostre madrasse sono i tavolini di un bar, dove si impara a fare il male senza neanche le parole per dirlo.
Un paio dei miei cinque lettori potrebbero aver pensato: "Ma 'sto ciddone non se ne va in vacanza? Scrive addirittura la notte di ferragosto...".


Avrei giusto un paio di obiezioni da sollevare sulla questione:





1) In vacanza ci si va se bisogna staccare da qualcosa, in ferie ci si va se hai un lavoro, il viaggio si fa se ci sono soldi a disposizione. Requisiti minimi che non possiedo.


2) Questo convegno mi porterà via un fiume di denaro, che sto faticosamente mettendo da parte coi matrimoni. Sprecare soldi per un viaggio ORA sarebbe un suicidio. Ciò non toglie che potrei rimanere uno o due giorni in più a FI (aggratis ;) ) con gli amici fiorentini...