ottobre 19, 2003 ottobre 19, 2003

Un sadico, un masochista, un assassino, un necrofilo, un comunista e un piromane sono seduti annoiati sulla panchina di una piazza.
Ad un certo punto, dice il comunista: "Prendiamo Berlusconi".
Dice il sadico: "Prendiamo Berlusconi e lo torturiamo".
Dice l' assassino: "Prendiamo Berlusconi, lo torturiamo e lo ammazziamo".
Dice il necrofilo: "Prendiamo Berlusconi, lo torturiamo, lo ammazziamo e lo violentiamo".
Dice il piromane: "Prendiamo Berlusconi, lo torturiamo, lo ammazziamo, lo violentiamo e gli diamo fuoco".
Dice il masochista: "Mi consenta!"



Certe volte ti senti proprio stronzo...



Bella ciao - Canto popolare

ottobre 18, 2003 ottobre 18, 2003

Tutto in una notte:



Mi trovo in una stanza che credo/penso infestata da insetti non definiti, ragni e quanto di più "zamputo" ci sia. E' una stanza particolare, con una portafinestra che dà su un balcone, più o meno di fronte a me; un organo liturgico con pedaliera sulla sinistra, rivolto verso il muro; una cyclette, forse coperta da un telo di plastica semitrasparente; una porta che probabilmente dà in un bagno ricavato nella stanza stessa. In mano ho una vaschetta per gelato da 2 litri piena di palline da tennis gialle, un po' più piccole, però. La mia convinzione è che lanciandole e facendo rumore, gli insetti fuggano via! Comincio a lanciare le palle in tutta la stanza, facendole rimbalzare, con particolare cura a farle incastrare tra i pedali dell'organo, poiché penso che lì sia annidato il numero maggiore di insetti...



Follow the leader...

Un sadico, un masochista, un assassino, un necrofilo, uno zoofilo e un piromane sono seduti annoiati sulla panchina di una piazza.
Ad un certo punto, dice lo zoofilo: "Prendiamo un gatto".
Dice il sadico: "Prendiamo un gatto e lo torturiamo".
Dice l' assassino: "Prendiamo un gatto, lo torturiamo e lo ammazziamo".
Dice il necrofilo: "Prendiamo un gatto, lo torturiamo, lo ammazziamo e lo violentiamo".
Dice il piromane: "Prendiamo un gatto, lo torturiamo, lo ammazziamo, lo violentiamo e gli diamo fuoco".
Dice il masochista: "Miao!"



Certe volte ti senti proprio gatto...



My all - Mariah Carey

Nella notte
spari e urla
cade ferita la verità.



Memphisto - Depeche Mode

Odorediluna dice: è già tutto così Chiaro? ;)



Rispondo: Potrei anche essere diventato completamente scuro... ma ormai non mi importa nulla.



Another perfect day - American Hi-Fi

D'ora in poi questo blog sarà solamente, semplicemente di Chiaro, alias regulus21.



Buonanotte.



Hello - Evanescence

25. NITHAIAH

Appartiene al coro delle Dominazioni



E' attribuito ai nati dal 23 al 27 Luglio



Elemento: Fuoco



Domicilio zodiacale dal 1° al 5° del Leone



Tramite l'invocazione è possibile ottenere saggezza ed erudizione (e, in aggiunta, ogni altra eventuale facoltà).



Il primo Angelo Custode al servizio di HESEDIEL - GIOVE rappresenta il volto Uraniano dell'Arcangelo; controlla le stesse energie dispensate da LAUVIAH - 11, ma in senso contrario. LAUVIAH - 11 infondeva amore uraniano nella ricchezza gioviana per attuare la magia (bianca), cioè il dominio, delle Forze Spirituali. Grazie a quest'Angelo Custode la persona avrà al suo servizio Entità Spirituali piene di amore. La Volontà è emanazione dei Mondi Spirituali, quindi, quest'Angelo Custode concede ai suoi protetti il potere di dominare cose e situazioni. Inoltre, la persona avrà la possibilità di trovare un buon alloggio, perché NITHAIAH ama la pace e il silenzio. L'Angelo NITHAIAH si adopera per l'interiorizzazione della Legge, permeandone la persona che, di conseguenza, entrerà in possesso della Verità. Questa apparirà al suo cospetto nel suo abbigliamento più bello e sontuoso. Ciò significa che il messaggio recato da quest'Angelo è dotato di una forza di persuasione dalla portata innegabile.



Essenza Angelica: LA SAGGEZZA



Qualità sviluppate: amore per la pace e la solitudine, comprensione della struttura cosmica, trasmissione dell'energia.



Difetti annullati: suggestione, seduzione, provocazione.



Giorni di reggenza 14 aprile, 28 giugno, 11 settembre, 22 novembre, 1 febbraio.
Ora: 8.00-8.20

ottobre 17, 2003 ottobre 17, 2003

Tutto in una notte:



Ero in un posto che non conoscevo e dovevo andare in bagno. Entro in un bugigattolo scuro e cerco a tentoni la luce. In realtà è un antibagno, dove l'intonaco è scrostato e il lavandino incrostato di calcare, ci sono pure dei fili di polvere che pendono... apro un'altra porta alle mie spalle, ri-cerco la luce a tentoni e mi trovo in un bagno molto grande, con una scala a forbice a centro, un divano coperto dal mio copridivano, piastrelle verde scuro (quasi come quelle della mia vecchia casa)... però sempre tutto rotto, coi fili elettrici che escono dalle cassette. Sul muro dietro la porta ci sono due fori coperti di terra, come dei formicai, e all'improvviso da lì appaiono due esserini gelatinosi, rosa, a forma di elefante, che sorridono, muovono la piccola proboscide, la rincagnano... e poi sculettando scompaiono a fatica nelle loro tane. Io rimango moooooolto perplesso, perché non avevo mai visto nulla del genere. Prendo una scopa e spazzo via i mucchietti di terra: appaiono due fori, che poi diventano uno molto grande, di almeno 40cm di diametro; vedo un cunicolo umido e illuminato dall'alto e dentro tanti tanti elefantini che si affannano ad entrare in un altra tubazione sulla sinistra! Quando sono scomparsi tutti, sempre più stupito, mi dirigo verso il water e faccio pipì. Mentre il getto libera la mia vescica, vedo degli elefantini che mi spiano da sotto al volant del copridivano. Finisco, mi sistemo e sposto con violenza il divano (la scala a forbice forse è sparita, boh), si apre un foro grande quanto il divano che dà sul piano di sotto! E gli elefantini?



Azz, non ricordo più la seconda parte...



Chiaro.



Bring me to life - Evanescence

L'odore di polenta della Lodovica era preziosissimo, si spandeva poco a poco nel cortile, da una finestra all'altra, fino a maritarsi con quello dello spezzatino al limone stava preparando la sciura Lucia. Una fusione che addolciva i sensi, tutto al tramonto sarebbe stato in tavola. Bastava saper aspettare ancora qualche minuto.



Calciavo i ciottoli sulla strada, mi piaceva vederli rotolare in basso. Avevo riempito qualche istante prima alla fontanella una bottiglia, e l'acqua di Gajum sarebbe diventata un meraviglioso caffè, l'unica piacevole trasgressione per un ragazzino tranquillo.



Sotto la lingua c'erano ancora delle briciole di crostata, le gustavo piano mentre sparecchiavo. Avrei sistemato il letto prima di giocare a scala quaranta, chi esce paga cinquanta lire e rientra, a San Domenico si mangia la torta gelato.



Subito a nanna, rannicchiato sotto due coperte. La montagna stanca, mezzanotte è sempre troppo lontana quando si fa sera e troppo vicina al mattino. Ma l'indomani la sveglia avrebbe suonato prestissimo, i Corni ci aspettavano.



Mezza vita fa attendevo il caffè, ora il caffè riempie le attese. Il futuro diventa passato troppo velocemente.



Chiaro.



Canzoni - Mietta