Tutto in una notte:



Interno notte. Mi trovo in un set televisivo, si sta registrando un varietà condotto da una donna bionda con le labbra carnose (ho pensato a Milly Carlucci, ma non ne sono sicuro). Forse è un programma di cucina... ma veramente non lo capisco. Lei si muove nello studio con i rollerblade, allegra e sorridente. Inciampa e cade fragorosamente, ma continua a parlare e sorridere, ancora inquadrata. La sua espressione si trasforma, comincia a toccarsi sotto l'ombelico, a stringere la stoffa del vestito (nero e senape), e poi infila le mani nel vestito, le mette entrambe sui genitali e si rannicchia sofferente. La trasmissione si interrompe, tutti accorrono a soccorrerla. Esco dallo studio, cerco notizie sulla showgirl accendendo tre televisori affiancati, ma tutti, su tutte le reti, perfino quelle locali, mandavano in onda lo schermo nero o blu con il "biiiiiiiip" notturno. E' morta, penso.



Esterno notte. Sto gironzolando in un paese sconosciuto, mai visto prima nella realtà, in compagnia della mia comitiva. Percorriamo il corso, vediamo bar con tavolini e tende all'aperto, c'è tanta gente in giro, visto che è anche una bella serata. Passiamo nei pressi di via Cilea e uno di loro mi dice "Ah, lo sai che qui ci sta una scritta in italiano e in tedesco?". E io: "Boh!". Il giro è molto lungo: vediamo le scale di una chiesa, dove forse uno di loro perde il cellulare, e poi una piazza molto grande con una fontana circolare al centro e dei palazzoni di almeno 15 piani. Ci sediamo a mangiare in pizzeria, credo; dalla grande terrazza all'aperto si gode di una vista stupenda: il paesotto e poi colline boscose, un quarto di luna crescente, forse una cupola (sembra Roma, in lontananza, illuminata). Il padre di uno dei miei amici è a cena con noi, si parla del più e del meno, del cellulare perso e delle disavventure varie. Sta chiamando qualcuno con il cellulare ma, mentre sta prendendo la linea, comincia a dire: "Voi non capire! E' una cosa male. Pare brutto che ci stanno. I gay fanno schifo. Devono morire tutto bruciato...". Stupito, gli chiedo: "Ma con chi parli???". Lui risponde: "Con nessuno, è scritto alla 51^ strada, via Cilea (ovviamente via Cilea NON era la 51^ strada), sul muro, in italiano e in tedesco... e al quarto piano è scritto anche in francese.". Sorridendo gli rispondo: "Beh, se vogliono, posso tradurlo in inglese"...



Drin! La sveglia!



Chiaro.



Scritto ascoltando l'album Os Lusìadas - Mawaca