Per realizzare il water perfetto, azienda spia nei bagni



L'idea è quella di progettare il water perfetto. Così un'azienda giapponese specializzata nella realizzazione e vendita di sanitari ha deciso (con l'autorizzazione dei protagonisti) di filmare le persone mentre sono sedute sul water per studiarne le posture e quindi poter apportare le modifiche al "water" e renderlo comodo.

In Giappone la comodità di quando si va in bagno è un problema nazionale.

Già da parecchi anni sono stati realizzati diversi prodotti alcuni anche bizarri come le tavolette-bidet con comfort di vario tipo, dal riscaldamento della ciambella a spruzzi di varia direzione, intensità e durata. Non mancano i getti di aria con temperatura variabile.

I volontari sono stati ripresi dalle videocamere per sette ore e i risultati sono stati riversati in un filmato e, grazie a particolari software, è stato possibile effettuare paragoni ergonomici.

E' stata così realizzata una tazza ipercompatta, con una lunghezza inferiore del 15% rispetto ai modelli tradizionali e con i perni della tavoletta arretrati di una quindicina di centimetri.

Per gli esperti è possibile risparmiare, con questo nuovo design, il 20% di fatica per la pulitura. Il prezzo del water perfetto sarà di 300.000 yen, circa 200 euro.






Ora aspettiamo un water che si pulisca da solo!



Nell'attesa, godetevi questa barzellettina:



Durante un viaggio in aereo un tizio si trova con l'urgenza di andare al bagno, ma ogni volta che ci prova lo trova occupato. L'assistente di volo, a conoscenza dell'urgenza, gli suggerisce allora di utilizzare la toilette delle hostess (donne) - ma lo avvisa di non premere nessuno dei bottoni che troverà vicino al rotolo di carta igienica contrassegnati rispettivamente come:



H2OC

AC

BOR

RAT




Facendo l'errore che troppi uomini fanno di non ascoltare una donna, la curiosità prende il sopravvento, ed il malcapitato ignora totalmente l'avvertimento ricevuto dalla hostess.



Una volta espletati i propri bisogni, il signore preme con circospezione il tasto H2OC ed immediatamente il suo posteriore viene investito da un leggero getto di Acqua Calda.



"Wow, queste fanciulle se la passano proprio bene!", commenta fra sè e sè.



Perciò, con un po' più di coraggio, si decide a premere il bottone AC, ed in men che non si dica il suo didietro viene comodamente asciugato da un soffio di Aria Calda a temperatura corporea.



"Caspita! Non mi meraviglio che le donne passino cosl tanto tempo in bagno, con questo tipo di comodità!", esclama sempre più stupito.



Superata ogni titubanza, preme anche il tasto BOR, ed un braccio meccanico salta fuori dal WC cospargendogli la zona di borotalco.



"Ma questo è spaziale!!!", esulta premendo senza pensarci due volte il tasto RAT.



Al suo risveglio in ospedale, confuso dall'effetto intorpidente della morfina, chiama l'infermiera per capire dove si trova e cosa gli sia successo. "L'ultima cosa che ricordo" spiega "è che mi trovavo nella

toilette delle signore sull'aereo ed ho sentito un dolore terribile".

"Lei è in ospedale" gli risponde l'infermiera "probabilmente e' andato tutto bene fino a quando non ha premuto il bottone di Rimozione Automatica Tampax. Ah, giusto per la cronaca, il suo pene lo trova sotto al cuscino".