Profezie



DON VERZE': ''IL CAVALIERE? UN DONO DI DIO ALL'ITALIA''



"La prima volta ci vedemmo in ospedale, al San Pio X. Erano i primi anni '70, lui era un giovane imprenditore. Ed era malato seriamente. Io gli parlai: "Lei guarira' e fara' grandi cose". Nel '94, al tempo della sua discesa in campo, gli dissi che lui era una benedizione per il Paese, un dono di Dio all'Italia."

Lo afferma in un'intervista al "Corriere della Sera" don Luigi Verzè, fondatore del San Raffaele, prlando del premier Silvio Berlusconi. "Una volta - aggiunge Don Verzè - un contestatore mi si e' avvicinato, puntandomi il pugno sotto il mento, e mi ha chiesto se la pensavo ancora cosi' su Berlusconi. Gli ho risposto di si'. L'hanno portato via prima che mi colpisse".

In merito alle vicende degli ultimi tempi Don Verze' aggiunge che "mi ha assicurato che lui non ha fatto quel che dicono. E io gli credo: non l'ha fatto. Ho visto tante nella vita, ma mai una vergogna simile. Sono state enfatizzate supposizioni, voci. E se anche fossero verita', dovremmo vergognarci e tenerle nel cuore. Chi e' senza peccato scagli la prima pietra. E di peccati ne commettiamo tutti. Eppure vedo molti peccatori tirare molte, troppe pietre".





1) Ma chi l'ha chiamato mai, 'sto Nostradamus de' noantri? Nun se poteva fa' li stracazzacci sua?

2) Ecco, questo tipo di regali non lo voglio. Anzi, per Natale, piantatela con gli auguri di prosperità, felicità, gioia e letizia. Non funzionano manco per il cazzo, e non arrivano nemmeno Gioia e Letizia. Si accettano solo buoni benzina, euro, oro e pietre preziose. (cit.)

3) Gli credi? Son fatti tuoi. Fatti la tua opinione e continua a startene per i fatti tuoi. Al massimo apriti un blog e diventa un serial writer come Vespa.

4) Ancora, se proprio dobbiamo essere filologici, TU non puoi permetterti di guardare i peccatori mentre tirano le pietre. Se non vengono a confessarsi da te - poi ne discutiamo, del segreto confessionale - e sai che quelle pietre sono reati, tu DEVI denunciarli. Altrimenti non parlarne: è delazione.