(Il mio primo post dell'anno è un'autocit.)
I format sono nocivi. Appiattiscono e sviliscono l’iniziativa personale e la creatività; raccolgono, sminuzzano, ricompongono le eccellenze fino a farle diventare omogeneizzate. Sì, proprio come le pappine delle quali non si riconoscono più gli ingredienti.
La commercializzazione è nociva. Dà cinicamente un prezzo a ciò che potrebbe tranquillamente continuare a non averne; regola artificiosamente l’accessibilità delle risorse a seconda del prezzo che si fissa per loro; riempie di messaggi indesiderati lo spazio – fisico, virtuale, televisivo – destinato alla risorsa.
La spettacolarizzazione è nociva. Devia l’attenzione del destinatario verso particolari scabrosi o negletti, quando questa dovrebbe essere indirizzata verso il nocciolo dell’oggetto in questione; provoca accanimento morboso nei confronti di piccole ed insignificanti informazioni di contorno, lasciando sfuggire le grandi potenzialità della risorsa; infine, provoca assuefazione e fa in modo che il destinatario chieda sempre di più e comprenda sempre meno.
Ora. Sia Berlusconi che Spinoza credo rientrino nello spettro della spettacolarizzazione, della commercializzazione e dell’assoggettamento ad un format, rispettivamente per la politica e per la satira e l’umorismo.
E’ importante però dire che il livello di nocività relativa dei due “offendenti” è completamente diverso. Berlusconi è il capo del Governo e con le sue scelte influenza in ogni momento il nostro stile di vita, la quotidianità, la dieta alla quale si sottopone il nostro portafogli. Spinoza… beh… basta non cliccare e non ci fa nulla. Per la serie: “se un albero in Amazzonia cade e noi non lo sentiamo, è mai esistito? è mai caduto?”.
3 Comments:
Mi ricorda qualcosa, mate. ;)
Grande!
Ahahah, grazie a te per lo spunto!
Ché veramente avrei scritto solo boiate depressogene, anche il primo dell'anno! :P
Secondo me sì: è caduto e se ne cadono altri 100mila saranno c***i per tutti, ma capisco cosa intendi e rispetto l'opinione.
Anna
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