Io questa la racconto perché gira molto ma sia chiaro che voglio bene ad Arrigo Sacchi e lo stimo tantissimo. Ai tempi in cui allenava Gullit si diceva che Gullit fosse, diciamo, molto dotato e allora spuntò questo soprannome che era, e diciamolo, Tubo nero. E allora Sacchi chiamava Gullit Tubo Nero per scherzo, e lui stava allo scherzo ma un giorno Gullit si stufò un po' dello scherzo e andò da Sacchi e gli disse: "Mister, basta con questa storia del Tubo Nero, e poi cosa crede che sia, avrebbe dovuto vedere un mio amico anni fa, lui sì che poteva essere soprannominato così!". E Sacchi disse a Gullit: "Ma davvero, ma com'era?" E Gullit: "Guardi, il tubo era lungo un metro e mezzo!". E Sacchi: "Beh, non è possibile, dai!". E Gullit: "Sì, Mister, tanto che il mio amico non viveva più, e allora andò da un famoso chirurgo e gli disse: 'Così è troppo, un metro e mezzo non è possibile non si può ridurre a mezzo metro?'" E Sacchi sempre più curioso: "E come andò a finire?" E Gullit: "Eh, il chirurgo fece l'operazione e portò tutto quanto alla misura di mezzo metro". "Ah...", fece Sacchi, ma a quel punto gli venne una vera curiosità, aspettò un po' e poi andò da Gullit e gli disse: "Scusa Ruud, ma così, per curiosità, il metro che venne tagliato che fine ha fatto"? "Guardi" gli disse Gullit, "per quello che ne so io è rimasto in circolazione e adesso fa l'allenatore del Milan!". Salutiamo Arrigo Sacchi, ti stimiamo molto, ciao!
(Fabio Caressa a Volo in diretta racconta una sapida storiella, Raitre) da Dekoder