Pensieri sparsi sulla finale di ieri.

La Spagna lo disse già dall'inizio: "Ce ne dovete una", riferendosi al biscotto mancato. E se l'è ripresa con gli interessi. Perché se una squadra tutto sommato non eccelsa come l'Italia arriva in finale, coi mezzi che ha, di sicuro arriva spompata.
La storia dei metrosexual è assurda: immagino che tutti sappiate per certo che la nazionale spagnola è formata da una ventina di uomini veri, ultratestosteronici che puzzano di maschio dalle ascelle e vanno solo con donne bone come la Carbonero. Rendetevi conto!
Prandelli ha dimostrato un'ingenuità mostruosa fidandosi di Chiellini, Cassano e Thiago Motta. Mettere Balzaretti, Diamanti e chissà quale altra diavoleria con forcine, pedicure e fondotinta forse ci avrebbe aiutati di più.
Io, personalmente, fossi stato in Buffon, avrei strozzato con le mie manine sante quel pezzente presuntuoso di Sergio Ramos. Lì, in campo. E avrei chiamato Balotelli con un bel "FINISH HIM!". Un colpo di tacco quando vinci una finale per QUATTRO A ZERO in 8 contro 11 è schifosamente antisportivo!
E infine un pensiero a Monti. Non è colpa sua se abbiamo perso la finale e non tutti ricordano la sua uscita "Il calcio andrebbe sospeso per un paio di anni". Ecco, ora che vi ho rinfrescato la memoria sappiate che il calcio italiano torna ad essere quello di prima: scommesse, inciuci, comportamenti antisportivi - se non illeciti, punti di penalizzazione... Buon divertimento, con quel che resta.