E' Natale e, complice il miserrimo giorno di ferie concessomi da quell'impestato del mio direttore, ho rivisto casa, mamma e gatta.
Gatta ridotta ai minimi termini dalle terapie che sta facendo: conscia lei di essere alla fine dei suoi giorni, trascorre tutto il tempo al sole e a lasciarsi coccolare dalle nostre sapienti e delicate mani. Sedici anni e mezzo sono tanti per un uomo, figuriamoci per un gatto.

E si approssima la fine dell'anno. Non chiedetemi di fare bilanci, non ne farò.
Il motivo è molto semplice: la mia vita è cambiata completamente, ci sono voci in netta perdita ed altre in assoluto aumento. Non so dire se sto meglio o peggio; posso solo dire, come dato di fatto, che non assumo più i farmaci per l'apparato digerente, segno inequivocabile che qualcosa di buono per me stesso lo sto facendo.

Ho perso 15kg in quasi tre mesi, il che sarebbe assolutamente positivo se ciò non fosse lo specchio della pessima situazione lavorativa contingente: la zona che ho è TUTTA a piedi, con chilometri di salite e scalinate, da percorrere impietosamente ogni giorno, più volte al giorno.
Mi sento Sisifo: invece del masso, porto la posta sul monte. E ogni giorno la stessa storia.

E Sisifo è felice non per il peso che porta, ma per il fatto che il suo unico problema è il peso.