maggio 06, 2008 maggio 06, 2008
Lettera ad un amico che non ho [ancora / mai] avuto



Vorrei raccontarti del mio viaggio a Madrid, di quant'è bella la mia gatta, di quanto mi piace il mio lavoro.

Vorrei asciugare le tue lacrime, stringere le tue mani, ascoltare con te la musica che ti piace. E non importa se a me non piace, perché quasi sicuramente non mi piacerà.

Vorrei raccontarti dell'ultima scoperta sul mulo o su Iutùbb, farti ridere con le barzellette sconce, e poi annusare lo stesso piatto di pastasciutta, scoprire una nuova birra, parlare di donne, di tette e di culi.

Vorrei presentarti le persone a me più care, e vorrei che tu facessi lo stesso con me.

Vorrei farti ascoltare il mio canto, non per ricevere complimenti, ma perché canterei per te.

Vorrei guardare la stessa luna, lo stesso orizzonte, fare lo stesso viaggio.



Vorrei dirti che io sono qui per te.
maggio 04, 2008 maggio 04, 2008
Mapporcatroia!



Veleno - Subsonica



Come gli adesivi che si staccano

Lascio che le cose ora succedano

Quante circostanze si riattivano

Fuori dai circuiti della volontà.



Come il vento gioca con la plastica

Vedo trasportata la mia dignità.



Oggi tradisco la stabilità

Senza attenuanti e nessuna pietà.

Oggi il mio passato mi ricorda che

Io non so sfuggirti senza fingere.



E che non posso sentirmi libero

Dalla tua corda, dal tuo patibolo.




E un’altra volta mi avvicinerò

Alla tua bocca mi avvicinerò

E un’altra volta mi avvelenerò

Del tuo veleno mi avvelenerò.



Come gli adesivi che si staccano

Come le cerniere che si incastrano

Come interruttori che non scattano

O caricatori che si inceppano



Io tradisco le ultime mie volontà.

Tutte le promesse ora si infrangono.



Penso ai tuoi crimini senza pietà

Contro la mia ingenua umanità.

Scelgo di dissolvermi dentro di te

Mentre tu saccheggi le mie lacrime.



E sarò cieco, forse libero

Solo nell’alba di un patibolo.

Dentro una storia senza più titolo

Scegliendo un ruolo senza credito

Strappando il fiore più carnivoro

Io cerco il fuoco e mi brucerò.



E un’altra volta mi avvicinerò

Alla tua bocca mi avvicinerò

E un’altra volta mi avvelenerò

Del tuo veleno mi avvelenerò
Mi rifiuto!



Una cinquantenne, per quanto piacente e giovanile, non può parlare di caramelle dure e di negozi di dolciumi! Nemmeno se si fa fotografare in tenuta sadomaso con borchie e cinte di pelle e nemmeno se la caramella dura è forse un po' salata e di dimensioni a piacere.



Dopo aver constatato che le lezioni di canto fatte ai tempi di Evita sono state buttate nel cesso e sostituite da un comodissimo vocoder a tre velocità con tritatutto, giusto per non farci rimpiangere la voce da paperella di Into the groove...

Dopo aver ascoltato un'anteprima dell'album e aver concluso che per due canzoni di mio gradimento non val la pena di spendere €23,90...

Dopo aver notato che il pezzo del video di 4 minutes che mi piace di più è purtroppo il "passo a due" con JT verso la fine del brano...

Dopo aver gradito infinitamente di più l'ultimo album dei Subsonica che Confessions on the dancefloor...



...concludo che io, l'ultimo album di Madonna, non lo compro mica! E se viene a Torino a settembre, così come si vocifera, me ne sbatto altamente!
aprile 29, 2008 aprile 29, 2008
Roma kaputt mundi



Bella storia: un giorno ti svegli in una favela di Rio, un altro in Argentina, e poi in Germania... Domani?
aprile 28, 2008 aprile 28, 2008
Memento



Mai bere alcoolici la domenica sera mentre sto coi miei amici. Mai più!



(A chi scopre il motivo, offro un mojito mezzo succhiato :) )
aprile 20, 2008 aprile 20, 2008
A kitten's prayer



Let the sun shine where I lay,

keep me young so I may play,

And most of all, bless the people I adore,

And guard me from the dog next-door.


(Lisa Malone)
Segnali che la fine del mondo è vicina (aka Ma perché capitano tutte a me?)



Sabato sera piuttosto anonimo, quindi mi reco anzitempo - da solo - al bar per il solito caffettino notturno. Imbocco con l'auto una stradina laterale e sento un uomo che esce dalla sua macchina esclamando "Ha la figa in bollore!", esco dall'auto e vedo che una donna, col favore della penombra, è accoccolata a pisciare dietro la portiera semiaperta. Peccato per lei che il tutto si sia svolto proprio nella mia direzione!



Entro nel bar, ordino il mio solito espressino e sopraggiunge un tipo sulla cinquantina che chiede forse una birra. Il barista elenca una mezza dozzina di specialità, ma lui chiede una grappa. Prende una 903 e, mentre sorbisco l'espressino con voluttà, il tipo dopo il primo sorso di grappa mi spara un rutto nell'orecchio con nonchalance.



Ovviamente prima di entrare in macchina ho controllato se qualcuno magari non mi avesse cacato sul cofano!
aprile 19, 2008 aprile 19, 2008
...the truth is I never left you!



Per strada, poco fa, dopo un salutare caffettino pomeridiano, decido di sfruttare l'ultimo mese di chiamate gratis telefonando ad un'ex collega.

Parlo io che parli tu, la chiamata va avanti per 51 piacevolissimi minuti. Nel frattempo mi affianca una tipa diversamente bella, una rompicoglioni da guinness dei primati, intelligente come una lavatrice guasta, vecchia conoscenza dai tempi della parrocchia, la quale mi bussa al braccio e mi fa: "Sono passata mezz'ora fa e stavi parlando. Mo stai ancora qua? Attento alle radiazioni!". Il tutto mentre parlavo con la collega!



Ovviamente non l'ho degnata di un saluto, che mi sembrava perfino troppo per una alla quale ormai nemmeno le "radiazioni" possono peggiorare di più il cervello.
aprile 15, 2008 aprile 15, 2008
Don't cry for me, Argentina



Questo blog chiude.



Prima che l'Italia si trasformi realmente in Argentina, vado ad imparare lo spagnolo in Costa Blanca senza passare dal via.

Prima che si cominci a ri-invocare Baffone e Baffino, indosserò un boxerino non troppo aderente per fare abluzioni notturne nel Mar Menor in sacrificio della dea Iside.

Prima che venga liberalizzato l'uso della mia casa e venga condonato l'uso improprio fatto finora del mio buco del culo, per essere quindi donato a Confindustria, vado a fare sulla bianca spiaggia spagnola il trenino dell'amore mbriaco di mojito.

Prima che questo blog diventi come il famigerato "Diario di Anna Franco" (cit.), rifugiata tarantina in fuga dalla Guardia PaTana, e che io venga costretto ad arruolarmi nel Movimento Partigiano per la Liberazione del Mezzogiorno, vado a godermi il wi-fi aggratis per le strade di Valencia.

Prima che sia necessario passare la dogana tra Piacenza e Lodi, prendo il primo treno per Genova e chi cazzo se ne fotte più.



Ricordatemi come komunista, se volete; come ateo, se credete (appropo', manco le lettere alla Madonna di Lurd hanno funzionato... a chi cazzo dobbiamo scrivere più per avere ascolto? Non è che serve avere l'indirizzo del Principale?); come cantante, se mi amate.



E tutte le cazzate (perché le abbiamo tutti chiamati cazzate) che ho scritto in quasi cinque anni vi rimangano come un palese, marchiano, gigantesco, enorme, immane, pachidermico: "E non dite che non ve l'avevo detto, io!"