Giovanni Pascoli – La somarella di Giovannino



Sciacchete! Sfrigola la lavandara

Tutta operosa nel suo lieto canto.

Zumpete, zu! Le fa eco il tamburo

Che del caprone un dì rubò il manto,

E le cicale, dai mesti giaggioli

All’ultima estate tessono duoli.

Mentre s’inoltra per la viuzza

La balia antica di Giovannino

Ancor rimembra l’esil pagliuzza

Che un dì adornava il suo bel bambino.

Oggi la paglia in ferro si muta,

splush! risponde, a chi la saluta,

e Giovannino (cosa ben rara!)

le terga monta d’una somara.

Oh somarella, che geme e che raglia

Sotto la verga di Giovannino,

Tu lo sapevi che la molle paglia

Dura diviene a chi fu piccino?



(mitica!)