Il Natale visto da quaggiù



Natale l'ho passato con dei giramenti di testa (anche di palle, ma soprattutto di testa!) perché gli stravizi e 8 ore di sonno su 70 non sono molto salutari per la mia veneranda età. Al che ho tolto la spina e stanotte ho dormito per 12 ore di fila!



Il cenone del 24 e il pranzo del 25 quelli del piano di sopra hanno chiamato tutti i loro conoscenti (di professione cantanti neomelodici e percussionisti di congas, maracas e cogliones) per strafocarsi insieme con gioia. Non hanno fatto solo quello: il loro passatempo preferito è stato sciamare da una stanza all'altra senza sosta, per ore ed ore, con tacchi a spillo, zoccoli olandesi e scarpe da flamenco.



Non so ancora dove passerò Capodanno, e credo che rimanere coi dubbi nonostante sia già il 26 dicembre sicuramente non promette bene.



Ai regali ricevuti, che ho elencato sotto, aggiungo una splendida lampada in stile etnico che installerò sul comodino appena disfo l'alberello. E una sciarpa MOLTO bella che m'ha regalato la mammina.



Le immagini del mio presepe sono state pubblicate su un quotidiano locale; forse l'unica cosa positiva di questo Natale.



Piove ininterrottamente da tre giorni. L'ultimo Natale col sole risale forse a 5 anni fa.