Credo che le persone dopo un po' si stanchino di farsi mancare, credo che dopo un po' dovrebbero tornare e restare.
Credo che dovrebbero tirare fuori da sotto il letto tutti i ricordi che avevano messo a tacere per non farsi male, dovrebbero far parlare i silenzi che un tempo hanno soffocato con il cuscino dove ogni notte piangevano.
Credo che a chi è stato via per troppo tempo nasca dentro quella voglia di stupire chiunque, un giorno tornare cambiato che ti conosci solo te stesso, con un'armatura addosso che a colpirti il cuore nemmeno con le cannonate ci arrivano.
C'è chi è debole e il coraggio l'ha seppellito da qualche parte nella stanza di un hotel, perdendo tutto i sogni che si era nascosto nelle tasche interne della giacca, e non torna, non tornerà più.
Ci son addii che sanno farti male, che sanno come prenderti e come girare il coltello nella piaga, ti conoscono e si incastonano fra la pelle fino a che non t'arrendi a quella voglia di non smettere mai di piangere.
Ci son persone che usano solo il tempo futuro: "tornerò", "resterò", "amerò"; son quelle più imprevedibili, che te le ritrovi con un mazzo di fiori dietro la porta e il giorno dopo ti salutano dal finestrino con un fazzoletto vicino agli occhi.
Spesso ci si perde, ci si ritrova, ci si ama e ci si abbandona senza spiegazione. È accaduto e te ne fai una ragione, si accumulano ricordi in soffitta che tra un po' ti crolla sulla testa.
Credo che le persone dopo un po' dovrebbero semplicemente non partire mai, non andarsene se non con chi si ama. Restare, restare (per) sempre.
(da FB)
agosto 24, 2011
agosto 24, 2011
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