Un piccolo moscerino vola tra le fresie, baciato dal sole tiepido di primavera. Volteggia tra i garofani screziati e si culla nel vento. Il riflesso di un vetro lo attira, è una finestra; si incuriosisce, si avvicina, si inserisce nel minuscolo spazio tra le imposte che stanno per chiudersi e... toh, è dentro una stanza!
Una stanza spaziosa e luminosa ma rumorosa e piena di pulviscolo; i raggi del sole ora sono ancora più caldi, quindi il piccolo moscerino si avvicina al vetro nel tentativo di godere di quel tepore. Ma sul vetro non può poggiarsi perché vibra troppo e non ne ha ancora capito il motivo. C'è un umano che va accuratamente evitato, non sia mai dovesse accorgersi di lui... sarebbe la fine.
Ma il gioco potrebbe essere divertente se il piccolo moscerino passasse proprio sotto il naso dell'umano. (Quegli esseri enormi sembrano gentili, visto che hanno perfino dedicato una canzone all'antenato moscerino che si posò sul naso di Peppone!)
E allora... il piccolo moscerino si prepara per il raid, sfrega le zampette, individua la rotta ottimale e si alza in volo verso il naso dell'umano...

Tutto questo per dire che ho scartavetrato gli infissi in legno del salone e, mentre riverniciavo le parti più danneggiate, un moscerino ha sorvolato il barattolo del flatting che avevo in mano. A metà strada è svenuto istantaneamente ed è caduto all'interno! :D