12 Aprile 2020, è Pasqua.

Il prezzo della benzina è di 1,35€/l.

Scuola chiusa e lezioni online. Esami annullati. Resta la maturità con la sola prova orale online. I ragazzi di terza media devono presentare una tesina.

Le misure di distanza interpersonale sono obbligatorie e funzionano.

Nastro adesivo su pavimenti nei negozi di alimentari e in altre strutture per mantenere la distanza tra i clienti di almeno un metro. Le cassiere hanno le visiere sui volti e in farmacia hanno installato i parafiato.

Numero limitato di persone all'interno dei negozi, ci sono le file alle porte. Sempre distanti.

Sono aperti solo i negozi di prima necessità.

McDonalds è chiuso in tutto il mondo.

Parchi, sentieri, intere città ferme.

Intere stagioni sportive cancellate. Europei di calcio e Olimpiadi rinviati al 2021.

Concerti, tour, festival, eventi di intrattenimento, tutti annullati.

Matrimoni, battesimi, comunioni, cresime annullati.
Non vengono celebrati nemmeno i funerali: al nord le bare con i caduti vengono trasportate con camion militari fuori provincia per essere cremate.

Nessuna messa, nemmeno a Pasqua. Nessuna processione nella Settimana Santa. Non era mai successo che la Madonna non uscisse la notte del Giovedì Santo!

Nessuna riunione di 50 persone o più, poi 20 o più, ora 2 o più.

Nessun contatto diretto se non con familiari conviventi.

La Villa comunale è aperta solo per ragazzi autistici accompagnati.

Mancano le mascherine e i cittadini che sanno cucire le fanno per tutti.

Distillerie, marchi di moda e altre aziende stanno cambiando le loro linee di produzione per aiutare a produrre visiere, mascherine, camici, disinfettanti in gel.

Il governo chiude i confini. Solo traffico merci o rimpatri di connazionali.

Le sanzioni pecuniarie sono inflitte per le violazioni delle regole.

Conferenze stampa quotidiane dalla Protezione Civile con aggiornamenti quotidiani su nuovi casi, guarigione e decessi. Alle 18 ogni giorno.

Si può uscire per far la spesa, un solo membro del nucleo familiare e dotato di mascherina e guanti.

I dipendenti di attività primarie ancora in servizio hanno paura di andare al lavoro.

Il personale medico ha paura di tornare a casa dalle loro famiglie.

Si tratta della pandemia globale Covid-19 proclamata nel febbraio 2020.
Siamo in lockdown dall’8 marzo.
Oggi è il 36esimo giorno di quarantena.

(Trovata su FB e riadattata)