Uno dei suoi brani più conosciuti è il Preludio Op.28 N.20 in do minore. Uno dei più semplici da suonare, ma tra i più difficili da interpretare poiché all'esecutore è richiesto un completo ed assoluto controllo del pianoforte.
E' lungo solo 12 battute ma è sicuramente catalogabile tra i brani più emozionanti e più tristi della musica classica.

Eccolo qui in tutto il suo splendore:


Ma perché è così famoso o per lo meno ci suscita una sensazione di "déjà-vu"? Perché in molti l'hanno utilizzato così com'è o reinterpretandolo.

Celentano l'ha trasformato completamente, lasciandosi ispirare per "Ti penso e cambia il mondo" nel 2011:


I brasiliani Angra, un gruppo heavy metal ispirato ai Dream Theater (almeno ai tempi di Andrè Matos), ne hanno fatto nel 2001 una ballata in inglese, Visions Prelude:


Infine Barry Manilow, autore della più conosciuta "Mandy", nei suoi live apriva e chiudeva la sua "Could it be magic" con quelle meravigliose dodici battute:


Buon ascolto!