luglio 23, 2010 luglio 23, 2010
...e per giunta maschilista!

Mancava un terzo aggettivo, dopo "spokkiosodimmerda" e "veggente". Eccovelo, o miei 25 lettori: maschilista.

Che alla fine certe donne mi hanno terribilmente dato al cazzo, incontentabili scioviniste mascherate da solidali puelle indifese!

Sì, mi riferisco a te, ramo secco di chitemmurt!

(Sfogo privato, essenziale per la mia salute psicofisica ma incomprensibile ai lettori di questo blog. Fate finta di aver capito ed annuite assorti!)
luglio 21, 2010 luglio 21, 2010
Il veggente

Raga', sono meglio del Paul-Po tedesco!
Leggete questa incredibile notizia su Mauro Marin e poi rileggete il mio sproloquio pre-finale QUI.

Sui numeri del Superenalotto non garantisco.
luglio 17, 2010 luglio 17, 2010
Fermata facoltativa.

Premo il campanello per scendere.
luglio 15, 2010 luglio 15, 2010
Doppi turni

Gioia, gaudio, giubilo e tripudio!
Temperature africane, qui. E io sono riuscito ad andare a mare dalle 16.15 alle 18.15 e da mezzanotte e mezza alle due. Se questo non è godere come un sibarita... :)
luglio 13, 2010 luglio 13, 2010
L'insostenibile peso della conoscenza AKA Spokkioso dimmerda

Ho appena detto ai miei amici che, se avessi potuto scegliere, a 13-14 anni sarei andato a lavorare piuttosto che ridurmi così, ad attendere invano che qualcosa cambi nella mia vita oppure nel mondo.
Mi hanno guardato schifati, come se fossi un alieno, e tra qualche rimprovero e qualche scusa abbozzata, io ho continuato a pensarla così. Ecchissenefrega.

Cioè, veramente, mi sono stancato di essere sempre quello che sa tutto, che capisce tutto, che ascolta e dà consigli buoni (regolarmente inattuati, ma in genere chi chiede consigli è perché vuole una scusa per non applicarli). Sono stanco di essere fonte di conoscenza, e di dover continuamente attingere ad altre sorgenti per non essiccarmi, per non perdere smalto, per non essere più quello "buono". Quando va bene. Perché quando questa mia dote viene male interpretata (dalla maggioranza delle persone, savasandìr), io sono il solito spokkioso dimmerda, il saputello, quello che rovina i giochi perché non c'è gusto con lui...

E quindi, al passaggio nel mio trentottesimo anno, tra qualche giorno, vorrei essere un po' più leggero dentro, con meno zavorra e meno profondo, con un po' di quella sana scemitudine (qualche fine linguista altrettanto spokkioso dimmerda potrebbe chiamarla ignavia) tipicamente adolescenziale che ti fa guardare il manicure fatto bene, in una graziosa mano che indica la luna.
luglio 06, 2010 luglio 06, 2010
Ci sono persone

Ci sono persone che temo di aver sradicato dalla mia vita.
Gente che non mi dice più nulla, che è partita e non è più tornata.
Gente che vorrei che partisse, ma sta qui ad ammorbarmi nonostante tutto.
Gente che non mi ha ferito e che perciò non ha bisogno del mio perdono, ma che mi ha dimenticato o s'è lasciata dimenticare.
Gente come terraferma, per me, ma che ora mi guarda come un relitto alla deriva.

Persone che, se tornassero, troverebbero la porta chiusa.
Perché una volta che sei andato via non troverai mai niente com'era prima.
Rocca Imperiale (CS)

L'ultima delle mie scoperte: un paesino arroccato (è il caso di dirlo!) su un colle di 200 metri di altezza, ed in cima conserva un castello federiciano ristrutturato senza stravolgerlo e fino a due giorni fa chiuso al pubblico.
Beh, io ci sono entrato ieri per un concerto. Meraviglia delle meraviglie!

Conto di ritornarci prima possibile, non si può perdere un posto del genere!
luglio 03, 2010 luglio 03, 2010
Tuttalpiù muoio (sic!)

Ho terminato due giorni fa di leggere questo splendido libro di Albinati&Timi. Cioè, di Filippo Timi.

Se io dico che vorrei sposarmelo, al sciur Timi, dico una cosa cattiva, sbagliata, immorale, assurda e/o ridicola? Certo, si può anche credere che molte parti del libro siano inventate o esagerate o camuffate, dette in punta di lingua o spalate con la vanga. Ma a me piace la storia, piace l'idea di un mondo che scappa da chi non può vederlo.

E mi piace il personaggio Timi, l'uomo dai mille problemi e dal milione di risorse. Chissà se e quanto persona e personaggio coincidono, ma di sicuro non vorrei salvarlo. No.

Vorrei che mi salvasse.
giugno 19, 2010 giugno 19, 2010
X Generation

Date ad un ragazzino degli anni Zero, timido cicciottello e fiordilatte, un telefonino touchscreen, di quelli che sembrano tanto intelligenti ma in realtà è una sottomarca mezza stupida. Dotate il suddetto virgulto di un collegamento internet che gli permetta di iscriversi a Fessbuc, di chattare e di scaricare musica, nonostante faccia la terza media e a scuola i risultati arrivino a stento.
Infine fate in modo che, in una vostra conversazione con amici, lui prenda il sopravvento e vi faccia ascoltare i brani che ha caricato sul cellulare.
Waka waka - Shakira"
The final countdown", ma nella versione della RANA PAZZA!
Give it 2 me - Madonna
Pazza Inter amala
Waving flag - K'naan & David Bisbal
...più un paio di tormentoni riempipista da discoteca di provincia.

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Lascio alla vostra immaginazione il mio sguardo colmo di orrore e compassione.
Come allungarsi la vita

Lezione numero uno: è scientificamente provato che evitare per miracolo due incidenti sicuramente mortali in un anno e mezzo, allunga la vita.

Non credo sia però il modo giusto per farlo.
giugno 08, 2010 giugno 08, 2010
A volte ritornano!
(Post in codice)


Nel giro di duecento metri ho incontrato il Bulgaro, Fiocchettino e Pompina. L'idea che l'umanità stia viaggiando verso il baratro, d'un tratto m'è apparsa così lampante...

E poi sono stato avvolto da una vampata di nostalgia perché sto recuperando l'hard disc del 2000, salvato in due CD. Prima che si rovinino del tutto, meglio rimasterizzarli! Ho trovato foto, mp3, giochini... mamma mia, quello era proprio il tempo della scemitudine. Non che ora sia troppo diverso, sia chiaro.
maggio 30, 2010 maggio 30, 2010
Non un successo... un TRI ON FO!

non ho piu' voglia di lavorare.. di far le solite cose... prenderei il primo aereo destinazione sconosciuta, possibilmente mare
e viver la giornata, magari con un lavoretto del cazzo tipo barista o similari
sigh sob!


Idem. E quando poi ti capita, come mi è successo stasera, di aver suonato samba per dei ballerini brasiliani, capisci che hai fatto tutto quello che dovevi fare nella vita e puoi pure morire in pace. Sulla mia lapide scrivete: "Ha suonato samba, è morto felice".
maggio 26, 2010 maggio 26, 2010
Nove lunghi giorni

Sono al primo di nove giorni di antibiotico. Talmente afono da non poter parlare al cellulare, perché sembra che la linea sia disturbata.

Il Titanic è affondato degnamente, per colpa di un iceberg. Io sto avendo cura di trasformarmi prima in un vascello fantasma.
maggio 19, 2010 maggio 19, 2010
La gatt d M'gnikk*

C'era una volta, in un paese di mare della solatia Puglia, un tipo che si chiamava M'gnikk**. Noi l'avremmo chiamato probabilmente Mimmo.
La guerra infuriava al di là degli uliveti e delle colline e a tavola si mangiava pane e povertà. Beh, veramente il pane si mangiava quando c'era.
Un bel giorno di primavera al generoso M'gnikk venne ricompensato un favore con due chili di alici appena pescate di contrabbando. Due chili di alici tutti per lui, una fortuna che non capitava spesso.

Arrivato a casa con una fame da lupo, dovette scansare più volte la sua gatta, ovviamente altrettanto affamata. Lei sapeva che le sarebbero arrivate le teste e le code, ma cominciò comunque a fare le feste al suo padrone e ad assaltargli le caviglie.
Mentre stringeva a sé l'involto di carta grezza, annusando con voluttà l'intenso odore di mare, il nostro M'gnikk fu colto da un dubbio enorme: Ma ora come le preparo queste splendide e lucenti alici? Fritte no, perché ci vuol troppo olio e l'odore farebbe insorgere il vicinato: "Ma tu vedi a quello: viene a chiedere la farina in prestito e poi non ci dà nemmeno un po' di frittura!". E le alici sono poche perfino per me! Arrostite nemmeno: ci vuole troppo tempo per preparare i carboni e la fame è assai. Ho capito! Me le mangio crude e marinate, così non si sente l'odore e devo solo chiedere alla vicina una foglia di prezzemolo.

M'gnikk prese uno spicchio d'aglio dalla serta, dell'aceto, un cucchiaio di prezioso olio dalla giara. Poi posò il cartoccio sul tavolo e andò dalla vicina a chiedere un po' di prezzemolo.
Eh, ma lei aveva visto tutto: da quelle case senza porte e senza finestre si entrava e usciva liberamente, e il povero M'gnikk non avrebbe mai potuto passare inosservato con un pacchetto di quel tipo tra le mani.

E chi te l'ha dato? Quello di dietro alla torre? E come mai? Neh, ma sono fresche almeno? Ah, pensa, di stamattina! E quante sono? Ah, solo sei alici? Beh, saluti a signoria!

Scivolò via in casa sua, dopo l'interrogatorio a scopo di estorsione, con le foglie di prezzemolo in mano e tanta fame da soddisfare. La gatta dispettosa e affamata aveva quasi finito di divorare l'intero bottino. M'gnikk le urlò contro le peggiori parolacce e cercò di afferrarla, ma lei, con l'ultima alice in bocca, infilò l'uscio di casa e scappò per la strada. M'gnikk non si arrese e la rincorse per tutta la via. La gatta, un po' scema ma decisamente soddisfatta, si infilò in una finestrella cieca e terminò così la sua fuga tra le mani ansiose di vendetta del nostro affamato M'gnikk.

La gatta fu tenuta per la collottola fino a casa, e subito cominciò il processo pubblico. La gente, incredula di fronte a tanta ira - ma si sa che la rabbia e la fame fanno molto chiasso -, si fermò intorno a M'gnikk e uscì perfino la vicina di casa, che sapeva tutto o quasi.

Tutte le discussioni tra l'accusa e la difesa si svolsero in un clima a dir poco infuocato, con M'gnikk deciso a far fuori l'animale e la gente che non gli credeva affatto - come poteva uno spiantato del genere aver comprato ben due chili di alici al mercato nero?
Venne fuori la vicina di casa, con la sua voce stridula e mise tutti a tacere: "Pesiamola! Se è vero che ha mangiato due chili di alici, deve pesare almeno tre chili e mezzo, forse quattro chili!"

Si diressero tutti alla pesa del forno. Prima salì M'gnikk con la gatta in mano, poi la consegnò alla vicina e si pesò senza gatta. La differenza era di due chili e mezzo. Più o meno sei alici, pensò la vicina.

Così la gatta fu liberata, M'gnikk fu deriso e lasciato alla sua fame e la vicina, da pettegola universamente riconosciuta, guadagnò la fama di persona retta e giusta.
E quando ci si trova davanti a misteri inspiegabili come le quantità contabilizzate che non corrispondono al vero, oppure a persone che mangiano come delle betoniere e non ingrassano, nel bel paese di mare della solatia Puglia si nomina tuttora la fortunata e soddisfatta gattina: "La gatt d M'gnikk si mangiò due chili di alici e pesava due chili e mezzo!".

Sipario.


* La storia, dedicata ad un Baol, l'ho immaginata prendendo ispirazione dal detto finale (realmente esistente) e dal commento che mi ha scritto il Baol nel post precedente.
**Era probabilmente diminutivo di Domenico. La trascrizione giusta dal dialetto sarebbe Megnicche, ma non rende affatto l'idea.

maggio 18, 2010 maggio 18, 2010
Bedda magra!

Bedda magra!

(dedicato al buon vecchio J.Lo.)
maggio 05, 2010 maggio 05, 2010
Nomi

Non ho mai fatto nomi sul mio blog. Conservo la mia vita privata in un barattolo ermetico che in sette anni non ho mai aperto, ma per stavolta faccio un'eccezione.

Nel giro di una settimana ho visto tre persone conosciute in passato che mi hanno sorriso genuinamente, con uno sguardo affettuoso e pieno di gratitudine. Erano tre ragazzi con i quali, per un motivo o per un altro, ho condiviso un tratto di strada, un pezzo della mia vita e che adesso vivono consapevolmente la loro età adulta.

Ora sono io a ringraziarli. Per la bellezza dei loro sorrisi, per aver contribuito a farmi diventare ciò che sono adesso, per essere tornati a salutarmi.

Grazie Alessandro! Grazie Savino! Grazie Giuseppe!
maggio 01, 2010 maggio 01, 2010
Finalmente!

Il Premio Oscar come miglior attore non protagonista della mia vita ha calato la maschera. Una maschera triste.
Che poi uno si chiede perché le persone intelligenti siano destinate a vivere nel perenne turbamento...

A presto e ad maiora, Lord Brummel! :)
aprile 25, 2010 aprile 25, 2010
Sull'intolleranza - Sulla libertà

Ho visto "Agorà", il film di Amenàbar su Ipazia, la filosofa di Alessandria d'Egitto.
Ne sono uscito scosso, tremante, triste, incazzato. E' un film che ti cambia il modo di vedere le cose, sia per la storia, sia per come è raccontata.

Rachel Weisz è splendida, incredibilmente vera e pura nel ruolo di Ipazia. Non doveva certo essere un bel periodo, quello, per una donna filosofa, ma l'incredibile avversione di gente ottusa e affamata di potere nei confronti del libero pensiero è sempre un lutto per tutti.

I personaggi sono vividi, escono dallo schermo e lo perforano, lacerandolo con le loro spade. La figura dello schiavo (Davo - Max Minghella) che fa il tira e molla, mosso solo dalle sue passioni più intime, dalle sue viscere, è geniale nella sua metafora. Quello schiavo sono io, siamo noi: quando oscilliamo tra un estremo e l'altro, quando la passione ci rende incoerenti, quando qualcuno ci impone un cliché, quando veniamo accecati da una finta verità, quando soffochiamo i nostri ideali... eccoci, nudi, rappresentati in un film.

Parlavo di lutto: quella è una perdita irreparabile che non si elabora, è una ferita che non si rimargina. Si infetta, diventa purulenta e pestilenziale, e gli untori non mancano. Chi ci plagia ed ottunde i nostri sensi e le nostre percezioni, è sempre, sempre, SEMPRE il nostro nemico più grande.
E non importa il nome, non importa quanto sia potente, non importa quanti siano numerosi o quali strumenti abbiano a disposizione.

Sono uscito profondamente intristito, consapevole che anche i potenti del mondo attuale, per la turba urlante là fuori, nell'agorà, hanno solo un progetto: assoggettarla. In subordine, eliminare i diversi.


Ipazia - Rachel Weisz

Lo schiavo Davo - Max Minghella

Un particolare notevole della regia: la devastazione della biblioteca di Alessandria è raccontata per qualche secondo con la telecamera capovolta. Simbolico.
aprile 22, 2010 aprile 22, 2010
Processo di autodistruzione interrotto

Ho capito che non devo uccidermi. Devo ucciderti.

¡Cuidado, gringo!
aprile 20, 2010 aprile 20, 2010
AUTODISTRUZIONE IN CORSO... STO LAVORANDO PER QUALCUNO VOI.
aprile 18, 2010 aprile 18, 2010
A modo mio, anche se non ne ho le forze.


aprile 17, 2010 aprile 17, 2010
Ah.


Depressione

404 life not found.
aprile 14, 2010 aprile 14, 2010
No smoking

Al momento riesco a trovare tre vantaggi e uno svantaggio nell'aver smesso di fumare.

Vantaggi:
- Posso cavarmela per due giorni con cinque euro in tasca. Non a Milano o a Parigi, ecco, ma qui sì.
- Quando vado in un posto nuovo non devo preoccuparmi di adocchiare dov'è il tabaccaio più vicino.
- I miei giubbotti non puzzano più di fumo.

Svantaggio:
- Attendere qualcosa o qualcuno con una o più persone che fumano è SNERVANTISSIMO. Ciò appesantirà i miei già patologici ritardi, lo so.
Ah, ma qui mica ci si annoia!

C'è una distorsione cosmica che pare faccia addensare qui tutta la differenza tra l'impossibile e l'imponderabile.
Depresso sì, ma non annoiato: la cosa più normale che mi capita è sedermi in un campo di cetrioli.
aprile 12, 2010 aprile 12, 2010
Se solo avessi saputo

Se solo avessi saputo o soltanto immaginato che tutto, oggi, doveva essere così... mi sarei eclissato tanto tanto tempo fa.
Merde!
aprile 10, 2010 aprile 10, 2010
Vivere in un universo parallelo

Ecco svelato il mistero della parallasse: in realtà, io vivo in un universo parallelo a quello di 365albe.
In un mese ho perso sette chili. E il fatto che debba perderne in venti giorni altri cinque, non deve trarvi in inganno: la vostra bilancia segnerà sempre cinque chili in più.
aprile 04, 2010 aprile 04, 2010
Sia maledetto Satana!

(da Repubblica.it)
'Cio' che avviene nel Battesimo e' l'inizio di un processo che abbraccia tutta la vita e rende capaci di eternita''. Lo ha detto il Papa conferendo questa sera, nella Veglia Pasquale che ha presieduto in San Pietro, il battesimo a sei neofiti: due uomini e quattro donne, una di nazionalita' somala, due albanesi, una sudanese, un russo e un giapponese. 'Nel rito del Battesimo - ha spiegato loro - pronunciava un triplice 'no': al diavolo, alle sue pompe e al peccato. Con la strana parola 'pompe', cioe' lo sfarzo del diavolo, si indicava lo splendore dell'antico culto degli dei e dell'antico teatro, in cui si provava gusto vedendo persone vive sbranate da bestie feroci' .

No ai preservativi, no ai rapporti prematrimoniali, no alla sodomia, no alla pillola del giorno dopo... ma manco le pompe, ora? Eccheccazzo!

:)))
aprile 02, 2010 aprile 02, 2010
Eccomi qui

Come promesso, ecco il nuovo arredamento della mia casetta elettronica.
Sì, mi interessa il vostro parere.
No, non mi farò condizionare e non lo cambierò tanto presto.
aprile 01, 2010 aprile 01, 2010
Nessun pesce d'aprile... è tutto vero!

Scena: una regione italiana; Roma.
Personaggi: un ministro della repubblica già governatore di regione sconfitto; un governatore di regione; un avversario del governatore; il presidente del consiglio; l'intera classe dirigente del partito del presidente del consiglio.

Poniamo che il ministro ce l'abbia a morte con il governatore di regione, poiché cinque anni fa lo scalzò alla guida della sua regione.
Poniamo che quindi detto ministro scelga motu proprio un avversario per il governatore, che punti su di lui come un cavallo di razza.
Poniamo che nessuno crede che questa mossa sia efficace, tanto che la candidatura di questo avversario rimane in bilico per giorni.
E immaginiamo infine che le cose si ricompongano e che quindi si vada al voto regolarmente.
Il governatore si riconferma tale, mentre l'avversario viene sconfitto.

Nel Paese ideale, il ministro della repubblica si dimetterebbe dopo aver ammesso il fallimento, andando a condurre un agriturismo nel più bel posto del Paese in questione, praticamente a casa sua.

Nel Paese reale, succede proprio così, e per un attimo ci siam tutti sentiti meglio, più liberi, leggeri, senza la Nemesi che soffia sul nostro cozzetto.

Poi arriva una Voce dall'alto. Il presidente del consiglio dice che la sconfitta in quella regione è colpa dell'intera classe dirigente del partito (forse dimenticando che è il SUO partito). Quindi, invece che farli dimettere tutti e mandarli a scavar sale e/o zolfo nelle italiche miniere, rifiuta le dimissioni del ministro e lo reintegra nel consiglio.

Sipario. Segue spettacolo di burattini.



No, non è un pesce d'aprile. Vi assicuro che è tutto vero.
marzo 30, 2010 marzo 30, 2010
Celti, anzi celtissimi

Alla luce dei risultati delle ultime elezioni regionali, vorrei esporre alcune riflessioni ai miei due lettori e mezzo.

La prima è che attendo con ansia che la Lega Nord finalmente possa essere libera di governare. Quindi mi auguro che metta sul serio un bel muro intorno alla Padania, una gigantesca barriera galleggiante di mine lungo la metà del Po. Non per evitare l'ingresso dei terroni e dei nègher nella loro Repubblica Ariana, ma per non far uscire loro.
Le Olimpiadi moderne siano finalmente sostituite da sport più consoni ai fisici temprati dal freddo e dalla nebbia, quali la corsa nei sacchi, il tiro alla fune, la moscacieca (lo smog aiuta tantissimo) e il tirassegno con le arance. Anche la pesca ne trarrebbe vantaggio: nel Lambro non serve il piombino perché il petrolio ha un peso specifico irrisorio, nel Po non devi usare nemmeno il galleggiante fluorescente perché i pesci lo sono già, e all'Idroscalo eviti di portarti le mosche da casa.
Che secessione sia, allora!

In second'ordine, la mia ansia aumenta e fremo con trepidazione in attesa del primo articolo di giornale, del primo cittadino campano o calabrese che si lamenterà della criminalità organizzata. Gemo già di piacere aspettando la richiesta di aiuto alle Istituzioni di questi territori martoriati dal dissesto idrogeologico. Sia chiaro, non auguro loro nulla di tragico. Ma quando accadrà qualcosa di spiacevole, non mi muoveranno a compassione, non ci riusciranno.

La terza considerazione riguarda la provincia dell'Aquila, consegnata nelle mani di un uomo del centrodestra. Come a Zama: dopo la distruzione, il sale sulle macerie.

L'ultima cosa, la più importante: una regione DA SEMPRE profondamente di destra come la Puglia, per la seconda volta elegge un governatore postcomunista. Non è affatto un caso, ed è segno che tutti possono cambiare le proprie sorti. Leggendo questo blog vi accorgerete che io, in quanto pugliese, non sono affatto più intelligente della media.

P.S.: Leggo con orrore che Gabriella Carlucci è stata eletta sindaco di Margherita di Savoia col 70% delle preferenze. Ecco da dove veniva il sale.
Avevo ragione, ma non ho potuto farlo

Nel 2001 era in progetto un bel viaggio: prendere casa al centro di Bologna con tre amici. Loro avrebbero studiato, io avrei lavorato; avevo la possibilità di entrare in un bel giro grazie ad un amico intelligente e generoso.
Confidai al mio riparo dalla tempesta che, in caso di trasferimento, avrei reciso ogni mio legame con la mia vita qui in Puglia: non mi sarei portato nemmeno la rubrica telefonica e avrei cambiato numero. Lui si risentì parecchio, mi insultò e mi diede dell'ingrato.

Il progetto andò a monte per cause varie ed eventuali, nonostante mia madre avesse cominciato perfino a confezionarmi dei barattoli di pomodorini per non sentire troppa nostalgia di casa. Continua a farmeli ogni anno, e ad ogni barattolo mi viene in mente il viaggio sfumato.

Avevo ragione, avevo tristemente ragione. Dovevo chiudere tutto allora. Adesso è troppo tardi.

Tutto è compiuto.
marzo 28, 2010 marzo 28, 2010
Piove



Alle 20.30 ho messo l'auto in garage, poi ho cenato. Infine stufa, poltrona, coperta, notebook e... la puntata di lunedì di "Tutti pazzi per amore 2", che m'ero perso.

Ah, Madama Pigrizia!



Ricordate che fra cinque minuti perderemo un'ora di sonno e che domani dovrete votare bene, su!
marzo 25, 2010 marzo 25, 2010
Dietrofront!

Spero di riuscire presto a cambiare il template. Questi colori così vivaci, ottimisti, luminosi ormai non mi appartengono più.
Non vi spaventate quindi se a breve l'arredamento della mia casetta virtuale cambierà in modo radicale.
marzo 20, 2010 marzo 20, 2010
Vale anche per i gatti?

In Paradiso si entra per favoritismo. Se si entrasse per merito, tu resteresti fuori e il tuo cane entrerebbe al posto tuo. (M. Twain)
marzo 14, 2010 marzo 14, 2010
Errori



Volevo nascere giOOsto, invece sono nato io.

Volevo nascere lOOi, invece sono nato io.



Scusate per il disguido, la colpa è di quella puttana della cicogna!







(nella foto, il becco della cicogna)

marzo 11, 2010 marzo 11, 2010
Sigh!



Una irrefrenabile, potente, vulcanica, dirompente voglia di piangere... di urlare... di straziarmi.

Veramente non ne posso più.

Come Volevasi Dimostrare



Così come ho ampiamente descritto nel post precedente, ecco la vittoria annunciata del dottor Marin.

La cosa più sconvolgente è stata la sua uscita: appena ha messo fuori il naso, gli hanno scippato il cappello-reliquia del nonno, e poi ha fatto l'appello al TG5 per riaverlo. Sono basito.



Certo, ha vinto Mauro. Però dopo aver silurato al volo Alberto Farfuglio, Giorgio ha incontrato suo fratello, Cristina ha parlato per la prima volta del suo fidanzato e l'ha incontrato lì,  Maicol ha ballato con Giulia (Ciao GIULIAAAAAAAAA!) e ha addirittura spento le luci della Casa con un cenno, rimanendo lì a piangere come un reietto.



Chi ha vinto il GF10?

marzo 05, 2010 marzo 05, 2010


Il Grande Fratello 10: l’affaire Marin

 

(Disclaimer: molte di queste notizie sono state lette su Internet anche tempo fa. Non prevedevo di poterne fare un post sul mio blog, quindi non ho conservato le fonti e non posso permettermi di essere più preciso nelle citazioni. Mi dispiace.)

 

Mauro Marin entra in casa la settimana successiva alla sua prima apparizione televisiva perché commette l’errore di far entrare l’ex concorrente Cristina Dal Basso.

In quei giorni di clausura, circolano voci su una sua partecipazione attiva in un gruppo musicale legato all’estrema destra veneta. Una ridda di ipotesi: va al GF per ripulire la sua personale immagine fascista oppure è “uno di loro” che vuol far diventare normale ed accettabile una serie di pensieri e atteggiamenti violenti?

Non se ne viene a capo, ma in rete pare venga appurato che il fatto non sussiste: il musicista degli ZeroZeroAlfa non è Mauro Marin, sebbene non venga svelata la sua identità. Su una foto sul profilo FB creato in suo onore però appaiono dei bei tipi in posa che lo attendono vittorioso all’uscita, con ampi saluti romani.

Nelle prime due settimane di permanenza nella Casa, Mauro si scontra con tutti, è rissoso, ingestibile, si attira le antipatie dei concorrenti poiché gioca coi loro sentimenti e le loro emozioni. Soprattutto con Carmela e Veronica: la prima però si defila ampiamente e non si avvicinerà più a lui, intrecciando una lovestory con George; la seconda continua a lasciarsi prendere in giro, a scontrarsi e a mollarsi con lui.

Poi per qualche settimana, il buio. Durante le dirette Mauro è assente, stranamente calmo, interviene solo se interpellato. Mi è sembrato MOLTO strano. Sempre in rete, cominciano a fioccare ipotesi su un suo possibile disturbo psichiatrico (disturbo bipolare) ma questa voce appare “timida” per non mettere in imbarazzo la famiglia. Eh già: l’origine del disturbo bipolare ha una forte predominanza familiare. Tutto quindi rimane a livello di pettegolezzo.

Così come rimane sottotono l’uscita di diverse foto che ritraggono Marin in pose da modello. Alcune vengono considerate false, altre invece solo delle foto in posa, ma è la TERZA notizia che finora emerge dalla rete su un solo concorrente mentre è ancora in gara. E’ una stranezza.

Tutta questa incertezza, questi pettegolezzi... fino all’ingresso di Sarah. Lui si innamora perdutamente di lei. Veronica pure. Sarah e Veronica si scelgono, si baciano, probabilmente fanno sesso. Lui si ingelosisce molto e reagisce con i suoi soliti scherzi; viene preso a schiaffi da Sarah (per lei nessun provvedimento da parte del GF, tranne un paio di giorni nel tugurio!) e lui per vendetta salva Alessia per mandare al televoto le due amanti, una contro l’altra.

Il fan club qui esulta! Le persone cominciano ad aderire su Facebook, si organizzano, e decidono volta per volta chi mandare fuori. Alla semifinale sono circa 330.000, e aumentano di mille unità nel giro di un’ora. Decidono loro chi buttare fuori con delle liste decise dagli amministratori; di fatto si sostituiscono agli autori, con la forza di chi ha in mano lo strumento “democratico” per eccellenza (mi viene in mente Sanremo 2010, ma quella è un’altra storia). Carmen e Carmela infatti escono con circa l’80% dei voti!

Qui spenderei una parola per un calcolo molto spiccio. Vedo il GF dall’inizio e non è quasi mai successo che la preferenza per l’eliminato superasse il 70%. Per essere “ottimisti” e per semplificare le cose, dividiamo il pubblico votante in tre parti: due votano l’ANTipatico, una il SIMpatico.

 










 ANT

ANT


SIM


 

Facciamo conto che sia MAuro l’antipatico, che poteva essere votato a furor di popolo dal 66% del totale. L'altro è un CONcorrente qualunque.

Il popolo di FaceBook si organizza. Quanti voti in più deve mettere sulla bilancia per fare in modo che quel 66% diventi il 20% dei voti totali?

 

















 MA

MA


CON


FB


FB


FB


FB


FB


FB


FB


 

Devono aumentare le preferenze del concorrente qualsiasi del 700%! Il numero complessivo dei voti quindi triplica abbondantemente e immaginate quanto siano contenti quelli che gestiscono il televoto, gli sms e la Endemol.

Questa è solo una mia ipotesi, ideata sulla base della percentuale di voto dell’escluso, che è l’unico dato mai fornito dalla produzione del GF: non si sono MAI saputi i veri numeri sull’afflusso dei votanti.

Andiamo avanti: chi non ha mai avuto per la testa il fatto che la produzione del GF abbia fatto di tutto per mettere in cattiva luce Mauro durante la diretta del lunedì? Immagino l’abbiate pensato tutti. Dopo lo “sgarro” dell’esclusione di Sarah, c’è stato un fuoco di fila senza precedenti sul dottor Marin. Sempre nominato, sempre candidato all’eliminazione, ma il popolo di FB però ha deciso che il loro beniamino DOVEVA andare avanti, e così sta succedendo.

Mauro, il paladino della rete. Quello che si fa beffe degli autori. Quello che gioca coi sentimenti degli altri. Quello VERO, senza maschere, non costruito a tavolino. A meno di clamorosi ribaltoni, Mauro lunedì vincerà la decima edizione del Grande Fratello.

A me sembra che qualcosa non torni. Io pensavo che il GF10 lo vincesse Mara. Era la candidata ideale per la vittoria, e lo dico da mesi: donna, simpatica, di origini africane, un bel colpo per una finale programmata per l’8 marzo (se penso che all’inizio del GF non si sapeva quanto sarebbe durato, mi pareva una buona scelta tattica). Hanno vinto solo due donne finora. Quale festeggiamento migliore?

Perciò ho formulato due ipotesi. Solo il tempo potrà dirmi quale sarà quella giusta, visto che non ho il modo di parlare direttamente con le alte sfere della Produzione.

Prima ipotesi: gli autori hanno buttato la spugna. Hanno pensato che non possono far nulla contro 330.000 persone su Facebook che votano in massa e che, ad andar male, vincerà comunque una persona gradita al pubblico. In fondo il GF non è una trasmissione filosofica o filantropica, e il suo scopo è semplicemente essere la cornice per gli spot pubblicitari al suo interno.

Seconda ipotesi: Mauro è una creatura studiata a tavolino dagli autori e forse dallo stesso Mauro. Cosa avvalora questo mio pensiero?



  1. Non è mai successo che l’ingresso di un concorrente fosse seguito da tanti pettegolezzi (fascista, modello, bipolare). Nessuno dei tre pettegolezzi è arrivato alla ribalta della grande informazione, nessuna trasmissione ne ha parlato. In due casi, si tratta di allusioni molto gravi: mantenere nella Casa un malato psichiatrico è una follia a livello umano, mantenere in casa un fascista attivista è una follia a livello di immagine. Può essere che nessuna delle due sia vera, ovviamente, ma nel frattempo su Internet pullulavano conferme e smentite e ci si interessava MOLTISSIMO del caso.


  2. Il suo atteggiamento ribelle è stato “a tempo”: quando s’è trattato di favorire altre storie (Maicol e Giorgio, Carmela e George, Mara e Alberto), Mauro è stato buono e calmo, in disparte. E’ servito a riempire i vuoti, nel cast piuttosto anonimo e discutibile di quest’anno. Quando s’è capito che poteva essere utilizzato per una storia da fuoco e fiamme con le due ragazze… allora fuoco è stato!


  3. Mauro va contro la volontà degli autori? Questo è il punto più controverso, quello che paradossalmente mi convince di più che è meglio essere malpensanti. Endemol, la Produzione del GF, propone ai concorrenti un contratto di “Cessione di immagine”: ciò vuol dire che se vogliono che tu porti i peli pettinati in un certo modo, tu devi farlo. Vuoi andare a mangiare la pizza in un locale con i tuoi amici? No, hai la serata in discoteca. Minchia, mi sono innamorato di quella ragazzetta carina alla cassa… NO! Ti devi mettere con la supermaggiorata calendarista, siete proprio una bella coppia, pensiamo noi a tutto: domani vi mando i fotografi. In tutto questo, come si fa a sfuggire alla volontà degli autori? Come posso io salvare Alessia e mandare in nomination Sarah contro Veronica contro la volontà degli autori (che apparentemente doveva contare molto sulla storia lesbo) senza incorrere nelle loro ire? Qualcuno potrebbe obiettare: ma come fanno a cacciarlo? Non si tratta di cacciarlo, non ci siamo capiti: si parla di rescissione del contratto. Quello è un contratto, la produzione ti licenzia, ti paga quello che ti deve (se non ti chiede i danni!) e ti manda via. Come? Semplice: ti invita gentilmente a dire una bestemmia così vieni espulso, come ai campetti della parrocchia (e come sta succedendo ora in serie A); oppure racconta che t’è morto il gatto e devi correre a casa per seppellirlo; oppure ti consiglia di avere un’improvvisa nostalgia di casa e di scappare via di notte.


  4. Il GF aveva bisogno di una sferzata, visto il grande rischio che poteva avere una edizione così lunga (ci hanno detto che non avevano deciso quanto sarebbe durato; alla luce di tutto questo, non ci credo). L’unico modo per ottenerla era il coinvolgimento diretto della rete, e pare ci siano riusciti. Ovviamente a guadagnarci sono sempre gli stessi: Endemol, la società che gestisce il televoto, quella che vende gli sms e Canale 5.


febbraio 26, 2010 febbraio 26, 2010
Il sacro fuoco della verità



In fondo, una persona che se la prende per una battuta è perché riconosce che quella NON è una battuta, ma forse lo sa solo lei.



Esempio:



Battuta:  "Ancheggi come un ricchione sulla statale!"

Reazione: "MACCOME! A ME RICCHIONE? BASTARDO! FIGLIO DI PUTTANA!"



In realtà quella reazione spesso vuol dire: "Si vede così tanto? Cazzodibbuddha... le lezioni di maschilità della Defilippi in DVD non stanno funzionando!"


Liceali, tutti uguali



Sono abbastanza vecchio per cominciare un post con la fatidica frase "Ai miei tempi...", quindi lo farò.



Ai miei tempi c'era la moda dell'Invicta. TUTTI gli studenti avevano l'Invicta, nelle varie declinazioni (Jolly, Jolly Top, Bag...). All'estero l'italiano veniva riconosciuto perché aveva uno di quegli zainetti sulle spalle. Io l'ho avuto solo dal quarto ragioneria, perché costava troppo e non c'era motivo - fino a quel momento - di cambiare uno zaino anonimo INTATTO per uno nuovo, sebbene firmato.

Ce l'ho ancora, dopo più di vent'anni; lo porto in spiaggia con orgoglio e l'ho portato in TUTTE le mie trasferte nazionali ed europee. Ora sopravvive con vari pezzi mancanti e/o sostituiti e ricordo che all'epoca c'era poi una gara nelle personalizzazioni: zaini firmati con gli uniposca, borchiati, pieni di spillette, adesivi, ricami... addirittura le tasche sostituite con i piccoli "asciugamani" sponsorizzati dalle birre. Zaini riconoscibili lontano un miglio: se ne lasciavi in giro uno così, correvano a chiamarti perché tutti sapevano che era il tuo. Pimp my bag, insomma.



Sono passato stamattina davanti ad un liceo. TUTTI avevano la borsa o lo zainetto Eastpak, ma proprio tutti. Ho sorriso, pensando che cambiano le mode (Invicta, poi Seven, infine Eastpak) ma i ragazzi hanno in fondo le stesse esigenze.

Ennò. Dopo la sbornia degli zaini Seven tutti "pimpati" dalla fabbrica (fintamente disegnati dai writer, in una estrema personalizzazione dei modelli), ora le borse sono tutte intonse. Nessuno osa metterci mano: niente spille, laccetti, adesivi, men che meno scritte; dalla atomizzazione del prodotto (uno zainetto = una persona) all'uniformità assoluta. Cambia solo il colore... e il modo di portare la borsa: lasca sulle gambe, corta, a tracolla, su una spalla, aperta, chiusa... vuota, piena :)



Ho smesso di sorridere.
febbraio 23, 2010 febbraio 23, 2010
Il cane del Signor Tentenna



Chissà perché i miei amici mi stimolano il c&p di canzoni della Consoli. Eh, chissà perché.



Carissimo signor Tentenna

non è facile assumersi il rischio di una scelta

e servirsi addirittura di parole proprie,

mimetizzarsi e vivere di luce riflessa

in fondo ad acque torbide

tra miseri inganni e menzogne,

complessi di inferiorità,

ingombranti manie di grandezza.



Signor Tentenna non è motivo di vergogna

il non saper centrare alcun bersaglio,

l'aver mancato l'ennesimo colpo irrimediabilmente.



E ben poco importa se tua moglie

non fa altro che piangere

ossessionata dal sentore

dei tuoi numerosi tradimenti,

ingurgita ignoti dolori

ed elevate dosi di calmanti.



E' ormai consuetudine, Signor Tentenna,

perdersi d'animo, non essere all'altezza

delle proprie ambizioni

e sgomitare per distinguersi dal branco.

L'ignoranza è un non trascurabile complesso,

una voragine, la si può occultare nel silenzio

scansando il pericolo di un mite confronto diretto.



Signor Tentenna non è motivo di vergogna

il non poter vantare alcun talento,

l'aver rincorso l'ennesimo treno inutilmente.



E ben poco importa se tua moglie

non fa altro che piangere

ossessionata dal sentore

dei tuoi numerosi tradimenti

e in fondo non ha tutti i torti

e non è affatto un caso se

amanti, amici e sogni si dileguano,

il cane sul balcone aspetta da mesi

il privilegio di una passeggiata

eppure la sera fedelmente esulta

al tuo rientro.



E ben poco importa se tua moglie

non fa altro che piangere

ossessionata dal sentore

dei tuoi numerosi tradimenti

e in fondo non ha tutti i torti

e non è affatto un caso se

amanti, amici e sogni si dileguano,

il cane sul balcone aspetta da mesi

il privilegio di una carezza

e intanto tua figlia ti chiede

perchè mai sia così misera la vita.






febbraio 19, 2010 febbraio 19, 2010
Formichine



Prima si moriva di lavoro, di vecchiaia, di fame, di malattia, in guerra.



Ora si muore di opulenza, di troppa velocità, di troppa tecnologia, a causa dei vizi e dell'invidia, per colpa e non per grazia della legge, di troppo lavoro, di troppo poco lavoro, di malasanità, in guerra... di solitudine.
febbraio 17, 2010 febbraio 17, 2010
E finalmente... Sanremo 2010, TWENTY-TEN!



21.20: Bonolis e Laurenti! Fate tacere quei due, con ogni mezzo!



21:37. Niente fiori e niente scala. Sembra Amici.



IRENE GRANDI - La cometa di Halley ===> Una canzone rock, sì, ma che non buca, mi sono più concentrato a capire come fosse pettinata. Voto: 5



21:41 Primo spot. Mi chiedo come farò a resistere fino alla fine.



VALERIO SCANU - Per tutte le volte che... ===> Un incrocio tra una qualunque canzone di Renga, una qualunque di Cutugno e Rapput di Bisio. Il pregiudizio è per me insuperabile. Voto: 3.



21:48 Presentazione della giuria. Fruitori di musica, sono a digiuno da ore, non possono andare in bagno, non possono parlare tra loro... E urlano verso i cantanti. Secondo me tra quelli incattiviti che daranno una sfilza di 2 e quelli che daranno 10 a tutti pur di toglierseli dalle palle, si farà media: un "sei politico" a tutti e via.



TOTO CUTUGNO - Aeroplani ===> Eh, il Cutugno vero... Se ne poteva fare a meno. Quello che mi fa specie è che ha quasi sessantasette (!!!) anni. Un monumento, se non avesse steccato sull'acuto. Voto: 4.



ARISA - Malamorenò ===> Sicuramente non all'altezza di "Sincerità", però domani sfido chiunque a non canticchiare "malamore, malamorennò". Impreziosita, anche se di sfuggita, dallo splendido intervento delle Sorelle Marinetti, che io adoro follemente. Voto: 6,5.



22.08 MITT' A CASSAN! :)



NINO D'ANGELO - Jammo jà ===> L'andamento della canzone mi piace tanto. Mi piacciono soprattutto i due colpi di tammorra consecutivi. Se avessero imparato la canzone, tutti e due, sarebbe stato meglio... Peccato che i due timbri di voce a me pare che non stiano bene insieme. Il testo è IMBARAZZANTE, un invito per gli insulti della Lega Nord. Voto: 5,5.



MARCO MENGONI - Credimi ancora ===> Devo appoggiarmi ad una frase del testo "Mi trasformerò, sarò lupo e rondine per gli occhi tuoi" per farmi piacere la canzone. A me piace la sua voce, ha uno strumento poderosissimo. Peccato che lo stile in cui lo ingabbiano è orrendo e molto "già sentito". Voto: 6, in abbondanza.



22.23 SUSAN BOYLE: Se voglio piangere di commozione, ascolto "I dreamed a dream" cantato da lei. Per me, che non so sognare.



SIMONE CRISTICCHI - Meno male ===> La miglior sigla dei cartoni animati mai sentita. Arrangiamento splendido: le trombe sono GENIALI! Non capisco perché abbia messo in mezzo la Bruni e regal consorte. Meno male che c'è Cristicchi. Voto: 8, decisamente.

"Se si parla di te, il problema non c'è" è presa pari pari da "Acqua e sapone" degli Stadio ("Una donna lo sa, sa già cosa ogni uomo sa come si fa", per la precisione).



MALIKA AYANE - Ricomincio da qui ===> I capelli, le movenze, il trucco, l'abito in stile Giuni Russo mi IMPONGONO di punirla. E soprattutto una cosa: perché urla a 50dB più in alto della musica? Cioè, non si sente niente! Voto: 4,5.



PUPO, DI SAVOIA, CANONICI - Italia amore mio ===> Hanno parlato per me quelli che hanno fischiato all'inizio e alla fine. Voto: 1, perché lo zero a scuola non esiste e i voti negativi non hanno bonton.



22.50 Il pippone su Morgan! Non ci credo. Cioè... ci credete anche voi che quando è stato eliminato era stato già effettuato il sorteggio per l'ordine d'ingresso?



22.53 La Clerici intervista Cassano che parla in spagnolo. Ma la Clerici... perché non s'è ancora cambiata d'abito? Niente scala, niente fiori, niente cambio d'abito, niente vallette/i, niente Gialappi, niente Loredanabertè... e di cosa sparliamo?



23.12 L'uovo_mirrorball è splendido! Lo voglio sul comodino. E l'abitino da hostess che ha Antonellina ora?



23.15 La Clerici chiama MAESTRO Andrea Mirò... poi si corregge e la chiama MAESTRA. Clerici, ti odio. Tornatene dalle tagliatelle della nonnapina.



ENRICO RUGGERI - La notte delle fate ===> Chissà perché somiglia a "Mistero". Chissà perché. "Ogni donna ha due tette"... Voto: 3.



23.20 A Sanremo sono state cantate 1734 canzoni in sessant'anni. La 1735esima è quella dei Sonhora. Modugno e Claudio Villa si sta rivoltando nella tomba.



SONOHRA - Baby ===> Un rock stazzonato, come una giacca dai gomiti lisi. Fossero almeno intonati e in sincrono! Voto: 2=.



CASSANO CON LA PARRUCC... Ehm... POVIA - La verità ===> Un argomento così dolce, delicato, personale... sprecato, seriamente danneggiato da canzoni di questo tipo. Niente di originale, da quest'uomo. Ed è odioso il fatto che mimi le parole mentre canta! Lo facevo io con i pazienti Alzheimer... Voto: 1.



23.32 Altre tre canzoni in gara, ce la possiamo fare a resistere al mal di testa da rumore, alla noia da Clerici, all'orticaria iatrogena. Ce la possiam... ARGH! NOOOOO! GRANSOLEEEEEEEEEIL IL NETTARE DEGLI DEEEEEEEEI AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!



IRENE FORNACIARI e NOMADI - Il mondo piange ===> La figlia d'arte e l'unico gruppo in franchising della storia, un bel mix direi. Non capisco perché dicano che il mondo piange... se solo sapessero che la colpa è loro! Voto: 2,5.



NOEMI - Per tutta la vita ===> Mi piace, è una canzone intrigante, tanto orecchiabile da sembrare già sentita. Peccato che si sia inceppata sulle parole.  Voto: 7,5 perché non c'è nient'altro di meglio.



FABRIZIO MORO - Non è una canzone ===> Scopro con orrore che E' VERO che non è una canzone: è reggae. Sì, poi diventa rock, e ci mettono sotto gli scratch... ma puoi metterci sopra quanto rum vuoi: uno str***o non diventerà mai un babà. Voto: 4=.



23.52 Il peggior festival mai visto. Noia delle noie. A mezzanotte meno dieci hanno già finito di cantare tutti. Pieno di spot fino all'inverosimile e le canzoni sono per lo più inascoltabili. La Clerici è inutilmente solenne nel suo ruolo, poiché le sue costanti cadute di stile ("v'hanno dato da magnare" alla giuria demoscopica, i diecimila "ambaradan" pronunciati, il secondo abitino da hostess, il "meraviglioso" alla notizia che Cassano era stato bocciato sei volte...) rendono terribile e inguardabile il tutto; perfino il paragone con gli odiosi Bonolis e Laurenti è impietoso. Speriamo in Dita!



0.08 Dopo essermi incantato con la sciura Dita, che ha un vitino di vespa niente male, dico che è fuori luogo una donna che si fa il bidè a Sanremo in Eurovisione coi soldi dei contribuenti.

Cito testualmente:

novofed scrive il 17 febbraio 2010 alle 00:04: è arrivata una circolare per i soci Associazione Italiana Maniaci Sessuali: gita al lago con pranzo al sacco: 35 euri tutto incluso. Concerto di Scanu al crepuscolo (aggratis)



0.12 Li vogliamo dare i risultati, sì o no? Un Commodore 64 li avrebbe elaborati in 2 secondi, i tremila voti.



0.13 La gag della bacchetta fa schifo al cazzo, ma l'orchestra che stona intenzionalmente è STREPITOSA! E ancora pubblicità, a li mortacci della Rai e del canone!



0.19 Aridatece Tognazzi/Dominguin/Celentano/Quinn!



0.25 Un errore marchiano della direzione tecnica! Hanno detto in ordine di apparizione i nomi dei "sopravvissuti" e ho capito all'istante che Cutugno, D'Angelo e il Trio non ce l'avrebbero fatta.



0.29 Mi viene da piangere di compassione per chi vorrà vedersi le altre quattro puntate. Ah, ci sono i ripescaggi: per assurdo, i due che verranno riammessi in gara giovedì possono uscire daccapo venerdì. Schizofrenia, portali via. Adieu!
febbraio 16, 2010 febbraio 16, 2010
Clausura presanremese



Tranquilli, anche per quest'anno non mancheranno le recensioni in tempo reale delle esibizioni dei Big.

Quasi quasi metto i Subsonica a palla e mando in estasi il vicinato.
febbraio 14, 2010 febbraio 14, 2010
Ultimatum



Se è vero che "mors tua vita mea", allora ti conviene cominciare a pregare. Da subito, bastardo!
febbraio 07, 2010 febbraio 07, 2010
Excusatio non petita



Euro 2012, Serbia e Slovenia sulla strada dell'Italia.

Nella rassegna continentale in programma tra due anni in Polonia e Ucraina gli azzurri nel gruppo C.

Altre avversarie Irlanda del Nord, Estonia e Far Oer. Lippi: ''Girone equilibrato''.




A me puzza di: "Tanto dopo i mondiali io vi lascio da capo col culo per terra e spero tanto che vi alleni Ferrara, brutti pezzenti morti di fame!".

Allora sì che diventerà equilibrato... in coda!


febbraio 06, 2010 febbraio 06, 2010
"Io sto benissimo. Sto solo sterilizzando il coltellaccio, così se sgarro ad ammazzarmi, almeno non mi piglio il tetano."



Ah, dimenticavo: "ramo secco" sarà tu' sorella!
febbraio 04, 2010 febbraio 04, 2010
Amore senza paragoni



Una signora, la madre di una mia carissima amica, ha esclamato raggiante e piena d'affetto: "Mado', io voglio proprio bene a tua madre, come una sor... come se fosse la suocera di mio figlio!".



L'intervento chirurgico per il riattaccamento delle braccia è andato bene e il recupero miracoloso: guardate come digito bene!
gennaio 31, 2010 gennaio 31, 2010
Beata ignoranza!



Cosa ne volete sapere voi, povere piccole ignorantesse, della comunicazione empatica? Cosa?

La vostra ignoranza è proporzionale al culo che vi ritrovate (in entrambi i sensi).



Datevi fuoco.