E' (quasi) finita
Una volta consegnato alla Storia l'esame più difficile di tutti i tempi (l'ideazione del piano terapeutico per sette casi clinici in 60 minuti!), ecco che mi rimane solo la tesi.
Sperando che sia tutta discesa fino a fine gennaio...
dicembre 02, 2008
dicembre 02, 2008
novembre 27, 2008
novembre 27, 2008
Quanti anni hai?
Il primo giorno, Dio creò la Mucca e disse: “Dovrai andare nei campi con il contadino, soffrire tutto il giorno sotto il sole, figliare in continuazione e farti spremere tutto il latte possibile. Ti concedo un'aspettativa di vita di sessant’anni.”.
La Mucca rispose: “Una vita così disgraziata me la vuoi far vivere per sessant’anni? Guarda, venti vanno benissimo, tieniti pure gli altri quaranta!”. E così fu.
Il secondo giorno, Dio creò la Scimmia e disse: “Dovrai divertire la gente, fare il pagliaccio ed assumere le espressioni più idiote per farla ridere. Vivrai vent’anni.”.
La scimmia obiettò: “Vent’anni a fare il cretino? Dieci sono più che sufficienti, te ne restituisco dieci!”. E così fu.
Il terzo giorno, Dio creò il Cane e disse: “Dovrai sedere tutto il giorno dietro l'ingresso della casa dell'uomo, abbaiando a chiunque si avvicini. Ti assegno un'aspettativa di vita di vent’anni.”.
Il Cane replicò: “Ma no! Vent’anni a rompermi le palle e a romperle agli altri? Guarda, dieci sono più che sufficienti, mi associo alla Scimmia e tieniti pure gli altri!”. E così fu.
Infine, Dio creò l'Uomo e disse: “Tu non lavorerai, non farai altro che mangiare, dormire, scopare e divertirti come un matto. Ti assegno 20 anni di vita!”.
E l'Uomo, implorante: “Come, vent’anni? Solo vent’anni di questo Bengodi? Senti, ho saputo che la Mucca ti ha restituito quarant’anni, il Cane dieci e la Scimmia altri dieci; sommati ai miei venti, farebbero ottant’anni, dalli tutti a me!!!”. E così fu.
Ecco perchè per i primi vent’anni della nostra vita non facciamo altro che mangiare, dormire, giocare, scopare, godercela e non fare un cazzo, per i successivi quaranta lavoriamo come bestie per mantenere la famiglia, per gli ulteriori dieci facciamo i cretini per far divertire i nipotini, e gli ultimi dieci li passiamo rompendo le palle a tutti.
Il primo giorno, Dio creò la Mucca e disse: “Dovrai andare nei campi con il contadino, soffrire tutto il giorno sotto il sole, figliare in continuazione e farti spremere tutto il latte possibile. Ti concedo un'aspettativa di vita di sessant’anni.”.
La Mucca rispose: “Una vita così disgraziata me la vuoi far vivere per sessant’anni? Guarda, venti vanno benissimo, tieniti pure gli altri quaranta!”. E così fu.
Il secondo giorno, Dio creò la Scimmia e disse: “Dovrai divertire la gente, fare il pagliaccio ed assumere le espressioni più idiote per farla ridere. Vivrai vent’anni.”.
La scimmia obiettò: “Vent’anni a fare il cretino? Dieci sono più che sufficienti, te ne restituisco dieci!”. E così fu.
Il terzo giorno, Dio creò il Cane e disse: “Dovrai sedere tutto il giorno dietro l'ingresso della casa dell'uomo, abbaiando a chiunque si avvicini. Ti assegno un'aspettativa di vita di vent’anni.”.
Il Cane replicò: “Ma no! Vent’anni a rompermi le palle e a romperle agli altri? Guarda, dieci sono più che sufficienti, mi associo alla Scimmia e tieniti pure gli altri!”. E così fu.
Infine, Dio creò l'Uomo e disse: “Tu non lavorerai, non farai altro che mangiare, dormire, scopare e divertirti come un matto. Ti assegno 20 anni di vita!”.
E l'Uomo, implorante: “Come, vent’anni? Solo vent’anni di questo Bengodi? Senti, ho saputo che la Mucca ti ha restituito quarant’anni, il Cane dieci e la Scimmia altri dieci; sommati ai miei venti, farebbero ottant’anni, dalli tutti a me!!!”. E così fu.
Ecco perchè per i primi vent’anni della nostra vita non facciamo altro che mangiare, dormire, giocare, scopare, godercela e non fare un cazzo, per i successivi quaranta lavoriamo come bestie per mantenere la famiglia, per gli ulteriori dieci facciamo i cretini per far divertire i nipotini, e gli ultimi dieci li passiamo rompendo le palle a tutti.
W i palindromi
I topi non avevano nipoti, perché erano sterili e figli unici.
Luisa comincia presto, finisce presto, e poi Martina lavava l'anitra miope.
A sorelle russe fraticello seppe sollecitar fessurelle rosa.
I topi non avevano nipoti, perché erano sterili e figli unici.
Luisa comincia presto, finisce presto, e poi Martina lavava l'anitra miope.
A sorelle russe fraticello seppe sollecitar fessurelle rosa.
De Luxuriae
Sono contento che Luxuria abbia vinto l'Isola dei famosi. Ci voleva un po' d'aria fresca in TV e non poteva venire sicuramente dal naufragio a tempo della Marini.
Questo non vuol dire che io sia felice della sua partecipazione allo show: una persona così sarebbe stata meglio nei luoghi dove si fa politica e non a litigare con Capponi, Belen e La Contessa (sì, con le maiuscole).
Tutto ciò la dice lunga sulla condizione dei rifondaroli, che da Vendola a Ferrero, da Luxuria a Bertinotti non sanno proprio dove andare a parare.
No, cioè, voglio dire... è ora di darsi una mossa, no?
Sono contento che Luxuria abbia vinto l'Isola dei famosi. Ci voleva un po' d'aria fresca in TV e non poteva venire sicuramente dal naufragio a tempo della Marini.
Questo non vuol dire che io sia felice della sua partecipazione allo show: una persona così sarebbe stata meglio nei luoghi dove si fa politica e non a litigare con Capponi, Belen e La Contessa (sì, con le maiuscole).
Tutto ciò la dice lunga sulla condizione dei rifondaroli, che da Vendola a Ferrero, da Luxuria a Bertinotti non sanno proprio dove andare a parare.
No, cioè, voglio dire... è ora di darsi una mossa, no?
novembre 18, 2008
novembre 18, 2008
Sono confuso
A volte la mente gioca brutti scherzi. Si serve del cuore per attuare tranelli perfetti. E quindi, mentre rimbalzo da una città all'altra in cerca di serenità, mi capita di inciampare in funi tese all'improvviso.
All'improvviso? Ma no, forse la mente sapeva già, sperava, credeva.
C'è un profumo sublime di crisi in tutto ciò. C'è un sottile vento che graffia la pelle. C'è l'incertezza del guado.
A volte la mente gioca brutti scherzi. Si serve del cuore per attuare tranelli perfetti. E quindi, mentre rimbalzo da una città all'altra in cerca di serenità, mi capita di inciampare in funi tese all'improvviso.
All'improvviso? Ma no, forse la mente sapeva già, sperava, credeva.
C'è un profumo sublime di crisi in tutto ciò. C'è un sottile vento che graffia la pelle. C'è l'incertezza del guado.
novembre 16, 2008
novembre 16, 2008
A-ri-header
Un amico-amico mi ha fornito un jpg spettacolare. Che faccio, non lo metto?
Lo metto, lo metto! E' bellissimo!
GRAZIE FILO! :*
Un amico-amico mi ha fornito un jpg spettacolare. Che faccio, non lo metto?
Lo metto, lo metto! E' bellissimo!
GRAZIE FILO! :*
Due pensieri e il mononeurone
1) Ma che stronza, eh!
2) L'unica cosa che mi tirerebbe su sarebbe un pompino*.
*Si può dire pompino su un blog? :)
1) Ma che stronza, eh!
2) L'unica cosa che mi tirerebbe su sarebbe un pompino*.
*Si può dire pompino su un blog? :)
novembre 08, 2008
novembre 08, 2008
novembre 07, 2008
novembre 07, 2008
Sembrerà poco...
Con i soldi guadagnati quest'anno:
- ho comprato gli occhiali da vista fichissimi;
- mi sono iscritto allo stage di percussioni di luglio;
- mi sono iscritto in piscina e ho comprato tutto l'occorrente;
- ho comprato il portatile;
- sono andato in vacanza per tre giorni in Salento, facendo il megaVIP, e ho comprato djembè e darbouka;
- sono andato all'IKEA e ho comprato un casino di robetta inutile.
Sembrerà poco, ma sono proprio soddisfatto!
Con i soldi guadagnati quest'anno:
- ho comprato gli occhiali da vista fichissimi;
- mi sono iscritto allo stage di percussioni di luglio;
- mi sono iscritto in piscina e ho comprato tutto l'occorrente;
- ho comprato il portatile;
- sono andato in vacanza per tre giorni in Salento, facendo il megaVIP, e ho comprato djembè e darbouka;
- sono andato all'IKEA e ho comprato un casino di robetta inutile.
Sembrerà poco, ma sono proprio soddisfatto!
novembre 04, 2008
novembre 04, 2008
Un po' di luce nel blog
C'era bisogno di un po' di luce, in questo buio. Sì, certo, m'ero abituato a quel quasi nero, dopo cinque anni e mezzo... ma è giusto anche cambiare.
In fondo, in un'altra vita, io ero Chiaro.
Spero sia di vostro gradimento e che non vi disorienti troppo*.
*Trad: Se avete dei pomodori e avete buona mira, almeno tirate piano!
C'era bisogno di un po' di luce, in questo buio. Sì, certo, m'ero abituato a quel quasi nero, dopo cinque anni e mezzo... ma è giusto anche cambiare.
In fondo, in un'altra vita, io ero Chiaro.
Spero sia di vostro gradimento e che non vi disorienti troppo*.
*Trad: Se avete dei pomodori e avete buona mira, almeno tirate piano!
novembre 02, 2008
novembre 02, 2008
Anacronismi
Ci sono 30° al sole, 22° all'ombra; sono uscito in maniche corte e non ci stavano male nemmeno i bermuda. Ieri c'erano tre persone che facevano il bagno in mare.
Nonostante questo, tutti i fruttivendoli aperti hanno la fornacella per arrostire le castagne. Ieri mi sono rifiutato di mangiare i mandarini perché "fanno troppo inverno"!
Ci sono 30° al sole, 22° all'ombra; sono uscito in maniche corte e non ci stavano male nemmeno i bermuda. Ieri c'erano tre persone che facevano il bagno in mare.
Nonostante questo, tutti i fruttivendoli aperti hanno la fornacella per arrostire le castagne. Ieri mi sono rifiutato di mangiare i mandarini perché "fanno troppo inverno"!
ottobre 31, 2008
ottobre 31, 2008
E in tema di scuola...
...come non citare questa barzellettina gustosa?
Un professore universitario in crisi mistica decide di cambiar vita e va a vivere in campagna. Va da un contadino chiedendo di essere assunto. "Va bene" dice il contadino "la metto alla prova e vediamo che sa fare. Là c'è una cassetta di mele. Divida le marce dalle buone. Poi ci sono due tonnellate di stallatico da mettere sul campo. Infine mi deve dire quante balle di fieno abbiamo nel fienile."
Dopo qualche ora torna dal professore e lo vede, incasinatissimo, con una mela in mano. Lo stallatico invece è sparso per bene e le balle di fieno sono ordinate e contate. "Ma come? Non sa fare una cosa così semplice?" "Guardi, a far scelte buone non son tanto bravo, ma a spargere merda e a contar balle..."
...come non citare questa barzellettina gustosa?
Un professore universitario in crisi mistica decide di cambiar vita e va a vivere in campagna. Va da un contadino chiedendo di essere assunto. "Va bene" dice il contadino "la metto alla prova e vediamo che sa fare. Là c'è una cassetta di mele. Divida le marce dalle buone. Poi ci sono due tonnellate di stallatico da mettere sul campo. Infine mi deve dire quante balle di fieno abbiamo nel fienile."
Dopo qualche ora torna dal professore e lo vede, incasinatissimo, con una mela in mano. Lo stallatico invece è sparso per bene e le balle di fieno sono ordinate e contate. "Ma come? Non sa fare una cosa così semplice?" "Guardi, a far scelte buone non son tanto bravo, ma a spargere merda e a contar balle..."
ottobre 30, 2008
ottobre 30, 2008
Brunetta, ti cerca Biancaneve
Questo è uno degli slogan, tra i più carini, scritti sugli striscioni o su cartelli più o meno improvvisati durante le manifestazioni di protesta contro il Decreto Legge 133/2008 emanato dal governo.
Repubblica.it, con le sue mille immagini, ha raccolto uno spaccato di questa Italia che protesta e che non ce la fa più di tagli, promesse mancate, maggiori tasse, precariato in aumento, rigurgiti fascisti...
Mi va di raccogliere e trascrivere qualcuno di questi slogan, i più carini e divertenti, perché virtualmente voglio unirmi al coro di dissenso.
Un gruppo di persone in camice bianco espone due striscioni: "La Gelmini nuoce gravemente alla ricerca" e "Facoltà di Precariato, ex Biotech".
Un ragazzo ha un foglietto in mano: "Adopt an italian student".
Un cartellone che riproduce un santino con la faccia della Gelmini, tutto infiorato, e con la didascalia: "Beata Ignoranza".
Con la stessa grafica di un pacchetto di Marlboro e la faccia della ministra: "Nuoce gravemente all'istruzione".
"80.000 prof per strada. E le prostitute dove le mettete?"
"Gelmini sarta subito!", alludendo ai tagli.
"Cogito ergo sugnu ccà" (Penso, dunque sono qui... in Latino-Palermitano)
Su uno striscione con i colori della scatola dell'Enterogermina: "EnteroGELMINI. Attenzione: non somMINISTRAre agli studenti italiani"
Su un pentagramma con tanto di chiave di violino: "Il conservatorio canta un NO di petto"
Il poetico: "Le nostre maestre sono già uniche"
"Gelmini adottami: l'università me la paghi tu"
Su una maglietta indossata da un bimbo: "+ bambini - Gelmini". (E a chi protesta sull'uso dei bambini in una manifestazione, ricordo che i primi a portarli in piazza furono proprio quei baccalà promotori del Family Day)
"Gelmini mani di forbice"
"Bagnata da tre mari, prosciugata da Tremonti" (ma vi ricordo questo mio post, a proposito)
E infinite orecchie d'asino, cartelli di "Vendesi" o "Affittasi" per la scuola italiana...
Questo è uno degli slogan, tra i più carini, scritti sugli striscioni o su cartelli più o meno improvvisati durante le manifestazioni di protesta contro il Decreto Legge 133/2008 emanato dal governo.
Repubblica.it, con le sue mille immagini, ha raccolto uno spaccato di questa Italia che protesta e che non ce la fa più di tagli, promesse mancate, maggiori tasse, precariato in aumento, rigurgiti fascisti...
Mi va di raccogliere e trascrivere qualcuno di questi slogan, i più carini e divertenti, perché virtualmente voglio unirmi al coro di dissenso.
Un gruppo di persone in camice bianco espone due striscioni: "La Gelmini nuoce gravemente alla ricerca" e "Facoltà di Precariato, ex Biotech".
Un ragazzo ha un foglietto in mano: "Adopt an italian student".
Un cartellone che riproduce un santino con la faccia della Gelmini, tutto infiorato, e con la didascalia: "Beata Ignoranza".
Con la stessa grafica di un pacchetto di Marlboro e la faccia della ministra: "Nuoce gravemente all'istruzione".
"80.000 prof per strada. E le prostitute dove le mettete?"
"Gelmini sarta subito!", alludendo ai tagli.
"Cogito ergo sugnu ccà" (Penso, dunque sono qui... in Latino-Palermitano)
Su uno striscione con i colori della scatola dell'Enterogermina: "EnteroGELMINI. Attenzione: non somMINISTRAre agli studenti italiani"
Su un pentagramma con tanto di chiave di violino: "Il conservatorio canta un NO di petto"
Il poetico: "Le nostre maestre sono già uniche"
"Gelmini adottami: l'università me la paghi tu"
Su una maglietta indossata da un bimbo: "+ bambini - Gelmini". (E a chi protesta sull'uso dei bambini in una manifestazione, ricordo che i primi a portarli in piazza furono proprio quei baccalà promotori del Family Day)
"Gelmini mani di forbice"
"Bagnata da tre mari, prosciugata da Tremonti" (ma vi ricordo questo mio post, a proposito)
E infinite orecchie d'asino, cartelli di "Vendesi" o "Affittasi" per la scuola italiana...
ottobre 29, 2008
ottobre 29, 2008
Jeanne Moreau - Le tourbillon de la vie
Una canzone meravigliosa e dolcissima!
Elle avait des bagues à chaque doigt
Des tas de bracelets autour des poignets
Et puis elle chantait avec une voix
Qui sitôt m’enjôla
Elle avait des yeux, des yeux d’opale
Qui me fascinaient, qui me fascinaient
Y avait l’ovale de son visage pâle
De femme fatale qui me fut fatal
De femme fatale qui me fut fatal
On s’est connus, on s’est reconnus
On s’est perdus de vue, on s’est reperdus de vue
On s’est retrouvés, on s’est réchauffés
Puis on s’est séparés
Chacun pour soi est reparti
Dans le tourbillon de la vie
Je l’ai revue un soir, aïe aïe aïe
Ça fait déjà un fameux bail
Ça fait déjà un fameux bail
Au son des banjos je l’ai reconnu
Ce curieux sourire qui m’avait tant plu
Sa voix si fatale, son beau visage pâle
M’émurent plus que jamais
Je me suis soûlé en l’écoutant
L’alcool fait oublier le temps
Je me suis réveillé en sentant
Des baisers sur mon front brûlant
Des baisers sur mon front brûlant
On s’est connus, on s’est reconnus
On s’est perdus de vue, on s’est reperdus de vue
On s’est retrouvés, on s’est séparés
Puis on s’est réchauffés
Chacun pour soi est reparti
Dans le tourbillon de la vie
Je l’ai revue un soir, ah là là
Elle est retombée dans mes bras
Elle est retombée dans mes bras
Quand on s’est connus, quand on s’est reconnus
Pourquoi se perdre de vue, se reperdre de vue?
Quand on s’est retrouvés, quand on s’est réchauffés
Pourquoi se séparer?
Alors tous deux on est repartis
Dans le tourbillon de la vie
On a continué à tourner
Tous les deux enlacés
Tous les deux enlacés
Tous les deux enlacés
Una canzone meravigliosa e dolcissima!
Elle avait des bagues à chaque doigt
Des tas de bracelets autour des poignets
Et puis elle chantait avec une voix
Qui sitôt m’enjôla
Elle avait des yeux, des yeux d’opale
Qui me fascinaient, qui me fascinaient
Y avait l’ovale de son visage pâle
De femme fatale qui me fut fatal
De femme fatale qui me fut fatal
On s’est connus, on s’est reconnus
On s’est perdus de vue, on s’est reperdus de vue
On s’est retrouvés, on s’est réchauffés
Puis on s’est séparés
Chacun pour soi est reparti
Dans le tourbillon de la vie
Je l’ai revue un soir, aïe aïe aïe
Ça fait déjà un fameux bail
Ça fait déjà un fameux bail
Au son des banjos je l’ai reconnu
Ce curieux sourire qui m’avait tant plu
Sa voix si fatale, son beau visage pâle
M’émurent plus que jamais
Je me suis soûlé en l’écoutant
L’alcool fait oublier le temps
Je me suis réveillé en sentant
Des baisers sur mon front brûlant
Des baisers sur mon front brûlant
On s’est connus, on s’est reconnus
On s’est perdus de vue, on s’est reperdus de vue
On s’est retrouvés, on s’est séparés
Puis on s’est réchauffés
Chacun pour soi est reparti
Dans le tourbillon de la vie
Je l’ai revue un soir, ah là là
Elle est retombée dans mes bras
Elle est retombée dans mes bras
Quand on s’est connus, quand on s’est reconnus
Pourquoi se perdre de vue, se reperdre de vue?
Quand on s’est retrouvés, quand on s’est réchauffés
Pourquoi se séparer?
Alors tous deux on est repartis
Dans le tourbillon de la vie
On a continué à tourner
Tous les deux enlacés
Tous les deux enlacés
Tous les deux enlacés
ottobre 28, 2008
ottobre 28, 2008
Cul-tura
Visto che la cultura non paga (0 commenti nel post precedente, forse il più culturale che abbia mai scritto, e un calo vertiginoso delle visite al blog che nemmeno il Mibtel...), proviamo ad avvalerci di un post cul-turale.

(nella foto, la Cul-tura con la Cul maiuscola, in una lectio magistralis di Eva Henger)
Visto che la cultura non paga (0 commenti nel post precedente, forse il più culturale che abbia mai scritto, e un calo vertiginoso delle visite al blog che nemmeno il Mibtel...), proviamo ad avvalerci di un post cul-turale.
(nella foto, la Cul-tura con la Cul maiuscola, in una lectio magistralis di Eva Henger)
ottobre 25, 2008
ottobre 25, 2008
Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale (Adsn), a Roma l’11 febbraio 1950.
Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la costituzione, non la vuole violare in sostanza.
Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali.
C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata.
Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci).
Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle.
Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito.
Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori, si dice, di quelle di stato.
E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private.
A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private.
Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere.
Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina.
L’operazione si fa in tre modi, ve l’ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni.
Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private.
Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette.
Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.
(Pubblicato sulla rivista “Scuola democratica”, 20 marzo 1950).
Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la costituzione, non la vuole violare in sostanza.
Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali.
C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata.
Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci).
Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle.
Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito.
Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori, si dice, di quelle di stato.
E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private.
A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private.
Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere.
Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina.
L’operazione si fa in tre modi, ve l’ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni.
Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private.
Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette.
Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.
(Pubblicato sulla rivista “Scuola democratica”, 20 marzo 1950).
ottobre 19, 2008
ottobre 19, 2008
Rifondazione Corista
Sta per ricostituirsi il mega-iper-super-coro dei bei tempi.
Finora ci sono 6 persone.
Sarei il solito preparatore-senza-menzione, il carpentiere in un mondo di architetti.
Oggi il prete dopo il matrimonio praticamente ci ha imposto di partecipare.
Sono indeciso sulla risposta da dare...
[ ] Nemmeno con una paga da dirigente dell'ASL!
[ ] Dimenticami!
[ ] Visto che ci vorrebbe un miracolo, io me ne vado, voi attendete la Grazia.
[ ] Sto per cambiare casa. Vado su Marte.
[ ] Ringrazio il Dottore, ma rifiuto l'offerta e vado avanti.
[ ] MPC!
Sta per ricostituirsi il mega-iper-super-coro dei bei tempi.
Finora ci sono 6 persone.
Sarei il solito preparatore-senza-menzione, il carpentiere in un mondo di architetti.
Oggi il prete dopo il matrimonio praticamente ci ha imposto di partecipare.
Sono indeciso sulla risposta da dare...
[ ] Nemmeno con una paga da dirigente dell'ASL!
[ ] Dimenticami!
[ ] Visto che ci vorrebbe un miracolo, io me ne vado, voi attendete la Grazia.
[ ] Sto per cambiare casa. Vado su Marte.
[ ] Ringrazio il Dottore, ma rifiuto l'offerta e vado avanti.
[ ] MPC!
ottobre 14, 2008
ottobre 14, 2008
Trasformazione
Un giovane uomo pieno di energie e sogni si trasforma magicamente in un relitto umano, in una cloaca maxima, in un coacervo di dolori, dubbi e disperazione.
Un giovane uomo pieno di energie e sogni si trasforma magicamente in un relitto umano, in una cloaca maxima, in un coacervo di dolori, dubbi e disperazione.
ottobre 11, 2008
ottobre 11, 2008
Noterelle biografiche comodamente perdibili
- Ho un'influenza che mi sta uccidendo: era da tempo che non mi sentivo così distrutto. Ieri sera sono andato ugualmente in piscina perché, no, la soddisfazione di un giorno in meno di "cic ciac" non gliela dò! :)
Oppongo una blanda resistenza a due tonsille come palline da ping pong intossicandomi con l'antibiotico, ma per la tosse mi pare proprio che non ci sia rimedio, uffi.
- Il 20 ottobre è la deadline per IL sogno. Tutto di corsa, come sempre...
- L'esame finale del corso di musicoterapia è stato fissato invece il 30 novembre. E io non ho ancora fatto un cazzo.
- Ma i veri problemi cominceranno lunedì o martedì, fidatevi!
- Ho un'influenza che mi sta uccidendo: era da tempo che non mi sentivo così distrutto. Ieri sera sono andato ugualmente in piscina perché, no, la soddisfazione di un giorno in meno di "cic ciac" non gliela dò! :)
Oppongo una blanda resistenza a due tonsille come palline da ping pong intossicandomi con l'antibiotico, ma per la tosse mi pare proprio che non ci sia rimedio, uffi.
- Il 20 ottobre è la deadline per IL sogno. Tutto di corsa, come sempre...
- L'esame finale del corso di musicoterapia è stato fissato invece il 30 novembre. E io non ho ancora fatto un cazzo.
- Ma i veri problemi cominceranno lunedì o martedì, fidatevi!
ottobre 10, 2008
ottobre 10, 2008
Ogni sogno ha il suo peso specifico
Un sogno mi sta facendo volare con la mente, verso un futuro di sacrifici e lotte ma sicuramente proficuo.
Un altro mi affonda nella melma, nel vinavil, mi invischia, mi soffoca.
Il vero incubo sarebbe perderli entrambi.
Un sogno mi sta facendo volare con la mente, verso un futuro di sacrifici e lotte ma sicuramente proficuo.
Un altro mi affonda nella melma, nel vinavil, mi invischia, mi soffoca.
Il vero incubo sarebbe perderli entrambi.
ottobre 06, 2008
ottobre 06, 2008
Regulus21, sei stato nominato!
Ebbasta! Da una parte si parla quasi SOLO di ex fidanzate (una sola per fortuna) e di calcio. Dall'altra quasi SOLO di giurisperanza e di moto. Oggi s'è aggiunto il calcio.
Ma qualche sano pettegolezzo, una volta ogni tanto, non ci starebbe anche bene, porcaputtana?
Ebbasta! Da una parte si parla quasi SOLO di ex fidanzate (una sola per fortuna) e di calcio. Dall'altra quasi SOLO di giurisperanza e di moto. Oggi s'è aggiunto il calcio.
Ma qualche sano pettegolezzo, una volta ogni tanto, non ci starebbe anche bene, porcaputtana?
ottobre 05, 2008
ottobre 05, 2008
Tecktonik aka Chorea minor
Il solito genio, attento fustigatore e paraculatore di mode e costumi (anche il suo, quello con l'attaccapanni), suggerisce che per essere fiQi bisogna imparare tra l'altro a ballare in stile tecktonik... cioè questa roba qui:
Quando l'ho visto, ho pensato a crisi spastiche, sindrome di Rett, Corea di Huntington, Ballo di San Vito.
No, non ho pensato ad un ballo.
Il solito genio, attento fustigatore e paraculatore di mode e costumi (anche il suo, quello con l'attaccapanni), suggerisce che per essere fiQi bisogna imparare tra l'altro a ballare in stile tecktonik... cioè questa roba qui:
Quando l'ho visto, ho pensato a crisi spastiche, sindrome di Rett, Corea di Huntington, Ballo di San Vito.
No, non ho pensato ad un ballo.
Domande oziose di domenica pomeriggio
Perché la Ventura s'è fatta i capelli color Brambilla?
Perché nonostante il sole splendido fa un freddo boia e non viene per nulla voglia di uscire a far due passi?
Perché non ho voglia di studiare, visto che avrei l'esame tra un mese circa?
Perché, nonostante la sfrenata sessione di sioppin di ieri sera*, sono solo UN POCHINO contento?
*4 camicie e 2 maglioni = 80€. Una delle camicie è ROSSA! Il primo capo ROSSO della mia vita.
Perché la Ventura s'è fatta i capelli color Brambilla?
Perché nonostante il sole splendido fa un freddo boia e non viene per nulla voglia di uscire a far due passi?
Perché non ho voglia di studiare, visto che avrei l'esame tra un mese circa?
Perché, nonostante la sfrenata sessione di sioppin di ieri sera*, sono solo UN POCHINO contento?
*4 camicie e 2 maglioni = 80€. Una delle camicie è ROSSA! Il primo capo ROSSO della mia vita.
ottobre 03, 2008
ottobre 03, 2008
ottobre 02, 2008
ottobre 02, 2008
Distillato di cianuro
Ad una persona che mi ferisce, non gliene frega una mazza del mio perdono.
Se cambio amici, vuol dire che sono cambiato.
Le circostanze hanno grande importanza su tutti, gli eventi esterni sono sempre decisivi nella nostra vita.
Tutti gli eroi sono morti.
Grande pazienza denota spesso poca intelligenza.
Ci sono molte persone che mi amano, ma non sono quelle che vorrei. Strano, vero?
Il migliore amico possibile non esiste. Ci sono diverse approssimazioni al risultato.
Il futuro è basato sul passato, perché il presente non esiste.
Ci vuole un minuto per offendere qualcuno, ma mi capita talvolta di considerarlo come il minuto meglio speso della mia vita fino ad allora.
Nei panni degli altri mi ci metto spesso, ma io sono XXL.
Lascerò che gli altri ridano alla mia morte. Potrebbe essere la loro ultima risata.
Ad una persona che mi ferisce, non gliene frega una mazza del mio perdono.
Se cambio amici, vuol dire che sono cambiato.
Le circostanze hanno grande importanza su tutti, gli eventi esterni sono sempre decisivi nella nostra vita.
Tutti gli eroi sono morti.
Grande pazienza denota spesso poca intelligenza.
Ci sono molte persone che mi amano, ma non sono quelle che vorrei. Strano, vero?
Il migliore amico possibile non esiste. Ci sono diverse approssimazioni al risultato.
Il futuro è basato sul passato, perché il presente non esiste.
Ci vuole un minuto per offendere qualcuno, ma mi capita talvolta di considerarlo come il minuto meglio speso della mia vita fino ad allora.
Nei panni degli altri mi ci metto spesso, ma io sono XXL.
Lascerò che gli altri ridano alla mia morte. Potrebbe essere la loro ultima risata.
ottobre 01, 2008
ottobre 01, 2008
settembre 26, 2008
settembre 26, 2008
Aspettando la piscina
regulus21 - |̲̅<̲̅Θ̲̅>̲̅| - Dead singer walking. scrive:
ho anche comprato gli occhialini
regulus21 - |̲̅<̲̅Θ̲̅>̲̅| - Dead singer walking. scrive:
così ho il corredo al completo
regulus21 - |̲̅<̲̅Θ̲̅>̲̅| - Dead singer walking. scrive:
poi mi faccio fare una foto con ciabattina, parigamba, cuffietta e occhialini e la usi per spaventare le mosche!
regulus21 - |̲̅<̲̅Θ̲̅>̲̅| - Dead singer walking. scrive:
ho anche comprato gli occhialini
regulus21 - |̲̅<̲̅Θ̲̅>̲̅| - Dead singer walking. scrive:
così ho il corredo al completo
regulus21 - |̲̅<̲̅Θ̲̅>̲̅| - Dead singer walking. scrive:
poi mi faccio fare una foto con ciabattina, parigamba, cuffietta e occhialini e la usi per spaventare le mosche!
settembre 25, 2008
settembre 25, 2008
La strana coppia
Attenzione: questi due potrebbero essere il nuovo Presidente e la nuova vice-Presidente degli Stati Uniti d'America.
John McCain
Sarah Palin
Save Our Souls!
Attenzione: questi due potrebbero essere il nuovo Presidente e la nuova vice-Presidente degli Stati Uniti d'America.
John McCain
Sarah Palin
Save Our Souls!
settembre 24, 2008
settembre 24, 2008
Tre piccole riflessioni
- L'estate di solito profuma di anguria, di salsedine, di menta, di pioggerella. La mia estate puzza regolarmente di Autan e piretro. Ciononostante, anche quest'anno sono entrato nella Guida Michelin per Zanzare come emoteca a 4 stelle. Non vi dico la fila!
Addirittura ieri sera sono stato punto sul segno di una puntura risalente al mese scorso! I fulmini non colpiscono mai due volte lo stesso punto... le zanzare no.
- Ieri pomeriggio in molti hanno ascoltato la notizia dell'improvviso balzo in alto del prezzo del petrolio. Come faccio a dire che erano in molti? Ieri sera c'erano file ad ogni distributore di benzina!
- E come per magia, ieri sera in comitiva s'è ricominciato a parlare di superenalotto. Il jackpot è a 66.000.000€ e quindi diventa più piacevole buttare dalla finestra tre euro a settimana ciascuno. E' bello però ascoltare i sogni degli altri in caso di vincita: c'è chi scomparirebbe dalla circolazione per passare ad un dorato romitaggio, chi non saprebbe stare comunque in panciolle, chi partirebbe subito senza valigie in giro per il mondo, chi comprerebbe la squadra di calcio della città. Nessuno ha nominato le parole solidarietà o beneficenza, nemmeno per farsi bello.
- L'estate di solito profuma di anguria, di salsedine, di menta, di pioggerella. La mia estate puzza regolarmente di Autan e piretro. Ciononostante, anche quest'anno sono entrato nella Guida Michelin per Zanzare come emoteca a 4 stelle. Non vi dico la fila!
Addirittura ieri sera sono stato punto sul segno di una puntura risalente al mese scorso! I fulmini non colpiscono mai due volte lo stesso punto... le zanzare no.
- Ieri pomeriggio in molti hanno ascoltato la notizia dell'improvviso balzo in alto del prezzo del petrolio. Come faccio a dire che erano in molti? Ieri sera c'erano file ad ogni distributore di benzina!
- E come per magia, ieri sera in comitiva s'è ricominciato a parlare di superenalotto. Il jackpot è a 66.000.000€ e quindi diventa più piacevole buttare dalla finestra tre euro a settimana ciascuno. E' bello però ascoltare i sogni degli altri in caso di vincita: c'è chi scomparirebbe dalla circolazione per passare ad un dorato romitaggio, chi non saprebbe stare comunque in panciolle, chi partirebbe subito senza valigie in giro per il mondo, chi comprerebbe la squadra di calcio della città. Nessuno ha nominato le parole solidarietà o beneficenza, nemmeno per farsi bello.
settembre 21, 2008
settembre 21, 2008
IKEA rulez!
Dopo più di 25 anni, il mio cuscino è andato in pensione. E' stato sostituito da un GOSA SLÅN a 1,99€.
Cancellare pezzi di Storia adesso costa molto poco.
Dopo più di 25 anni, il mio cuscino è andato in pensione. E' stato sostituito da un GOSA SLÅN a 1,99€.
Cancellare pezzi di Storia adesso costa molto poco.
settembre 18, 2008
settembre 18, 2008
Barrare opportunamente con una x
[ ] Un cane
[ ] Un gatto
[ ] Un amore
[ ] Un ricordo
[ ] Un diamante
[ ] Un cazzo
[ ] Una figa
[ ] Un amico
[ ] Una casa
[ ] Berlusconi
[ ] Un'amica
[ ] Una canzone
[ ] Un viaggio
[ ] Dio
[ ] La verità
[ ] Un bacio
[ ] Niente
[ ] Una stella
[ ] Microsoft
[ ] Un tradimento
[ ] ___________
...è per sempre.
Edit: ne ho aggiunti un paio che mi sembravano meritevoli...
[ ] Un cane
[ ] Un gatto
[ ] Un amore
[ ] Un ricordo
[ ] Un diamante
[ ] Un cazzo
[ ] Una figa
[ ] Un amico
[ ] Una casa
[ ] Berlusconi
[ ] Un'amica
[ ] Una canzone
[ ] Un viaggio
[ ] Dio
[ ] La verità
[ ] Un bacio
[ ] Niente
[ ] Una stella
[ ] Microsoft
[ ] Un tradimento
[ ] ___________
...è per sempre.
Edit: ne ho aggiunti un paio che mi sembravano meritevoli...
settembre 17, 2008
settembre 17, 2008
Rarità delle rarità
Caparezza, prima di diventare così famoso, suonava nei sottani di Molfetta con gli amici. Un po' come tutti gli appassionati di musica che vogliono sfogare il proprio estro.
Il suo gruppo si chiamava Sunny Cola Connection (notate l'assonanza con San Nicola e capirete qualcosa in più del mito-Caparezza) e con loro ha realizzato un album dal titolo "Alla molfettesa manera".
Un album divertentissimo, assolutamente esilarante ma sempre con quel disincanto tipico di M-Kael Salvemini, che adesso finalmente tutti conosciamo.
La canzone col testo più assurdo di tutti è "Nen è colp le me" (Non è colpa mia), la numero 7.
Ebbene, il lavoro non sarà accuratissimo, ma eccone la traduzione: c'ho impiegato più di venti minuti (la parte rappata è micidiale!), ma alla fine ci son riuscito!
I fan altoatesini di Caparezza - che hanno scaricato tutto lo scaricabile dai siti ma non hanno mai capito un cazzo di quello che diceva, insieme ai suoi compagni - saranno un pochino più contenti.
Ho lasciato inalterate alcune espressioni idiomatiche tipicamente molfettesi, mettendo tra parentesi la loro traduzione.
Nen è colp le me / Non è colpa mia – Sunny Cola Connection
…che è successo, che è successo?
Uomo:
Sono stato un’ora e mezzo davanti al portone
E “sua signoria” non s’era ancora sbrigata
Poi sei entrata nella macchina di corsa
Avevi tutti i capelli scompigliati
Ti ho portato dritto alla Prima Cala (una spiaggetta di molfetta, Pomiciopoli)
E tu niente, nemmeno un bacio
Ieri sera mi hai detto “Non esco”
E ti ho trovato a pomiciare con un “vastaso” (uomo molto fine)
Che fine ha fatto il bene che mi volevi?
Che fine ha fatto quel preservativo?
Dimmi perché quando ti chiamo non mi cachi (non mi consideri)
Se non mi vuoi perché non ti alzi e te ne vai?
Non è colpa mia se le femmine son tutte puttane
Non è colpa mia se a questo punto non ti posso vedere (non ti sopporto)
Non è colpa mia, non è colpa mia,
apri la porta e vattene, vattene ragazza, fattelo menare (ROTFL)
Non piangere che mi vengono i nervi
Se vuoi un gelato, te lo compri e te lo mangi
Nella tasca non ho soldi
Ho la 100 (milalire), vabbene, devi scambiarla
Mannaggia al diavolo, stasera, mannaggia
Ti porto a casa, non ti voglio più appresso
Sembra che tua madre ti ha fatto ma t’ha messo il cervello a rovescio
Rap:
Io, io, mi ricordo che stavo tranquillo “a ciuccio” (abbestia…) quando stavo con te
Che se tenevo l’angoscia o tenevo i problemi dicevo: “Che me ne frega?
Tengo a questa (ho la ragazza)!”
E pure se eri un cesso t’avrei voluta lo stesso
Perché sei intelligente e non sei una “polpessa” (una sciocca all’ennesima potenza)
Ma ora che ti ho conosciuta per me sei come uno scarafaggio
Ti schiaccerei, perché magari pensi di essere la principessa di sto cazzo
Ti prenderei in braccio e ti sbatterei come un polpo sullo scoglio
“Goccia che ti piglia” (che ti possa venire un colpo!)
Non è colpa mia se le femmine son tutte puttane
Non è colpa mia se a questo punto non ti posso vedere (non ti sopporto)
Non è colpa mia, non è colpa mia,
apri la porta e vattene, vattene ragazza, fattelo menare
Ragazza:
Sono stata un’ora e mezza giù al portone
E “sua signoria” stava sentendo la partita
Ho bussato al finestrino ma tu
Stavi nervoso e non mi hai calcolato
E quella sera “menava la bavetta” (tirava vento)
E i capelli si sono tutti scompigliati
In testa mi sono messa la cuffietta
Ma nemmeno allora si sono aggiustati
Che fine ha fatto la Juve dei morti che tieni?
Che fine ha fatto il 13 alla schedina?
Dimmi perché quando ti chiamo non mi “capi” (presti attenzione)
La ragione, so io dove sta!
Mannaggia al diavolo, stasera, mannaggia
Mi sono scocciata, non ti voglio più appresso
Vai ad arricchire a qualcun’altra
Perché tu a me mi hai angosciato abbastanza
Io sono una donna e tu non te ne accorgi
Mi sembra che tu sia nato “ad un’orecchia” (mezzo frocio)
E quando verrai la prossima volta
Tu avrai “calecchia” (un cazzo di niente)
Non è colpa mia se le femmine son tutte puttane
Non è colpa mia se a questo punto non ti posso vedere
Non è colpa mia, non è colpa tua
Apri la porta e vattene, vattene da qui
Vattene ragazzo… ricchione!
Caparezza, prima di diventare così famoso, suonava nei sottani di Molfetta con gli amici. Un po' come tutti gli appassionati di musica che vogliono sfogare il proprio estro.
Il suo gruppo si chiamava Sunny Cola Connection (notate l'assonanza con San Nicola e capirete qualcosa in più del mito-Caparezza) e con loro ha realizzato un album dal titolo "Alla molfettesa manera".
Un album divertentissimo, assolutamente esilarante ma sempre con quel disincanto tipico di M-Kael Salvemini, che adesso finalmente tutti conosciamo.
La canzone col testo più assurdo di tutti è "Nen è colp le me" (Non è colpa mia), la numero 7.
Ebbene, il lavoro non sarà accuratissimo, ma eccone la traduzione: c'ho impiegato più di venti minuti (la parte rappata è micidiale!), ma alla fine ci son riuscito!
I fan altoatesini di Caparezza - che hanno scaricato tutto lo scaricabile dai siti ma non hanno mai capito un cazzo di quello che diceva, insieme ai suoi compagni - saranno un pochino più contenti.
Ho lasciato inalterate alcune espressioni idiomatiche tipicamente molfettesi, mettendo tra parentesi la loro traduzione.
Nen è colp le me / Non è colpa mia – Sunny Cola Connection
…che è successo, che è successo?
Uomo:
Sono stato un’ora e mezzo davanti al portone
E “sua signoria” non s’era ancora sbrigata
Poi sei entrata nella macchina di corsa
Avevi tutti i capelli scompigliati
Ti ho portato dritto alla Prima Cala (una spiaggetta di molfetta, Pomiciopoli)
E tu niente, nemmeno un bacio
Ieri sera mi hai detto “Non esco”
E ti ho trovato a pomiciare con un “vastaso” (uomo molto fine)
Che fine ha fatto il bene che mi volevi?
Che fine ha fatto quel preservativo?
Dimmi perché quando ti chiamo non mi cachi (non mi consideri)
Se non mi vuoi perché non ti alzi e te ne vai?
Non è colpa mia se le femmine son tutte puttane
Non è colpa mia se a questo punto non ti posso vedere (non ti sopporto)
Non è colpa mia, non è colpa mia,
apri la porta e vattene, vattene ragazza, fattelo menare (ROTFL)
Non piangere che mi vengono i nervi
Se vuoi un gelato, te lo compri e te lo mangi
Nella tasca non ho soldi
Ho la 100 (milalire), vabbene, devi scambiarla
Mannaggia al diavolo, stasera, mannaggia
Ti porto a casa, non ti voglio più appresso
Sembra che tua madre ti ha fatto ma t’ha messo il cervello a rovescio
Rap:
Io, io, mi ricordo che stavo tranquillo “a ciuccio” (abbestia…) quando stavo con te
Che se tenevo l’angoscia o tenevo i problemi dicevo: “Che me ne frega?
Tengo a questa (ho la ragazza)!”
E pure se eri un cesso t’avrei voluta lo stesso
Perché sei intelligente e non sei una “polpessa” (una sciocca all’ennesima potenza)
Ma ora che ti ho conosciuta per me sei come uno scarafaggio
Ti schiaccerei, perché magari pensi di essere la principessa di sto cazzo
Ti prenderei in braccio e ti sbatterei come un polpo sullo scoglio
“Goccia che ti piglia” (che ti possa venire un colpo!)
Non è colpa mia se le femmine son tutte puttane
Non è colpa mia se a questo punto non ti posso vedere (non ti sopporto)
Non è colpa mia, non è colpa mia,
apri la porta e vattene, vattene ragazza, fattelo menare
Ragazza:
Sono stata un’ora e mezza giù al portone
E “sua signoria” stava sentendo la partita
Ho bussato al finestrino ma tu
Stavi nervoso e non mi hai calcolato
E quella sera “menava la bavetta” (tirava vento)
E i capelli si sono tutti scompigliati
In testa mi sono messa la cuffietta
Ma nemmeno allora si sono aggiustati
Che fine ha fatto la Juve dei morti che tieni?
Che fine ha fatto il 13 alla schedina?
Dimmi perché quando ti chiamo non mi “capi” (presti attenzione)
La ragione, so io dove sta!
Mannaggia al diavolo, stasera, mannaggia
Mi sono scocciata, non ti voglio più appresso
Vai ad arricchire a qualcun’altra
Perché tu a me mi hai angosciato abbastanza
Io sono una donna e tu non te ne accorgi
Mi sembra che tu sia nato “ad un’orecchia” (mezzo frocio)
E quando verrai la prossima volta
Tu avrai “calecchia” (un cazzo di niente)
Non è colpa mia se le femmine son tutte puttane
Non è colpa mia se a questo punto non ti posso vedere
Non è colpa mia, non è colpa tua
Apri la porta e vattene, vattene da qui
Vattene ragazzo… ricchione!
settembre 14, 2008
settembre 14, 2008
Sarà...
Sarà che quando mi si nominano Sicilia, Palermo, Catania, Lentini... ACIREALE... mi si drizzano le orecchie...
Sarà che quando penso a Miss Italia mi vengono in mente Martina Colombari, Mirka Viola (!), Tania Zamparo e soprattutto ANNA VALLE...
Sarà che quando Miss Italia e Sicilia si mettono insieme producono cose meravigliose...

...ma questa donna, Miriam Leone, Miss Italia 2008, è veramente STUPENDA!
Sarà che quando mi si nominano Sicilia, Palermo, Catania, Lentini... ACIREALE... mi si drizzano le orecchie...
Sarà che quando penso a Miss Italia mi vengono in mente Martina Colombari, Mirka Viola (!), Tania Zamparo e soprattutto ANNA VALLE...
Sarà che quando Miss Italia e Sicilia si mettono insieme producono cose meravigliose...
...ma questa donna, Miriam Leone, Miss Italia 2008, è veramente STUPENDA!
settembre 13, 2008
settembre 13, 2008
A voler dirla tutta
Sono proprio uno stupido! Come si fa a svuotare il mare con un mestolo? A contare i granelli di sabbia e le stelle del cielo?
Come si fa a togliere dalla mente, ad una ad una, le briciole di un tempo spezzato e condiviso?
Sono proprio uno stupido! Come si fa a svuotare il mare con un mestolo? A contare i granelli di sabbia e le stelle del cielo?
Come si fa a togliere dalla mente, ad una ad una, le briciole di un tempo spezzato e condiviso?
settembre 11, 2008
settembre 11, 2008
Prodezza culinaria*
- 6 pomodorini, raccolti personalmente dal terreno accanto al mio (ci vorrebbe la faccina furtiva che fischietta indifferente)
- 2 foglie di menta prese dal balcone di casa
- 2 acciughe messe sotto sale da mia madre (ci hanno regalato 15 kg di alici, che ne vuoi fare? mangiarle tutte insieme?)
- un cucchiaino di capperi
- uno spicchio d'aglio
- un cucchiaio d'olio d'oliva, fatto con le nostre olive
- un paio di gocce di olio santo (peperoncini coltivati sul balcone macerati nel nostro olio)
- un pizzico di sale di Margherita (diamo a Klà quel ch'è di Klà)
- due pizzichi d'origano coltivato in campagna e sgranato da mio padre
- 150g di fusilli
Stasera mi so' fatto una magnata che non facevo da tempo. Minchiachebbuono!
*E a Luke quel ch'è di Luke...
- 6 pomodorini, raccolti personalmente dal terreno accanto al mio (ci vorrebbe la faccina furtiva che fischietta indifferente)
- 2 foglie di menta prese dal balcone di casa
- 2 acciughe messe sotto sale da mia madre (ci hanno regalato 15 kg di alici, che ne vuoi fare? mangiarle tutte insieme?)
- un cucchiaino di capperi
- uno spicchio d'aglio
- un cucchiaio d'olio d'oliva, fatto con le nostre olive
- un paio di gocce di olio santo (peperoncini coltivati sul balcone macerati nel nostro olio)
- un pizzico di sale di Margherita (diamo a Klà quel ch'è di Klà)
- due pizzichi d'origano coltivato in campagna e sgranato da mio padre
- 150g di fusilli
Stasera mi so' fatto una magnata che non facevo da tempo. Minchiachebbuono!
*E a Luke quel ch'è di Luke...
settembre 09, 2008
settembre 09, 2008
La pazienza del ragno
Carissimo, ho deciso che prima o poi dovrai uscire dalla mia vita. Dovrò scegliere se allontanarti poco a poco, escluderti dai miei pensieri, dalle nostre confidenze, dalla quotidianità, oppure recidere con un sol colpo tutto ciò che ci lega.
Non sarà per nulla facile dirti addio, ma piuttosto che dilaniarmi ancora, lascerò che tu vada.
Credo che anche tu stia decidendo una cosa del genere, più o meno pianificata ed ampia, un'esigenza che ha origine da qualche parte del tuo caleidoscopico mondo. A questo punto vedremo chi avrà meno pazienza o meno tempo a disposizione.
Al ragno non si sfugge.
Carissimo, ho deciso che prima o poi dovrai uscire dalla mia vita. Dovrò scegliere se allontanarti poco a poco, escluderti dai miei pensieri, dalle nostre confidenze, dalla quotidianità, oppure recidere con un sol colpo tutto ciò che ci lega.
Non sarà per nulla facile dirti addio, ma piuttosto che dilaniarmi ancora, lascerò che tu vada.
Credo che anche tu stia decidendo una cosa del genere, più o meno pianificata ed ampia, un'esigenza che ha origine da qualche parte del tuo caleidoscopico mondo. A questo punto vedremo chi avrà meno pazienza o meno tempo a disposizione.
Al ragno non si sfugge.
E fu settembre
E' tristezza, soprattutto.
E' uno sguardo al futuro che non c'è, è paura di vedere e di sentire.
E' la corsa verso mete lontane, più lontane di un'aquila appagata.
E' l'invito a parlare di me e delle mie cantine umide e polverose.
E' la linea immaginaria tra oggi e dopodomani.
E' l'orrore dell'inettitudine davanti al dolore, la corona di spine sulla mia vita.
E' tristezza, soprattutto.
E' uno sguardo al futuro che non c'è, è paura di vedere e di sentire.
E' la corsa verso mete lontane, più lontane di un'aquila appagata.
E' l'invito a parlare di me e delle mie cantine umide e polverose.
E' la linea immaginaria tra oggi e dopodomani.
E' l'orrore dell'inettitudine davanti al dolore, la corona di spine sulla mia vita.
settembre 07, 2008
settembre 07, 2008
I due Bravi
Le miti temperature settembrine (ieri sera 32°, oggi pomeriggio 36° all'ombra, ora siamo sui 34°), portate da un favonio che rompe le tempie e brucia le guance, mi hanno condotto a mare come alternativa a "stai sul PC e prova a sbobinare i filmati del tirocinio".
Essì, sono un debole e mi trovo già a stendere il mio gigantesco telo da mare su una minuscola spiaggetta al centro città. L'unico posto libero è quasi coi piedi in acqua ma accetto volentieri il compromesso, sempre temendo che i DVD si fossero nascosti nello zaino... e poi "BU'! SBOBINACI, FANCAZZISTA BASTARDO!". Almeno l'acqua li avrebbe tenuti lontani.
Mi piazzo casualmente davanti a due ragazzi... stendo il telo... mmm... uno dei due lo conosco, e anche l'altro lo individuo immediatamente: erano nella mia classe alla scuola comunale. Uno ha 17 anni, l'altro ne ha 19.
Prima fanno un po' gli snob, parlano tra loro, salutano di sbieco, e io studio roba sull'Alzheimer e sfumacchio la mia meritata sigaretta pomeridiano-marittima. Sono entrambi due marcantoni - sebbene magrissimi, e mi superano abbondantemente in altezza, evidentemente sono stati concimati per bene.
Vado a fare eccezionalmente il secondo bagno nel mio piccolo paradiso tropicale - perché l'acqua oggi non aveva nulla da invidiare alle bellezze salentine - e tornando a riva uno dei due, il più piccolo, all'epoca il più bello, gentile e tranquillo dei bambini, attacca bottone.
- Che fai, cosa studi, ancora a studiare stai, dove esci la sera, come sei cresciuto, sei zitato, domani ricomincia la scuola così smetto di chattare...
E poi, a riva, attacco io bottone con l'altro, una delle pesti più terribili e fancazziste che avevo in classe.
- Che fai, lavori, ancora a studiare stai, pure io studio, me ne voglio andare di qua, fai sempre casino?, i negri ci tolgono il lavoro...
Il più piccolo è sempre bello, un po' meno tranquillo e gentile. Il più grande è MOLTO più tranquillo, ha ancora la "capa" da bulletto, ma lavora sodo, aiuta sua madre coi suoi soldi e si paga anche una scuola privata "perché il diploma serve".
Mi accorgo che per loro ho ancora un ruolo da insegnante, educatore o qualcosa del genere: nel parlare sono sempre molto contenuti. In una frase metto volutamente un "cazzo" come esclamazione. Dopo due frasi, l'ex-peste prima si scusa e poi dice "cazzo". Al che gli sorrido e dico: "Guarda che a mare si può dire 'cazzo'!".
Un bel pomeriggio, che dire!
Le miti temperature settembrine (ieri sera 32°, oggi pomeriggio 36° all'ombra, ora siamo sui 34°), portate da un favonio che rompe le tempie e brucia le guance, mi hanno condotto a mare come alternativa a "stai sul PC e prova a sbobinare i filmati del tirocinio".
Essì, sono un debole e mi trovo già a stendere il mio gigantesco telo da mare su una minuscola spiaggetta al centro città. L'unico posto libero è quasi coi piedi in acqua ma accetto volentieri il compromesso, sempre temendo che i DVD si fossero nascosti nello zaino... e poi "BU'! SBOBINACI, FANCAZZISTA BASTARDO!". Almeno l'acqua li avrebbe tenuti lontani.
Mi piazzo casualmente davanti a due ragazzi... stendo il telo... mmm... uno dei due lo conosco, e anche l'altro lo individuo immediatamente: erano nella mia classe alla scuola comunale. Uno ha 17 anni, l'altro ne ha 19.
Prima fanno un po' gli snob, parlano tra loro, salutano di sbieco, e io studio roba sull'Alzheimer e sfumacchio la mia meritata sigaretta pomeridiano-marittima. Sono entrambi due marcantoni - sebbene magrissimi, e mi superano abbondantemente in altezza, evidentemente sono stati concimati per bene.
Vado a fare eccezionalmente il secondo bagno nel mio piccolo paradiso tropicale - perché l'acqua oggi non aveva nulla da invidiare alle bellezze salentine - e tornando a riva uno dei due, il più piccolo, all'epoca il più bello, gentile e tranquillo dei bambini, attacca bottone.
- Che fai, cosa studi, ancora a studiare stai, dove esci la sera, come sei cresciuto, sei zitato, domani ricomincia la scuola così smetto di chattare...
E poi, a riva, attacco io bottone con l'altro, una delle pesti più terribili e fancazziste che avevo in classe.
- Che fai, lavori, ancora a studiare stai, pure io studio, me ne voglio andare di qua, fai sempre casino?, i negri ci tolgono il lavoro...
Il più piccolo è sempre bello, un po' meno tranquillo e gentile. Il più grande è MOLTO più tranquillo, ha ancora la "capa" da bulletto, ma lavora sodo, aiuta sua madre coi suoi soldi e si paga anche una scuola privata "perché il diploma serve".
Mi accorgo che per loro ho ancora un ruolo da insegnante, educatore o qualcosa del genere: nel parlare sono sempre molto contenuti. In una frase metto volutamente un "cazzo" come esclamazione. Dopo due frasi, l'ex-peste prima si scusa e poi dice "cazzo". Al che gli sorrido e dico: "Guarda che a mare si può dire 'cazzo'!".
Un bel pomeriggio, che dire!
settembre 03, 2008
settembre 03, 2008
Sepolta viva
Oggi, nei miei infiniti giri per la città, ho intravisto un manifesto funebre che dava all'occhio. In genere in quei manifesti si affollano vedovi, orfani, cognati, sorelle, nipoti adoratissimi, commare di fede e di battesimo, amiche del cuore, compagni di calcetto, colleghi d'ufficio... ebbene quel manifesto era assolutamente "spoglio".
Due righe sopra, il nome, due righe sotto.
La cosa mi ha incuriosito*, quindi mi sono avvicinato a leggere. L'incipit era, testualmente:
"A tumulazione avvenuta, si è spenta la cara esistenza di..."
Cioè, PRIMA l'hanno tumulata, e poi la tizia s'è SPENTA??? :))))))
---------------------
*Già, l'asterisco... ci sarebbe materiale a sufficienza per una ventina di post, ma sintetizzo tutto con una massima: ti accorgi che hai passato l'adolescenza e la giovinezza e sei anche bello maturo, quando cominci a vedere tutti i manifesti funebri pensando che comunque qualcuno lo conosci.
Oggi, nei miei infiniti giri per la città, ho intravisto un manifesto funebre che dava all'occhio. In genere in quei manifesti si affollano vedovi, orfani, cognati, sorelle, nipoti adoratissimi, commare di fede e di battesimo, amiche del cuore, compagni di calcetto, colleghi d'ufficio... ebbene quel manifesto era assolutamente "spoglio".
Due righe sopra, il nome, due righe sotto.
La cosa mi ha incuriosito*, quindi mi sono avvicinato a leggere. L'incipit era, testualmente:
"A tumulazione avvenuta, si è spenta la cara esistenza di..."
Cioè, PRIMA l'hanno tumulata, e poi la tizia s'è SPENTA??? :))))))
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*Già, l'asterisco... ci sarebbe materiale a sufficienza per una ventina di post, ma sintetizzo tutto con una massima: ti accorgi che hai passato l'adolescenza e la giovinezza e sei anche bello maturo, quando cominci a vedere tutti i manifesti funebri pensando che comunque qualcuno lo conosci.
settembre 02, 2008
settembre 02, 2008
agosto 31, 2008
agosto 31, 2008
La farfalla più bella
Qualche anno fa al mare vidi una scena incredibile: eravamo in un centinaio su una spiaggetta minuscola, tutti "agitati", in movimento, perché a mare si parla, si gioca a carte, si sale e si scende dagli scogli...
Ce n'era uno, un mio amico, sdraiato a prendere il sole... l'unico praticamente immobile, e indossava dei boxer a strisce vivaci.
Una farfalla gli si posò proprio sul pacco! Forse l'unico punto in cui poteva sostare.
Lui non se ne accorse, tutti ridemmo e la farfalla volò via intatta.
Il mio amico alla fine si svegliò. Per lui il mondo non cambiò affatto, ma per la farfalla forse sì.
Qualche anno fa al mare vidi una scena incredibile: eravamo in un centinaio su una spiaggetta minuscola, tutti "agitati", in movimento, perché a mare si parla, si gioca a carte, si sale e si scende dagli scogli...
Ce n'era uno, un mio amico, sdraiato a prendere il sole... l'unico praticamente immobile, e indossava dei boxer a strisce vivaci.
Una farfalla gli si posò proprio sul pacco! Forse l'unico punto in cui poteva sostare.
Lui non se ne accorse, tutti ridemmo e la farfalla volò via intatta.
Il mio amico alla fine si svegliò. Per lui il mondo non cambiò affatto, ma per la farfalla forse sì.
agosto 28, 2008
agosto 28, 2008
WebLogLife Award 2008

Mooooooo! Ne ò pigliati due, che siccome che dicono che scrivo bene, allora si sò sforzati, la romana (mia cuGGina, quella bbionda) e questo qua che nemmeno so dove sta la casa.
Dice che devo ringrazziare, anghe se non ci sta nessun premio. Una tiedduzza di patate riso e cozze però, con una mezza fettina di provolone piccante e uno stozzo di focaccia, ci stava propio a piccione!
Mo viene la parte più in culo: cioè che devo dire sette (madò, e perchè proprio sette? e chi sono, i sette re di roma? Numo Pompino, Tullio Stilio, Mango Cazzio, quellillà inzomma...) bloggher che mi piacciono assai. Vediamo cosa esce da sotto!
Questo è uno che mi diverte proprio A MOSTRO, sia nel blogh, sia in ciat, sia in mezzo alla strada: Klà.
Poi sta questo troglodito pitocantrepo che mi fa impazzire: cambia sempre nome al blogh e scrive cose che sembrano stronzate ma sono intelliggenti assai. Tanto intelliggenti che volevo essere io a scriverle.
Mado', sai chi mi piace pure? Questo pazzo che si crede che è simpatico solo perchè riesce a scrivere con la sigaretta in bocca. Moooo, sai quanta cenere che sta nella tastiera?
Ecco, questo proprio mi fa pisciare sotto, che mette tutte le parole sporche che dicono quelle gioie sante dei bambini.
Quando ò visto che sta signora teneva il blogh, non ci potevo proprio credere! Io ciò il libro quello degli esami, che l'à scritto lei in persona! Non v'immaginate proprio che imbressione che m'à fatto, ou! Dalla contentezza mo mo mi pisciavo sotto!
Allora, questo è il sesto, vero? Abbiamo quasi finito? Avete mandato a coricare i criaturi? Che sto per dire le cose porche. Questo si chiama Porno, sì, proprio Porno, come i giornali zozzi e i film con le femmine alla nuda. Ma non è che qua sopra questo ci mette le foto con i piselli da fuori o i culi pelosi: questo scrive delle cose che non ve le immaginate nemmeno quanto sono belle! Proprio delle poesie, che a me mi piacciono così come sono. Figurati se le capivo, quanto mi piacevano!
L'ultimo, è vero? Ah, che ci siamo tirati il dente e finalmente ò scritto proprio libero come mi piace a me!
Dò, dò, dò, la patan sté dò!
O dovuto fare la conta per scegliere, che da solo non mi veniva. Ecco a questo mbrimicone che pure se abita alla via di sopra mi sta un poco simpatico. Solo che à chiamato il figlio, povera bestia, Lapo. Quando fa grande poi lo chiamano Lapone?*
Istruzioni per il premio:
Scopo del premio è promuovere la bloglive secondo poche e precise regole:
1. al ricevimento del premio, bisogna scrivere un post mostrando il premio e citando il nome di chi ti ha premiato, evidenziando il link del suo bloglive;
2. scegliere un minimo di 7 bloglive (o di più) che credi siano brillanti per temi e/o design; evidenziarne dunque il nome e il link;
3. avvisare i premiati che sono stati nominati per il premio “Brillante webloglive”;
4. facoltativo: esibire la foto (o il profilo) di chi ha premiato e di chi viene premiato nel tuo bloglive.
*Questa la capiscono solo a Barivecchj
Mooooooo! Ne ò pigliati due, che siccome che dicono che scrivo bene, allora si sò sforzati, la romana (mia cuGGina, quella bbionda) e questo qua che nemmeno so dove sta la casa.
Dice che devo ringrazziare, anghe se non ci sta nessun premio. Una tiedduzza di patate riso e cozze però, con una mezza fettina di provolone piccante e uno stozzo di focaccia, ci stava propio a piccione!
Mo viene la parte più in culo: cioè che devo dire sette (madò, e perchè proprio sette? e chi sono, i sette re di roma? Numo Pompino, Tullio Stilio, Mango Cazzio, quellillà inzomma...) bloggher che mi piacciono assai. Vediamo cosa esce da sotto!
Questo è uno che mi diverte proprio A MOSTRO, sia nel blogh, sia in ciat, sia in mezzo alla strada: Klà.
Poi sta questo troglodito pitocantrepo che mi fa impazzire: cambia sempre nome al blogh e scrive cose che sembrano stronzate ma sono intelliggenti assai. Tanto intelliggenti che volevo essere io a scriverle.
Mado', sai chi mi piace pure? Questo pazzo che si crede che è simpatico solo perchè riesce a scrivere con la sigaretta in bocca. Moooo, sai quanta cenere che sta nella tastiera?
Ecco, questo proprio mi fa pisciare sotto, che mette tutte le parole sporche che dicono quelle gioie sante dei bambini.
Quando ò visto che sta signora teneva il blogh, non ci potevo proprio credere! Io ciò il libro quello degli esami, che l'à scritto lei in persona! Non v'immaginate proprio che imbressione che m'à fatto, ou! Dalla contentezza mo mo mi pisciavo sotto!
Allora, questo è il sesto, vero? Abbiamo quasi finito? Avete mandato a coricare i criaturi? Che sto per dire le cose porche. Questo si chiama Porno, sì, proprio Porno, come i giornali zozzi e i film con le femmine alla nuda. Ma non è che qua sopra questo ci mette le foto con i piselli da fuori o i culi pelosi: questo scrive delle cose che non ve le immaginate nemmeno quanto sono belle! Proprio delle poesie, che a me mi piacciono così come sono. Figurati se le capivo, quanto mi piacevano!
L'ultimo, è vero? Ah, che ci siamo tirati il dente e finalmente ò scritto proprio libero come mi piace a me!
Dò, dò, dò, la patan sté dò!
O dovuto fare la conta per scegliere, che da solo non mi veniva. Ecco a questo mbrimicone che pure se abita alla via di sopra mi sta un poco simpatico. Solo che à chiamato il figlio, povera bestia, Lapo. Quando fa grande poi lo chiamano Lapone?*
Istruzioni per il premio:
Scopo del premio è promuovere la bloglive secondo poche e precise regole:
1. al ricevimento del premio, bisogna scrivere un post mostrando il premio e citando il nome di chi ti ha premiato, evidenziando il link del suo bloglive;
2. scegliere un minimo di 7 bloglive (o di più) che credi siano brillanti per temi e/o design; evidenziarne dunque il nome e il link;
3. avvisare i premiati che sono stati nominati per il premio “Brillante webloglive”;
4. facoltativo: esibire la foto (o il profilo) di chi ha premiato e di chi viene premiato nel tuo bloglive.
*Questa la capiscono solo a Barivecchj
agosto 27, 2008
agosto 27, 2008
agosto 26, 2008
agosto 26, 2008
Il Navigatore (GPS)*
Stamattina mi chiama il "riparo dalla tempesta" chiedendomi come fare a tornare da Pompei. Gli ho descritto dettagliatamente il percorso da
ad
, compreso il passaggio attraverso i cunicoli di Nocera Inferiore.
L'"uomo dalle mille sorprese", che era accanto a me mentre rispondevo, mi guardava esterrefatto e alla fine ha esclamato: "La prossima volta porto te, come navigatore!".
*No, il post non c'entra niente con quello precedente su Cristoforo Colombo. E' un "false friend" :)
Stamattina mi chiama il "riparo dalla tempesta" chiedendomi come fare a tornare da Pompei. Gli ho descritto dettagliatamente il percorso da
L'"uomo dalle mille sorprese", che era accanto a me mentre rispondevo, mi guardava esterrefatto e alla fine ha esclamato: "La prossima volta porto te, come navigatore!".
*No, il post non c'entra niente con quello precedente su Cristoforo Colombo. E' un "false friend" :)
Cristoforo Colombo
Mio padre e le sue tre sorelle si sono rivisti qualche giorno fa, tutti insieme, dopo 45 (dico QUARANTACINQUE) anni.
Lui Cristoforo Colombo, loro la Nina, la Pinta e la Santa Maria.
Attendo con ansia domani sera per poter ritirare l'ingrandimento della foto ricordo da poter mettere finalmente in cornice!
Mio padre e le sue tre sorelle si sono rivisti qualche giorno fa, tutti insieme, dopo 45 (dico QUARANTACINQUE) anni.
Lui Cristoforo Colombo, loro la Nina, la Pinta e la Santa Maria.
Attendo con ansia domani sera per poter ritirare l'ingrandimento della foto ricordo da poter mettere finalmente in cornice!