giugno 22, 2003 giugno 22, 2003

Oggi è una giornata un po' così: mi sveglio alle 9.30, spontaneamente, senza torture di nessun tipo... il che è già un mezzo miracolo (minaccia di piovere, infatti!)... o una mezza sfiga, visto che ho già sonno?
Mattina assolutamente dedita alla chat e alla sistemazione delle e-mail che mi stavano sommergendo. Ho masterizzato dei CD per i miei amici. Pranzo. E un salutare rilassantissimo caffè con Scuro.



E poi ancora di corsa: ripetizioni di matematica finanziaria, lavaggio rapido ascelle (nei prossimi cinque minuti) e via per un nuovo caffè con una collega del coro.



Chiaro.

giugno 21, 2003 giugno 21, 2003

Terminati i miei primi 5 giorni da postino. Facciamo subito un primo bilancio:



1) 7 caramelle latte-menta da una amica che lavora in una torrefazione;
2) un caffè al ghiaccio stamattina da uno dei miei bar preferiti;
3) tanta roba da lavare, che il sudore è assai assai; mia madre ringrazia...
4) un mal di schiena che non vi dico e non vi conto;
5) da lunedì la zona che avevo in affiancamento con Pasquale (il postino titolare) spetterà a me, e così anche il suo motorino, credo e spero;
6) addio pranzo alle 13.30 fisse, cascasse il mondo: credo che prima delle 14.30-15 non avrò finito, sigh!!!
7) chiacchiere su chiacchiere con un sacco di gente: non mi aspettavo di conoscere così tante persone anche da quella parte della città.



E il 27 aggiungerò il punto "8) qualche soldino in più sul conto corrente;".



"Che bbella cosa 'na jurnat'e sole"



Chiaro.

Ho riempito di battutine cattive e commenti acidi il blog di cristianoilvile. Mi piace fare il sadico: mi riempie di soddisfazione per una decina di secondi, è vero... ma che goduria!!!



E poi, l'inizio dell'estate va festeggiato adeguatamente, no?



Chiaro.

giugno 20, 2003 giugno 20, 2003

Piccola sega mentale:



Verrà il mio 29° onomastico, e poi il mio 30° compleanno e così comincerò il mio 31° anno.



Non è fantastico tutto ciò?



Mai però come la cretina che anni fa ebbe il coraggio di dire (l'ho sentito con le mie orecchie, non scherzo): "Finisco 18 anni, ne compio 19 e mi meno nei 20". Se all'epoca fossero esistite, le avrei consigliato di fare la velina.



Chiaro.

Piove. Imbocco la rampa d'accesso alla superstrada. Un raggio di sole illumina il cielo plumbeo, rischiara terra e cielo. Improvvisamente appare un fascio di luce colorata, poi un altro. Due arcobaleni completi, uno più intenso dentro un altro più sfuocato. Continua a piovere, sempre più forte. Il sole, nel suo inesorabile declinare, assiste al corteggiamento del cielo verso la terra… così come un pavone dispiega la sua coda iridescente davanti al suo desiderio.
Curva dopo curva, sembra che il mio cammino porti prima ad infilarmi tra i due archi, poi ad oltrepassare l'immenso emiciclo, in un impeto di onnipotenza. La pioggia smette, le nuvole continuano a versare il loro dono d'amore sulla terra più avanti, sulla strada. Anche il sole decide che è il momento di lasciare soli i due amanti, si ritira dietro la cortina dell'orizzonte e tinge di timido rosa i fasci di nuvole rimasti come testimoni di questa storia d'amore. Pian piano anche l'arcobaleno si dissolve…
E' ora di fermarni per un caffè, e io ritorno sulla terra.



(per RenZ) Chiaro.

C'è sicuramente una precisazione da fare al mio post precedente: i miei amici non sono mica delle bestie feroci!



Abbiamo condiviso cose importanti, riso e pianto insieme, nonostante la sostanziosa differenza di età che ci divide. Ho amato loro come se fossero la mia famiglia, una piccola tribù che ha sempre fatto tutto d'amore e d'accordo, anche le stupidaggini più estreme, fino a che...



Fino a che non sono impazzito, non ho cercato di cambiare equilibri che mi sembravano assurdi, ma la cui fondamentale importanza mi sfuggiva completamente. Ci sono stati anni durissimi, sempre più duri, fino allo scontro finale a gennaio scorso, nel quale ho deciso che doveva finire tutto. L'esilio è durato solo un mese, dovevo capire PERCHE' era successo, e sono tornato per parlarne con calma. Non mi hanno chiuso le porte in faccia, e ciò ha dimostrato per l'ennesima volta che avevo ragione a considerarli Grandi.



E ora? Mi sembra di stare alla finestra, a guardarli da lontano, fare dei cenni con la mano nella speranza che ricambino. Lo fanno, certo, ma in fondo sono io quello che sta alla finestra...



Chiaro.

giugno 19, 2003 giugno 19, 2003

Ieri sera mi sono arrivate direttamente dal Kosovo due pacchetti di Marlboro lights, credo siano all'uranio impoverito. Appena finisco queste 3-4 sigarette che mi sono rimaste, vi dico come sono.



Credo di non aver mai visto i miei amici di comitiva più "comprensivi" di come sono ora; ieri erano affabili, ridevano, scherzavano... sembrava fossimo tornati la bella famiglia di un paio di anni fa. Sarà la mia lontananza a renderli migliori, o la mia nostalgia a farmeli apparire tali?



Chiaro.

Non riesco proprio a capire perché non riesco a trovare la felicità. Sono cosciente del fatto che non ritroverò la felicità che ho perso perché ormai credo sia umanamente impossibile. Ormai ho perso la persona da cui ricevevo quella felicità e non so come potrò far a riacquistarla. Cercando un'altra ragazza?
No...ci provo ma dopo poco tempo una sensazione di ansia e vuoto assale il mio corpo, il mio stomaco, i miei intestini ed assieme a queste sensazioni fisiche anche la mia mente ed il mio cuore ne risente. Cerco di combattere ma non ce la faccio. A volte mi chiedo se sia possibile scientificamente, dal punto di vista medico, eliminare queste sensazioni e sentimenti che travolgono i miei giorni. In più una serie di incomprensioni con mio padre mi spinge a cadere sempre più in basso ogni giorno che passa e a trascorrere questi giorni estivi nella solitudine in casa. Ieri sera ho saputo da un mio amico che la persona a cui tengo molto, la mia ex-fidanzata, esce con un mio amico poiché il suo nuovo ragazzo è a Lecce e quindi non si vedono così tanto spesso. Lei, poi in questi giorni sta affrontando gli esami di maturità e ha bisogno di un sostegno. Così ha chiamato questo mio amico, Francesco, grazie al quale io stesso conobbi lei a suo tempo. Mi rincresce sapere che non sono più capace neanche di donare conforto o sicurezza per far star bene una persona, ma d'altronde di certo non poteva chiamare mica me che sono ancora pazzamente innamorato di lei per confidarmi ciò che sta passando. Avremmo fatto solo lite, come ai vecchi tempi, e forse è meglio così. Francesco ha parlato al mio amico che mi ha detto di loro, Michele, dicendogli che mi avrebbe confidato tutto non appena possibile ma ieri sera ci siamo incontrati dopo abbastanza tempo e non mi ha detto niente. "Forse se ne sarà dimenticato" ha detto Michele ma io sono convinto che non è così. Non è riuscito a dirmelo. Ma del resto forse è giusto che sia così: il mio tempo è passato e per quanto tenti di rianimare la mia ormai fragile vita non riuscirò mai a tornare al punto in cui ero VIVO. Guardo la situazione di oggi e guardo quella di ieri: mi sembra che di guardare in uno specchio:tutto è capovolto tutti hanno cambiato il loro modo di guardare le cose, di comportarsi, il loro modo di essere, il loro modo di vivere. Forse io sono l'unica persona che dentro di sé è rimasta bambino con tutti i pregi e difetti che ne derivano: docile, innocuo, ingenuo. Queste sono le mie caratteristiche. E forse la ragione per cui in questo momento mi ritrovo a scrivere queste righe su questo computer, su questa scrivania, con questa faccia, quasi con le lacrime agli occhi è proprio perché non sono ancora cresciuto. Mi sembra che tutti mi stiano prendendo in giro: Simona e Sabrina, le mie amiche (ma più precisamente le amiche della mia ex-ragazza) che cercano di non parlare del passato per non introdurre discorsi riferiti alla mia ex, i miei amici (in particolare uno) che se mi sentono anche solo accennare qualcosa che concerne al suo nome, cambiano discorso quasi a dire "Io ora sto bene, ora tocca a te scoprire le sofferenze della vita". So che probabilmente qualche lettore potrà reputarmi un stupido perché sicuramente non conosco quali sono i veri problemi della vita ma io credo che conoscere i problemi delle altre persone non mi farà sentire più sollevato perché potrebbe farmi pensare che qualcuno sta peggio di me. Credo che ognuno, a qualsiasi età, abbia un suo modello di vita ideale e se non riesce a raggiungerlo o se non riesce minimamente a sfiorarlo sicuramente è una delle persone più infelici del mondo.



Scuro.

No, diciamo che è peggio di quanto pensassi.



Arrivo al mattino con entusiasmo, gli occhi semichiusi dal sonno... ma contento di cominciare. Il pomeriggio sono pieno di dolori dappertutto. La mia spalla sinistra è defunta, il mio braccio sinistro chiede riposo (e poi vendetta!  ), i miei piedi profumano di Roquefort eau de parfum...



Ieri sera ho staccato l'alimentazione al PC per paura dei fulmini... MENO MALE! Due fulmini si sono abbattuti vicinissimi, hanno causato lo spegnimento di tutta l'illuminazione stradale per qualche minuto.



E ora sono da capo qui, ad annoiarvi. Ditemi che siete contenti!



Chiaro.