maggio 18, 2019 maggio 18, 2019

Eurovision Song Contest 2019 - LA FINALE!

YALLA BALAGAN!

L'apertura con "Im nin' alu" di Ofra Haza buonanima mi ha fatto commuovere.
Il palco è incredibile, nonostante l'arena sia una delle più piccole che abbia ospitato il festival negli ultimi anni.

Sto notando che il parterre è proprio un gay pride e la colonna sonora di queste presentazioni è spettacolare: mi piace da morire la musica mediorientale!

Ottima l'idea di inserire in sovraimpressione alcuni aneddoti sugli artisti e sul festival.

Malta è convincente. E ora Giunone l'albanese, gnocca e brava come poche!

Germania
Due sgallettate che urlano per dire che sono sorelle ma non lo sono. Paola e Chiara hanno insegnato, ma loro hanno capito male.
Voto: 3

Splendida e godibile la coreografia e la scenografia della Russia. Ottima la voce, ottima la canzone, tanti i russi in Europa... un serio candidato alla vittoria finale!

E la canzone della danese? La cantano tutti! NO! NO! Orrore! Dovesse vincere questa, cambio continente, me ne vado in Austral... ehm... a Città del Capo!

BOICOTTA SAN MARINO! E mi taccio per non diventare ossessivo.

E ora la meravigliosa canzone nordmacedone! Un piccolo capolavoro di tristezza!

Sono felicissimo per i problemi di audio che hanno Insinna e Russo: non s'è sentita la presentazione di San Marino. Una tempestività deliziosa! :)

Israele
Una canzone con problemi di metrica, e la voce sinceramente mi convince ben poco. La canzone vorrebbe essere epica, ma non ce la fa. E' tremenda.
E lui che piange è tenero.
Voto: 4,5

E ora il Mastro Lindo norvegese che ha ingoiato un sifone del lavandino! Non si può affrontare!

Regno Unito
Ma chi è sto bimbo della Kinder? E la canzoncina? Boh.
Voto: 3

Sta cosa che The Big Five portino sempre delle canzoni di merda deve finire! Cioè "Non mi avete fatto niente" è la Nona di Beethoven al confronto!

L'Islanda porta una performance INCREDIBILE! Finalmente del buon rock!

Il bonazzo estone (svedese, in realtà) canta azzeccando tutte le note; un miracolo, vista l'estrema estensione del pezzo. Bravo! ...e il pezzo rende decisamente di più.

I problemi audio di Russo e Insinna sono ormai una barzelletta. Imbarazzanti! CAMBIATE LE PILE AI MICROFONI!

L'azero ha una voce incredibile: un falsettone quasi fischio intonatissimo stupefacente!

Francia
Attaccarla per la sua immagine è lo sport nazionale in Francia, ma io dico che "Siamo tutti dei re". Regina della pista è la ballerina king-size!
Voto: 8, per il messaggio e per la canzone.

Italia
Performance perfetta, direi. E in quel contesto la canzone è più che perfetta, sia per l'andamento che per l'appeal sul pubblico.
Voto: 9

La splendida serba con una canzone superba e una voce potente! Scosciatona!

Abbiamo capito che vince l'Australia. E anche quest'anno si vince l'anno prossimo. -_-

Spagna
Carino il tizio che mena un merengue per l'a(r)ia credendosi Alvaro Soler. Certo, il ritmo tira ed il pubblico apprezza. E pure io.
Voto: 7 per la leggerezza.

Conchita Wurst che canta "Heroes", Mans Zelmerlow canta "Fuego", Eleni Foureira che canta "Dancing lasha tumbai" e Serdouchka si cimenta con "Toy". Unicorni che cavalcano e vomitano arcobaleni!

La classifica che vorrei: Italia, Macedonia del Nord, Francia
Il pronostico: Australia, Svizzera, Italia

Incredibili le stonature di Madonna su "Like a Prayer": senza vocoder è più insopportabile di una muta di cani che latra.

Svezia, Macedonia del Nord, Paesi Bassi e Italia le prime posizioni per le giurie di qualità.
Paesi Bassi primi classificati, Italia seconda e Svezia terza.
Primi classificati al televoto i norvegesi!

Sigh! Ci vediamo l'anno prossimo in Olanda. Sob!
maggio 16, 2019 maggio 16, 2019

Eurovision Song Contest 2019 - Seconda serata

Armenia
Non male la canzone e non male nemmeno la voce, a suo agio anche sul registro di fischio.
Mi manca quello che è successo ai suoi capelli.
Voto: 7,5

Irlanda
Carino il look da pinup e lo stile retro della canzone. Se avesse osato un po' di più col "surf", magari avrebbe avuto più appeal. Così il brano è scarno.
Voto: 6

Moldavia
Mi ha sempre emozionato l'artista che disegna con la sabbia. Ed è costretta ad andare velocissima!
La canzone è carina, di probabile gradimento agli spettatori nordeuropei.
Una sposa così è meravigliosa!
Voto: 7

Svizzera
Ecco il ragazzino che balla come un tarantolato, vestito di ragnatela e che ammicca ai ritmi mediorientali. Brano che merita di essere ballato!
Voto: 7,5

Lettonia
Oh, la comparsa del folk! Mi piace proprio il brano, quasi sussurrato, e lei fa molto Katie Melua (anche se vestita con la tendina del bagno).
Voto: 7,5

Romania
E per la quota goth, ecco la sposa cadavere, vestita da Signorina Rottermayer e con le vene dipinte. "On a Sunday", certo... una domenica tranquilla in Transilvania dal Conte Vlad: poltrona rossa, fiamme, scintille, rovine... WOW!
Voto: 7

Non sopporto più la voce della conduttrice! Fatela tacere!

Danimarca
Canzone in inglese, danese, tedesco e francese. Canzoncina romantica, orecchiabile e... probabile vincitrice.
Voto: 6

Svezia
Il solito brano dance svedese. Sì, ma a Zelmerlow non ci arrivi, nemmeno col coro gospel, nemmeno se ti arrampichi.
Voto: 5

Austria
La canzone si chiama U-u-u-u-uhhh-uhhh, sicuramente. Non si può reggere un brano tutto cantato in falsetto.
Voto: 3

Croazia
Se questo è il crooner croato, io sono il Pavarotti pugliese. Ora gli hanno messo pure le ali dorate... sale di tonalità in uno sforzo immane. Troppo.
Voto: 2

Malta
Minigonna a portafoglio, gambaletto bianco e giacca con le maniche di domopak. Non ci credo che abbia avuto il coraggio di apparire così.
La canzone è ascoltabile, ballabile e la sua voce è corposa e convincente.
Voto: 7

Lituania
La Lituania cala l'artiglieria pesante: il bonazzo che ha fatto tre talent show, campione nazionale di salto d'ottava. Lui vorrebbe correre coi leoni, ma al massimo passeggia con Garfield.
Voto: 5

Russia
Lazarev è una vecchia conoscenza dell'ESC. Infatti la sua esperienza l'ha portato a confezionare una canzone assolutamente perfetta per il festival! Una coreografia meravigliosa ed emozionante, un brano decisamente bello.
Voto: 9

Albania
Che gnoccona! Giunone in persona me l'immagino così! Ecco il ventilatoreeeeee!!! Mi sei mancato! ❤ Peccato che sia lievemente calante sulle note tenute, la canzone fa molto "Desert rose".
Voto: 8

Mi sono accorto che i miei voti sono altissimi. Sono diventato buono o le canzone sono realmente più ascoltabili degli altri anni?

Norvegia
Yeah! Un brano dance come si deve! YALLA BALAGAN!
Il pelatone ha una voce che non ci azzecca niente, un po' come la nutella sulle cozze: il ruolo di Franco dei Ricchi e Poveri, praticamente; si ritaglia un assolo mezzo stonato con un pezzo di un canto tradizionale.
Voto: 6,5

Paesi Bassi
Un altro bonazzo piacione, ma questo è al pianoforte, molto intimo, struggente. La canzone non decolla mai, nemmeno sul pezzo a cappella (che in genere spinge molto).
Voto: 5

Macedonia del Nord
Sono senza parole. La canzone è un po' un déjà-vu, ma è BELLISSIMA!
Voto: 9

Ma come fa la conduttrice a sbagliare TUTTI gli accenti? Ora ha sparato un "Genèsi" che mi ha fatto accapponare la pelle!

Azerbaijan
Che bella l'idea del cannoncino laser che disegna il cuore sul petto del cantante. Dove va a prendere questo falsettone che nemmeno Alan Sorrenti? Lo adoro!
Voto: 8

Finalisti: Macedonia del Nord ❤, Paesi Bassi, Albania, Svezia, Russia, Azerbaijan, Danimarca, Norvegia, Svizzera e Malta.

Ci vediamo sabato per la finale! SHALOM!

maggio 14, 2019 maggio 14, 2019

Eurovision Song Contest 2019 - Finalmente la prima serata!

YALLA BALAGAN! Il più grande evento non sportivo del mondo!
Oggi l'Italia non può votare.

La versione di "Toy" col ney in sottofondo è spettacolare! 💗

Cipro
E' Tamta? Sul serio non è uno dei travestimenti di Madame X, ossia Madonna?
Stesso team di "Fuego" di Eleni Foureira, seconda l'anno scorso. Ci hanno riprovato praticamente con la stessa canzone, ma con meno carisma.
E' inutile che la spogliate, è meglio la Foureira!
Voto: 6,5

Montenegro
"D Mol"... Re minore.
La vocina da eunuco del cicciobombo montenegrino è insopportabile. Sono carini, intonati, canzone ascoltabile, si muovono pure bene... ma la decisione di alzare di due toni in due battute è di una poraccitudine, ma di una poraccitudine!
Voto: 6,5

Finlandia
Ah, come si chiama sta canzone? "Lu cuèi"?
Piacionissimo lui, mezzo stonato sulle note basse, canzone dance trita e ritrita.
Voto: 5

Polonia
Fire of love... TULIA! AHAHAH!
Netta Barzilai l'anno scorso, al loro confronto, era vestita con un tubino. L'iperscultura dorata e piumata sulle loro teste è sobrissima!
Non posso tollerare che quattro voci femminili che cantano in stile bulgaro non accennino nemmeno una nota di polifonia. E il battito di mani come quello di "Soldi" di Mahmood? PLAGIOH!
Voto: 3

Slovenia
Zala e Casper, i due fidanzatini.
Lei dev'essere ventriloqua: canta pianissimo, monocorde e senza quasi muovere le labbra. Credo che nemmeno gli sloveni la capiscano. Peccato, perché l'andamento della canzone è su un elettropop che mi piace.
Voto: 5, uno in più per la scelta di cantare in lingua.

Cechia
Lake Malawi.
Carina la scelta di incorniciarli coi neon colorati. Bello il sorriso da staccioneamericano del cantante, canzoncina retrò insignificante.
Voto: 4

Ungheria
Non è male musicalmente, quasi epica. La messa in scena è strepitosa con le cascate di fuoco e l'albero dorato sotto i suoi piedi.
Voto: 7

Bielorussia
E' nata nel 2002. NEL DUEMILADUE, CAPITO? Ha più o meno l'età di questo blog. -_-
Il passo incrociato davanti molto seventy mi ha fatto scendere le palle a terra.
Lei è una wannabe britnespirs che stona sul finale, quindi nella norma.
Ah, ma non mi stupirei se vincesse, eh.
Voto: 6,5

Serbia
Uno slowrock da manuale, belli i passaggi armonici. Sarebbe molto più godibile se non fosse in serbo, che non è esattamente musicalissimo. Bella lei!
Voto: 7

Ma dov'è finito il trash? I fuochi d'artificio, i vestiti che s'illuminano, le acconciature che prendono fuoco, le trecce maschili fino al culo? Dove?

Belgio
Minchia se è calante! E questo ha vinto "The Voice" in Belgio. Figurati gli altri!
Carini i due tipi dietro che suonano le forme di parmigiano.
Voto: 2

Georgia
Stocazzo! Escludendo una stonacchiata epocale, questa canzone è infuocatissima, calda, energica. La migliore finora, messa in scena compresa.
Voto: 8

Australia
In diretta dalle nubi cosmiche dei Pilastri della Creazione, la Regina della Notte in versione similrock. ECCOLO IL TRASH! Lei che è un incrocio tra Lucia Mondella di Anna Marchesini ed Elsa di Frozen, montata con le altre due anime nere sulle pertiche ondeggianti!
Praticamente The Diva Song:

Voto: 9

Islanda
Il growling! Come nelle migliori tradizioni nordiche! Il fabbro ferraio, il fuoco, i chiodi sul giubbotto di pelle, le mossette pelviche... è una canzone sadomaso! La tizia che miagola stonando è erotismo allo stato puro!
Voto: 10 per il trash (come se l'avessi chiamato!), 7 per la canzone

Estonia
Caruccia la canzone e il cantante. L'interpretazione lascia a desiderare: i suoi acuti sono stonati. Se non ce la fai, abbassala, senti a me. Ma veramente, guarda che si può. Le canzoni si possono abbassare!
Cioè, questo ha 23 anni? Pare coetaneo di Miguel Bosè! Il merluzzo baltico fa quest'effetto?
Voto: 7

Portogallo
Non l'ho capita. Non ho capito se mi piace.
Ma voi avreste mai chiamato una canzone "Cellulare"?
Voto: giuro, non lo so. Dò un 8 per la meraviglia.

Grecia
Saranno contentissimi i greci, così sciovinisti, ad avere una cantante canadese che canta con una scenografia indianeggiante.
Voto: 6

San Marino
BOYCOTT SAN MARINO! #ionondimentico
Non c'è nemmeno bisogno di boicottare quei traditori infami.
Un turco che stona dalla prima all'ultima nota è la giusta punizione!
Voto: 1

La "kiss cam" che inquadra il pubblico durante l'esibizione della mitica Dana International pesca due uomini che cominciano a limonare duro! LOVE IS LOVE! 💗

In neretto le dieci nazioni che arriveranno in finale: Grecia, Bielorussia, Serbia, Cipro, Estonia, Cechia, Australia, Islanda, BOICOTTA San Marino, Slovenia.

DARE TO DREAM! A giovedì.



maggio 12, 2019 maggio 12, 2019

Si stava meglio quando... quando?

Stasera mi ha assalito un moto di tristezza immane.
Per lunghi giorni avevo idealizzato una persona che è stata molto importante per me, avevo assaporato il desiderio di tornare a parlare con lui dopo anni; l'avevo sognato, il che non avveniva da molto tempo, e ciò mi aveva messo in allarme, perché in qualche modo credo nei segni e nell'entropia universale.
E succede che ieri l'ho incontrato, gli ho chiesto come stava e mi ha detto che sta andando tutto bene. Sono contento, niente da dire.
Poi lo rivedo stasera... e mi sono ricordato del motivo, di uno dei motivi per cui le nostre strade si sono divise.
Adesso sono desolato. Inconsolabile. Nemmeno le gatte sono venute a salutarmi al mio rientro, avranno percepito la mia negatività.

Amen.
maggio 05, 2019 maggio 05, 2019

Un indizio fondamentale

Adesso ricordo i sogni solo quando ho paura di morire.
aprile 27, 2019 aprile 27, 2019

Tutto in una notte

Non ricordavo sogni da anni, praticamente, salvo rarissime eccezioni. In Culabria avrò sognato tipo tre volte in tre anni.
Stanotte mi sono svegliato apposta per fissare questo capolavoro della sceneggiatura thriller/horror, dal quale mi sono destato con brividi e paura.
Eccovelo in tutto il suo splendore.

"All’inizio c’è labirinto, del quale ricordo poco, visto quasi tutto a volo d’uccello, fatto di siepi. Ci sono uscito a fatica, non ero solo.
Poi arriva il soggiorno a Roma, dove un’attrice dice di andare a trovarla. Io sono in una casa orribile, in una stanza nella quale non faccio entrare nessuno per vergogna. Forse c’è un letto a castello sulla destra. C’è la porta con le tende a sinistra dalla quale filtrano delle voci femminili e la luce. Ho tutta la roba sparsa per il pavimento, il valigione bordò, una macchina reflex, calzini, mi schifo pure a mettere i piedi per terra, sembra tutto bagnato.
Preparo uno zainetto con delle cose e vado verso Cinecittà. Mi trovo così al tramonto ad attraversare lo stradone dalla parte della ferrovia verso la città, però come se uscissi dall’ospedale, tutto illuminato e pressoché deserto. Sono con M.d.C. non so chi altri, andiamo verso sinistra e trovo un parco giochi sulla destra, ci sono delle giostre. Una è monumentale, fatta a L con due piovre: mentre le navicelle girano sui binari, vengono agganciate e shakerate su e giù molto rapidamente. Una lo fa più lento, la seconda MOLTO più veloce. Continua questo giro, che sembrava essere in pullman, ma ora non lo è più, in una piazza, dove chiedo ad A.M. e a M.d.C. se hanno fatto il labirinto cachizzo che abbiamo appena superato. Chiedo di confrontarlo sulla cartina: uno in pietra minuscolo non può essere quanto quello in siepi. La pianta è simile a quello di Donnafugata.
La piazza è simile alla piazza principale della mia città, io ho alle spalle e a destra un palazzo, il solito palazzo con il solito pianterreno nero e bordò e col sottoscala pauroso di metallo, con la ex pasticceria, l’odore di dolci e di piscio. La piazza è luminosissima, di celeste e giallo abbagliante, con forse il bar storico, una fontana tipo Piazza Umberto a Bari, tanti lecci.
Faccio un po’ di strada e devo entrare a teatro, ci sono scalini, piante, plumerie, cactus, tanto sole ma la cosa è inquietante perché il percorso è lungo e diventa sempre più scuro. Mi infilo in un andito, un arco buio e chiedo di poter entrare, sento la moquette e la polvere, vedo un sipario bordò a sinistra.
Poi mi trovo in un punto della costa, pugliese per conformazione, calabrese nei fatti. Siamo al tramonto e io lo percorro con F. e non so chi altro, forse due donne, una strada a livello degli scogli con i paletti per delimitare la carreggiata, un interminabile crepuscolo rosa sul mare, non c’è un albero in giro, solo pietre, la strada sulla destra e il mare sulla sinistra.
Camminando, indico una casa in alto a destra. Tra le rocce di questa montagna incombente c’è una enorme struttura bianca coi profili superiori in terracotta, come le chiese del centroamerica, e io le dico che quella è la grancia di San Bruno. Più volte. Ci giriamo a guardarla ma la strada comincia ad inerpicarsi, dobbiamo arrampicarci. Le dico che non c’entra niente con Serra San Bruno, che quella è l’ultima stazione di posta da sud verso Serra, e – solennemente – che Serra San Bruno è in Calabria.
Continuiamo ad arrampicarci, diventa chiuso, di legno. Ci riposiamo, sembra, e approfittiamo per mangiare forse le schiscette; o fare un selfie. Siamo in un angolo a destra, in questo posto a metà tra una chiesa e una biblioteca, con le colonne, i gradini, i sedili in legno scuro. F fa diversi tentativi, ma non riesce a fotografarsi con… boh. Arriva E.C. con la sua macchina e prova a scattare. Nel frattempo si apre alle sue spalle un pannello scorrevole dentro il quale c’è un quadro con un orrendo viso dagli occhi scavati che guarda intensamente F. mentre si mette in posa.
Pare ci sia un gioco da risolvere, un uomo che scuoia gatti e lancia messaggi tipo enigmista. Quindi capisco che siamo in pericolo. Immagino come scene di un film d’orrore dei punti messi sulla pelle con ago e filo, siringhe fatte con aghetti e punte nere, tipo mine di matita, lanciate contro la pelle. Più volte, di continuo, con musica tensiva, strobo anni 70 e di volta in volta con più esempi.
Forse dico a F. di abbassarsi, sento i “zzzzip” e capisco che quel viso sta lanciando le mine velenose, uccidono istantaneamente, l’infermiera nell’altra navata forse è già morta.
Cambiamo sala e non capisco ancora se io sono su di lei o lei su di me. Forse è alternata di istante in istante. Siamo in una sala tipo ufficio, sempre di quella biblioteca. Ci sono depliant di supermercato, forse è un altro indizio. Sento la pressione. Pare che il vecchio cucia sacchetti con le pelli dei gatti. Che li tenga in frigo per non farli decomporre. E cosa ci metterà mai dentro? DEI PANNOLINI USATI! Urliamo dallo schifo! E vedo chiaramente questi sacchetti con ancora la carne attaccata mentre li scuoia e li cuce; poi forse li riempie e li deposita in frigo. Il segreto era quello, così che sento quella voce maschile sfidarmi ancora. Io sono su F. adesso, e nonostante non ci sia nessun altro nella stanza, sento due mani che mi cingono i fianchi, fredde, che mi terrorizzano e mi mettono i brividi."

aprile 14, 2019 aprile 14, 2019

Facebook, Instagram e Whatsapp sono down da ore...

...Regno Unito, Italia e Malaysia nel panico.

Anche Repubblica.it lo è:

"Le tre piattaforme sono di proprietà di Facebook che sta lavorando all'integrazione delle tre piattaforme, in modo che gli utenti dell'uno o l'altro servizio possono scambiarsi messaggi tra di loro senza limite."

Sono down anche i congiuntivi.
febbraio 10, 2019 febbraio 10, 2019

69° Festival della canzone italiana di Sanremo - Finale

24 Nino d'Angelo e Livio Cori
23 Einar
22 Anna Tatangelo
21 Patty Pravo e Briga
20 Negrita
19 Nek
18 Federica Carta e Shade
17 The Zen Circus
16 Paola Turci
15 Francesco Renga
14 Motta
13 Ex-Otago
12 Ghemon
11 Boomdabash
10 Enrico Nigiotti
9 Achille Lauro
8 Arisa
7 Irama
6 Daniele Silvestri
5 Simone Cristicchi
4 Loredana Bertè

Finalisti:

Ultimo / Il Volo / Mahmood

Mi è dispiaciuto moltissimo per la brutta prestazione di Arisa: la voce era strozzata ma si è salvata grazie alla sua grande professionalità.

Secondo Ultimo e terzi Il Volo, per fortuna.

EVVIVA MAHMOOD!

Vincere il Festival è un lavoro che gli italiani non vogliono più fare. :)

Buonanotte e ci sentiamo per l'Eurovision Song Contest 2019!
febbraio 08, 2019 febbraio 08, 2019

69° Festival della canzone italiana di Sanremo - Quarta serata

Visto che regalone vi faccio quest'anno, o miei ventiquattro lettori? La serata di oggi, con ventiquattro duetti e cinquantasei artisti sul palco, si preannunciava troppo ghiotta per trascurarla e non raccontarvela.
Se non altro per la curiosità di ascoltare Cristina D'Avena PER LA PRIMA VOLTA alle prese con una canzone pop!

Preannuncio che i miei voti saranno sì influenzati dagli ospiti, ma anche dal fatto che il ripetuto ascolto ha determinato una maggior "consapevolezza" della canzone.

Federica Carta e Shade, con Cristina D'Avena - Senza farlo apposta
La regia fa casini coi primi piani, non sapendo chi canta e quando. Una testimonianza che effettivamente il terzetto funziona eccome! Cristina ne sa!
Voto: 7

Motta, con Nada - Dov'è l'Italia
Io adoro Nada. Questa canzone riprende vita con quest'arrangiamento e con la sua voce.
Voto: 8

Irama, con Noemi - La ragazza col cuore di latta
Noemi alle prese con il rap è un flop, non le rende giustizia. C'è già il coro gospel, perché insistere coi vocalizzi invece che arricchire con un controcanto?
Voto: 4,5

Ligabue è il momento pipì&sigaretta.

Patty Pravo e Briga, con Giovanni Caccamo
Imbarazzante l'assenza della Patty! Si sarà vendicata del ritardo del pianista durante la prima serata. Caccamo non aggiunge nulla, anzi, pare che il suo timbro non si amalgami con gli altri due.
Voto: 3

Negrita, con Enrico Ruggeri e Roy Paci
Una inutile riesumazione del rock, cantata banalmente all'unisono. Per dare energia, forse, ma a sto punto perché chiamare anche Roy Paci, relegato per quasi tutta la canzone a sottofondo, per quanto prezioso?
Voto: 4

Il Volo, con Alessandro Quarta
Non ci credo! Piuttosto che farsi oscurare da un altro cantante, hanno scelto un violinista.
L'effetto "tzigano tra i tavoli del ristorante" è inevitabile.
Decisamente osceno il look dei tre: una giacchetta matelassè, un pantalone alla zuava XXL... anche no.
Voto: 3

Sketch con le chitarre: deplorevole.

Arisa, con Tony Hadley e i Kataklò
E' TUTTO FANTASTICO! Vomito unicorni che vomitano arcobaleni!
Voto: 10!

Mahmood, con Guè Pequeno
Pequeno non aggiunge molto musicalmente, solo una strofetta rappata. Questa canzone è "bella" solo se cantata con la voce e lo stile di Mahmood, altrimenti diventa una storpiatura immane.
Voto: 6, scarso.

Ghemon, con Diodato e i Calibro 35
Diodato è di una raffinatezza con pochi paragoni.
Ghemon è vestito con una camicia di forza. Fa una strofa rap che boh...
(Una nota: Ghemon al Dopofestival ha fatto una versione di Napul'è da brividi)
Voto: 7,5

Francesco Renga, con Bungaro ed Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel
Bungaro che canterebbe un'ottava sopra Renga senza batter ciglio, e quasi lo fa.
La classe della Abbagnato è indescrivibile.
Voto: 8

Ultimo, con Fabrizio Moro
Terribile il graffiato di Moro, sgraziatissimo. Ultimo, nel tentativo di cantargli una terza sopra, stona ammostro. Il sax è invece strazzamutande. Poteva fermarsi lì, ecco.
Purtroppo vincerà lui: il baratro.
Voto: 2

Anastasio è un genio, sul serio. E' il giusto seguito del grande monologo di Bisio. Ho i brividi ovunque. "Per essere quello che vuoi devi scordarti di quello che sei".

Nek, con Neri Marcorè
Nek in versione acustica è un vero inedito! La poesia di Marcorè arricchisce la tenera atmosfera creata dai violini.
Voto: 7

Boomdabash, con Rocco Hunt e i Musici cantori di Milano
Il coro dei bambini? Ed è subito "Ti fa stare bene" di Caparezza. Lontana millenni luce, però.
Rocco Hunt non aggiunge granché, stile troppo simile.
Non cambio però il mio voto iniziale.
Voto: 7

The Zen Circus, con Brunori Sas
Caruccia la versione "Banda di Tirana", ma il fascino dell'originale coi timpani e rullanti è sicuramente maggiore.
La voce di Brunori mette a nudo la terrificante dizione dello Zencantante.
Voto: 7

Paola Turci, con Beppe Fiorello
Non ce n'erano abbastanza, di cantanti, per farsi accompagnare da un attore che canta? Lei elegantissima con la tuta bianca a braccia nude, ma ha quel problemino su quella nota alta che insiste dalla prima sera. Boh.
Voto: 6

Anna Tatangelo, con Syria
Carine. La Tatangelo sembra la tata di Syria, in stile signorina Rottermeyer.
La voce pienissima e matura di Syria è una spanna sopra quella di Anna, insieme riempiono completamente ogni frequenza. Mi piace.
Voto: 7

Ex-Otago, con Jack Savoretti
E' la canzone proprio, che è un po' insipida. Abbastanza inutili le parti in inglese.
Voto: 5

Enrico Nigiotti, con Paolo Jannacci e Massimo Ottoni
La svolta "Tarzan" di Nigiotti è apprezzabile, ché quel codino era piuttosto sciatto.
Giusto un filino più acustica. Giusto un filino più impreciso nelle note alte.
Voto: 4

Loredana Bertè, con Irene Grandi
L'energia della Bertè la Grandi se la sogna soltanto! Aggiunge intonazione, ecco.
Forse questo duetto le consentirà la scalata al secondo posto.
Ah, le gambe della Bertè sono fantastiche!
Voto: 6

Daniele Silvestri feat. Rancore, con Manuel Agnelli
L'ingresso di Agnelli è da brividi!
Voto: 8

Einar, con Biondo e Sergio Sylvestre
Il Biondo con il vocoder, Sylvestre con l'imbuto in gola.
Aiuto!
Voto: 3

Simone Cristicchi, con Ermal Meta
Il duo ipertricotico fa la loro porca figura, poetica e (almeno per Meta) vocale.
Voto: 8

Nino D'Angelo e Livio Cori, con i Sottotono
Continuo nella mia idea che, se l'avesse cantata tutta Livio Cori, questa canzone sarebbe perfino ascoltabile.
Voto: 5, ma solo perché si sono risolti i problemi audio della prima sera.

Achille Lauro, con Morgan
Morgan è assolutamente anacronistico, con quell'eccessiva energia. Eccessiva.
La canzone è quella che è.
Voto: 4

Premio per il miglior duetto: Motta con Nada. Meritatissimo, è l'artista che ha aggiunto di più al brano originale!