Sono tornato sfinito e senza pensieri. Strano come le energie fisiche e mentali siano così strettamente legate: quando ero fisicamente a pezzi, non c'erano pensieri. E non ce ne sono tuttora.
Ho perso cinque chili in quattordici giorni, fatto mezze maratone a London City, trascinato ciurme di animali appena minorenni per le strade di Cambridge, mi sono sdraiato sui prati, ho messo fine al diluvio universale e sono sopravvissuto ad una marea di piccole sfighe ed importanti dimenticanze grazie ad uno spirito di adattamento che credevo perduto.
E' facile vivere ovunque altrove. E' difficile invece costruirvi la propria casa.
Non ho radici e non ne avrò mai. Forse è questa la mia più grande forza.
agosto 06, 2011
agosto 06, 2011
luglio 20, 2011
luglio 20, 2011
Treno in transito
Attenzione! Espresso per Napoli delle ore 00:10 in transito. Allontanarsi dalla linea gialla. Ripeto, allontanarsi dalla linea gialla.
NO! NON DA QUEL LATO!
E' che volevo vederlo da vicino quel treno. Ma non da dentro, non volevo salirci sopra. Io volevo vedere come si incastravano le ruote sui binari. Molto da vicino. Mentre era in movimento. Portandomi altrove.
NO! NON DA QUEL LATO!
E' che volevo vederlo da vicino quel treno. Ma non da dentro, non volevo salirci sopra. Io volevo vedere come si incastravano le ruote sui binari. Molto da vicino. Mentre era in movimento. Portandomi altrove.
luglio 16, 2011
luglio 16, 2011
Eccesso di intelligenza
Soffro di una grave malattia: eccesso d’intelligenza… o come dire dismisura o trapassamento del giusto mezzo. Che sventura! Mi manca quella soda, compatta stupidità che ti colloca un uomo nella vita, te lo fa stare fermo su tre idee sempre le stesse e prese in accatto, e del quale si dice con ammirazione che quello là sa quello che vuole.
Ma io che non voglio niente? Per forza. Per colpa di questa malattia che non lascia ombre all’illusione, ma in un baleno ti scopre tutti gli aspetti delle cose, te le fa vedere e dentro e fuori, e non solo come sono ma come erano e come saranno; te le sminuzza, te le frantuma, te le polverizza, te le annienta… e che fare, che combinare in un mondo nel quale ti pare che tutto è niente? [A. Savinio]
Ma io che non voglio niente? Per forza. Per colpa di questa malattia che non lascia ombre all’illusione, ma in un baleno ti scopre tutti gli aspetti delle cose, te le fa vedere e dentro e fuori, e non solo come sono ma come erano e come saranno; te le sminuzza, te le frantuma, te le polverizza, te le annienta… e che fare, che combinare in un mondo nel quale ti pare che tutto è niente? [A. Savinio]
luglio 04, 2011
luglio 04, 2011
La fine
Non credo di farcela. Le mie capacità sono assolutamente sottodimensionate rispetto a quello che richiede questa guerra.
Mi arrendo.
Mi arrendo.
giugno 18, 2011
giugno 18, 2011
Primo bagno, vecchi mostri
Sono appena tornato dal mio primo bagno al mare della stagione e c'è già un florilegio di mostri che fa passare la voglia di andarci.
Avvistati nell'ordine:
- coppietta di fidanzatini che, immersi nell'acqua fino alla cintola, si difendono dal freddo in modo inconsueto: lui cinge strettamente lei di spalle e comincia a ravanare nel davanti delle sue mutandine; lei geme "no no no..." (sì, certo, e io sono Carolina di Monaco!);
- mega rumena taglia conformata che fa il bagno con reggiseno color carne non foderato e bermuda scuri;
- micro gemellini di cittadinanza imprecisata che, a riva, lottano con le onde in bermuda, ciabatte stringate e calzini di lana.
Insomma, se chiudevi gli occhi, si stava benissimo.
Avvistati nell'ordine:
- coppietta di fidanzatini che, immersi nell'acqua fino alla cintola, si difendono dal freddo in modo inconsueto: lui cinge strettamente lei di spalle e comincia a ravanare nel davanti delle sue mutandine; lei geme "no no no..." (sì, certo, e io sono Carolina di Monaco!);
- mega rumena taglia conformata che fa il bagno con reggiseno color carne non foderato e bermuda scuri;
- micro gemellini di cittadinanza imprecisata che, a riva, lottano con le onde in bermuda, ciabatte stringate e calzini di lana.
Insomma, se chiudevi gli occhi, si stava benissimo.
giugno 17, 2011
giugno 17, 2011
Minchia che schifo!
Girando per la rete, ho trovato alcune iniziative che riguardano la mia città. Niente mi fa più ribrezzo, tra false ricostruzioni che assurgono a Verità per boccaloni e falsi esperti che si raccontano tra loro cos'è meglio per aiutare la gente. L'approssimazione regna sovrana e NON C'E' MODO di cambiare lo stato dell'arte.
Cioè, veramente, io mi vergogno di appartenere a questa terra, un tempo generosa, ora strozzata nelle mani di affaristi di quart'ordine.
E non ci sono parole per descrivere lo schifo: ogni volta che elenco le cose che non vanno, mi incazzo per la mia carenza lessicale. La merda è merda, punto. I figli di puttana sono figli di puttana, a-ri-punto.
La mia tristezza e la mia rabbia sono altrettanto ineffabili.
Cioè, veramente, io mi vergogno di appartenere a questa terra, un tempo generosa, ora strozzata nelle mani di affaristi di quart'ordine.
E non ci sono parole per descrivere lo schifo: ogni volta che elenco le cose che non vanno, mi incazzo per la mia carenza lessicale. La merda è merda, punto. I figli di puttana sono figli di puttana, a-ri-punto.
La mia tristezza e la mia rabbia sono altrettanto ineffabili.
giugno 16, 2011
giugno 16, 2011
Mutazioni
I cambiamenti sono sempre tragici per un abitudinario come me.
Chissà quanto pagherò per aver detto "sì" ieri. Ma se non l'avessi fatto mi sarei pentito amaramente; la speranza è sempre quella che mi vengano ripagate le sofferenze.
E magari di "guadagnare" qualcosa, alla fine.
Chissà quanto pagherò per aver detto "sì" ieri. Ma se non l'avessi fatto mi sarei pentito amaramente; la speranza è sempre quella che mi vengano ripagate le sofferenze.
E magari di "guadagnare" qualcosa, alla fine.
giugno 14, 2011
giugno 14, 2011
giugno 12, 2011
giugno 12, 2011
La mia vittoria personale
Oggi sono riuscito a mangiare le pappardelle al ragù senza farmi nemmeno una macchiolina sulla maglietta bianca!
Next level: camicia di seta ecrù.
Next level: camicia di seta ecrù.
maggio 24, 2011
maggio 24, 2011
AHAHAHAHAHAHAHAHAH!
Via di quaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
Di corsaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
A breveeeeeeeeeeeeeeeeee!
Salutatemi 'sta merda di paese. E anche 'sta minchia.
Di corsaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
A breveeeeeeeeeeeeeeeeee!
Salutatemi 'sta merda di paese. E anche 'sta minchia.
maggio 23, 2011
maggio 23, 2011
Estremo disagio
Vivo in italia e me ne vergogno. Ho a che fare con italiani a malincuore. Devo scappare e lo farò, lo giuro. Dall'italia o dal mondo.
Mi fanno schifo i giochetti che fanno alcuni "amici", come se fossi così scemo da farmi incantare da quattro mossette. E' finita, sappiatelo.
Il mondo del lavoro è una merda. La politica lo è di più. Ma non si capisce se è l'origine del contagio o ne è l'effetto.
Forse solo la mia gatta, o un gatto qualunque, può suscitare in me buoni sentimenti.Nemmeno la musica mi salva più. Nemmeno una birra.
Ora voglio soltanto innamorarmi di qualcosa o di qualcuno, perché se è vero che la vita fa schifo, è anche vero che senza passione non funziona un cazzo.
Mi fanno schifo i giochetti che fanno alcuni "amici", come se fossi così scemo da farmi incantare da quattro mossette. E' finita, sappiatelo.
Il mondo del lavoro è una merda. La politica lo è di più. Ma non si capisce se è l'origine del contagio o ne è l'effetto.
Forse solo la mia gatta, o un gatto qualunque, può suscitare in me buoni sentimenti.Nemmeno la musica mi salva più. Nemmeno una birra.
Ora voglio soltanto innamorarmi di qualcosa o di qualcuno, perché se è vero che la vita fa schifo, è anche vero che senza passione non funziona un cazzo.
maggio 17, 2011
maggio 17, 2011
Tribuno politico
Non posso esimermi dal fornire un mio personale parere sulle ultime elezioni amministrative, sia perché percepisco un lieve refolo di aria nuova in Italia, sia perché mi piace pensare che questa cosa continuerà fino a diventare uragano.
Questo sarà ora uno dei problemi del centro sinistra: riconoscere le diversità, smetterla con le polemiche, sostenere lealmente tutti i candidati, sia che si tratti di Piasapia vicino a Vendola, sia che si tratti di Merola, espresso dal PD, sia che si tratti di De Magistris, vicino alla Italia dei valori, sia che si tratti di una donna o di un uomo indicati da Rifondazione, dai Verdi, dal terzo polo, da Futuro e libertà, da Grillo e dalle sue liste che comunque hanno conquistato consensi di cittadini che reclamano diritti fondamentali e che non possono essere liquidati come persone "moleste e sgradite".
Non è questo il momento di restare impigliati nelle logiche di schieramento e di appartenenza, naturalmente tale principio deve valere per tutti, nessuno escluso. Per una volta cerchiamo davvero di essere davvero all'altezza della situazione e di mettere al centro l'interesse generale, la necessità di liberare l'Italia dall'incubo che la tormenta e pregiudica il suo futuro.
Queste le dichiarazioni di Giuseppe Giulietti di Articolo21.
Io ho un dubbio che mi lacera. Non sarà mica che il vero problema del centrosinistra, una volta al potere, sarà quello di pagare le cambiali ai sostenitori dell'ultima ora? I miei bravi quattro lettori obietteranno che s'è sempre fatto e si farà così forse fino alla fine dei tempi. Però dico che non si può sempre continuare in questo modo: se è vero che i grillini aumentano, che i cittadini che reclamano diritti fondamentali diventano più numerosi ed insistenti, è anche vero non si può dare vecchie risposte a nuove domande.
Che senso ha eleggere Pisapia, De Magistris, Vendola, Zedda, se i meccanismi devono funzionare allo stesso modo, richiedendo lo stesso olio e lo stesso carburante?
Le alleanze a livello locale rischiano di essere acqua sul fuoco del cambiamento. Stiamo attenti e vigiliamo.
Questo sarà ora uno dei problemi del centro sinistra: riconoscere le diversità, smetterla con le polemiche, sostenere lealmente tutti i candidati, sia che si tratti di Piasapia vicino a Vendola, sia che si tratti di Merola, espresso dal PD, sia che si tratti di De Magistris, vicino alla Italia dei valori, sia che si tratti di una donna o di un uomo indicati da Rifondazione, dai Verdi, dal terzo polo, da Futuro e libertà, da Grillo e dalle sue liste che comunque hanno conquistato consensi di cittadini che reclamano diritti fondamentali e che non possono essere liquidati come persone "moleste e sgradite".
Non è questo il momento di restare impigliati nelle logiche di schieramento e di appartenenza, naturalmente tale principio deve valere per tutti, nessuno escluso. Per una volta cerchiamo davvero di essere davvero all'altezza della situazione e di mettere al centro l'interesse generale, la necessità di liberare l'Italia dall'incubo che la tormenta e pregiudica il suo futuro.
Queste le dichiarazioni di Giuseppe Giulietti di Articolo21.
Io ho un dubbio che mi lacera. Non sarà mica che il vero problema del centrosinistra, una volta al potere, sarà quello di pagare le cambiali ai sostenitori dell'ultima ora? I miei bravi quattro lettori obietteranno che s'è sempre fatto e si farà così forse fino alla fine dei tempi. Però dico che non si può sempre continuare in questo modo: se è vero che i grillini aumentano, che i cittadini che reclamano diritti fondamentali diventano più numerosi ed insistenti, è anche vero non si può dare vecchie risposte a nuove domande.
Che senso ha eleggere Pisapia, De Magistris, Vendola, Zedda, se i meccanismi devono funzionare allo stesso modo, richiedendo lo stesso olio e lo stesso carburante?
Le alleanze a livello locale rischiano di essere acqua sul fuoco del cambiamento. Stiamo attenti e vigiliamo.
maggio 15, 2011
maggio 15, 2011
Compresse di saggezza
- I peccatori bruceranno all'inferno!!!
- E gli altri?
- "gli altri" chi?
Siate sempre felici per le disgrazie altrui.
1) Non c'è motivo di aspettarsi niente di diverso da loro.
2) Avrete sempre una ragione per gioire.
Non cercate fortuna guardando per terra. Potrebbero sfuggirvi gli asini che volano! Dicono che avvistarli porti fortuna...
Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Verissimo: ad ogni sfiga corrisponde una maledizione uguale e contraria.
Per ora è tutto. Ora voglio semplicemente dormire MOLTO a lungo. MOLTO.
Adieu.
- E gli altri?
- "gli altri" chi?
Siate sempre felici per le disgrazie altrui.
1) Non c'è motivo di aspettarsi niente di diverso da loro.
2) Avrete sempre una ragione per gioire.
Non cercate fortuna guardando per terra. Potrebbero sfuggirvi gli asini che volano! Dicono che avvistarli porti fortuna...
Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Verissimo: ad ogni sfiga corrisponde una maledizione uguale e contraria.
Per ora è tutto. Ora voglio semplicemente dormire MOLTO a lungo. MOLTO.
Adieu.
maggio 14, 2011
maggio 14, 2011
Non avrei dovuto farlo ma l'ho fatto
Piastra 1: Microchip emozionale.
Piastra 2: L'eclissi.
Piastra 3: Eden.
Play.
Shuffle.
Orgasmo.
Piastra 2: L'eclissi.
Piastra 3: Eden.
Play.
Shuffle.
Orgasmo.
maggio 09, 2011
maggio 09, 2011
maggio 08, 2011
maggio 08, 2011
Dove sei stato?
Un vecchio meme che ritorna per la sua terza puntata. Qui la prima...
Piemonte: Torino.
Liguria: Ceriale, Genova, Lavagna, Cavi di Lavagna, Sestri Levante, Manarola, Riomaggiore, Recco.
Lombardia: Como, Canzo, Assago, Milano, Monza.
Trentino Alto Adige: Bolzano, Costalovara del Renon.
Veneto: Verona.
Emilia Romagna: Modena, Vesale, Vignola, Sestola, Bologna, Cervia, Faenza, Riccione.
Toscana: Firenze, Empoli, Siena.
Marche: Pesaro, Urbino, Urbania, Fermignano, Sant'Angelo in Vado, Sarnano, Sassotetto, Tolentino, Abbadia di Fiastra.
Umbria: Passignano sul Trasimeno, Perugia, Assisi, Santa Maria degli Angeli, Spello, Trevi, Fonti del Clitumno, Spoleto, Orvieto, Cascata delle Marmore, Otricoli, Castelluccio di Norcia.
Lazio: Roma, Genazzano, Castelgandolfo, Rocca di Papa, Frascati.
Abruzzo: S. Demetrio ne' Vestini, Pescasseroli, Villetta Barrea, Campo Imperatore.
Molise: Termoli, Campobasso, Ripalimosani, Ferrazzano, Casacalenda, Campitello Matese.
Campania: Aversa, Caserta, Mugnano di Napoli, Napoli, Torre del Greco, Pompei, Boscotrecase, Angri, Sant'Egidio del Montalbino, Vietri sul Mare, Salerno, Sant'Agata dei due golfi, Capri, Anacapri, Sant'Antonio Abate, Benevento, San Giorgio del Sannio, Agropoli, Casalvelino, Marina di Ascea, Materdomini, Caposele, Santa Maria a Vico, Vallata, Acciaroli, Pozzuoli, Castellammare di Stabia, Gragnano, Scanzano di Stabia, Agerola, Grottaminarda, Nocera Inferiore, Sarno, Ercolano, Torre Annunziata, Avellino.
Basilicata: Matera, Lago di San Giuliano, Melfi, Laghi di Monticchio, Rionero in Vulture, Palazzo San Gervasio.
Calabria: Villapiana, Paola, Diamante, Lago di Cecita, Camigliatello Silano, Rocca Imperiale.
Sicilia: Monreale, Palermo, Catania, Acireale, Aci Castello.
Puglia:
Foggia: Isole Tremiti, San Severo, San Giovanni Rotondo, Foresta Umbra, Manfedonia, Lucera, Foggia, Stornarella, Cerignola.
Barletta-Andria-Trani: San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli, Margherita di Savoia, Canosa di Puglia, Barletta, Trani, Bisceglie, Andria, Minervino Murge.
Bari: Corato, Molfetta, Giovinazzo, Santo Spirito, Palese, Ruvo di Puglia, Terlizzi, Palo del Colle, Bari, Modugno, Poggiorsini, Gravina in Puglia, Altamura, Santeramo in Colle, Cassano delle Murge, Acquaviva delle Fonti, Casamassima, Sannicandro di Bari, Mariotto, Toritto, Palombaio, Quasano, Mellitto, Noicattaro, Rutigliano, Triggiano, Adelfia, Capurso, Carbonara, Polignano a Mare, Torre a Mare, Castellana Grotte, Conversano, Alberobello, Bitonto.
Brindisi: Fasano, Ostuni, Cisternino.
Taranto: Castellaneta Marina, Sava.
Lecce: Lecce, Galatone, Galatina, Soleto, Gallipoli, San Cesario di Lecce, Copertino, Lequile, Ugento, Torre San Giovanni, Lido Marini, Otranto, Zollino, Sternatia.
Piemonte: Torino.
Liguria: Ceriale, Genova, Lavagna, Cavi di Lavagna, Sestri Levante, Manarola, Riomaggiore, Recco.
Lombardia: Como, Canzo, Assago, Milano, Monza.
Trentino Alto Adige: Bolzano, Costalovara del Renon.
Veneto: Verona.
Emilia Romagna: Modena, Vesale, Vignola, Sestola, Bologna, Cervia, Faenza, Riccione.
Toscana: Firenze, Empoli, Siena.
Marche: Pesaro, Urbino, Urbania, Fermignano, Sant'Angelo in Vado, Sarnano, Sassotetto, Tolentino, Abbadia di Fiastra.
Umbria: Passignano sul Trasimeno, Perugia, Assisi, Santa Maria degli Angeli, Spello, Trevi, Fonti del Clitumno, Spoleto, Orvieto, Cascata delle Marmore, Otricoli, Castelluccio di Norcia.
Lazio: Roma, Genazzano, Castelgandolfo, Rocca di Papa, Frascati.
Abruzzo: S. Demetrio ne' Vestini, Pescasseroli, Villetta Barrea, Campo Imperatore.
Molise: Termoli, Campobasso, Ripalimosani, Ferrazzano, Casacalenda, Campitello Matese.
Campania: Aversa, Caserta, Mugnano di Napoli, Napoli, Torre del Greco, Pompei, Boscotrecase, Angri, Sant'Egidio del Montalbino, Vietri sul Mare, Salerno, Sant'Agata dei due golfi, Capri, Anacapri, Sant'Antonio Abate, Benevento, San Giorgio del Sannio, Agropoli, Casalvelino, Marina di Ascea, Materdomini, Caposele, Santa Maria a Vico, Vallata, Acciaroli, Pozzuoli, Castellammare di Stabia, Gragnano, Scanzano di Stabia, Agerola, Grottaminarda, Nocera Inferiore, Sarno, Ercolano, Torre Annunziata, Avellino.
Basilicata: Matera, Lago di San Giuliano, Melfi, Laghi di Monticchio, Rionero in Vulture, Palazzo San Gervasio.
Calabria: Villapiana, Paola, Diamante, Lago di Cecita, Camigliatello Silano, Rocca Imperiale.
Sicilia: Monreale, Palermo, Catania, Acireale, Aci Castello.
Puglia:
Foggia: Isole Tremiti, San Severo, San Giovanni Rotondo, Foresta Umbra, Manfedonia, Lucera, Foggia, Stornarella, Cerignola.
Barletta-Andria-Trani: San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli, Margherita di Savoia, Canosa di Puglia, Barletta, Trani, Bisceglie, Andria, Minervino Murge.
Bari: Corato, Molfetta, Giovinazzo, Santo Spirito, Palese, Ruvo di Puglia, Terlizzi, Palo del Colle, Bari, Modugno, Poggiorsini, Gravina in Puglia, Altamura, Santeramo in Colle, Cassano delle Murge, Acquaviva delle Fonti, Casamassima, Sannicandro di Bari, Mariotto, Toritto, Palombaio, Quasano, Mellitto, Noicattaro, Rutigliano, Triggiano, Adelfia, Capurso, Carbonara, Polignano a Mare, Torre a Mare, Castellana Grotte, Conversano, Alberobello, Bitonto.
Brindisi: Fasano, Ostuni, Cisternino.
Taranto: Castellaneta Marina, Sava.
Lecce: Lecce, Galatone, Galatina, Soleto, Gallipoli, San Cesario di Lecce, Copertino, Lequile, Ugento, Torre San Giovanni, Lido Marini, Otranto, Zollino, Sternatia.
C'è un medico in sala?
Io ho trascorso quest'inverno, diciamo da fine novembre a metà aprile, entrando e uscendo da forme influenzali o raffreddori più o meno marcati e potenti. La dottoressa pensava a qualcosa di serio, tant'è vero che mi ha proibito di fare vita sociale e di praticare sport (e io le ho risposto: "Dottore', sullo sport non ci sono rischi di alcun tipo, con me!").
Non sono l'unico: mi raccontava un'amica che è da più di un mese che ha la febbre e non sa cosa la provoca; un altro amico ha contratto una "cosa" parainfluenzale che poi è diventata batterica, poi hanno riconfermato che era solo virale ma prendendo un antibiotico è scomparsa (!!!).
Cioè, ma che sta succedendo?
Non sono l'unico: mi raccontava un'amica che è da più di un mese che ha la febbre e non sa cosa la provoca; un altro amico ha contratto una "cosa" parainfluenzale che poi è diventata batterica, poi hanno riconfermato che era solo virale ma prendendo un antibiotico è scomparsa (!!!).
Cioè, ma che sta succedendo?
maggio 07, 2011
maggio 07, 2011
La stupidità di un ragazzo
Il mio PC ha ancora il drive da per floppy disk da 3.5 perché nella mia vita passata avevo imbastito un florido baratto di giochi e cazzate varie con i miei compagni di università. In uno scaffale è conservato uno scrigno con una trentina di floppy con dentro cose incredibili, roba da retrocomputing spinto, tipo una versione di Autocad in BEN DUE FLOPPY!
Uno di questi dischi contiene 107 file scritti in Wordstar 7.0, poi convertiti malamente in un preistorico Word: sono lettere spedite ad amici in varie parti d'Italia nel periodo 1994-1997.
Ho sempre scritto le lettere prima al PC e poi le ho trascritte a mano, perché sono sempre stato piuttosto disordinato nell'esprimere i miei pensieri nella scrittura; questo escamotage quindi mi permetteva di inviare lettere scritte in bell'ordine e senza cancellature.
Ebbene, ho avuto la splendida idea di aprire alcuni di questi file e di leggerli. La reazione è stata di estremo disagio. Ma chi ero? Come potevo essere così STUPIDO? Giuro che non conosco più quel ragazzo, non condivido praticamente nulla di quello che scriveva, e se l'avessi avuto davanti adesso, l'avrei preso sicuramente per il culo a vita!
Ho provato solo un po' di tenerezza per i sentimenti sinceri che animavano quelle lettere - fortunatamente, nei confronti di alcuni dei destinatari, non è cambiato nulla. Certo, molti li ho persi per strada (vedi l'urbinate, un vero Diamante), ma alcuni sono ancora nel mio cuore e li sento ancora.
Li ho ricopiati sull'hard disk, perché è un peccato perderli, ma letti una volta, li seppellirò in un DVD di backup e amen.
Uno di questi dischi contiene 107 file scritti in Wordstar 7.0, poi convertiti malamente in un preistorico Word: sono lettere spedite ad amici in varie parti d'Italia nel periodo 1994-1997.
Ho sempre scritto le lettere prima al PC e poi le ho trascritte a mano, perché sono sempre stato piuttosto disordinato nell'esprimere i miei pensieri nella scrittura; questo escamotage quindi mi permetteva di inviare lettere scritte in bell'ordine e senza cancellature.
Ebbene, ho avuto la splendida idea di aprire alcuni di questi file e di leggerli. La reazione è stata di estremo disagio. Ma chi ero? Come potevo essere così STUPIDO? Giuro che non conosco più quel ragazzo, non condivido praticamente nulla di quello che scriveva, e se l'avessi avuto davanti adesso, l'avrei preso sicuramente per il culo a vita!
Ho provato solo un po' di tenerezza per i sentimenti sinceri che animavano quelle lettere - fortunatamente, nei confronti di alcuni dei destinatari, non è cambiato nulla. Certo, molti li ho persi per strada (vedi l'urbinate, un vero Diamante), ma alcuni sono ancora nel mio cuore e li sento ancora.
Li ho ricopiati sull'hard disk, perché è un peccato perderli, ma letti una volta, li seppellirò in un DVD di backup e amen.
maggio 04, 2011
maggio 04, 2011
Al colto e all'inclita
- Ho capito, giovincello dalle grandi ambizioni, dalla faccia discutibile e dallo stile omologato: you wannabe figo, a tutti i costi. Ma non puoi permetterti la pancetta. No. Ci saranno giusto un paio di persone - dai, forse tre - alle quali "dona". A te no, piccolo scorfano presuntuoso!
- Jamal K. Malik, A ME!
- Jamal K. Malik, A ME!
maggio 02, 2011
maggio 02, 2011
Feisbuc e le perle di saggezza
Non è mia ma avrei voluto scriverla io! :)
Chiesi: "Uccidi il capo di quegli idioti." Morì Giovanni Paolo II.
Dissi: "No, quello basso". Ci lasciò il nano del Guinness.
Allora specificai: "Quello pedofilo". Se ne andò Michael Jackson.
Insistetti: "Il criminale che parla coi videomessaggi." Ucciso Bin Laden.
Chiarii definitivamente: "Allora, si chiama S.B., fa affermazioni deliranti e strani riti sessuali e infinocchiando milioni di persone ha fatto i miliardi."
...giuro che a Sai Baba non avevo pensato!
Chiesi: "Uccidi il capo di quegli idioti." Morì Giovanni Paolo II.
Dissi: "No, quello basso". Ci lasciò il nano del Guinness.
Allora specificai: "Quello pedofilo". Se ne andò Michael Jackson.
Insistetti: "Il criminale che parla coi videomessaggi." Ucciso Bin Laden.
Chiarii definitivamente: "Allora, si chiama S.B., fa affermazioni deliranti e strani riti sessuali e infinocchiando milioni di persone ha fatto i miliardi."
...giuro che a Sai Baba non avevo pensato!
aprile 20, 2011
aprile 20, 2011
De grandefratellibus
Non parlerò dell'italonipponico che ha vinto l'ultima edizione, anche se meriterebbe una minima menzione, visto che è stato uno dei concorrenti più educati e posati dal 2000 ad oggi.
Lo userò come pretesto, partendo proprio da quest'ultima informazione: undici edizioni, appunto, dal 2000.
Il concorrente più giovane finora è stato Marco Mosca, nel GF dell'anno scorso, nato nel 1991.
Mi chiedo: quando cominceranno, i genitori stessi, ad educare i propri figli in funzione dei reality show? Hanno già cominciato a considerarli prodotti da vendere, con tanto di packaging e istruzioni per l'uso?
Domanda retorica.
Una conoscente ha due figlie in età scolare. Lei avrebbe voluto che la più grande prendesse lezioni di canto da me, a OTTO ANNI, perché la bimba le chiese "mamma, ma come si fa a diventare famosi?". Io ho cortesemente rifiutato, col pretesto che non son capace di educare una voce bianca. Ora la ragazzina è alta quanto sua madre e ha già fatto ginnastica, danza, recite varie; adesso frequenta un corso di nuoto. Mancano scherma, equitazione e minigolf, anche se io propenderei per il caro vecchio uncinetto.
Particolare da non sottovalutare, direi indispensabile, per comprendere la brama di successo: la famiglia si puzza di fame (non fatemi essere cattivo), ha un mutuo trentennale sul groppone e la fine del mese la vedono col binocolo.
Grazie, Craxi per la tua Milano da bere. Grazie, Berlusconi per la tua Italietta da Drive In. Grazie, Maria De Filippi per aver lobotomizzato una generazione. Grazie a tutti per questo lento avvelenamento.
Lo userò come pretesto, partendo proprio da quest'ultima informazione: undici edizioni, appunto, dal 2000.
Il concorrente più giovane finora è stato Marco Mosca, nel GF dell'anno scorso, nato nel 1991.
Mi chiedo: quando cominceranno, i genitori stessi, ad educare i propri figli in funzione dei reality show? Hanno già cominciato a considerarli prodotti da vendere, con tanto di packaging e istruzioni per l'uso?
Domanda retorica.
Una conoscente ha due figlie in età scolare. Lei avrebbe voluto che la più grande prendesse lezioni di canto da me, a OTTO ANNI, perché la bimba le chiese "mamma, ma come si fa a diventare famosi?". Io ho cortesemente rifiutato, col pretesto che non son capace di educare una voce bianca. Ora la ragazzina è alta quanto sua madre e ha già fatto ginnastica, danza, recite varie; adesso frequenta un corso di nuoto. Mancano scherma, equitazione e minigolf, anche se io propenderei per il caro vecchio uncinetto.
Particolare da non sottovalutare, direi indispensabile, per comprendere la brama di successo: la famiglia si puzza di fame (non fatemi essere cattivo), ha un mutuo trentennale sul groppone e la fine del mese la vedono col binocolo.
Grazie, Craxi per la tua Milano da bere. Grazie, Berlusconi per la tua Italietta da Drive In. Grazie, Maria De Filippi per aver lobotomizzato una generazione. Grazie a tutti per questo lento avvelenamento.
aprile 18, 2011
aprile 18, 2011
SineCod Sedativo, Fluimucil, Clenil, Froben, Bisolvon
Giusto per non farmi mancare niente, eccomi ancora quasi vivo dopo 100 ore di tosse e raffreddore e dolori assortiti. E' la quarta volta da ottobre, con sintomi sempre diversi, ma stavolta ho deciso di non resistere ad oltranza e me la son fatta a casa.
Provate a stare quattro giorni in casa, provateci pure. Un cane che mi avesse detto: "Come stai, ciucciobbestia?", UNO! E' che vivo con mia madre, altrimenti mi avrebbe dimenticato anche lei.
E questa pare fosse solo la prova generale... ma io me ne ricorderò, a costo di incidermelo sulla pelle!
-----------------------------------
Edit del 20 aprile:
- Da cantare col ritmo di Depre:
Sinecòd / Sedatìvo Bisolvòn / Fluimucìl Clenìl Frobèn / Rinazìna e Rinogùttttt
- No, me lo sono già inciso sulla pelle, e non me lo scorderò. Troppo tardi!
Provate a stare quattro giorni in casa, provateci pure. Un cane che mi avesse detto: "Come stai, ciucciobbestia?", UNO! E' che vivo con mia madre, altrimenti mi avrebbe dimenticato anche lei.
E questa pare fosse solo la prova generale... ma io me ne ricorderò, a costo di incidermelo sulla pelle!
-----------------------------------
Edit del 20 aprile:
- Da cantare col ritmo di Depre:
Sinecòd / Sedatìvo Bisolvòn / Fluimucìl Clenìl Frobèn / Rinazìna e Rinogùttttt
- No, me lo sono già inciso sulla pelle, e non me lo scorderò. Troppo tardi!
aprile 17, 2011
aprile 17, 2011
Le donne sono
(reprise)
Il pessimista pensa che le donne siano tutte puttane.
L'ottimista spera che sia vero.
Il realista sa che è così, ma non ha abbastanza soldi.
Il pessimista pensa che le donne siano tutte puttane.
L'ottimista spera che sia vero.
Il realista sa che è così, ma non ha abbastanza soldi.
Vita longa
Anch'io vivrò 120 anni e sarò il più figo dei fighi degli ultimi 150 anni.
Qualcosa dovrà pur consolarmi per il fatto che i primi 38 sono stati 'na mmerda.
Qualcosa dovrà pur consolarmi per il fatto che i primi 38 sono stati 'na mmerda.
aprile 11, 2011
aprile 11, 2011
Molestie 2.0
In realtà non si tratta di stalking o simili, ma ecco qui il mio quarto di dollaro per la causa.
C'era una volta una conoscente, legata a me soprattutto per essere nati a meno di 24 ore e a più di mille chilometri di distanza. Ci siamo persi di vista per anni, soprattutto perché era amica di una persona da me detestata; poi ci siamo ritrovati, scoprendo di essere accomunati da una sfiga persistente tipo "nuvola di Fantozzi", dovuta sicuramente ad una congiunzione astrale sfavorevole in quei giorni lì.
Siamo usciti insieme due volte, nelle quali abbiamo colmato in qualche modo quella separazione pluriennale, con la promessa di rivederci più spesso; lei sentenzò solennemente: "Appena sarò più libera, mi faccio sentire io! Sai, sono sempre così occupata! Così ci vediamo, eh!".
Ora, io in questa frase ci vidi una sottile minaccia: avrai buca finché non sarò io a contattarti.
Nel giro di un annetto, denso zeppo di sfighe e controsfighe cadauno, l'ho beccata più volte in giro con amici, amiche, compagnia varia ed eventuale (leggi freak d'ogni sorta). Ma ovviamente lungi dal contattarmi. Al che ho pensato che non ci tenesse poi così tanto a me, nonostante mi mandasse di tanto in tanto qualche sms di buonanotte... ai quali non ho mai risposto.
Bene. Negli ultimi cinque-sei mesi è una continuazione: quasi ogni giorno messaggini! "Buonanotte" "Sei sempre nel mio cuore" "Visto che bella giornata?" "Ho mal di testa!". Oggi anche una sua foto, perché il 2.0 è già qui!
Qualche consiglio su come liberarmene?
C'era una volta una conoscente, legata a me soprattutto per essere nati a meno di 24 ore e a più di mille chilometri di distanza. Ci siamo persi di vista per anni, soprattutto perché era amica di una persona da me detestata; poi ci siamo ritrovati, scoprendo di essere accomunati da una sfiga persistente tipo "nuvola di Fantozzi", dovuta sicuramente ad una congiunzione astrale sfavorevole in quei giorni lì.
Siamo usciti insieme due volte, nelle quali abbiamo colmato in qualche modo quella separazione pluriennale, con la promessa di rivederci più spesso; lei sentenzò solennemente: "Appena sarò più libera, mi faccio sentire io! Sai, sono sempre così occupata! Così ci vediamo, eh!".
Ora, io in questa frase ci vidi una sottile minaccia: avrai buca finché non sarò io a contattarti.
Nel giro di un annetto, denso zeppo di sfighe e controsfighe cadauno, l'ho beccata più volte in giro con amici, amiche, compagnia varia ed eventuale (leggi freak d'ogni sorta). Ma ovviamente lungi dal contattarmi. Al che ho pensato che non ci tenesse poi così tanto a me, nonostante mi mandasse di tanto in tanto qualche sms di buonanotte... ai quali non ho mai risposto.
Bene. Negli ultimi cinque-sei mesi è una continuazione: quasi ogni giorno messaggini! "Buonanotte" "Sei sempre nel mio cuore" "Visto che bella giornata?" "Ho mal di testa!". Oggi anche una sua foto, perché il 2.0 è già qui!
Qualche consiglio su come liberarmene?
aprile 05, 2011
aprile 05, 2011
Pessimismo ipercosmico
Il mio pessimismo è assolutamente più profondo di quello leopardiano (il quale mi lucida le scarpe e ne è contento) perché io ODIO le attese.
Se aspetto, sono nevrotico, irascibile, lunatico, scorbutico, superficiale e distratto. E ora sto aspettando. Ah, se sto aspettando!
(Ma siccome comunque aspetto da 37 anni di essere me stesso, questi comportamenti sono ormai affinati come lamette. Handle carefully!)
Se aspetto, sono nevrotico, irascibile, lunatico, scorbutico, superficiale e distratto. E ora sto aspettando. Ah, se sto aspettando!
(Ma siccome comunque aspetto da 37 anni di essere me stesso, questi comportamenti sono ormai affinati come lamette. Handle carefully!)
marzo 27, 2011
marzo 27, 2011
Un brivido. Anche due...
Hear me.
From the desire of being esteemed,
From the desire of being loved,
From the desire of being extolled,
From the desire of being honored,
From the desire of being praised,
From the desire of being preferred to others,
From the desire of being consulted,
From the desire of being approved,
deliver me.
From the fear of being humiliated,
From the fear of being despised,
From the fear of suffering rebukes,
From the fear of being calumniated,
From the fear of being forgotten,
From the fear of being ridiculed,
From the fear of being wronged,
From the fear of being suspected,
deliver me.
That others may be loved more than I,
That others may be esteemed more than I,
That in the opinion of the world, others may increase, and I may decrease,
That others may be chosen and I set aside,
That others may be praised and I unnoticed,
That others may be preferred to me in everything,
grant me the grace to desire it.
Amen.
From the desire of being esteemed,
From the desire of being loved,
From the desire of being extolled,
From the desire of being honored,
From the desire of being praised,
From the desire of being preferred to others,
From the desire of being consulted,
From the desire of being approved,
deliver me.
From the fear of being humiliated,
From the fear of being despised,
From the fear of suffering rebukes,
From the fear of being calumniated,
From the fear of being forgotten,
From the fear of being ridiculed,
From the fear of being wronged,
From the fear of being suspected,
deliver me.
That others may be loved more than I,
That others may be esteemed more than I,
That in the opinion of the world, others may increase, and I may decrease,
That others may be chosen and I set aside,
That others may be praised and I unnoticed,
That others may be preferred to me in everything,
grant me the grace to desire it.
Amen.
marzo 20, 2011
marzo 20, 2011
Acqua! Acqua!
1) Bevete acqua del rubinetto. Se la gradite frizzante, usate le bustine!
2) Non comprate acqua in bottiglia: è pesante da trasportare, inquina PRIMA e DOPO ed è spesso di qualità peggiore di quella del rubinetto.
3) Se non voterete "SI'" al referendum del 12 giugno sull'acqua pubblica, potrete dimenticare PER SEMPRE i consigli 1) e 2).
marzo 19, 2011
marzo 19, 2011
Sorprese
Incontrare vecchi amici lontani e perdere insieme, felicemente, la cognizione dello spazio e del tempo.
...che emozione!
...che emozione!
In vacanza sul sole, addormentarmi per ore, immaginarmi migliore di te
Attesissima dai miei miGlioni di lettori, ecco la mia personale recensione di Eden dei Subsonica.
1. Eden
L'ho ascoltata in anteprima il giorno stesso dell'uscita. Un regalo vero e proprio del gruppo, che ha messo immediatamente in streaming il brano sul Tubo.
Mi è piaciuta subito tanto perché è CALMA, suadente, il primo vero tratto di discontinuità dalla gravità de "L'eclissi". Poi però mi è venuta subito a noia, perché non c'è niente di particolare o di eccezionale.
Ascoltandola dal CD, però, ho scoperto tante piccole cose, come le vocine di controcanto e il pattern di bossanova sotto quasi tutto il brano. Mirabile!
Il video è il vero colpo di genio: spontaneo, divertente e bizzarro, è un esperimento ben riuscito di coinvolgimento dei fan.
2. Serpente
Un brano musicalmente carico ma non troppo, nel cui testo continua la simbologia del Paradiso terrestre. Amo i sette giri finali solo strumentali, sono una FIGATA PAZZESCA, roba da saltare in aria!
3. Il diluvio
Il marchio di fabbrica dei Subsonica: dentro c'è di tutto e di più. Si zompa e si urla a più non posso fino a diventare relitti!
4. Prodotto interno lurido
Certo, devo dar loro ragione per la necessità di fare un testo impegnato politicamente, ma non apprezzo "totalmente" la scelta. Musicalmente è scarno, con la dovuta eccezione di uno sclero di batteria a metà pezzo che mi fa scimunire ogni volta.
5. Benzina ogoshi
Brano bipolare: musica euforica, testo depressogeno. "E mi sembri mia madre, eccheccazzo!": GE NIA LE!
6. Sul sole
Se avessi voluto ascoltare una canzone dei Lunapop, avrei comprato un loro album. Si salva il testo, fatalista e rassegnato quanto basta per lanciarti in una fornace da fonderia per vedere più o meno com'è "addormentarsi sul sole".
7. Quando
I Subsonica hanno commesso un GRAVE errore: mettere in scaletta questo brano PRIMA de "L'istrice", così mi hanno degradato inevitabimente quest'ultima a "canzonetta". "Quando" è sicuramente il brano più intimo, significativo e strutturato dell'album. Una sola atmosfera, una sola immagine, un solo blocco emotivo e la voce di Samuel che raggiunge un'intensità strepitosa.
8. Istrice
La canzone è una delle più belle in assoluto dei Subsonica, se la gioca con "Strade", "Tutti i miei sbagli", "La glaciazione"... insomma, per me è un piccolo capolavoro. Al primo impatto è una canzone piuttosto semplice, senza troppe scosse, ma mi ha regalato tali e tante emozioni (e lacrime, complice il viaggio a Torino!) che non smetterei mai di sentirla.
Eh, e poi c'è quel capolavoro di video, che io non sono mai riuscito a vedere per intero perché sono troppo facilmente impressionabile!
9. Tra gli dei
Il baratro. Ahò, nun me piace proprio. La salto ogni volta a pie' pari.
10. La funzione
Se avessi voluto ascoltare una canzone dei Righeira, avrei comprato un loro album. Si continua a scavare. Per me questa canzone è veramente insignificante.
11. L'angelo
Mi chiedo come Samuel riesca ad andare a tempo: scansione ritmica e scansione del testo sembrano assolutamente scollegate e casuali.
Ghost Track. Questi son pazzi! Ma pazzi sul serio!
-------
Nel complesso, si ritorna alle sfaccettature di "Microchip emozionale" ma non ai suoi fasti. Dimenticate le atmosfere cupe e senza speranza di "Terrestre" e de "L'eclissi" e godete della maturità di un gruppo che ha fatto tanta strada e tanta ne farà ancora, se continua a rinnovare le sue idee, come in questo caso.
BRAVI e GRAZIE! Ci vediamo tra venti giorni!
1. Eden
L'ho ascoltata in anteprima il giorno stesso dell'uscita. Un regalo vero e proprio del gruppo, che ha messo immediatamente in streaming il brano sul Tubo.
Mi è piaciuta subito tanto perché è CALMA, suadente, il primo vero tratto di discontinuità dalla gravità de "L'eclissi". Poi però mi è venuta subito a noia, perché non c'è niente di particolare o di eccezionale.
Ascoltandola dal CD, però, ho scoperto tante piccole cose, come le vocine di controcanto e il pattern di bossanova sotto quasi tutto il brano. Mirabile!
Il video è il vero colpo di genio: spontaneo, divertente e bizzarro, è un esperimento ben riuscito di coinvolgimento dei fan.
2. Serpente
Un brano musicalmente carico ma non troppo, nel cui testo continua la simbologia del Paradiso terrestre. Amo i sette giri finali solo strumentali, sono una FIGATA PAZZESCA, roba da saltare in aria!
3. Il diluvio
Il marchio di fabbrica dei Subsonica: dentro c'è di tutto e di più. Si zompa e si urla a più non posso fino a diventare relitti!
4. Prodotto interno lurido
Certo, devo dar loro ragione per la necessità di fare un testo impegnato politicamente, ma non apprezzo "totalmente" la scelta. Musicalmente è scarno, con la dovuta eccezione di uno sclero di batteria a metà pezzo che mi fa scimunire ogni volta.
5. Benzina ogoshi
Brano bipolare: musica euforica, testo depressogeno. "E mi sembri mia madre, eccheccazzo!": GE NIA LE!
6. Sul sole
Se avessi voluto ascoltare una canzone dei Lunapop, avrei comprato un loro album. Si salva il testo, fatalista e rassegnato quanto basta per lanciarti in una fornace da fonderia per vedere più o meno com'è "addormentarsi sul sole".
7. Quando
I Subsonica hanno commesso un GRAVE errore: mettere in scaletta questo brano PRIMA de "L'istrice", così mi hanno degradato inevitabimente quest'ultima a "canzonetta". "Quando" è sicuramente il brano più intimo, significativo e strutturato dell'album. Una sola atmosfera, una sola immagine, un solo blocco emotivo e la voce di Samuel che raggiunge un'intensità strepitosa.
8. Istrice
La canzone è una delle più belle in assoluto dei Subsonica, se la gioca con "Strade", "Tutti i miei sbagli", "La glaciazione"... insomma, per me è un piccolo capolavoro. Al primo impatto è una canzone piuttosto semplice, senza troppe scosse, ma mi ha regalato tali e tante emozioni (e lacrime, complice il viaggio a Torino!) che non smetterei mai di sentirla.
Eh, e poi c'è quel capolavoro di video, che io non sono mai riuscito a vedere per intero perché sono troppo facilmente impressionabile!
9. Tra gli dei
Il baratro. Ahò, nun me piace proprio. La salto ogni volta a pie' pari.
10. La funzione
Se avessi voluto ascoltare una canzone dei Righeira, avrei comprato un loro album. Si continua a scavare. Per me questa canzone è veramente insignificante.
11. L'angelo
Mi chiedo come Samuel riesca ad andare a tempo: scansione ritmica e scansione del testo sembrano assolutamente scollegate e casuali.
Ghost Track. Questi son pazzi! Ma pazzi sul serio!
-------
Nel complesso, si ritorna alle sfaccettature di "Microchip emozionale" ma non ai suoi fasti. Dimenticate le atmosfere cupe e senza speranza di "Terrestre" e de "L'eclissi" e godete della maturità di un gruppo che ha fatto tanta strada e tanta ne farà ancora, se continua a rinnovare le sue idee, come in questo caso.
BRAVI e GRAZIE! Ci vediamo tra venti giorni!
marzo 15, 2011
marzo 15, 2011
Che strano...
Vedere la mia stanza sgombra da giubbottoni e coperte è sempre un bell'effetto. Essì, oggi sembra primavera.
Un po' in anticipo, è vero, ma fare una passeggiata sulla spiaggia con 20°C avvolto dallo scirocco e col volto frustato dalla sabbia non ha prezzo.
Ora non mi rimane che cercare un'altra spiaggia dove poter fare la stessa cosa. Così che questo posto di merda, questa gente di merda, questo paese di merda saranno solo un lontano ricordo.
Un po' in anticipo, è vero, ma fare una passeggiata sulla spiaggia con 20°C avvolto dallo scirocco e col volto frustato dalla sabbia non ha prezzo.
Ora non mi rimane che cercare un'altra spiaggia dove poter fare la stessa cosa. Così che questo posto di merda, questa gente di merda, questo paese di merda saranno solo un lontano ricordo.
marzo 11, 2011
marzo 11, 2011
Voi tre. Dico a voi!
Non sapete quanto soffro, quanta sofferenza siete capaci di generare, voi tre stronzi.
Non vi conoscete nemmeno, non sapete dell'esistenza l'uno dell'altro, eppure avete il potere di togliermi la vita.
Sembra che il mio sia puro egoismo, nel chiedervi cose che non mi spettano. Non è così. A voi non costa farmi vivere meglio.
Tu, dammi riparo!
Tu, di' soltanto una parola!
Tu, sorridimi ancora!
Non vi conoscete nemmeno, non sapete dell'esistenza l'uno dell'altro, eppure avete il potere di togliermi la vita.
Sembra che il mio sia puro egoismo, nel chiedervi cose che non mi spettano. Non è così. A voi non costa farmi vivere meglio.
Tu, dammi riparo!
Tu, di' soltanto una parola!
Tu, sorridimi ancora!
marzo 08, 2011
marzo 08, 2011
Piccoli piaceri 2
- Ormai LEI sa quanto costa.
- LEI? Dammi del tu.
- Ormai TU sai quanto costa.
- Io sono Regulus21.
- Piacere, Barista.
- Giusto per non sentirmi più vecchio di quanto non lo sia già!
- Dai, avrai una trentina d'anni?
- Magari!
- Trentacinque?
- A-RI-MAGARI! Ciao!
I piccoli piaceri di un nuovo taglio di capelli.
- LEI? Dammi del tu.
- Ormai TU sai quanto costa.
- Io sono Regulus21.
- Piacere, Barista.
- Giusto per non sentirmi più vecchio di quanto non lo sia già!
- Dai, avrai una trentina d'anni?
- Magari!
- Trentacinque?
- A-RI-MAGARI! Ciao!
I piccoli piaceri di un nuovo taglio di capelli.
marzo 07, 2011
marzo 07, 2011
Non tutto è perduto
Ho i capelli di una lunghezza anomala: non erano così lunghi da diversi anni. Mi ero scordato la bellezza di avere il vento tra i capelli. Sì, sono pochi, ma il piacere resta intatto.
Se basta così poco per ritrovare il piacere, allora non tutto è perduto.
Se basta così poco per ritrovare il piacere, allora non tutto è perduto.
marzo 04, 2011
marzo 04, 2011
Vado via. Tra un po'...
Sono sempre più convinto della necessità di lasciare questo Paese (scusate la maiuscola, è l'abitudine). Ne facessero quello che vogliono, hanno già preso troppi anni della mia vita, perché io regali loro anche quello che mi rimane. Stanno saccheggiando e riducendo in frantumi la mia città, rendendola inospitale e fragile.
Quando si accorgeranno che le bare non hanno le tasche, lascerò che si impicchino al ramo più alto.
Quando si accorgeranno che le bare non hanno le tasche, lascerò che si impicchino al ramo più alto.
marzo 03, 2011
marzo 03, 2011
Misteri dolorosi
Ieri sera, intorno alle 23 sono andato in bagno e... con curiosità, mi sono pesato.
Sì, indossavo i jeans, ma con la dovuta approssimazione, ho notato con orgoglio di essere sceso a circa 106kg. WOW, ho pensato, è il livello della primavera scorsa, ma senza sforzo!
Stamattina ho deciso di pesarmi "al netto"; perciò, dopo aver fatto toeletta, seminudo e senza nemmeno far colazione, sono salito sulla bilancia.
ORRORE E RACCAPRICCIO, inspiegabilmente la bilancia segnava 109kg! Sono sceso con un magone addosso che metà bastava.
--------------
Tre sere fa ero al distributore automatico di benzina. Eccerto, sfrutto il risparmio del self service notturno, visto che ora un litro di benzina è più prezioso della divina ambrosia.
Sì, il display segna due tacche, ma una è praticamente vuota, e allora prima che si accenda la spia, io la precedo.
Metto cinque euro di benzina, così, per scupolo, ecco... 3.63 litri. Un salasso.
Avvio l'auto, mi immetto sulla statale... e si spegne la seconda tacca! O_o
--------------
Conclusione: CI RINUNCIO! Ma veramente...
Sì, indossavo i jeans, ma con la dovuta approssimazione, ho notato con orgoglio di essere sceso a circa 106kg. WOW, ho pensato, è il livello della primavera scorsa, ma senza sforzo!
Stamattina ho deciso di pesarmi "al netto"; perciò, dopo aver fatto toeletta, seminudo e senza nemmeno far colazione, sono salito sulla bilancia.
ORRORE E RACCAPRICCIO, inspiegabilmente la bilancia segnava 109kg! Sono sceso con un magone addosso che metà bastava.
--------------
Tre sere fa ero al distributore automatico di benzina. Eccerto, sfrutto il risparmio del self service notturno, visto che ora un litro di benzina è più prezioso della divina ambrosia.
Sì, il display segna due tacche, ma una è praticamente vuota, e allora prima che si accenda la spia, io la precedo.
Metto cinque euro di benzina, così, per scupolo, ecco... 3.63 litri. Un salasso.
Avvio l'auto, mi immetto sulla statale... e si spegne la seconda tacca! O_o
--------------
Conclusione: CI RINUNCIO! Ma veramente...
marzo 02, 2011
marzo 02, 2011
NON SIETE STATO, VOI!
Non ho mai sentito una canzone così furiosa e vera, pensata con le palle, scritta con la pancia e cantata con la rabbia. Grande Caparezza, ci volevi tu!
Non siete Stato voi
che parlate di libertà come si parla di una notte brava dentro i lupanari.
Non siete Stato voi
che trascinate la nazione dentro il buio ma vi divertite a fare i luminari.
Non siete Stato voi
che siete uomini di polso forse perché circondati da una manica di idioti.
Non siete Stato voi
che sventolate il tricolore come in curva e tanto basta per sentirvi patrioti.
Non siete Stato voi
né il vostro parlamento di idolatri pronti a tutto per ricevere un'udienza.
Non siete Stato voi
che comprate voti con la propaganda ma non ne pagate mai la conseguenza.
Non siete Stato voi
che stringete tra le dita il rosario dei sondaggi sperando che vi rinfranchi.
Non siete Stato voi
che risolvete il dramma dei disoccupati andando nei salotti a fare i saltimbanchi.
Non siete Stato voi. Non siete Stato, voi.
Non siete Stato voi. Non siete Stato, voi.
Non siete Stato voi,
uomini boia con la divisa che ammazzate di percosse i detenuti.
Non siete Stato voi
con gli anfibi sulle facce disarmate prese a calci come sacchi di rifiuti.
Non siete Stato voi
che mandate i vostri figli al fronte come una carogna da una iena che la spolpa.
Non siete Stato voi
che rimboccate le bandiere sulle bare per addormentare ogni senso di colpa.
Non siete Stato voi
maledetti forcaioli impreparati, sempre in cerca di un nemico per la lotta.
Non siete Stato voi
che brucereste come streghe gli immigrati salvo venerare quello nella grotta.
Non siete Stato voi
col busto del duce sugli scrittoi e la Costituzione sotto i piedi.
Non siete Stato voi
che meritereste d'essere estirpati come la malerba dalle vostre sedi.
Non siete Stato voi. Non siete Stato, voi.
Non siete Stato voi. Non siete Stato, voi.
Non siete Stato voi
che brindate con il sangue di chi tenta di far luce sulle vostre vite oscure.
Non siete Stato voi
che vorreste dare voce a quotidiani di partito muti come sepolture.
Non siete Stato voi
che fate leggi su misura come un paio di mutande a seconda dei genitali.
Non siete Stato voi
che trattate chi vi critica come un randagio a cui tagliare le corde vocali.
Non siete Stato voi, servi, che avete noleggiato costumi da sovrani con soldi immeritati,
siete voi confratelli di una loggia che poggia sul valore dei privilegiati
come voi che i mafiosi li chiamate eroi e che il corrotto lo chiamate pio
e ciascuno di voi, implicato in ogni sorta di reato fissa il magistrato e poi giura su Dio:
"Non sono stato io! Non sono stato, io!
Non sono stato io! Non sono stato, io!".
Non siete Stato voi
che parlate di libertà come si parla di una notte brava dentro i lupanari.
Non siete Stato voi
che trascinate la nazione dentro il buio ma vi divertite a fare i luminari.
Non siete Stato voi
che siete uomini di polso forse perché circondati da una manica di idioti.
Non siete Stato voi
che sventolate il tricolore come in curva e tanto basta per sentirvi patrioti.
Non siete Stato voi
né il vostro parlamento di idolatri pronti a tutto per ricevere un'udienza.
Non siete Stato voi
che comprate voti con la propaganda ma non ne pagate mai la conseguenza.
Non siete Stato voi
che stringete tra le dita il rosario dei sondaggi sperando che vi rinfranchi.
Non siete Stato voi
che risolvete il dramma dei disoccupati andando nei salotti a fare i saltimbanchi.
Non siete Stato voi. Non siete Stato, voi.
Non siete Stato voi. Non siete Stato, voi.
Non siete Stato voi,
uomini boia con la divisa che ammazzate di percosse i detenuti.
Non siete Stato voi
con gli anfibi sulle facce disarmate prese a calci come sacchi di rifiuti.
Non siete Stato voi
che mandate i vostri figli al fronte come una carogna da una iena che la spolpa.
Non siete Stato voi
che rimboccate le bandiere sulle bare per addormentare ogni senso di colpa.
Non siete Stato voi
maledetti forcaioli impreparati, sempre in cerca di un nemico per la lotta.
Non siete Stato voi
che brucereste come streghe gli immigrati salvo venerare quello nella grotta.
Non siete Stato voi
col busto del duce sugli scrittoi e la Costituzione sotto i piedi.
Non siete Stato voi
che meritereste d'essere estirpati come la malerba dalle vostre sedi.
Non siete Stato voi. Non siete Stato, voi.
Non siete Stato voi. Non siete Stato, voi.
Non siete Stato voi
che brindate con il sangue di chi tenta di far luce sulle vostre vite oscure.
Non siete Stato voi
che vorreste dare voce a quotidiani di partito muti come sepolture.
Non siete Stato voi
che fate leggi su misura come un paio di mutande a seconda dei genitali.
Non siete Stato voi
che trattate chi vi critica come un randagio a cui tagliare le corde vocali.
Non siete Stato voi, servi, che avete noleggiato costumi da sovrani con soldi immeritati,
siete voi confratelli di una loggia che poggia sul valore dei privilegiati
come voi che i mafiosi li chiamate eroi e che il corrotto lo chiamate pio
e ciascuno di voi, implicato in ogni sorta di reato fissa il magistrato e poi giura su Dio:
"Non sono stato io! Non sono stato, io!
Non sono stato io! Non sono stato, io!".
febbraio 27, 2011
febbraio 27, 2011
Il paese dei balocchi
Brembate di Sopra. Esterno giorno. Un giornalista del TG1 intervista i passanti. Un anziano dice più o meno: "Non credevo fosse possibile, sono veramente costernato".
A me, in quello stesso istante, mi fumano le meningi e mi roteano le balle a turbina!
Premessa:
L'uomo è cattivo. Non c'è verso di renderci buoni. Niente, nada, niet.
Nel mondo animale non esiste specie in cui il più forte schiaccia il più debole e poi gli tromba la moglie, gli deruba il patrimonio, infierisce sul cadavere e fa di tutto per sottrarsi alla punizione. Anzi, già il fatto che l'uomo abbia inventato metodi disparati per punire i cattivi, regole sistematiche da applicare per sempre, vuol dire che l'ha capito da solo che non c'è soluzione. E non c'è religione che, per quanto frusti, accechi, imponga, prometta, soggioghi, sia riuscita a rendere migliore il genere umano.
Fumo di meningi e balle a turbina:
Non potevo trattenermi, ma manco per il cazzo, dall'urlare "STRONZO!" davanti al televisore.
Capra, ma non lo sai che l'uomo è cattivo? Hanno rotto i coglioni per anni con i casi di Cogne, Perugia, Avetrana, descrivendo con dovizia di particolari ganci di reggiseno, goccioline di sangue e particelle di materia grigia schizzata, celle telefoniche e cinture dei cinesi... A qualche centinaio di chilometri a sud, oltre il mare, c'è un beduino che falcia le folle con i carri armati e bombarda i manifestanti cogli aerei... Per non parlare dei massacri in Sudan, Iraq, Afghanistan, Ruanda... Possibile che non ti sia accorto che l'uomo è cattivo? Non ti arrivano 'ste notizie? "Non credevo fosse possibile"... guarda, ma dove cazzo vivi? Nel paradiso terrestre? Fino a tre mesi fa quel posto doveva essere ben felice, strano allora che non ne abbiamo mai sentito parlare prima! Chissà perché...
DEFICIENTE!
A me, in quello stesso istante, mi fumano le meningi e mi roteano le balle a turbina!
Premessa:
L'uomo è cattivo. Non c'è verso di renderci buoni. Niente, nada, niet.
Nel mondo animale non esiste specie in cui il più forte schiaccia il più debole e poi gli tromba la moglie, gli deruba il patrimonio, infierisce sul cadavere e fa di tutto per sottrarsi alla punizione. Anzi, già il fatto che l'uomo abbia inventato metodi disparati per punire i cattivi, regole sistematiche da applicare per sempre, vuol dire che l'ha capito da solo che non c'è soluzione. E non c'è religione che, per quanto frusti, accechi, imponga, prometta, soggioghi, sia riuscita a rendere migliore il genere umano.
Fumo di meningi e balle a turbina:
Non potevo trattenermi, ma manco per il cazzo, dall'urlare "STRONZO!" davanti al televisore.
Capra, ma non lo sai che l'uomo è cattivo? Hanno rotto i coglioni per anni con i casi di Cogne, Perugia, Avetrana, descrivendo con dovizia di particolari ganci di reggiseno, goccioline di sangue e particelle di materia grigia schizzata, celle telefoniche e cinture dei cinesi... A qualche centinaio di chilometri a sud, oltre il mare, c'è un beduino che falcia le folle con i carri armati e bombarda i manifestanti cogli aerei... Per non parlare dei massacri in Sudan, Iraq, Afghanistan, Ruanda... Possibile che non ti sia accorto che l'uomo è cattivo? Non ti arrivano 'ste notizie? "Non credevo fosse possibile"... guarda, ma dove cazzo vivi? Nel paradiso terrestre? Fino a tre mesi fa quel posto doveva essere ben felice, strano allora che non ne abbiamo mai sentito parlare prima! Chissà perché...
DEFICIENTE!
febbraio 26, 2011
febbraio 26, 2011
La scatola dei ricordi
Ciascuno di noi ha un luogo in cui conserva oggettini accumulati nel tempo. Ognuno degli oggetti apre un varco temporale pieno di ricordi: immagini, suoni, odori, voci, relazioni che riemergono dopo decine di anni.
Io ho due scatole: una piena di carta, l'altra piena di cosine.
Alcuni sono pezzi fondamentali del mio percorso di crescita, altri non so ricordare nemmeno da dove vengono, segno che la loro presenza in posto così sacro non è poi così giustificabile. Ma per essere lì, devono per forza essere importanti, allora rimangono nel sancta santorum senza paura.
I più belli, quelli "vedibili", sono esposti in libreria. Una bottiglia vuota di profumo, una clessidra, una bussola, due statuette a forma di gatto, un barattolo di latta, una macchinina della Polizia...
Nella scatola invece ci sono inviti alle feste, otto pacchetti vuoti di sigarette estere, 4 bracciali e 4 "tau", un anello (l'unico che abbia mai messo in vita mia), una finta lente di ingrandimento, due giarrettiere, una bottiglietta di liquore, due accendini, due penne, due matrioske, una scarpetta da bambino, un minuscolo trullo di Alberobello, una madonnina in gesso e un angelo in terracotta, tante palline, un sacchetto di sale grosso, il triscele, una girandola, delle chiavi, una pigna, una pietra, la tessera dell'autobus di Modena, un rompicapo, portachiavi, pendenti e altri ammennicoli.
Ciascuno di questi oggetti è legato ad una persona, un luogo o un'esperienza. Quella è la mia storia, la mia vita.
Un oggetto IMPORTANTISSIMO lo regalai in un modo molto particolare ad una persona che significava tanto per me (credo che poi sia andato perso lì in Sicilia...).
Mi manca solo un oggetto. Un ricordo. Una persona. Ma di lei conservo il suo cuore e un aculeo da istrice.
Io ho due scatole: una piena di carta, l'altra piena di cosine.
Alcuni sono pezzi fondamentali del mio percorso di crescita, altri non so ricordare nemmeno da dove vengono, segno che la loro presenza in posto così sacro non è poi così giustificabile. Ma per essere lì, devono per forza essere importanti, allora rimangono nel sancta santorum senza paura.
I più belli, quelli "vedibili", sono esposti in libreria. Una bottiglia vuota di profumo, una clessidra, una bussola, due statuette a forma di gatto, un barattolo di latta, una macchinina della Polizia...
Nella scatola invece ci sono inviti alle feste, otto pacchetti vuoti di sigarette estere, 4 bracciali e 4 "tau", un anello (l'unico che abbia mai messo in vita mia), una finta lente di ingrandimento, due giarrettiere, una bottiglietta di liquore, due accendini, due penne, due matrioske, una scarpetta da bambino, un minuscolo trullo di Alberobello, una madonnina in gesso e un angelo in terracotta, tante palline, un sacchetto di sale grosso, il triscele, una girandola, delle chiavi, una pigna, una pietra, la tessera dell'autobus di Modena, un rompicapo, portachiavi, pendenti e altri ammennicoli.
Ciascuno di questi oggetti è legato ad una persona, un luogo o un'esperienza. Quella è la mia storia, la mia vita.
Un oggetto IMPORTANTISSIMO lo regalai in un modo molto particolare ad una persona che significava tanto per me (credo che poi sia andato perso lì in Sicilia...).
Mi manca solo un oggetto. Un ricordo. Una persona. Ma di lei conservo il suo cuore e un aculeo da istrice.
febbraio 25, 2011
febbraio 25, 2011
Pare facile
“Ogni persona ha dentro di sé tutte le risorse per superare i problemi che incontra”.
“Ogni storia di problemi, genera accanto a sé una storia di risorse, le stesse che servono a risolvere i problemi”. Quindi, più problemi abbiamo incontrato, più potenziali risorse abbiamo generato al nostro interno. Ciò che occorre è solo riconoscerle, svilupparle e metterle in pratica. La vita e l’evoluzione procedono così.
Noi non abbiamo bisogno di aiuti esterni sui contenuti dei nostri problemi. L’unico aiuto di cui abbiamo bisogno è sul modo in cui possiamo utilizzare i gioielli che abbiamo al nostro interno.
C’è sicuramente un ostacolo a far proprie queste convinzioni: l’idea che la vita dovrebbe essere facile, senza problemi, comoda, sicura. E se le cose non stanno così, allora ci deve essere qualcosa di sbagliato o di colpevole in noi o negli altri. Con la modernità, con la pubblicità, abbiamo sviluppato una sorta di idiosincrasia al dolore necessario, ineliminabile, che è parte della vita stessa. Trasformandolo in dolore nevrotico, cioè sterile, improduttivo.
Il dolore necessario è produttivo! E’ quello che ci indica la strada. Senza sofferenza, non c’è vita né creazione.
Ma di quali risorse stiamo parlando? Della forza fisica, della bellezza, della ricchezza, della conoscenza, del potere? No. Stiamo parlando delle risorse che ci rendono pienamente umani: amore, compassione, gratitudine, apprezzamento, gioia, entusiasmo, bellezza interiore, generosità, umiltà, dedizione alla verità.
Non importa il nome che utilizziamo: valori, qualità dell’essere, risorse, stati mentali, atteggiamenti. Noi tutti conosciamo la differenza tra una relazione basata sulla stima reciproca e sull’amicizia e una relazione basata sulla diffidenza e sul controllo. La prima ci rende contenti, ricaricati, felici, la seconda ci svuota e ci scarica. La prima è come l’acqua che fa crescere una pianta, la seconda è come la siccità che la fa appassire.
Il tipo di vita che conduciamo dipende da una sola cosa: quale tipo di relazione instauriamo con le persone più vicine, con noi stessi, con le cose che facciamo, con i problemi che incontriamo, con i pensieri che frequentiamo, con le emozioni che assecondiamo.
E da che cosa dipende la qualità di una relazione? Dipende dalle risorse che sappiamo mettere al suo servizio. Una relazione d’amore cresce o appassisce in base alle risorse interiori, alle qualità dell’anima che sappiamo investire in essa.
Quindi, essere felici o infelici dipende da una nostra scelta. E la scelta dipende dal grado di consapevolezza che abbiamo raggiunto.
Buona notizia: oggi le neuroscienze confermano le intuizioni delle antiche tradizioni sapienziali. Apprezzamento, gratitudine, compassione non sono solo pratiche di benevolenza e bontà. No, sono pratiche di intelligenza! Quell’intelligenza che è indispensabile affinché possiamo discernere con chiarezza ciò che è bene e ciò che non è bene per noi e per le persone coinvolte. Quell’intelligenza che apre le porte alla nostra intuizione e creatività, facendoci superare con un solo balzo difficoltà che ci apparivano insormontabili.
“Ogni storia di problemi, genera accanto a sé una storia di risorse, le stesse che servono a risolvere i problemi”. Quindi, più problemi abbiamo incontrato, più potenziali risorse abbiamo generato al nostro interno. Ciò che occorre è solo riconoscerle, svilupparle e metterle in pratica. La vita e l’evoluzione procedono così.
Noi non abbiamo bisogno di aiuti esterni sui contenuti dei nostri problemi. L’unico aiuto di cui abbiamo bisogno è sul modo in cui possiamo utilizzare i gioielli che abbiamo al nostro interno.
C’è sicuramente un ostacolo a far proprie queste convinzioni: l’idea che la vita dovrebbe essere facile, senza problemi, comoda, sicura. E se le cose non stanno così, allora ci deve essere qualcosa di sbagliato o di colpevole in noi o negli altri. Con la modernità, con la pubblicità, abbiamo sviluppato una sorta di idiosincrasia al dolore necessario, ineliminabile, che è parte della vita stessa. Trasformandolo in dolore nevrotico, cioè sterile, improduttivo.
Il dolore necessario è produttivo! E’ quello che ci indica la strada. Senza sofferenza, non c’è vita né creazione.
Ma di quali risorse stiamo parlando? Della forza fisica, della bellezza, della ricchezza, della conoscenza, del potere? No. Stiamo parlando delle risorse che ci rendono pienamente umani: amore, compassione, gratitudine, apprezzamento, gioia, entusiasmo, bellezza interiore, generosità, umiltà, dedizione alla verità.
Non importa il nome che utilizziamo: valori, qualità dell’essere, risorse, stati mentali, atteggiamenti. Noi tutti conosciamo la differenza tra una relazione basata sulla stima reciproca e sull’amicizia e una relazione basata sulla diffidenza e sul controllo. La prima ci rende contenti, ricaricati, felici, la seconda ci svuota e ci scarica. La prima è come l’acqua che fa crescere una pianta, la seconda è come la siccità che la fa appassire.
Il tipo di vita che conduciamo dipende da una sola cosa: quale tipo di relazione instauriamo con le persone più vicine, con noi stessi, con le cose che facciamo, con i problemi che incontriamo, con i pensieri che frequentiamo, con le emozioni che assecondiamo.
E da che cosa dipende la qualità di una relazione? Dipende dalle risorse che sappiamo mettere al suo servizio. Una relazione d’amore cresce o appassisce in base alle risorse interiori, alle qualità dell’anima che sappiamo investire in essa.
Quindi, essere felici o infelici dipende da una nostra scelta. E la scelta dipende dal grado di consapevolezza che abbiamo raggiunto.
Buona notizia: oggi le neuroscienze confermano le intuizioni delle antiche tradizioni sapienziali. Apprezzamento, gratitudine, compassione non sono solo pratiche di benevolenza e bontà. No, sono pratiche di intelligenza! Quell’intelligenza che è indispensabile affinché possiamo discernere con chiarezza ciò che è bene e ciò che non è bene per noi e per le persone coinvolte. Quell’intelligenza che apre le porte alla nostra intuizione e creatività, facendoci superare con un solo balzo difficoltà che ci apparivano insormontabili.
febbraio 23, 2011
febbraio 23, 2011
Attenti all'abisso!
Il mio umore è quasi sempre a terra, è difficile vedermi contento, euforico, spensierato. Di felicità è meglio che non ne parliamo, anche perché non la conosco.
Poi ovviamente ci sono i momenti "no", in cui scavo volentieri trincee per non vedere nessuno, per evitare contatti col mondo esterno.
E in casi eccezionali, non esattamente infrequenti, ci sono dei burroni, dei baratri in cui mi lancio in caduta libera per non vedere il sole, per andare più veloce dei miei pensieri verso il fondo.
Ecco, questi momenti hanno la loro colonna sonora. Mi è successo solo un paio di volte di avere il rifiuto completo perfino della musica, ma le altre volte ho sempre amato crogiolarmi in una densissima melassa di accordi e ricordi, melodie ed armonie, parole e immagini.
Immagino già le facce. "VOGLIAMO I TITOLI!"
Eccoli, il post è scritto appost:
The one I love is gone - Katie Melua
Piece by piece - Katie Melua
L'istrice - Subsonica
In the end - Linkin Park
La fine - Nesli
Lasciarsi un giorno a Roma - Niccolò Fabi
Hyperballad - Björk
Marrakesh - Pippo Pollina
Canzone sesta - Pippo Pollina
Il giorno del falco - Pippo Pollina
In this life - Madonna
Solo - Claudio Baglioni
Signor Tentenna - Carmen Consoli
Di un amore - Antonella Ruggiero
Noite e luar - Patrizia Laquidara
Agnus dei - Requiem di Fauré
Agnus dei - Missa Gaia di Paul Winter
Libera me - Requiem di Verdi
My heart is in the Highlands - Arvo Pärt
Fragosyriani - Rebetiko tradizionale
Poi ci sono canzoni che ho abbandonato nel tempo, si sono arrugginite a forza di lacrime:
Tutti i miei sbagli - Subsonica
Strade - Subsonica
Cavallo bianco - Matia Bazar
Gesù caro fratello - Claudio Baglioni
My heart calling - Noa
Lemon tree - Fool's Garden
Come Thelma e Louise - Giorgia
You must love me - Madonna
Agora - Madredeus
Non c'è una classifica della canzone più triste, ciascuna ha una sfumatura diversa. E solo cinque di esse sono in tonalità prevalentemente maggiore. In corsivo ci sono le aggiunte rispetto alla prima stesura.
Se volete esplorare i miei abissi, buon divertimento.
Poi ovviamente ci sono i momenti "no", in cui scavo volentieri trincee per non vedere nessuno, per evitare contatti col mondo esterno.
E in casi eccezionali, non esattamente infrequenti, ci sono dei burroni, dei baratri in cui mi lancio in caduta libera per non vedere il sole, per andare più veloce dei miei pensieri verso il fondo.
Ecco, questi momenti hanno la loro colonna sonora. Mi è successo solo un paio di volte di avere il rifiuto completo perfino della musica, ma le altre volte ho sempre amato crogiolarmi in una densissima melassa di accordi e ricordi, melodie ed armonie, parole e immagini.
Immagino già le facce. "VOGLIAMO I TITOLI!"
Eccoli, il post è scritto appost:
The one I love is gone - Katie Melua
Piece by piece - Katie Melua
L'istrice - Subsonica
In the end - Linkin Park
La fine - Nesli
Lasciarsi un giorno a Roma - Niccolò Fabi
Hyperballad - Björk
Marrakesh - Pippo Pollina
Canzone sesta - Pippo Pollina
Il giorno del falco - Pippo Pollina
In this life - Madonna
Solo - Claudio Baglioni
Signor Tentenna - Carmen Consoli
Di un amore - Antonella Ruggiero
Noite e luar - Patrizia Laquidara
Agnus dei - Requiem di Fauré
Agnus dei - Missa Gaia di Paul Winter
Libera me - Requiem di Verdi
My heart is in the Highlands - Arvo Pärt
Fragosyriani - Rebetiko tradizionale
Poi ci sono canzoni che ho abbandonato nel tempo, si sono arrugginite a forza di lacrime:
Tutti i miei sbagli - Subsonica
Strade - Subsonica
Cavallo bianco - Matia Bazar
Gesù caro fratello - Claudio Baglioni
My heart calling - Noa
Lemon tree - Fool's Garden
Come Thelma e Louise - Giorgia
You must love me - Madonna
Agora - Madredeus
Non c'è una classifica della canzone più triste, ciascuna ha una sfumatura diversa. E solo cinque di esse sono in tonalità prevalentemente maggiore. In corsivo ci sono le aggiunte rispetto alla prima stesura.
Se volete esplorare i miei abissi, buon divertimento.
febbraio 22, 2011
febbraio 22, 2011
E' tornato l'arrotino
E' tornato l'arrotino
con un vecchio camioncino
sempre pronto sul gradino
tira fuori il fagottino
le scintille fa il molino
ti sistema il coltellino
lo ripaghi col soldino
è tornato l'arrotino.
con un vecchio camioncino
sempre pronto sul gradino
tira fuori il fagottino
le scintille fa il molino
ti sistema il coltellino
lo ripaghi col soldino
è tornato l'arrotino.
febbraio 20, 2011
febbraio 20, 2011
L'Oracolo
Seguivo "Quelli che il calcio" mentre ciavattavo con il Diamante genoano. Vedo con dispiacere che la Roma sta facendo strame del Genoa: il risultato parziale è 3-0.
Poi urlano sul 3-1 ma a me viene una insopprimibile voglia di fare una passeggiata. Quindi saluto il mio amico e, anche se del calcio non me ne può fottere un quarto di funcia di minchia, gli scrivo: "Io esco a fare due passi. Quando torno, voglio vedere il Genoa che vince 4-3", perché speravo potesse gioire.
Ecco. Io soltanto i numeri al lotto non azzecco, ma 'ste cose mi fanno ugualmente scimunire. E sono felice che lui sia felice.
Poi urlano sul 3-1 ma a me viene una insopprimibile voglia di fare una passeggiata. Quindi saluto il mio amico e, anche se del calcio non me ne può fottere un quarto di funcia di minchia, gli scrivo: "Io esco a fare due passi. Quando torno, voglio vedere il Genoa che vince 4-3", perché speravo potesse gioire.
Ecco. Io soltanto i numeri al lotto non azzecco, ma 'ste cose mi fanno ugualmente scimunire. E sono felice che lui sia felice.
Amanda è libera. The end.
Vi prego. Andate al minuto 8:34 e ascoltate cosa combina la Canalis dopo l'annuncio del vincitore! :D
Ricorderemo questo festival per il tormentone russo-klezmer-salentino e per "su su su" e "giù giù giù" di Barbarossa e la Lonza; il salto, rispetto ai laghi di Scanu e dopo "Quando i piccioni fanno oh!", è sicuramente verso l'alto!
febbraio 19, 2011
febbraio 19, 2011
Amanda (ora) è libbbera
Ma prima è stata imprigionata da un cattivo cattivo musicista klezmer ammmerregano...
...e poi da un cattivo cattivo dragone francese:
Nessuno mi toglie però dalla mente che Amanda ha lontane origini RUSSE!
...e poi da un cattivo cattivo dragone francese:
Nessuno mi toglie però dalla mente che Amanda ha lontane origini RUSSE!
In memoriam
In memoriam
Parlerò di te
In una giornata lunga trenta ore
E arriverò da te
Come gli uccelli migratori
Avrò come casa il cielo
Busserò alla tua porta
Con in mano tre fiori
Saranno i miei doni
Saranno ciò che ti chiedo
Il tuo tempo
Le tue mani
La mia storia
Racconto senza fiato questo sogno
Invento piccoli particolari
Mi rivesto e volo via
Tra le ali il vento
E un'onda nel cuore.
Parlerò di te
In una giornata lunga trenta ore
E arriverò da te
Come gli uccelli migratori
Avrò come casa il cielo
Busserò alla tua porta
Con in mano tre fiori
Saranno i miei doni
Saranno ciò che ti chiedo
Il tuo tempo
Le tue mani
La mia storia
Racconto senza fiato questo sogno
Invento piccoli particolari
Mi rivesto e volo via
Tra le ali il vento
E un'onda nel cuore.
febbraio 18, 2011
febbraio 18, 2011
Status
Facebook apre alle coppie di fatto.
Eh, sì, ma finché arriverà al mio
Regulus21
è passato/a da "single" a "compilation".
ce ne vorrà di tempo!
Eh, sì, ma finché arriverà al mio
Regulus21è passato/a da "single" a "compilation".
ce ne vorrà di tempo!
Venerdì 18
Non è bello trovarsi in uno dei peggiori luoghi della Terra ed essere lapidato dalla grandine.
E non è bello, tornando da quel luogo verso casa, essere costretto a sperimentare che la propria auto si comporta come un hovercraft su una provinciale COMPLETAMENTE allagata per chilometri.
Sono salvo. Ma sono ancora le 14.40.
E non è bello, tornando da quel luogo verso casa, essere costretto a sperimentare che la propria auto si comporta come un hovercraft su una provinciale COMPLETAMENTE allagata per chilometri.
Sono salvo. Ma sono ancora le 14.40.
RIVOLUZIONE O FUGA?
http://www.repubblica.it/politica/2011/02/18/news/wikileaks-12597522/*
La seconda che hai detto.
*Mi vergogno perfino di scrivere il titolo!
La seconda che hai detto.
*Mi vergogno perfino di scrivere il titolo!